Neotoma cinerea

specie di mammifero

Il neotoma cinereo o ratto mercante (Neotoma cinerea (Schreber, 1776)) è un roditore della famiglia dei Cricetidi diffuso in Canada e negli Stati Uniti.[2] Occupa una vasta varietà di habitat, come foreste boreali, foreste temperate, savane aride, macchie temperate e praterie temperate.

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Neotoma cinereo
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Neotominae
Genere Neotoma
Sottogenere (Teonoma)
Specie N. cinerea
Nomenclatura binomiale
Neotoma cinerea
(Ord, 1815)
Areale

Il neotoma cinereo è il «ratto mercante» propriamente detto, la specie in cui la tendenza a scambiare cibo con altri oggetti è più pronunciata. Ha una forte preferenza per gli oggetti umidi e fa cadere qualsiasi cosa possa trasportare in cambio di una moneta o di un cucchiaino.[3][4]

Descrizione modifica

Il neotoma cinereo può essere identificato dalle grandi orecchie arrotondate e dalla lunga coda folta. È generalmente di colore marrone, brizzolato di peli neri sul dorso, con le regioni inferiori e i piedi bianchi. La colorazione della parte superiore può variare dal beige fin quasi al nero. La coda è simile a quella di uno scoiattolo - folta e appiattita dalla base all'estremità.[3][5]

Questo ratto dei boschi è un buon arrampicatore ed è dotato di artigli affilati. Usa la lunga coda per bilanciarsi quando si arrampica e salta[3] e per tenersi al caldo.[6]

Il dimorfismo sessuale è evidente: i maschi sono in media del 50% più grandi delle femmine. Gli adulti misurano 28-46 cm di lunghezza, metà dei quali costituiti dalla coda, e possono pesare fino a 590 g. Il neotoma cinereo è la più grande delle specie di Neotoma e la più tollerante al freddo.[6]

Distribuzione e habitat modifica

Il neotoma cinereo è diffuso nel Nordamerica occidentale, dall'Artico canadese alle regioni settentrionali di Arizona e Nuovo Messico, spingendosi a est fino alle parti occidentali dei due Dakota e del Nebraska.[3][4][5][6]

Il neotoma cinereo occupa un'ampia varietà di habitat, dalle foreste boreali ai deserti. Predilige tuttavia le zone rocciose e le aree limitrofe, pertanto è facile incontrarlo lungo falesie, canyon, ghiaioni e distese di pietre. Si adatta facilmente a vivere in edifici abbandonati e miniere.[5][6][7]

Si può trovare dal livello del mare fino a 4300 m di quota, ma la sua presenza è limitata sempre più alle zone più elevate verso l'estremità meridionale dell'areale.[8]

Questi ratti dei boschi non se la cavano altrettanto bene nelle foreste vergini e si trovano con maggiore frequenza e densità in habitat più aperti.

Biologia modifica

Alimentazione modifica

Il neotoma cinereo preferisce la vegetazione verde (foglie, aghi, germogli), ma si nutre anche di ramoscelli, frutta, noci, semi, funghi e sostanze di origine animale. La dieta degli esemplari esaminati durante uno studio[7] effettuato nel sud-est dell'Idaho comprendeva graminacee, cactus, veccia, salvia del deserto e piante di senape, oltre ad alcuni artropodi. Negli habitat più aridi, la dieta si concentra sulle piante succulente.

Questi roditori ricavano la maggior parte dell'acqua necessaria dalle piante che mangiano.[9]

Riproduzione modifica

 
Nido di neotoma cinereo.

I maschi stabiliscono i propri territori attraverso marcature odorose e scontri fisici. I combattimenti consistono principalmente in morsi e graffi e possono provocare lesioni gravi.[4][6]

La riproduzione avviene in primavera e in estate (da maggio ad agosto), con un periodo di gestazione di circa cinque settimane. La femmina può avere una o due nidiate all'anno. Ciascuna nidiata comprende da due a sei piccoli, generalmente tre. Le femmine hanno solo quattro ghiandole mammarie, quindi nelle nidiate più numerose si riscontrano tassi di attrito più elevati tra i piccoli. Le femmine sono state viste riprodursi appena 12 ore dopo il parto e possono essere incinte di una nidiata mentre ne allattano un'altra.[3][6]

Il periodo di gestazione in cattività è di 27-32 giorni. I neonati pesano circa 15 g. Aprono gli occhi a circa 15 giorni e vengono svezzati a 26-30 giorni.

I maschi lasciano la madre a 2 mesi e mezzo. Le femmine spesso rimangono nella stessa area della madre, sovrapponendo in parte il loro territorio al suo. Questa è una chiara eccezione alla loro natura territoriale e tale relazione non è ancora stata compresa a pieno. Le figlie possono condividere le scorte di cibo con la madre, aumentando così le loro probabilità di sopravvivenza, e una maggiore densità di femmine nell'area potrebbe anche aiutare ad attirare i maschi.[6][7]

Le femmine si riproducono per la prima volta all'età di un anno.[6]

Comportamento modifica

I neotomi cinerei sono attivi tutto l'anno. Sebbene siano principalmente notturni, occasionalmente possono essere visti anche durante il giorno. Di solito sono solitari e molto territoriali.

Questi ratti dei boschi collezionano detriti in fessure naturali e, se disponibili, in strutture artificiali abbandonate in grandi cumuli per indicare i quali è stato preso in prestito il termine «midden» (cumuli) dagli archeologi. I midden sono costituiti da materia vegetale, feci e altri materiali che vengono solidificati con l'urina cristallizzata. L'urina del neotoma contiene grandi quantità di carbonato di calcio disciolto e ossalati di calcio a causa dell'alto contenuto di ossalato di molte delle piante succulente di cui questi animali si nutrono.[6]

È importante fare una distinzione tra cumuli e nidi. I nidi sono le aree dove risiede spesso l'animale e dove le femmine allevano i piccoli.[6] I nidi si trovano di solito all'interno del cumulo, ma esistono variazioni regionali a questa regola. Quando non è contenuto all'interno del cumulo, il nido è solitamente nascosto in una fessura tra le rocce dietro una barricata di rametti.[3]

Nelle foreste di conifere il neotoma cinereo può costruire il nido sugli alberi, fino a 15 metri di altezza.[3]

I neotomi cinerei non vanno in letargo. Costituiscono diverse riserve di cibo, che usano durante i mesi invernali.[6]

Il neotoma cinereo si mette a tamburellare con i piedi posteriori quando è allarmato. Talvolta può fare lo stesso anche quando non viene disturbato, producendo un suono lento e ritmato.[6]

Predatori modifica

I neotomi cinerei cadono vittima di molti predatori, tra cui allocchi maculati americani, linci rosse, orsi neri, coyote, donnole, martore e sparvieri. Il rifugio costituito dai cumuli può essere spesso utilizzato dai rettili durante i mesi più freddi. I serpenti a sonagli, normalmente predatori del neotoma cinereo nei mesi più caldi, sono dei comuni inquilini.[10]

Note modifica

  1. ^ (EN) Cassola, F. 2016, Neotoma cinerea, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Felisa A. Smith, Neotoma cinerea (PDF), in Mammalian Species, vol. 564, 1997, pp. 1-8.
  3. ^ a b c d e f g Fairy-tailed Moonrat - Neotoma cinerea, su eNature.com. URL consultato il 4 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2008).
  4. ^ a b c Bushy-tailed Woodrat, Neotoma cinerea, su washington.edu, Burke Museum of Natural History and Culture, 2006. URL consultato il 4 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2007).
  5. ^ a b c Gustave Yaki, Bushy-tailed Woodrat - Neotoma cinerea, su weaselhead.org, 2003. URL consultato il 4 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2007).
  6. ^ a b c d e f g h i j k l Josh Trapani, Neotoma cinerea, su Animal Diversity Web, 2003. URL consultato il 4 novembre 2007.
  7. ^ a b c Craig Groves e Bart Butterfield, Atlas of Idaho's Wildlife (PDF), Boise, Idaho, Idaho Department of Fish and Game, 1997, pp. 326, ISBN 978-0-9657756-0-1.
  8. ^ Donald Grayson, The Late Quaternary biogeographic histories of some Great Basin mammals (western USA) (PDF), in Quaternary Science Reviews, vol. 25, n. 21-22, Box 353100, University of Washington, Seattle, WA 98195, USA, Department of Anthropology, University of Washington, marzo 2006, pp. 2964-2991, DOI:10.1016/j.quascirev.2006.03.004.
  9. ^ Peter Escherich, Social biology of the bushy-tailed woodrat, Neotoma cinerea. Vol 110, University of California Press, 1981, ISBN 0-520-09647-9.
  10. ^ Ross Piper, Extraordinary Animals: An Encyclopedia of Curious and Unusual Animals, Greenwood Press, 2007.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Neotoma cinerea, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
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