Maurizio Bernardo

politico e imprenditore italiano

Maurizio Bernardo (Palermo, 3 giugno 1963) è un politico italiano, deputato alla Camera dal 28 aprile 2006 al 22 marzo 2018 per tre legislature.

Maurizio Bernardo

Presidente della 6ª Commissione Finanze della Camera dei deputati
Durata mandato21 luglio 2015 –
22 marzo 2018
PredecessoreDaniele Capezzone
SuccessoreCarla Ruocco

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
22 marzo 2018
LegislaturaXV, XVI, XVII
Gruppo
parlamentare
XV: Forza Italia
XVI: Popolo della Libertà
XVII:
- Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente (fino al 18/11/2013)
- AP-NCD-CpE (dal 18/11/2013 al 20/07/2017)
- Partito Democratico (dal 20/07/2017)
CoalizioneXV: Casa delle Libertà
XVI: Centro-destra 2008
XVII: Centro-destra 2013
CircoscrizioneXV-XVI: Lombardia 3
XVII: Lombardia 1
Incarichi parlamentari
XVI legislatura:

XVII legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2022)
In precedenza:
DC (fino al 1994)
FI (1994-2009)
PdL (2009-2013)
NCD (2013-2017)
AP (2017)
PD (2017-2018)
Titolo di studioLaurea in Sociologia
ProfessioneImprenditore

Biografia modifica

Nato il 3 giugno 1963 a Palermo, ma residente a Milano, già impegnato in politica con la Democrazia Cristiana, con la discesa in campo nella politica di Silvio Berlusconi nel 1994 aderisce a Forza Italia.

Alle elezioni regionali in Lombardia del 1995 si candida tra le liste di Forza Italia, nella mozione del deputato Roberto Formigoni, venendo eletto nella circoscrizione di Milano con 6.000 preferenze in consiglio regionale della Lombardia. Successivamente ricopre l'incarico di assessore alla famiglia e alle politiche sociali nella prima giunta regionale della Lombardia presieduta da Formigoni.

Alle regionali lombarde del 2000 viene rieletto consigliere regionale nella medesima circoscrizione, risultando con le sue 14.977 preferenze il più votato in assoluto della Lombardia[1]. Alle successive regionali del 2005 non si ricandida in consiglio reginale, ma, con la rielezione di Formigoni a presidente, diventa comunque assessore alle Risorse idriche e ai Servizi di pubblica utilità nella sua terza giunta regionale, rimanendo in carica fino al 7 luglio 2006.

Alle elezioni politiche del 2006 viene candidato alla Camera dei deputati, tra le liste di Forza Italia nella circoscrizione Lombardia 3 in terza posizione, risultando eletto deputato. Nella XV legislatura della Repubblica ha fatto parte della 10ª Commissione Attività produttive, commercio e turismo e della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi.[2]

Alle elezioni politiche del 2008 si è ricandidato alla Camera, tra le file del Popolo della Libertà (lista elettorale che univa principalmente Forza Italia e Alleanza Nazionale) nella medesima circoscrizione in quinta posizione, venendo rieletto a Montecitorio. Nel corso della XVI legislatura è stato tesoriere del gruppo parlamentare del PdL alla Camera, in sostituzione di Chiara Moroni entrata in Futuro e Libertà per l'Italia, oltreché componente della 6ª Commissione Finanze e della Giunta delle elezioni.[3]

Alle elezioni politiche del 2013 viene ricandidato alla Camera, tra le liste del Popolo della Libertà nella circoscrizione Lombardia 1 in quarta posizione, venendo riconfermato per la terza volta consecutiva.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà[4], aderisce al Nuovo Centrodestra (NCD) guidato da Angelino Alfano, di cui diventa tesoriere del gruppo parlamentare alla Camera e coordinatore regionale vicario per Milano (Lombardia).[5][6]

Il 21 luglio 2015 viene eletto presidente della 6ª Commissione Finanze della Camera dei deputati, in sostituzione di Daniele Capezzone (che nel frattempo era passato all'opposizione).[7]

Il 6 dicembre 2016, in seguito alla bocciatura del referendum costituzionale sulla riforma Renzi-Boschi del 4 dicembre, annuncia di voler abbandonare il NCD per passare al gruppo misto[8][9]. Ma tale annuncio non ha però avuto seguito.

Dal 2016 al 2018 è stato consigliere per le relazioni economiche della Fondazione Italia USA.

Il 18 marzo 2017, con lo scioglimento di NCD e la fondazione del suo successore Alternativa Popolare (AP) con le stesse ideologie da parte di Alfano, aderisce ad AP[10]. Il 20 luglio seguente abbandona AP e aderisce ufficialmente al Partito Democratico di Matteo Renzi.[11][12][13]

Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera dei deputati, tra le liste del Partito Democratico, ma non viene rieletto.

Durante le elezioni amministrative del 2021 a Milano ha coordinato la campagna elettorale di suo fratello Luca come candidato sindaco del centro-destra[14]. Nel 2022 aderisce alla rinata Forza Italia di Berlusconi.[14]

Vicende giudiziarie modifica

Nel 2005, quando era assessore alle risorse idriche e ai servizi di pubblica utilità della Regione Lombardia, Bernardo è stato indagato per traffico illecito di rifiuti, ma da tale accusa è stato prosciolto nel 2007.[15]

Note modifica

  1. ^ ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Regionali del 16 Aprile 2000, su elezionistorico.interno.it.
  2. ^ Camera dei Deputati - XV legislatura - Deputati - La scheda personale - BERNARDO Maurizio, su leg15.camera.it. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  3. ^ Camera.it - XVI Legislatura - Deputati e Organi Parlamentari - Scheda deputato - BERNARDO Maurizio, su leg16.camera.it. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  4. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
  5. ^ Camera dei Deputati: Composizione del gruppo Nuovo Centrodestra
  6. ^ Berlusconi lancia Forza Italia E Alfano il Nuovo Centrodestra
  7. ^ http://www.camera.it/leg17/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=301550&idLegislatura=17 Camera dei Deputati - Scheda del deputato Maurizio Bernardo
  8. ^ Alfano già perde altri pezzi - giornaleditalia, su ilgiornaleditalia.org. URL consultato il 21 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2017).
  9. ^ L'eclissi politica di Alfano Perderà la poltrona e pure mezzo partito - Verde Azzurro - Notizie, in Verde Azzurro - Notizie, 6 dicembre 2016. URL consultato il 21 luglio 2017.
  10. ^ Ncd finisce, nasce Alternativa Popolare - Politica, in ANSA.it, 18 marzo 2017. URL consultato il 21 luglio 2017.
  11. ^ Bernardo aderisce al Pd, unica speranza riformista Paese, in Corriere Quotidiano, 21 luglio 2017 - 16:15. URL consultato il 21 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2017).
  12. ^ Camera, Maurizio Bernardo aderisce al Partito democratico, in ilVelino, 21 luglio 2017. URL consultato il 21 luglio 2017.
  13. ^ Cambi di casacca record, salgono a quota 519 da inizio legislatura, in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 21 luglio 2017.
  14. ^ a b "Ritorno in Forza Italia con lo spirito del '94"", su ilGiornale.it, 6 agosto 2022. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  15. ^ Nuovo Centrodestra, oltre un terzo dei parlamentari nei guai con la giustizia, su Il Fatto Quotidiano, 21 marzo 2015. URL consultato il 26 dicembre 2023.

Voci correlate modifica

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