Puzzle Bobble 3

videogioco del 1997

Puzzle Bobble 3 (パズルボブル3?, Pazuru Boburu 3), conosciuto principalmente come Bust-a-Move 3 in Nord America ed in Europa, è un videogioco rompicapo, seguito di Puzzle Bobble 2. Venne distribuito nelle sale giochi nel settembre del 1996 e successivamente sulle console Sega Saturn e PlayStation con i titoli: Puzzle Bobble 3 DX (パズルボブル3 DX?, Pazuru Boburu 3 DX) in Giappone, Bust-a-Move '99 in Nord America e come Bust-a-Move 3 DX in Europa, su Game Boy, sempre con il titolo europeo menzionato in precedenza, su Nintendo 64 con il titolo Puzzle Bobble 64 (パズルボブル64?, Pazuru Boburu 64) in Giappone ed infine sui computer basati su Microsoft Windows sempre con il nome europeo.

Puzzle Bobble 3
videogioco
Screenshot della versione PlayStation
Titolo originaleパズルボブル3 Pazuru Boburu 3
PiattaformaArcade, Sega Saturn, PlayStation, Game Boy, Nintendo 64, Microsoft Windows, PlayStation 3
Data di pubblicazioneArcade:
Mondo/non specificato settembre 1996[1]

Sega Saturn:
Giappone 28 marzo 1997[2]
9 dicembre 1997[3]
Zona PAL 1997
PlayStation:
Giappone 6 novembre 1997[4]
30 aprile 1999[5]
Zona PAL 27 febbraio 1998
Game Boy:
Zona PAL 1998
Nintendo 64:
Giappone 5 marzo 1999[6]
30 aprile 1999[5]
Zona PAL novembre 1998
Windows:
Zona PAL 19 ottobre 2001[7]
PlayStation Network:
Giappone 10 dicembre 2008

GenereRompicapo
TemaFantasy
OrigineGiappone
SviluppoTaito
PubblicazioneTaito (Giappone), Acclaim Entertainment (Europa), Natsume (Sega Saturn in NA), SEGA (SegaNet)
DesignSeīchi Nakakuki, T. Saito, Kumi Mizobe
MusicheYukiharu Urita
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
Periferiche di inputGamepad, DualShock, tastiera
SupportoCD-ROM, cartuccia, download
Distribuzione digitalePlayStation Network, SegaNet
Fascia di etàCEROA · ELSPA: 3+ · ESRB: E[8] · OFLC (AU): G[9] · USK: 0
SeriePuzzle Bobble
Preceduto daPuzzle Bobble 2
Seguito daPuzzle Bobble 4
Specifiche arcade
CPUMC68EC020 a 16 MHz
Processore audioSound CPU: MC68000 a 16 MHz
Sound chip: ES5505 a 16 MHz
Sound DSP chip: ES5510
SchermoRaster orizzontale
Risoluzione320×224 pixel
Periferica di inputJoystick 8 direzioni, 1 pulsante

Modalità di gioco modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Puzzle Bobble § Modalità di gioco.

Puzzle Bobble 3 abbandona completamente l'idea presente nei titoli precedenti della serie in cui il campo di gioco viene compresso da un dispositivo meccanico, al suo posto le bolle andranno a collocarsi in alcuni nodi diretti verso il basso. Quando in un nodo non sarà presente alcuna bolla, quest'ultimo scomparirà dallo schermo. Il giocatore non è più penalizzato se esse finiscono all'esterno dell'area, perciò non ne verranno inserite altre nella parte superiore dello schermo. Inoltre, alcune versioni del titolo presentano un rifacimento di alcuni livelli precedentemente giocabili in Puzzle Bobble 2 con le nuove meccaniche di gioco e con la modalità "Version 2.5".

Il gameplay presenta un'ulteriore variazione per quanto riguarda i livelli, i quali in alcuni casi possono essere prove di resistenza. Ogni livello di questo tipo è paragonabile a cinque di quelli presenti nella mappa ramificata del mondo.

Per quanto riguarda le bolle, sono state introdotte le nuove ad arcobaleno, le quali sono trasparenti all'esterno e colorate all'interno: loro possono cambiare il colore delle altre bolle con cui vengono a contatto, permettendo così al giocatore di eseguire diverse azioni a catena.

La possibilità di scegliere il personaggio è stata introdotta, anche se solo nella modalità "Player vs Computer"[10]. Mentre in "Player vs Player", il primo giocatore controllerà Bub ed il secondo Bob. Infine nella sua versione per Nintendo 64 è presente anche una modalità multigiocatore fino a quattro giocatori.

Personaggi modifica

  • Bub (バブルン?, Baburun, lett. "Bubblun" nell'edizione giapponese) e Bob (ボブルン?, Boburun, lett. "Bobblun" nell'edizione giapponese) - Due draghetti antropomorfi, protagonisti della serie. Bub è di colore verde ed è caratterialmente energico mentre Bob è di colore blu ed è più calmo.
  • Twinkle (チンクル?, Chinkuru) - Una giovane ragazza vestita da giullare. Al termine della propria storia viene rivelato che è semplicemente una studentessa.
  • Priccio (プリチオ?, Purichio) - Un bambolotto dai capelli verdi, il quale al termine della propria storia viene catturato da un UFO Catcher da uno degli amici di Marina.
  • Marina (マリナ?, Marina) - Una ragazza coraggiosa e molto dinamica, la quale vuole diventare famosa, proprio come accade nel suo finale.
  • Musashi (ムサシ?, Musashi) - Un guerriero comparso per la prima volta in Musashi no ken – Tadaima shugyō chū, il quale assomiglia a Ryu di Street Fighter.
  • Luna Luna (ルナ・ルナ?, Runa Runa) - Una chiromante e strega, in buoni rapporti con Drunk, passa con quest'ultimo buona parte del suo tempo.
  • Jack (ジャック?, Jakku) - Un ragazzo romantico, il quale ha la passione per le rose ma a volte tende ad essere distratto.
  • Sonic Blast Man (ソニックブラストマン?, Sonikku Burasuto Man) - Un supereroe folle che ama la musica, comparso per la prima volta nell'omonimo titolo.
  • Debblun (デブルン?, Deburun) - Un drago corpulento di color verde scuro che assomiglia un po' a Bub. Dopo la sua sconfitta si rivelerà essere un travestimento di Drunk.
  • Drunk (ドランク?, Doranku) - L'antagonista principale del gioco e della serie.
  • Pitch (ピッチ?, Picchi) e Chap (チャップ?, Chappu) - Due alieni simili ai girini che cercano di tornare sul loro pianeta. Il primo è di colore verde acqua e indossa una corona mentre l'altro è di colore arancione e ha un fiocco magenta sulla testa.
  • Paya-Paya (パヤパヤ?, Payapaya) - Una scimmia vestita alla hawaiana che porta sempre con sé una banana.
  • Dark Drunk (ダークドランク?, Dāku Doranku) - Una versione alternativa di Drunk che presenta due costumi differenti dall'originale.

Accoglienza modifica

In Giappone, Game Machine ha elencato Puzzle Bobble 3 nel numero del 1º gennaio 1997 come il settimo gioco arcade di maggior successo del mese[11].

La conversione per Saturn ha ricevuto recensioni moderatamente positive, con i critici che hanno espresso l'approvazione per l'introduzione di più personaggi giocabili con le proprie abilità individuali[12][13][14], il vasto numero di livelli inclusi[12][15][12][13], e l'intensità del gameplay multiplayer[12][14]. Tuttavia, molti si sono chiesti se i miglioramenti apportati al gioco alla formula della serie fossero sufficienti a giustificare un acquisto per i giocatori che già possedevano Bust-a-Move 2[12][15][14][16]. GamePro ha affermato che il riutilizzo della colonna sonora del precedente capitolo e le limitate modifiche al gameplay in particolare hanno spento gran parte dell'emozione per il gioco[16]. Next Generation invece sostenne che "è discutibile che la formula adottata da Taito e Natsume con la serie Bust-A-Move non abbia bisogno di grandi miglioramenti e soddisferà sicuramente qualsiasi fanatico di puzzle. Un gioco classico indispensabile"[13].

Sega Saturn Magazine ha sostenuto che, sebbene le modalità per un giocatore manchino di una durata sufficiente, sono molto divertenti e la modalità per due giocatori rende Bust-a-Move 3 un ottimo acquisto per i fan dei puzzle[14]. Mentre Dan Hsu di Electronic Gaming Monthly ha affermato che i giochi di Bust-a-Move sono insensati rispetto ad altri puzzle d'azione, i suoi tre co-recensori hanno tutti quanti trovato il gioco molto divertente e hanno ritenuto che i miglioramenti fossero sufficienti per renderlo utile per i veterani della serie. Kraig Kujawa ha riassunto che "Questo gioco ha tutto ciò che si può chiedere a un sequel che mantenga intatto il gameplay originale"[12]. Mega Console ha considerato il gioco come un classico esempio di come, nonostante una realizzazione tecnica non eccezionale, possa garantire un'elevata giocabilità e longevità[17].

Electronic Gaming Monthly nominò Bust-a-Move 3 come il "Puzzle Game of the Year" agli Editors' Choice Awards del 1997, citando la sua accessibilità e dipendenza[18].

Note modifica

  1. ^ (JA) パズルボブル3, su Famitsū. URL consultato il 4 dicembre 2022.
  2. ^ (JA) パズルボブル3, su Famitsū. URL consultato il 4 dicembre 2022.
  3. ^ (EN) Saturn, su riehlspot.simplenet.com. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 1999).
  4. ^ (JA) パズルボブル3DX, su Famitsū. URL consultato il 4 dicembre 2022.
  5. ^ a b (EN) Acclaim's Bust-A-Move '99 Brings Bubble-Bursting Fun To The Nintendo 64 and PlayStation This April, Acclaim Entertainment, 16 febbraio 1999. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 1999).
  6. ^ (JA) NINTENDO64全発売ソフト一覧(1999年), su Nintendo. URL consultato il 4 dicembre 2022.
  7. ^ (EN) Scott Alan Marriott, Bust-A-Move 3 DX [European], su AllGame. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2014).
  8. ^ (EN) Bust-A-Move 3, su esrb.org, Entertainment Software Rating Board. URL consultato il 7 aprile 2019.
  9. ^ (EN) Bust A Move 3, su classification.gov.au, Office of Film and Literature Classification. URL consultato il 14 marzo 2020.
  10. ^ PUZZLE BOBBLE 3DX, su Retrogamer.it. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  11. ^ (JA) Game Machine's Best Hit Games 25 - TVゲーム機ーソフトウェア (Video Game Software), in Game Machine, n. 533, Amusement Press, Inc., 1º gennaio 1997, p. 33.
  12. ^ a b c d e f (EN) Review Crew: Bust-a-Move 3, in Electronic Gaming Monthly, n. 102, Ziff Davis, gennaio 1998, p. 156.
  13. ^ a b c Rating - Bust-A-Move 3, in Next Generation, n. 36, Imagine Media, dicembre 1997, p. 168. URL consultato il 28 marzo 2022.
  14. ^ a b c d (EN) Gary Cutlack, Review: Bust-a-Move 3, in Sega Saturn Magazine, n. 25, Emap International Limited, novembre 1997, pp. 82-83. URL consultato il 28 marzo 2022.
  15. ^ a b (EN) Lauren Fielder, Bust-A-Move 3 Review, su GameSpot, 2 maggio 2000. URL consultato il 28 marzo 2022.
  16. ^ a b (EN) Bad Hare, Saturn ProReview: Bust-a-Move 3, in GamePro, n. 111, IDG, dicembre 1997, p. 180.
  17. ^ Bust-A-Move 3, in Mega Console, n. 53, Futura Publishing, novembre 1998, p. 69. URL consultato il 19 marzo 2024.
  18. ^ (EN) Editors' Choice Awards, in Electronic Gaming Monthly, n. 104, Ziff Davis, marzo 1998, p. 94.

Collegamenti esterni modifica

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