Prata di Pordenone
Prata di Pordenone comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | Non presente | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Dorino Favot (Lega Nord-liste civiche) dal 7-5-2012 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°53′40″N 12°35′19″E / 45.894444°N 12.588611°E | ||
Altitudine | 18 m s.l.m. | ||
Superficie | 22,96 km² | ||
Abitanti | 8 385[2] (31-10-2020) | ||
Densità | 365,2 ab./km² | ||
Frazioni | Ghirano, Prata di Sopra, Prata di Sotto (sede comunale), Puja, Villanova
Località: le Monde, Borgo Passo, Peressine[1] | ||
Comuni confinanti | Brugnera, Mansuè (TV), Pasiano di Pordenone, Porcia, Portobuffolé (TV) | ||
Altre informazioni | |||
Lingue | Italiano | ||
Cod. postale | 33080 | ||
Prefisso | 0434 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 093034 | ||
Cod. catastale | G994 | ||
Targa | PN | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 449 GG[4] | ||
Nome abitanti | pratensi | ||
Patrono | santa Lucia | ||
Giorno festivo | 13 dicembre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Prata di Pordenone nella ex provincia di Pordenone | |||
Sito istituzionale | |||
Prata di Pordenone (Prata in veneto e friulano occidentale, Prate in friulano standard[5]) è un comune Italiano di 8 385 abitanti[2] del Friuli-Venezia Giulia.
Geografia fisicaModifica
Il comune di Prata di Pordenone si trova in Friuli-Venezia Giulia, al confine con il Veneto. È composto dal capoluogo, Prata e dalle frazioni di Villanova, Ghirano, Borgo Passo, Puja, Peressine, Prata di Sopra e le Monde. Fa parte dei 16 comuni del bacino idrografico del fiume Livenza.
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[6]

Istituti, enti e associazioniModifica
Prata è definito il paese delle molte associazioni:
- Centro Culturale Conti Prata O.N.L.U.S
- A.D.A.O. Friuli - Associazione Italiana Disturbi del Comportamento
- Fondazione Biasotto, per il trasporto gratuito dei malati oncologici
- Impresa Sociale Il Ponte
- Centro Culturale “Gio-Maria Concina”
- Associazione Culturale AltoLiventina “XX Secolo” * [1]
- A.V.A.N.- Volontariato per trasporto gratuito anziani/non autosufficienti
- Centro Turistico Giovanile "J. F. Kennedy"
- Music Show Band and Majorettes
- NOI oratorio Prata
- Parrocchia di Santa Lucia di Prata di Pordenone
- Fondazione Biasotto
- A.D.M.O. associazione dei donatori di midollo osseo
- A.I.D.O. associazione italiana di donatori di organi e tessuti
- Marciatori stilbagno
- Prata Solidale O.n.l.u.s.
- C.A.T. club alcolisti in trattamento
- Lions club Prata, Pasiano, Brugnera
- Il segno o.n.l.u.s.
- Pro San Simone
- Gruppo A.N.A.
- Associazione nazionale Bersaglieri
- Pro loco Santa Lucia
- Associazione carabinieri Prata-Pasiano
- Cinofila pratense cani da soccorso
- S.C. la Pujese
- A.S.D. Futuro Giovani
- Pro loco Ghirano porte aperte
- Pro loco di Villanova di Prata
- G. I.
EventiModifica
- Dal 2011, nella frazione di Ghirano, le associazioni culturali Conti Prata e Ghirano Porte Aperte organizzano un intervento di riqualifica estetica della murata di contenimento dell'argine del fiume Meduna.
- La seconda domenica di luglio si celebra la consacrazione della chiesa parrocchiale di Santa Lucia. In occasione di tale memoria vengono organizzati i festeggiamenti pratensi.
Il Museo della MinieraModifica
Il Museo della Miniera si trova nel centro di Prata (in via Manin, accanto alla biblioteca civica) e illustra la vita degli emigranti friulani che lavorarono nelle miniere di carbone all'estero, soprattutto in Belgio, attraverso la ricostruzione dettagliata di una galleria, attrezzi, fotografie e documenti. I reperti esposti provengono dalla miniera di carbone della città di Roton. Rientrati in patria, profondamente segnati dal male della miniera, la silicosi, ma anche dal ricordo di tante fatiche e incidenti, dalle difficoltà di integrazione e dall'ostilità dell'ambiente, gli ex minatori, spinti da Luigi Agnoletto, hanno deciso di realizzare quest'opera perché sia sempre presente nella memoria un periodo difficile della nostra storia, contrassegnato da numerose tragedie, come quella di Marcinelle l'8 agosto 1956. Il museo, dedicato a Santa Barbara, patrona dei minatori, è anche un capitello, dove vengono celebrate anche funzioni religiose. Nel 2009 l'associazione ex minatori, Gemp, ha donato il museo al Comune di Prata di Pordenone. Il museo è visitabile su richiesta.
La Chiesa parrocchiale di PrataModifica
La Chiesa parrocchiale di Prata, facente parte della diocesi di Concordia-Pordenone, è un edificio costruito, o meglio ampliato, nel 1772, con facciata di tipo neoclassico scandita da quattro semicolonne con capitello ionico. All'interno, nell'altar maggiore, due statue dello scultore veneziano Bartolomeo Modolo, raffiguranti i Ss. Lucia e Giacomo (1748), una pala con S. Carlo, S. Antonio Abate e S. Floriano (1630) di Gasparo Narvesa e una bella pala d'altare (Madonna del Rosario tra S. Domenico e S. Rosa) di Jacopo Amigoni (1682-1752), pittore napoletano che, venuto giovane a Venezia, fu con Sebastiano Ricci e Gian Domenico Pellegrini tra i protagonisti del Rococò: in questo dipinto del 1740, si evidenzia il suo fraseggiare largo e aperto, l'indeterminatezza dei contorni e la vaporosità del colore.
La chiesa parrocchiale di GhiranoModifica
La parrocchiale di Ghirano, dedicata ai Santi Pietro e Paolo e compresa nella diocesi di Vittorio Veneto, fu edificata tra il 1797 ed il 1846.
Lavori ottocenteschi di gusto accademicoModifica
Da ricordare anche lavori ottocenteschi di gusto accademico: l'affresco del soffitto della navata dell'osovano Domenico Fabris (1814-1901), un Trionfo di S. Lucia un po' enfatico, e una pala del veneziano Leonardo Gavagnin (1809-1887) raffigurante la Vergine in gloria tra un coro di Angeli.
Dopo che nel 1971 è stata demolita la Chiesa di S. Maria dei Battuti, sono stati strappati e portati nella parrocchiale gli affreschi che l'adornavano: una trecentesca Madonna dei Battuti (molto rovinata), un S. Rocco del primissimo Cinquecento (scuola sanvitese?), l'Eterno Padre e due figure di Santi del XVIII secolo.
Antico Tempio di S. Giovanni dei CavalieriModifica
Importante costruzione sul piano storico l'antico Tempio di S. Giovanni dei Cavalieri, risalente al XIV secolo, contiene preziose testimonianze della scultura gotica in Friuli, quali i sigilli tombali, trecenteschi con la raffigurazione dei presbiteri Giacomo da Prata (1330) e Bonaccorso (1337), l'arca di Pileo da Prata (1325) e soprattutto quelle di Nicolò da Prata e Caterina di Castrucco (1344) arricchita dalle figure in bassorilievo della Madonna con Bambino e dei Ss. Francesco e Giovanni Battista, e considerata opera di un collaboratore dello scultore veneto Andriolo de Santi.
Chiesa dei Ss. Simone e GiudaModifica
La Chiesa dei Ss. Simone e Giuda, ricordata nel testamento di Guecello II di Prata il 7 agosto 1262, conserva nell'abside memoria della decorazione rinascimentale: affreschi con i Dottori della Chiesa nelle vele delle volte ed una Crocifissione nella parete di fondo, e poi il Sacrificio di Caino e Abele e l'Annunciazione nell'arco trionfale e Sante nel sottarco attribuibili al pittore Pietro Gorizio e databili al 1498. Ancora a Prata, in un capitello stradale di fronte a Palazzo Brunetta, l'opera d'arte forse più bella del paese, una Madonna con Bambino dipinta da Gianfrancesco da Tolmezzo intorno al 1500: purissimo l'ovale della Madonna, gradevole l'insistenza grafica, dolcissimo il sentimento che anima i personaggi.
Villa Morosini MemmoModifica
La Villa Morosini Memmo, ora Municipio, risalente alla fine del Cinquecento.
Villa BrunettaModifica
La più spettacolare Villa Brunetta, caratteristica per l'altezza della parte centrale, ricca di statue nel bel giardino e, all'interno, di arredi, di caminetti settecenteschi e di affreschi.
Capitello BrunettaModifica
A qualche decina di metri dalla Chiesa di S. Simone, in un capitello stradale, è possibile ancora vedere una pregevole opera pittorica: un affresco raffigurante la Madonna in trono che sorregge con il braccio destro il Bambino, in piedi sulle ginocchie, che tiene una mela con la mano sinistra.
L'affresco, in precario stato di conservazione, è opera di Gianfrancesco da Tolmezzo e viene datato al 1499.
Il capitello è quanto rimane della piccola abside di un oratorio più vasto, che, secondo alcune fonti orali, presentava una facciata a capanna sormontata da un campanile monoforo. L'oratorio fu demolito attorno al 1940 per consentire l'ampliamento della strada all'altezza dell'incrocio. Per la devozione popolare l'affresco fu salvato. L'edificio originario apparteneva alla famiglia Brunetta.
Nel 2017 è stato restituito alla comunità dopo un restauro e a tutti gli amanti dell'arte il capitello Brunetta che, a Prata di Sopra sorge all'incrocio tra le vie San Simone, Maron e Tamai.
AmministrazioneModifica
GemellaggiModifica
SportModifica
- A.S.D. Futuro Giovani - Scuola Calcio
- S.C. La Pujese
- A.S.D. Calcio Prata
- A.P.S. Sentiron Prata di Sopra
- Pallavolo Prata A.S.C.
- A.S.D. Maccan Prata C5
NoteModifica
- ^ Peressine è definita "borgata" nello statuto comunale.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dizionario toponomastico fiul.net, su friul.net. URL consultato il 13 agosto 2015.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Prata di Pordenone
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su comune.prata.pn.it.
- Prata di Pordenone, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 246663633 |
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