Roberto Reggi

politico italiano (1960-)

Roberto Reggi (Fiorenzuola d'Arda, 20 ottobre 1960) è un ingegnere, dirigente pubblico e politico italiano, sindaco di Piacenza dal 12 giugno 2002 al 23 maggio 2012.

Roberto Reggi

Sindaco di Piacenza
Durata mandato12 giugno 2002 –
23 maggio 2012
PredecessoreGianguido Guidotti
SuccessorePaolo Dosi

Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Durata mandato28 febbraio 2014 –
19 settembre 2014
ContitolareAngela D'Onghia
Gabriele Toccafondi
Capo del governoMatteo Renzi
PredecessoreMarco Rossi Doria
SuccessoreDavide Faraone

Direttore dell'Agenzia del Demanio
Durata mandato23 settembre 2014 –
8 agosto 2018
PredecessoreStefano Scalera
SuccessoreRiccardo Carpino

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza
Dem (1999-2002)
DL (2002-2007)
Titolo di studioLaurea in ingegneria elettronica
UniversitàPolitecnico di Milano

Nel 2014 ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel governo Renzi. È stato il Direttore dell'Agenzia del demanio sino ad agosto 2018. Dal 1º giugno 2021 è Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Biografia modifica

Laureato in ingegneria elettrotecnica,[1] è l'attuale responsabile delle concessioni di tutti gli impianti idroelettrici e termoelettrici, presso A2A, azienda multiutility operante anche nel settore della produzione di energia elettrica. Attivo nel mondo del volontariato, è cofondatore di un'associazione, che - ben presto - ha contribuito a fondare una cooperativa sociale (Cooperativa Eureka), di cui è stato il primo presidente. Nel 1994 Reggi inizia una carriera in politica.

Dal 1994 al 1998, per la lista civica "Alleanza per Piacenza", fu Assessore alle politiche sociali ed abitative del comune di Piacenza con il sindaco di centrosinistra Giacomo Vaciago. Dopo aver aderito al partito I Democratici guidato da Arturo Parisi, nel 1999 viene eletto consigliere al consiglio provinciale di Piacenza nel turno elettorale vinto da Dario Squeri (all'epoca esponente del PPI inserito nella coalizione di centrosinistra). Nel 2002 fu eletto sindaco di Piacenza al secondo turno[2] con il 54,6% dei voti contro il sindaco uscente Gianguido Guidotti del centrodestra, eletto nelle elezioni del 1998.[3] Nel 2007 è stato riconfermato sindaco per il centrosinistra al secondo turno[4] con il 55,7% (contro Dario Squeri per il centrodestra), distinguendosi come il primo sindaco eletto per due mandati consecutivi a Piacenza. Nel corso dei suoi due mandati Reggi ottenne notorietà anche a livello nazionale[senza fonte].

Tra il 2005 e il 2007 Reggi è stato coinvolto in un dibattito con il critico d'arte e allora assessore alla cultura di Milano Vittorio Sgarbi a causa delle vivaci proteste di quest'ultimo nei confronti di alcune opere d'arte posizionate al centro di alcune rotonde, giudicate orribili e totalmente antiestetiche: il noto critico d'arte ha presentato una propria lista nelle elezioni amministrative del 2007, contrastando Reggi (che poi vinse le elezioni) ed alleandosi con Dario Squeri, ex-esponente del centrosinistra passato nel 2005 al centrodestra.

Reggi è stato un sostenitore di Enrico Letta come candidato alla guida del Partito Democratico nelle primarie nazionali del 2007 che si tennero poco dopo la sua rielezione a sindaco: proprio a Piacenza, Letta ha iniziato la propria campagna per le primarie facendo il suo primo comizio insieme a Reggi[senza fonte]. Scaduto il mandato amministrativo, le elezioni comunali 2012 hanno visto la vittoria del "delfino" di Reggi, Paolo Dosi, che ne aveva già raccolto le redini prima alla guida del centrosinistra cittadino (nonostante l'iniziale diffidenza di Pier Luigi Bersani verso Dosi[senza fonte], poi vincitore delle primarie comunali del 2011). Nell'agosto 2012 Reggi inizia a collaborare con Matteo Renzi per organizzare la sua candidatura alle primarie nazionali del centrosinistra del 2012[5] e in seguito è stato nominato, insieme a Giorgio Gori, coordinatore primarie di Renzi: a causa della sconfitta di Renzi alle primarie, Reggi è stato escluso dalle candidature del PD per il rinnovo del Parlamento; questa sua esclusione è stata definita dalla stampa, visto il suo curriculum (due volte sindaco di un capoluogo di Provincia, eletto la prima volta sull'onda della contestazione al Governo Berlusconi II[senza fonte] e rieletto la seconda volta nonostante il trend negativo del centrosinistra a causa del Governo Prodi II) e il suo ruolo tra i renziani, come "esclusione eccellente".

In seguito alla nascita del Governo Renzi, il 28 febbraio 2014 Reggi viene nominato dal Consiglio dei Ministri sottosegretario al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, affiancando il ministro Stefania Giannini. Ricopre la carica fino al 19 settembre, perché il 23 settembre viene nominato Direttore dell'Agenzia del demanio.[6]

L'8 agosto 2018 il Governo Conte I solleva Reggi dall'incarico di Direttore dell'Agenzia del demanio, sostituendolo con Riccardo Carpino.[7][8][9]

A partire dal 1 luglio 2019, ricopre il ruolo di responsabile delle concessioni di tutti gli impianti di produzione idroelettrica e termoelettrica di A2A.

Il 1º giugno 2021 viene eletto all'unanimità Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Note modifica

  1. ^ Biografia, su robertoreggi.it, Sito ufficiale di Roberto Reggi. URL consultato il 07-07-2014.
  2. ^ Repubblica.it
  3. ^ Repubblica.it
  4. ^ Speciale elezioni 2007 - Elezioni amministrative
  5. ^ «Renzi non è un signor sì» Reggi spiega perché sostiene il sindaco di Firenze su lettera43.it, su lettera43.it. URL consultato il 28 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
  6. ^ Reggi promosso al Demanio, rimosso dal ministero dell'Istruzione, su repubblica.it, 11 settembre 2014). URL consultato il 19-11-2014.
  7. ^ Lorenzo Salvia, Antonino Maggiore, un generale alla guida dell’Agenzia delle Entrate, in Corriere della Sera. URL consultato il 9 agosto 2018.
  8. ^ Agenzia delle Entrate, Demanio e Dogane: il governo cambia i vertici, in ilGiornale.it. URL consultato il 9 agosto 2018.
  9. ^ Agenzia della entrate, il nuovo capo è il generale della Gdf Maggiore Demanio e Dogane, vertici azzerati. URL consultato il 9 agosto 2018.

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