Rinaldo III di Gheldria

Reginaldo o Rinaldo di Gheldria; in francese: Renaud III de Gueldre (13 maggio 13334 dicembre 1371) fu duca di Gheldria e conte di Zutphen dal 1343 al 1361 e poi dal mese di agosto fino al dicembre del 1371.

Reginaldo III di Gheldria
Sigillo di Rinaldo III di Gheldria
Duca di Gheldria
Stemma
Stemma
In carica
PredecessoreRinaldo II (I)
Edoardo (II)
SuccessoreEdoardo (I)
Matilde (II)
Nome completoRinaldo o Reginaldo di Gheldria
Altri titoliConte di Zutphen
Nascita13 maggio 1333
Morte4 dicembre 1371 (38 anni)
Luogo di sepolturaAbbazia di Graefenthal, Goch
DinastiaWassenberg
PadreRinaldo II di Gheldria
MadreEleonora d'Inghilterra
ConsorteMaria di Brabante
ReligioneCattolicesimo
Castello di Nijenbeek, nei pressi di Voorst

Origine modifica

Rinaldo, sia secondo il Kronijk van Arent toe Bocop, che secondo Les chroniques de Jean Froissart. Tome 1 era il figlio primogenito del Duca di Gheldria e conte di Zutphen, Rinaldo II e della sua seconda moglie, Eleonora d'Inghilterra[1][2], che, come ci viene confermato dal Kronijk van Arent toe Bocop era la figlia terzogenita del re d'Inghilterra, Edoardo II[3] e di Isabella di Francia[4], che, secondo lo storico e genealogista francese, Pierre de Guibours, detto Père Anselme de Sainte-Marie o più brevemente Père Anselme, nel suoHistoire généalogique et chronologique de la maison royale de France, era figlia del re di Francia, Filippo IV il Bello[5] e della regina di Navarra, contessa di Champagne e Brie, Giovanna I di Navarra[6], che, secondo le Gesta Philippi Tertii Francorum Regis, era la figlia secondogenita del re di Navarra (col nome di Enrico I) e conte di Champagne e Brie (col nome di Enrico III), Enrico di Navarra e di Bianca d'Artois[7].
Rinaldo II di Gheldria, come ci viene confermato dal Kronijk van Arent toe Bocop era il figlio maschio primogenito del Conte di Gheldria e di Zutphen, Rinaldo I e della sua seconda moglie, Margherita Dampierre o di Fiandra[3], che, secondo il Kronijk van Arent toe Bocop, era figlia del Conte di Fiandra, Guido di Dampierre[8] e della sua seconda moglie Isabella di Lussemburgo († 1298), figlia di Enrico IV di Lussemburgo[9][10] e di Margherita de Bar.

Biografia modifica

Il 19 marzo 1339, suo padre, Rinaldo II, fu riconosciuto duca di Gheldria e conte di Zutphen al parlamento di Francoforte dall'Imperatori del Sacro Romano Impero, Ludovico di Baviera[11].

Nel 1343, suo padre, Rinaldo II, trasferì la sua residenza da Geldern a Nimega, ma morì improvvisamente ad Arnhem lo stesso anno e fu sepolto nell'abbazia di Graefenthal[12], vicino a Goch.
Essendo i figli maschi minorenni gli succedette Rinaldo, il primogenito, come Rinaldo III, con la reggenza della madre, Eleonora d'Inghilterra[1], che, come reggente ebbe sempre molte difficoltà a che venisse riconosciuta dai sudditi e l'anno dopo fu costretta a lasciare l'incarico.

Dal 1350, sua madre, Eleonora, sostenne le rivendicazioni di suo fratello Edoardo, che creò una accesa rivalità tra i due fratelli; Eleonora e Rinaldo ebbero poi una disputa circa il dissenso sorto fra i due fratelli, e Rinaldo III, respinti i tentativi di riconciliazione di sua madre, le confiscò tutte le sue proprietà, quindi Eleonore si trasferì nel monastero cistercense di Deventer e il 22 aprile 1355 Eleonora morì in povertà all'abbazia Cistercense di Deventer, e secondo il Kronijk van Arent toe Bocop, fu sepolta, accanto al marito, nell'abbazia di Graefenthal[12], Goch, Circondario di Kleve.

Dopo la morte della madre, secondo il Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici si formarono due fazioni, una detta Hekers, che sosteneva Rinaldo, mentre la seconda, detta Bronchoerit, sosteneva Edoardo[13], ch si fronteggiarono, sino che, nel 1361, Rinaldo assediò Edoardo a Tiel, dove avvenne lo scontro finale, che vide la vittoria di Edoardo ed i suoi seguaci che catturarono Rinaldo[13]; Edoardo fu riconosciuto duca di Gheldria, mentre Rinaldo fu imprigionato[13], nel Castello di Nijenbeek, nei pressi di Voorst.
Sempre secondo il Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici Rinaldo era molto grasso (pinguis et carnosus fuit)[14], e, a proposito si narra che nel dongione in cui fu rinchiuso non dovevano chiudere la porta in quanto, per le sue dimensioni, Rinaldo non riusciva a passare attraverso il varco.

Suo fratello Edoardo morì il 24 agosto 1371, combattendo a fianco del cognato, il duca Guglielmo II di Jülich, contro Venceslao I di Lussemburgo[15], che aveva attaccato il ducato di Jülich, ma fu sonoramente sconfitto a Baesweiler, dove perse parte del suo esercito e parecchi nobili persero la vita e Venceslao stesso fu fatto prigioniero[16]. Allora Rinaldo fu liberato e fu riconosciuto nuovamente duca di Gheldria[15].

Rinaldo resse il ducato per poco più di tre mesi, morì il 4 dicembre di quello stesso anno e fu sepolto nell'abbazia di Graefenthal, Goch, Circondario di Kleve, accanto ai genitori[1]. Siccome, né Rinaldo, né Edoardo avevano lasciato eredi, il ducato andò alle sorellastre[15]; siccome la primogenite, Margherita, era morta a Rinaldo succedette Matilde[1], ma fu contestata dalla sorella Maria; contestazione che portò alla Prima guerra di successione gheldriana.

Matrimonio e discendenza modifica

Secondo il Kronijk van Arent toe Bocop, Rinaldo, nel 1347, aveva sposato Maria di Brabante[17], come conferma anche il Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici[14], figlia terzogenita del duca di Brabante e duca di Limburgo, Giovanni III[14] e della moglie, Maria d'Évreux. Maria sopravvisse al marito per circa trent'anni; nel 1398, il documento caput CLIV del Diplomatum Belgicorum nova collectio sive Supplementum ad Opera, Volume 3, del luglio di quell'anno, ci conferma che Maria era ancora in vita e fondò la chiesa di San Pietro a Turnhout[18]; Maria, ancora secondo il Kronijk van Arent toe Bocop, morì il 1º marzo 1399 e fu sepolta nella chiesa di Turnhout[1], da lei fondata.
Rinaldo da Maria non ebbe figli (Dux Gheldriae non genuit ex uxore), come riporta il Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici[14]; né si conoscono altri discendenti[19][20].

Note modifica

  1. ^ a b c d e (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 195
  2. ^ (FR) Les chroniques de Jean Froissart. Tome 1, pag. 12
  3. ^ a b (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 188
  4. ^ Alison Weir: Isabella: She Wolf of France
  5. ^ Mary Anne Everett Green: Lives of the English Princesses
  6. ^ (FR) Histoire généalogique et chronologique de la maison royale de France, tome premier, pag 91
  7. ^ (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 20, Gesta Philippi Tertii Francorum Regis, pag 494
  8. ^ (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 190
  9. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXV, Iohannis de Thilrode Chronicon, capitulum 19, pagina 575 Archiviato il 13 ottobre 2017 in Internet Archive.
  10. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Iohannis de Thielrode Genealogia Comitum Flandriæ, pagina 335 Archiviato il 13 ottobre 2017 in Internet Archive.
  11. ^ (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 192
  12. ^ a b (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 197
  13. ^ a b c (LA) Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici, De captivitate Reynaldi, pag. 289
  14. ^ a b c d (LA) Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici, De Reynaldo secundo duce Gheldria, pag. 253
  15. ^ a b c (LA) Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici, De captivitate Reynaldi, pag. 295
  16. ^ (FR) #ES Trophees tant sacres que profanes de la duché de Brabant ..., Volume 1, pag. 489
  17. ^ (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 313
  18. ^ (LA) Diplomatum Belgicorum nova collectio sive Supplementum ad Opera, Volume 3, caput CLIV, pagg. 437 - 440
  19. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Conti di Gheldria - REINALD
  20. ^ (EN) #ES Genealogy : The House of Geldern-Heinsberg - Reinald III

Bibliografia modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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