La fiamma che non si spegne

film del 1949 diretto da Vittorio Cottafavi

La fiamma che non si spegne è un film italiano del 1949 diretto da Vittorio Cottafavi.

La fiamma che non si spegne
Paese di produzioneItalia
Anno1949
Durata95 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, guerra
RegiaVittorio Cottafavi
SoggettoFranco Navarra Viggiani, Oreste Biancoli e Giuliano Conte
SceneggiaturaOreste Biancoli e Giuliano Conte
ProduttoreFranco Navarra Viggiani
Casa di produzioneOrsa Film
Distribuzione in italianoE.N.I.C.
FotografiaGábor Pogány e Bitto Albertini
MontaggioRenzo Lucidi
MusicheAlessandro Cicognini
ScenografiaOttavio Scotti
Interpreti e personaggi

Giuseppe Manfredi, figlio minore di un agricoltore, decide di entrare nell'Arma dei Carabinieri, prima di partire per il fronte della prima guerra mondiale sposa la fidanzata Maria.

Giuseppe muore al fronte lasciando soli la moglie e il figlio appena nato Luigi, che diventando adulto segue le orme del padre arruolandosi anche lui nell'Arma. Con l'inizio della seconda guerra mondiale viene inviato dal comando sul fronte africano, da dove causa malattia viene trasferito col grado di brigadiere nella stazione vicina al suo paese natale.

Dopo l'uccisione di due soldati tedeschi, vengono catturati per la rappresaglia dieci uomini per essere fucilati. Luigi decide di incolparsi dell'attentato e muore, salvando così i suoi compaesani.

Distribuzione

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Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 21 settembre del 1949.

Critica

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Il film non fu ben accolto dalla critica, specialmente quella di sinistra, che accusò il film di simpatie verso il defunto regime fascista.

Soggetto direttamente tratto dal romanzo Itala gens di Navarra Viggiani, ricorda per certi versi la storia di Salvo D'Acquisto, il sacrificio di un carabiniere che si accusa di un attentato per salvare dieci uomini dalla rappresaglia dei tedeschi. L'aiuto regista e collaboratore alla sceneggiatura è Giorgio Capitani. Il film è stato restaurato nel 2009 dal Centro sperimentale di cinematografia e presentato al Festival di Venezia dello stesso anno, nella sezione "Questi fantasmi 2".

Collegamenti esterni

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