Abd al-Rahman al-Milad
Abd al-Rahman Salem Ibrahim al-Milad, riportato anche come Abdurahmans Salem Ibrahim Milad[1] e noto con lo pseudonimo di al-Bija (in arabo البيدجا?) (Zawiya o Tripoli, 27 luglio 1986 o 1989 – Gianzur, 31 agosto 2024), è stato un militare libico.
Abd al-Rahman Salem Ibrahim al-Milad | |
---|---|
Soprannome | Bidja o Bija |
Nascita | Zawiya, 27 luglio 1986 o 1989 |
Morte | Gianzur, 31 agosto 2024 |
Cause della morte | assassinio |
Religione | musulmana sunnita |
Dati militari | |
Paese servito | Libia |
Forza armata | Marina militare libica |
Corpo | Guardia costiera libica |
Anni di servizio | ? - 2024 |
Grado | Ra'id |
Comandanti | Fayez al-Sarraj |
Guerre | Prima guerra civile in Libia Seconda guerra civile in Libia |
Comandante di | Guardia costiera libica di Zawiya Accademia navale di Gianzur |
Altre cariche | trafficante |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Biografia
modificaSarebbe nato a Zawiya[2] o a Tripoli[3] nel 1986[3] o nel 1989[4]. Nel 2009 è cadetto in un'accademia navale e allo scoppio della prima guerra civile si schierò nelle file dei ribelli; durante gli scontri avrebbe perso un fratello e sarebbe stato ferito nove volte, subendo l'amputazione del dito indice e medio della mano destra a causa di una granata. Tra il 2012 e il 2015 ha vissuto in Germania.
Tornato in patria fu messo a capo del porto di Zawiya, sotto il controllo della brigata al Nasr di Mohamed Kachlaf, e successivamente a capo della neocostituita Guardia costiera libica di Zawiya, che nell'ambito dell'operazione Sophia avrebbe ricevuto finanziamenti ed equipaggiamento da Italia ed Unione europea.[5] In questo ruolo è stato accusato di aver collaborato al traffico di esseri umani e alla tortura di migranti in partenza dalla Libia.[6] Per questo motivo è stato inserito nella lista delle persone sottoposte a sanzioni da parte delle Nazioni Unite in base alla Risoluzione 1970.[7][3]
Secondo quanto ricostruito da un'inchiesta del quotidiano Avvenire firmata da Nello Scavo al-Milad nel 2017 avrebbe preso parte ad un incontro segreto al CARA di Mineo con una delegazione del Ministero dell'interno italiano.[8] Scavo è stato successivamente posto sotto la tutela della Polizia di Stato per le minacce ricevute in relazione all'inchiesta.[9] La presenza a diversi incontri sul suolo italiano è stata confermata dal diretto interessato in un'intervista rilasciata a Francesca Mannocchi e trasmessa da Propaganda Live.[10]
Nell'ottobre 2020 è stato arrestato dal governo libico di Fayez al-Sarraj per traffico di esseri umani e per contrabbando di carburanti,[11][12] ma nell'aprile 2021 è stato rilasciato per mancanza di prove.[13][14]
Nel pomeriggio del 31 agosto 2024 viene assassinato da ignoti uomini armati nei pressi dell'Accademia navale di Gianzur.[15]
Note
modifica- ^ Risposta scritta ad interrogazione parlamentare (C.5-02846), su parlamento18.openpolis.it. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ Alessandro R. Benegiamo, Abdulrahman Salem Milad, detto Bija, su letrattative.it. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ a b c (EN) United Nations Security Council Consolidated List [collegamento interrotto], su scsanctions.un.org. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ (EN) Al-Milad, Abd al-Rahman, su interpol.int, Interpol. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ Nello Scavo, Migranti. Chi è Bija, il guardacoste e trafficante libico pagato da Italia ed Europa, in Avvenire, 8 giugno 2019. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ Paolo Lambruschi, L'Onu: ecco i nomi dei trafficanti di migranti, Avvenire, 9 giugno 2018. URL consultato il 7 ottobre 2019.
- ^ ABD AL RAHMAN AL-MILAD, su un.org, ONU, 7 giugno 2018. URL consultato il 7 ottobre 2019.
- ^ Nello Scavo, La trattativa nascosta. Dalla Libia a Mineo, il negoziato tra l'Italia e il boss, in Avvenire, 4 ottobre 2019. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ Dopo l'inchiesta sul libico Bija. Nello Scavo sotto tutela, solidarietà unanime, in Avvenire, 19 ottobre 2019. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ L'intervista di Francesca Mannocchi ad "al Bija", in il Post, 26 ottobre 2019. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ In Libia è stato arrestato il noto trafficante di esseri umani Abdul Raman al Milad, conosciuto come “Bija”, il Post, 15 ottobre 2020. URL consultato il 15 ottobre 2020.
- ^ (EN) Lorenzo Tondo, Libya ordered arrest of alleged trafficker who attended Italy migration talks, in The Guardian, 28 ottobre 2019. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ Fabio Albanese, La Libia scarcera Bija, uno tra i trafficanti di uomini più pericolosi e feroci, La Stampa, 11 aprile 2021. URL consultato il 12 aprile 2021.
- ^ (EN) Lorenzo Tondo, Libya releases man described as one of world's most wanted human traffickers, in The Guardian, 13 aprile 2021. URL consultato il 2 febbraio 2023.
- ^ (EN) The Libya Observer, Commander of the Naval Academy, [...], was assassinated, su X, 1º settembre 2024. URL consultato il 2 settembre 2024.«Commander of the Naval Academy, Abdul Rahman Milad, nicknamed "Al-Bidja", was assassinated after gunmen showered him with bullets outside the academy in Janzour, western Tripoli.»