Metropolia di Tyroloi e Serention

La metropolia di Tyroloi e Serention (in greco Μητρόπολις Τυρολόης και Σερεντίου?, Mitrópolis Tyrolóis kai Serentíou) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli.

La metropolia univa due antiche diocesi di epoca bizantina.

Diocesi di Zorolo (Tyroloi)

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Zorolo (Tζουρουλόϛ), identificabile con Çorlu nella provincia turca di Tekirdağ,[1] è un'antica sede vescovile della provincia romana di Europa nella diocesi civile di Tracia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Eraclea.

La sede è piuttosto tardiva, poiché compare nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato solo a partire dal IX secolo[2]. A partire dalla Notitia attribuita all'imperatore Leone VI e databile all'inizio del X secolo, la diocesi compare regolarmente fino al XIV secolo.[3] Prima del 1328 la sede fu elevata al rango di arcidiocesi dipendente direttamente dal patriarcato e qualche anno dopo (prima del 1347) diventa sede metropolitana.[4]

Nel 1359 la città fu occupata dai turchi ottomani; iniziò un periodo di crisi che determinò la degradazione della sede a semplice diocesi, suffraganea di Eraclea. In questo periodo la città divenne nota con il nome di Tyroloi (Tυρολόηϛ).

Diocesi di Sergenza (Sergention)

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Anche Sergenza, identificabile con Binkılıç (già Istranca), nel distretto di Çatalca (provincia di Istanbul),[5], era suffraganea dell'arcidiocesi di Eraclea, nel patriarcato di Costantinopoli.

La sede è piuttosto tardiva, poiché compare per la prima volta nella Notitia Episcopatuum attribuita all'imperatore Leone VI e databile all'inizio del X secolo; in seguito è documentata nelle Notitiae patriarcali fino al XIV secolo.[6] Di questo periodo è noto un solo vescovo, Giovanni, che partecipò al concilio di Costantinopoli dell'879-880 dove venne riabilitato il patriarca Fozio di Costantinopoli.[7] All'epoca del patriarca Nicola III Grammatico (1084-1111), secondo un documento del XII secolo, il vescovato di Atira "ricevette quello di Sergenza", espressione che indicherebbe una probabile unione momentanea delle due diocesi.[8][9]

Di questa diocesi non si hanno più notizie fino alla seconda metà del XVI secolo quando, con il nome di Serention (Σερέντιον), è menzionata unita alla diocesi di Tyroloi.

Sede di Tyroloi e Serention

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A partire dall'epoca ottomana, le due diocesi furono unite, e come tali sono documentate per la prima volta con il vescovo Teonas, attestato storicamente nella seconda metà del XVI secolo.[10] Il 9 dicembre 1840 la diocesi di Tyroloi e Serention fu elevata al rango di metropolia; abolita nel giugno 1848, fu restaurata l'8 febbraio 1907.[4]

Sul finire della guerra greco-turca, nell'ottobre del 1922 i greco-ortodossi che abitavano la regione furono fatti evacuare verso la Grecia, prima dell'occupazione definitiva dell'esercito turco. Oggi non esistono più cristiani nell'area dell'antica sede metropolitana di Tyroloi e Serention.[4]

Molti profughi si stabilirono nella Macedonia greca e fondarono diversi villaggi, tra cui quelli di Nea Tyroloi e Nea Strandza, nome quest'ultimo con cui era nota la città di Serention.[11]

Il titolo di metropolita di Tyroloi e Serention è ancora assegnato, ma è un semplice titolo vescovile non residenziale.

Cronotassi

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Vescovi di Zorolo

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  • Sisinnio † (menzionato nel 787)
  • Basilio † (prima dell'869 - dopo l'879)
  • Niceforo † (seconda metà dell'XI secolo)

Vescovi di Sergenza

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  • Giovanni † (menzionato nell'879)
  • Anonimo † (circa 1084/1111)

Vescovi e metropoliti di Tyroloi e Serention

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La seguente cronotassi segue da vicino quella pubblicata da Kiminas, The ecumenical patriarchate, pp. 65 e 177.

Metropoliti titolari

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  • Pantalemone Rodopoulos † (15 novembre 1977 - 7 agosto 2019 deceduto)[13]
  1. ^ (DE) Tabula Imperii Byzantini, Ostthrakien (Eurōpē), von Andreas Külzer, Wien, 2008, p. 684.
  2. ^ Le Notitiae 2 e 3 nell'edizione di: (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981. Per la datazione delle medesime: (FR) Jean Darrouzès, L'édition des Notitiae episcopatuum, in « Revue des études byzantines », 40 (1982), p. 219.
  3. ^ Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae, indice p. 517, voce Tzouroulon/Tzourouloè.
  4. ^ a b c Kiminas, The ecumenical patriarchate…, pp. 64-65.
  5. ^ (DE) Tabula Imperii Byzantini, Ostthrakien (Eurōpē), von Andreas Külzer, Wien, 2008, p. 644.
  6. ^ Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae, indice p. 513, voce Sergentzè. Per la datazione delle Notitiae: Jean Darrouzès, L'édition des Notitiae episcopatuum, in « Revue des études byzantines », 40 (1982), p. 219.
  7. ^ (FR) Catherine Asdracha, La Thrace orientale et la mer Noire : géographie ecclésiastique et prosopographie (VIIIe-XIIe siècles), in Hélène Ahrweiler (dir.), Géographie historique du monde méditerranéen, Paris, 1988, nº 397 (questa numerazione fa riferimento alla suddivisione dei paragrafi nell'edizione online).
  8. ^ Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae, p. 127, nota 3. Asdracha, La thrace orientale et la mer Noire, nnº 120 e 128.
  9. ^ (EN) Bishop of Athyras, later bishop of Sergentze, Prosopography of the Byzantine World, edizione 2016 online.
  10. ^ (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate…, p. 177.
  11. ^ (EL) ΜΗΤΡΟΠΟΛΗ ΤΥΡΟΛΟΗΣ ΚΑΙ ΣΕΡΕΝΤΙΟΥ, users.sch.gr
  12. ^ Nel novembre 1841 è eletto metropolita di Dryinoupolis.
  13. ^ (EL) Ο Σεβασμιώτατος Μητροπολίτης Τυρολόης και Σερεντίου κυρός Παντελεήμων, users.sch.gr

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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