Sant'Angelo Lodigiano

comune italiano

Sant'Angelo Lodigiano (Sant'Angel in dialetto santangiolino) è un comune italiano di 13 286 abitanti[2] della provincia di Lodi in Lombardia. All'interno del territorio comunale scorre il fiume Lambro. I suoi abitanti vengono chiamati santangiolini o barasini.

Sant'Angelo Lodigiano
comune
Sant'Angelo Lodigiano – Stemma
Sant'Angelo Lodigiano – Bandiera
Sant'Angelo Lodigiano – Veduta
Sant'Angelo Lodigiano – Veduta
Piazza Libertà
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Lodi
Amministrazione
SindacoAttilio Maria Gabriele Carnabuci (Commissario Prefettizio) dal 15-04-2023[1]
Territorio
Coordinate45°14′20″N 9°24′35″E / 45.238889°N 9.409722°E45.238889; 9.409722 (Sant'Angelo Lodigiano)
Altitudine73 m s.l.m.
Superficie20,05 km²
Abitanti13 286[2] (31-8-2023)
Densità662,64 ab./km²
FrazioniCascina Belfiorito e Belfuggito, Domodossola, Galeotta, Maiano, Pedrinetta, Ranera
Comuni confinantiBorgo San Giovanni, Castiraga Vidardo, Graffignana, Inverno e Monteleone (PV), Marudo, Miradolo Terme (PV), Pieve Fissiraga, Villanova del Sillaro, Villanterio (PV)
Altre informazioni
Cod. postale26866
Prefisso0371
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT098050
Cod. catastaleI274
TargaLO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 623 GG[4]
Nome abitantibarasini o santangiolini
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Angelo Lodigiano
Sant'Angelo Lodigiano
Sant'Angelo Lodigiano – Mappa
Sant'Angelo Lodigiano – Mappa
Posizione del comune di Sant'Angelo Lodigiano nella provincia di Lodi
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Clima modifica

A Sant'Angelo Lodigiano è attiva una stazione meteo gestita in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo.[5]

Storia modifica

 
Il castello di Sant'Angelo Lodigiano

Le origini del borgo di Sant'Angelo sono da considerarsi estremamente antiche se si prende in considerazione innanzitutto il toponimo locale che sembrerebbe non avere alcuna traccia legata a chiese e monumenti dedicati a sant'Angelo sul territorio, ma piuttosto alla figura dell'arcangelo Michele (presente anche nello stemma comunale), fortemente venerato dai longobardi. Il centro abitato, a ogni modo, fu attestato per la prima volta tra il X e l'XI secolo, inscritto tra i possedimenti dell'antica abbazia di Santa Cristina di Olona[6], il vicino monastero di fondazione Longobarda. Grazie a questa posizione rilevante, già dall'inizio del XII secolo, il borgo divenne capopieve.

Nel 1452 il borgo venne infeudato a Matteo Bolognini, che fece ampliare il possente fortilizio già presente come sede del proprio contado, grazie anche alla prestigiosa posizione di prefetto d'armi a Pavia dapprima a servizio dei Visconti e poi di Francesco I Sforza dal quale ottenne l'onore di aggiungere al suo nome quello di "Attendolo" come il capostipite degli Sforza appunto. Fu in questo periodo che iniziarono a proliferare di numerose cascine su tutto il territorio tra cui quelle di Molino, Portinaro, Belfugito, San Martino, Mezzano, Pedrina, Gibellina, Graminello, Domo, Cassina Nova, Marudino, Domodossola, Montebuono, San Felice, Monte Albano, Maiano, Galleotta, Battistina, Boffalora, Baselina, Ranera, Altra Ranera, Coda di San Pietro, Recopina, Branduzza, Borgo Santa Maria, Musella, Altra Boffalora, Bosco, Comune de' Poveri, Borgo di Santa Maria, Borgo di San Martino, Borgo di San Rocco con Massaglia, Galeotta con Resica, Bosarda, Domossola con Molino, Riviera della Cassinazza con Marudino e Cortesina, Cà de Frati, Favorita, Sant'Angelo di Fiorenza, Lissone, Riviera.

Nel pieno della dominazione spagnola, il borgo era ancora infeudato istituzionalmente ai Bolognini mentre a livello fiscale esso era stato tripartito: una parte era rimasta in riscossione ai Bolognini, alla marchesa Talenti-Fiorenza e al cosiddetto "comune dei poveri". Alla metà del Settecento, il borgo contava 3000 abitanti ma la situazione fiscale era stata normalizzata e ora per la tassazione il feudo dipendeva dalla vicina città di Lodi, sebbene molte istituzioni locali, per una questione di vicinanza geografica, utilizzavano statuti giudiziari e amministrativi del pavese e misure di conto milanesi.

Quando l'imperatore Giuseppe II istituì le province dello Stato di Milano il 26 settembre 1786, Sant'Angelo Lodigiano venne compreso in quella di Lodi e uniformò tutti i propri costumi amministrativi a quelli del lodigiano. Il comune di Sant'Angelo fu inserito nel 1797 nel dipartimento del Ticino, e, nel 1805 la sua popolazione era salita a 5819 abitanti e aumentò ulteriormente quando nel 1809 vennero aggregati a Sant'Angelo i comuni di Castiraga da Reggio e Vidardo, ridivenute autonome con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.

Nel 1864 Sant'Angelo assunse il nome ufficiale di Sant'Angelo Lodigiano[7], per distinguersi da altre località omonime. Il 16 gennaio 2004 viene attribuito a Sant'Angelo Lodigiano il titolo di città.

Lista di personalità nate a Sant'Angelo Lodigiano.

Simboli modifica

 
 

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 settembre 1996.[8][9]

Stemma

«D'azzurro, all'angelo in maestà, capelluto d'oro, il viso, il collo, le gambe, i piedi, gli avambracci, e parte delle braccia di carnagione, vestito con la lorica d'argento, coprente il tronco, le spalle, la parte superiore delle braccia e con il gonellino di cuoio al naturale. L'angelo effigiato con le ali d'argento abbassate, le braccia aperte in sbarra e in banda, sostenuto dalla pianura di verde, le gambe attraversanti, accompagnato dalla casa di rosso, uscente dal fianco sinistro, fondata sulla pianura. Ornamenti esteriori di Comune (attualmente di Città).[10]»

Gonfalone

«Drappo d'argento, ornato di ricami del medesimo, caricato dello stemma con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del comune (attualmente della città).»

Onorificenze modifica

— D.P.R. del 16 gennaio 2004

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Basilica di Sant'Antonio Abate e Santa Francesca Cabrini modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Basilica di Sant'Antonio Abate e Santa Francesca Cabrini.
 
Il campanile della chiesa

La chiesa parrocchiale di Sant'Angelo Lodigiano è quella dedicata a Sant'Antonio abate e a Santa Francesca Cabrini, e porta il titolo di basilica. L'edificio attuale, eretto tra il 1928 e il 1938, venne realizzato sopra la precedente chiesa parrocchiale, la cui storia risale almeno al 1210 quando essa viene citata per la prima volta come ubicata al centro dell'abitato locale e già dotata di un arciprete nella figura di tale "Gerardo". La chiesa originaria venne demolita e ricostruita nel XV secolo sulla pianta della precedente e nel 1535 venne dedicata a Sant'Antonio abate.

Chiesa di San Bartolomeo modifica

Una prima chiesa nel luogo ove attualmente sorge quella dedicata a San Bartolomeo era già presente nel XIII secolo col titolo di "San Martino in Stabiello" (patrono che poi diede nome anche al quartiere omonimo dove la chiesa è inserita).[11] La chiesa venne ricostruita nel XVI secolo e dedicata a San Bartolomeo. Qui ebbe luogo la fondazione del primo oratorio maschile della parrocchia di Sant'Angelo Lodigiano nel 1879.

Chiesa di Santa Maria Regina modifica

La chiesa di Santa Maria Regina venne eretta a metà del Novecento presso la preesistente comunità di Cogozzo che, insieme a Sant'Angelo e San Martino in Stabiello, dopo l'anno mille formò un unico agglomerato urbano.

Chiesa di San Carlo (frazione Ranera) modifica

 
Oratorio di San Giuseppe al Lazzaretto, Sant'Angelo Lodigiano

Oratorio di San Giuseppe al Lazzaretto modifica

Realizzata all'esterno del centro abitato di Sant'Angelo Lodigiano come luogo di ricovero per gli appestati durante le epidemie del XVII secolo, venne dedicata a San Giuseppe come patrono della "buona morte". L'edificio venne pesantemente rimaneggiato nel corso del Settecento, assumendo l'attuale forma poligonale, con muri perimetrali in mattone e copertura lignea del tetto.

Architetture civili modifica

Castello di Sant'Angelo Lodigiano modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Sant'Angelo Lodigiano.

Il castello di Sant'Angelo Lodigiano venne costruito dai milanesi per assicurarsi il controllo del fiume Lambro. Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti, è colei che ne volle la costruzione (1370). Nel 1552 gli Sforza lo donarono alla famiglia Bolognini. Nel 1763 il castello ospitò Giacomo Casanova il quale, nelle sue memorie, narra dello stato di degrado in cui versava l'edificio, degrado che raggiunse il proprio apice nel XIX secolo. Il merito del ripristino dell'opera va per la maggior parte all'ultimo erede della famiglia Bolognini, il conte Giangiacomo Morando Bolognini, il quale pose mano ad imponenti lavori di restauro conclusisi nel 1912. Alla morte del conte, la vedova Lydia Caprara creò la Fondazione Morando Bolognini Archiviato il 30 ottobre 2014 in Internet Archive., a memoria del marito, affinché la sua opera non andasse dispersa. Tale fondazione ha il duplice scopo di promuovere in Sant'Angelo la sperimentazione agraria e la gestione del Castello, che attualmente ospita tre musei (la casa-museo dei Bolognini comprendente, tra gli altri, le armi pregiate dell'armaiolo Carlo Maria Colombo, il Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura ed il Museo del Pane).

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo le statistiche ISTAT[13] al 1º gennaio 2016 la popolazione straniera residente nel comune era di 2 355 persone, pari al 18% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[13]

In termini percentuali, Sant'Angelo Lodigiano è il comune della provincia di Lodi con la più alta popolazione straniera, mentre in termini assoluti è secondo solo a Lodi.

Cultura modifica

Istruzione modifica

Scuole modifica

Sul territorio comunale sono presenti due scuole primarie (la "R. Morzenti'" e la "C. Collodi"), una scuola secondaria di primo grado intitolata a Santa Francesca Saverio Cabrini e divisa in due sedi, e l'IIS "Raimondo Pandini".

Biblioteche modifica

Una biblioteca è gestita dal Comune.

Musei modifica

Il Museo del Pane, istituito nel 1983 con sede all'interno del Castello Morando Bolognini.[14]

Cucina modifica

In occasione della festa del Patrono Sant'Antonio abate celebrato il 17 Gennaio, dalle pasticcerie e da alcuni fornai viene prodotto il dolce tipico ovvero le Offelle di Sant'Antonio,"Ufele de Sant’ Antoni" in dialetto lodigiano.

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Possiedono lo status di frazione di Sant'Angelo le località di Domodossola, Galeotta, Ranera[15] e Maiano.

Infrastrutture e trasporti modifica

Il Comune è interessato dal percorso della Strada statale 235 di Orzinuovi.

Nel periodo a cavallo fra il XIX e il XX secolo Sant'Angelo Lodigiano era inoltre capolinea delle tranvie extraurbane per Lodi, Melegnano e Pavia.

Il trasporto pubblico è effettuato da autolinee interurbane gestite dalle società STAR e Line, (le cui rispettive fermate sono in Viale Piave, Via XX settembre e Via Cavour), e da un servizio scolastico urbano, gestito dal Comune tramite la ditta Carminati.

Amministrazione modifica

Segue un elenco delle amministrazioni locali.[16]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1945 Antonio Moretti Sindaco
1946 1956 Domenico Savarè Sindaco
1956 1960 Gino Pasetti Democrazia Cristiana Sindaco
1960 1964 Mario Beccaria Democrazia Cristiana Sindaco
1964 1970 Giancarlo Manzoni Democrazia Cristiana Sindaco
1970 1990 Gino Pasetti Democrazia Cristiana Sindaco
1990 2002 Domenico Crespi Democrazia Cristiana, poi Forza Italia Sindaco
2002 2007 Giuseppe Carlin Forza Italia Sindaco
2007 2016 Domenico Crespi Lista civica Migliorare insieme, poi Popolo della Libertà Sindaco
2016 2023 Maurizio Villa Lega Salvini Sindaco

Sport modifica

Calcio modifica

Note modifica

  1. ^ Comune Sant' Angelo Lodigiano, su comune.santangelolodigiano.lo.it. URL consultato il 28 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2016).
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Dati della Stazione Meteo
  6. ^ Andrea Castagnetti, S. Cristina di Corteolona, in Inventari altomedievali di terre, coloni e redditi, Roma, 1979 (FSI, 104), IV, pp. 27-40. URL consultato il 22 maggio 2022.
  7. ^ Regio Decreto 4 febbraio 1864, n. 1678.
  8. ^ Sant'Angelo Lodigiano, decreto 1996-09-11 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  9. ^ D.P.R. di concessione 11 settembre 1996 (PDF).
  10. ^ Sant'Angelo Lodigiano, su araldicacivica.it.
  11. ^ Bascapè G. C., Sant' Angelo Lodigiano. Una borgata storica, Milano 1981, p. 181
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ a b Popolazione straniera residente per età e sesso al 31 dicembre 2015
  14. ^ Sito della Provincia di Lodi Archiviato il 23 novembre 2010 in Internet Archive..
  15. ^ Art. 3 comma 2 dello Statuto Comunale Archiviato il 9 maggio 2006 in Internet Archive.
  16. ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 291.

Bibliografia modifica

  • G. Agnelli, Lodi e il suo territorio nella storia, nella geografia e nell'arte, Lodi, 1917
  • F. Zanaboni, La costa di Sant'Angelo Lodigiano: dinamiche culturali in una condizione di marginalità, Lodi, 1979
  • G. Pedrazzini Sobacchi, Sant'Angelo Lodigiano e il suo mandamento nella Storia e nell'Arte, a cura di Angelo Montenegro, Il Ponte, Lodi, 2003
  • S. Garufi, M. E. Tonali a cura di, Sant'Angelo Lodigiano: un castello, un borgo, un fiume…, Sant'Angelo Lodigiano, 2003

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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