Campiglia Cervo

comune italiano

Campiglia Cervo (Campija in piemontese) è un comune italiano di 493 abitanti della provincia di Biella in Piemonte.

Campiglia Cervo
comune
Campiglia Cervo – Stemma
Campiglia Cervo – Bandiera
Campiglia Cervo – Veduta
Campiglia Cervo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Biella
Amministrazione
SindacoMaurizio Piatti (lista civica) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate45°39′56.96″N 7°59′26.19″E / 45.665821°N 7.990609°E45.665821; 7.990609 (Campiglia Cervo)
Altitudine775,68 m s.l.m.
Superficie28,21 km²
Abitanti493[2] (31-10-2023)
Densità17,48 ab./km²
FrazioniBalma, Bariola, Bele, Bogna, Driagno, Forgnengo, Gli Ondini, Magnani, Mazzucchetti, Mortigliengo, Oretto, Oriomosso, Piana, Piaro, Quittengo, Riabella, Rialmosso, Roreto, San Giovanni d'Andorno, San Paolo Cervo, Sassaia, Tomati, Valmosca
Comuni confinantiAndorno Micca, Biella, Piedicavallo, Rosazza, Sagliano Micca, Valdilana, Veglio
Altre informazioni
Cod. postale13812
Prefisso015
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT096086[1] (nuovo), 096011 (vecchio)
Cod. catastaleM373[1] (nuovo), B508 (vecchio)
TargaBI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 312 GG[4]
Nome abitanticampigliesi
Patronosan Bernardo
Giorno festivo12 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Campiglia Cervo
Campiglia Cervo
Campiglia Cervo – Mappa
Campiglia Cervo – Mappa
Sito istituzionale

Dal 1º gennaio 2016 il comune di Campiglia Cervo costituisce di fatto un nuovo comune, frutto della fusione tra il precedente (con lo stesso nome) e gli ex-comuni di Quittengo e San Paolo Cervo.

Geografia fisica modifica

 
Frazione di Sassaia

Il territorio comunale di Campiglia è disposto ai due lati del Torrente Cervo, sulle rive del quale, in località Bogna, si tocca la minima quota altimetrica (ca. 600 m s.l.m.). La quota massima è invece costituita dai 2.229 m del Monte Tovo.[5]

In destra idrografica il comune comprende la valletta bagnata dal Rio degli Ondini, alle falde del Monte Mazzaro (1739 m s.l.m.), e si spinge poi verso ovest in direzione della Punta della Gragliasca senza però raggiungere il confine tra Piemonte e Valle d'Aosta. In sinistra idrografica ricade invece in comune di Campiglia il vallone Concabbia, che dalla Punta del Cravile scende verso il Cervo passando tra le frazioni Forgnengo e Piaro.

 
Roreto

Il capoluogo e alcune delle principali frazioni (Quittengo, Balma, Rialmosso, Valmosca, Forgnengo e Piaro) sono situate in sinistra idrografica della valle,[5] che gode di un'esposizione al sole più favorevole (la cosiddetta banda sulia).[6]

Origini del nome modifica

Campiglia deriva dal latino campus (terra adatta alla coltivazione)[8] mentre il Cervo è il torrente che lambisce il paese.

 
Il campanile

Storia modifica

Le prime notizie su Campiglia risalgono al 1207, quando in una bolla del papa Innocenzo III viene citata l'esistenza di una chiesa dedicata a San Martino.

Il comune nacque il 22 agosto 1694, data a partire dalla quale l'alta Valle Cervo divenne autonoma da Andorno ed ebbe come capoluogo Campiglia. Gli altri centri della vallata ottennero però a loro volta in breve la propria autonomia comunale anche a causa delle difficoltose comunicazioni invernali tra i vari centri abitati.[8]

 
Le scuole tecniche

Tra il 1860 e il 1870 l'ingegner Alessandro Mazzucchetti realizzò in paese la Scuola tecnica professionale di costruzioni edili e stradali, nata da un'idea di Camillo Benso di Cavour e fortemente sostenuta dalla popolazione locale.[9] La scuola fu per circa un secolo un importante riferimento per tutta la Valle Cervo nella formazione di manodopera specializzata in campo edilizio,[8] una funzione di primo piano per una zona la cui popolazione maschile emigrava per periodi più o meno lunghi dell'anno per lavorare nei cantieri in Italia e all'estero.[9]

Nel 1871 fu fondata a Campiglia la Società operaia di mutuo soccorso della Valle Cervo la quale, gestendo un negozio di alimentari, un forno e un'osteria, per molti decenni fu in grado di mantenere bassi i prezzi dei generi alimentari e di garantire ai propri associati e ai loro eredi assistenza in caso di malattia o di altre necessità contingenti.[6] A partire dal primo gennaio 2016, il comune di Campiglia incorpora anche i due ex-comuni limitrofi di San Paolo Cervo e Quittengo[10].

Simboli modifica

Lo stemma civico, concesso con il decreto del presidente della Repubblica dell'8 marzo 2017[11], rappresenta la nuova realtà creatasi dalla fusione di Campiglia Cervo con Quittengo e San Paolo Cervo, includendo i simboli della storia e della geografia dei territori che lo compongono:

«trinciato d'oro e di azzurro: a due orsi ritti, affrontati, di nero, sostenuti dalla pianura di verde, attraversanti, sostenenti con le zampe anteriori il faggio, di verde, fustato al naturale, nodrito nella pianura, attraversante, il tutto accompagnato in capo da tre stelle di cinque raggi, di azzurro, ordinate in fascia sull'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo scudo è diviso in diagonale, con una parte azzurra ed una d'oro a rappresentare con i colori freddo e caldo rispettivamente il versante orografico sinistro e destro della Valle chiamati Banda Veja e Banda Soulia. È presente il simbolo storico della Bürsch: cioè gli orsi che sostengono un albero di faggio. Le tre stelle rappresentano i tre comuni che si sono uniti.[12]

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di verde.

Il precedente stemma di Campiglia Cervo, concesso con il regio decreto del 24 agosto 1941[13], si blasonava: di rosso, alla daga romana d'argento, manicata d'oro, posta in palo, sormontata dalla legenda: Campiglia Bugellensium.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Santa Maria di Pediclosso

Architetture religiose modifica

  • Chiesa parrocchiale: dedicata ai santi Bernardo e Giuseppe risale al tardo Rinascimento e fu rimaneggiata nel Seicento; al suo interno ospita un pregevole polittico di Bernardino Lanino, datato 1565. La torre campanaria è della metà del XVII secolo.
  • Santuario di San Giovanni d'Andorno.
  • Santa Maria di Pediclosso: costruita attorno all'anno Mille viene citata in una bolla papale del 1298[14] ed è la chiesa più antica della zona.[15]
  • Parrocchiale di Sant'Eusebio (frazione Riabella): è intitolata anche alla Madonna di Oropa. L'erezione a parrocchia risale a poco prima di metà Ottocento. Anche l'attuale edificio sacro risale al XIX secolo; il campanile fu finito di costruire nel 1854 mentre per il completamento della chiesa si dovettero attendere altri vent'anni. Pregevole la pala d'altare di Luigi Ciardi che rappresenta Sant'Eusebio mentre presenta la Madonna d'Oropa al popolo.[16]

Architetture civili modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[17]

Amministrazione modifica

Fino al 31 dicembre 2015 modifica

 
Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2004 2009 Adriana Bava lista civica Sindaco I mandato
2009 2014 Adriana Bava lista civica Per la Bursch Campiglia Cervo Sindaco II mandato
2014 31 dicembre 2015 Pier Luigi Touscoz lista civica Per la Bursch[18] Sindaco Cessato dall'incarico per la nascita del nuovo comune

Dal 1º gennaio 2016 modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1º gennaio 2016 in carica Cristina Lanini Comm. pref. Nuovo comune commissariato fino alle elezioni

Altre informazioni amministrative modifica

Campiglia fece parte a cominciare dal 1973 della Comunità montana Alta Valle Cervo assieme ai comuni di Piedicavallo, Rosazza, Quittengo e San Paolo Cervo.[19] Tale comunità montana fu in seguito accorpata dalla Regione Piemonte con la Comunità montana Bassa Valle Cervo, andando a formare la Comunità Montana Valle Cervo.[20]

Note modifica

  1. ^ a b Comune di Campiglia Cervo
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ a b Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
  6. ^ a b Sassaia e la Valle del Cervo testo in .pdf su www.sassaia.it Archiviato il 13 gennaio 2016 in Internet Archive. (consultato nell'aprile 2011)
  7. ^ Le zone sismiche in Italia: Piemonte, statistica 2006, www.abspace.it (consultato nel maggio 2014)
  8. ^ a b c AA.VV., Comuni della provincia di Biella, Cuneo, Nerosubianco, 2005, pp. 32-33.
  9. ^ a b Cenni storici sull'Alta Valle Cervo, testo tratti da un lavoro di Anna Valz Blin on-line su www.rosazza.net Archiviato il 2 ottobre 2011 in Internet Archive. (consultato nell'aprile 2011)
  10. ^ Regione Piemonte, Legge regionale 24 dicembre 2015, n. 27, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 25 giugno 2016. URL consultato il 24 aprile 2017.
  11. ^ Campiglia Cervo (Biella) D.P.R. 08.03.2017 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 4 novembre 2021.
  12. ^ Comune di Campiglia Cervo – (BI), su araldicacivica.it. URL consultato il 4 novembre 2021.
  13. ^ Campiglia Cervo, decreto 1941-08-24 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2021).
  14. ^ AA.VV., Comuni della provincia di Biella, Cuneo, Nerosubianco, 2005, pp. 128-129.
  15. ^ Valle del Cervo - La Bursch, pagina web su www.montagnapiemonte.it[collegamento interrotto] (consultato nel luglio 2011)
  16. ^ Chiesa Parrocchiale di Sant'Eusebio a Riabella, scheda sul sito istituzionale www.comune.sanpaolocervo.bi.it Archiviato il 27 ottobre 2014 in Internet Archive., consultato nell'ottobre 2014
  17. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. ^ Comune di Campiglia Cervo - Liste e risultati, La Repubblica,www.repubblica.it (consultato nel giugno 2014)
  19. ^ Anna e Giovanni Valz Blin, La valle del Cervo, Pollone, Leone Griffa, 2000, p. 9, ISBN 978-88-87751-05-5.
  20. ^ Valle del Cervo - La Bursch, cartografia ufficiale in .pdf su www.regione.piemonte.it/montagna/osservatorio[collegamento interrotto] (consultato nell'ottobre 2012)

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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