Comunità Caraibica

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La Comunità Caraibica (CARICOM), originariamente chiamata Comunità e mercato comune caraibici, è un'area di libero scambio e organizzazione per promuovere l'integrazione e cooperazione economica nei Caraibi. È la terza area di libero scambio dell'America Latina e affianca il Mercosur, la Comunità Andina e il Sistema di integrazione centroamericana.

Comunità Caraibica
(EN) Caribbean Community
(FR) Communauté Caribéenne
(NL) Caribische Gemeenschap
(ES) Comunidad del Caribe
La bandiera del CARICOM
AbbreviazioneCARICOM
TipoOrganizzazione internazionale
Fondazione4 luglio 1973
Sede centraleBandiera della Guyana Georgetown
Area di azioneCaraibi
Segretario generaleBandiera del Belize Carla Barnett
Lingue ufficialiInglese, francese, olandese, spagnolo
Sito web
Paesi membri 2019

     membri

     associati

     osservatori

Membri15
Candidati0
Osservatori8
Associati5
Statistiche complessive
Superficie458,480 km2
Popolazione18 482 141
Densità40.3/km2
ISU0.730

La CARICOM è stata istituita con il trattato di Chaguaramas, entrato successivamente in vigore il 1º agosto 1973.[1] I primi quattro firmatari furono Barbados, Giamaica, Guyana e Trinidad e Tobago.

La CARICOM sostituì la Caribbean Free Trade Association (CARIFTA), in vigore tra il 1965 e il 1972, nata per offrire una relazione economica duratura tra le nazioni anglofone nei Caraibi dopo lo scioglimento della West Indies Federation il 31 maggio 1962.

Il 17 ottobre 1991 le è stato riconosciuto lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Il 5 luglio 2001 una versione rivista del trattato di Chaguaramas[2] che includeva nella CARICOM il CSME (Mercato ed economia unici del Caricom), fu sottoscritta dai capi di governo degli Stati membri durante la ventiduesima conferenza a Nassau nelle Bahamas.

Struttura modifica

 
Diagramma di Eulero-Venn delle organizzazioni internazionali centroamericane.

Membri modifica

Al 2019 fanno parte della Comunità Caraibica 15 membri effettivi:

  1.   Antigua e Barbuda (4 luglio 1974)
  2.   Bahamas (4 luglio 1974)
  3.   Barbados (1º agosto 1973)
  4.   Belize (1º maggio 1974)
  5.   Dominica (1º maggio 1974)
  6.   Giamaica (1º agosto 1973)
  7.   Grenada (1º maggio 1974)
  8.   Guyana (1º agosto 1973)
  9.   Haiti (provvisorio dal 4 luglio 1998, effettivo dal 2 luglio 2002)
  10.   Montserrat (territorio del Regno Unito) (1º maggio 1974)
  11.   Saint Kitts e Nevis (26 luglio 1974 come Saint Christopher-Nevis-Anguilla)
  12.   Saint Vincent e Grenadine (1º maggio 1974)
  13.   Saint Lucia (1º maggio 1974)
  14.   Suriname (4 luglio 1995)
  15.   Trinidad e Tobago (1º agosto 1973)

Associati modifica

Conta inoltre 5 membri associati:

  1.   Anguilla (luglio 1999)
  2.   Bermuda (2 luglio 2003)
  3.   Isole Cayman (16 maggio 2002)
  4.   Isole Vergini Britanniche (luglio 1991)
  5.   Turks e Caicos (luglio 1991)

Osservatori modifica

Ci sono infine 8 paesi osservatori:

  1.   Aruba
  2.   Colombia
  3.   Curaçao
  4.   Messico
  5.   Porto Rico
  6.   Rep. Dominicana
  7.   Sint Maarten
  8.   Venezuela

Note modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN123142959 · ISNI (EN0000 0001 2165 0967 · LCCN (ENn79060698 · GND (DE33586-1 · BNF (FRcb145242773 (data) · J9U (ENHE987007572970705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79060698