Barbados
Barbados | |||||||
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Dati amministrativi | |||||||
Nome completo | Barbados | ||||||
Nome ufficiale | Barbados | ||||||
Lingue ufficiali | inglese, bajan | ||||||
Capitale | ![]() | ||||||
Politica | |||||||
Forma di governo | Monarchia parlamentare (Reame del Commonwealth) | ||||||
Regina | Elisabetta II Governatore generale: Sandra Mason | ||||||
Primo ministro | Mia Mottley | ||||||
Indipendenza | dal Regno Unito il 30 novembre 1966 | ||||||
Ingresso nell'ONU | 9 dicembre 1966 | ||||||
Superficie | |||||||
Totale | 431 km² (181º) | ||||||
% delle acque | trascurabile | ||||||
Popolazione | |||||||
Totale | 284.215 ab. (2015) (172º) | ||||||
Densità | 659,43 ab./km² | ||||||
Tasso di crescita | 0,3% (2015)[1] | ||||||
Nome degli abitanti | barbadiani | ||||||
Geografia | |||||||
Continente | America Centrale | ||||||
Confini | Nessuno | ||||||
Fuso orario | UTC-4 | ||||||
Economia | |||||||
Valuta | dollaro di Barbados | ||||||
PIL (nominale) | 4 225[2] milioni di $ (2012) (150º) | ||||||
PIL pro capite (nominale) | 15 199 $ (2012) (46º) | ||||||
PIL (PPA) | 6 961 milioni di $ (2012) (153º) | ||||||
PIL pro capite (PPA) | 25 043 $ (2012) (40º) | ||||||
ISU (2011) | 0,793 (molto alto) (47º) | ||||||
Fecondità | 1,6 (2011)[3] | ||||||
Consumo energetico | 0,31 kWh/ab. anno | ||||||
Varie | |||||||
Codici ISO 3166 | BB, BRB, 052 | ||||||
TLD | .bb | ||||||
Prefisso tel. | +1246 | ||||||
Sigla autom. | BDS | ||||||
Inno nazionale | In Plenty and In Time of Need, God Save The Queen (Reale) | ||||||
Festa nazionale | nessuna | ||||||
Evoluzione storica | |||||||
Stato precedente | ![]() | ||||||
Coordinate: 13°10′12″N 59°33′09″W / 13.17°N 59.5525°W
Barbados è uno Stato insulare indipendente, facente parte delle Piccole Antille, situato geograficamente in America centrale, sul confine tra il mar dei Caraibi e l'oceano Atlantico. L'isola occupa una superficie di 430 km², ed è principalmente piatta, con alcune modeste colline nell'entroterra. La capitale è Bridgetown e la lingua ufficiale è l'inglese.
EtimologiaModifica
L'origine del nome "Barbados" è piuttosto controversa. I portoghesi, in rotta per il Brasile[4][5] o gli spagnoli,[6] furono accreditati come i primi europei a scegliere il nome dell'isola.
Il nome Barbados deriva dal termine portoghese os barbados (i barbuti) e fu dato all'isola nel 1536 dall'esploratore portoghese Pedro A. Campos perché le lunghe radici aeree pendenti degli alberi di fico barbuto (Ficus citrifolia), originario dell'isola, sembravano "barbe". Il nome che gli indigeni Arawak attribuivano all'isola era Ichirouganaim.
StoriaModifica
Prima dell'arrivo degli europei, Barbados era abitata da nativi americani Carib e Arawak. Nel 1536 giunse sull'isola l'esploratore portoghese Pedro Campos. Alcuni anni più tardi i conquistatori spagnoli raggiunsero l'isola caraibica e ridussero in schiavitù numerosi indigeni. Dopo meno di un secolo, nel 1625, l'inglese Henry Powell sbarcò sull'isola ignorata da Portoghesi e Spagnoli perché priva di risorse minerarie rilevanti e la occupò in nome della corona inglese. Colpito dalla vegetazione rigogliosa e dalla ricchezza del terreno ripartì, lasciando 80 coloni e alcuni schiavi perché iniziassero le opere di insediamento nella zona di Holetown, per ritornare nel 1627, quando Powell divenne il primo Governatore di Barbados. I pochissimi abitanti nativi rimasti, gli Arawak, si estinsero e Barbados fu perciò ripopolata con schiavi africani impiegati nelle piantagioni di zucchero fino al 1834, anno in cui la schiavitù fu abolita. L'economia sarebbe rimasta fortemente dipendente dalla produzione di zucchero e rum fino al XX secolo.
A differenza della maggior parte delle isole caraibiche, il cui controllo passò più volte di mano fra le varie potenze coloniali, Barbados rimase sempre sotto il controllo inglese. Secondo alcuni il motivo è anche geografico. Infatti, mentre le isole delle Antille formano un arco con la convessità rivolta verso l'Oceano Atlantico, Barbados è l'unica spostata verso l'esterno di questo arco, e, visto il regime prevalente dei venti atlantici, in direzione sopravento. I velieri che volevano attaccarla erano quindi costretti a navigare controvento, con notevoli difficoltà. Questo fatto ha lasciato un'impronta caratteristica all'isola e allo stile di vita della sua popolazione, sebbene questa sia oggi in minima parte composta da individui di origine inglese.
Nel 1833 Barbados fu aggregata alle Isole Sopravento britanniche (Windward Islands) e il Governatore di Barbados era anche il Governatore di tale entità amministrativa. Dalle Isole Sopravento britanniche Barbados fu separata nel 1885, quando fu costituita in colonia a sé stante. Nel 1958 entrò a far parte della Federazione delle Indie Occidentali, che si sciolse tuttavia nel 1962; nel 1966, infine, Barbados divenne indipendente come reame del Commonwealth.
Dopo una graduale introduzione di riforme politiche e sociali negli anni 1940 e 1950, negli anni 1990 il turismo e l'artigianato hanno superato l'industria dello zucchero per importanza economica.
Secondo i dati del 2005 (pubblicati nel 2007), Barbados è il terzo stato nordamericano per indice di sviluppo umano, dopo Canada e Stati Uniti.
La prima ministra Mia Mottley ha annunciato che Barbados diventerà una repubblica entro novembre 2021[7].
GeografiaModifica
Barbados è composta principalmente di calcare. È un'isola tropicale, battuta costantemente dai venti equatoriali. Parti dell'interno dell'isola sono coperte da grandi piantagioni di canna da zucchero. Barbados è una delle Piccole Antille, si trova ad est della catena principale di isole, e le nazioni più vicine sono Saint Lucia e Saint Vincent e Grenadine. Il monte più alto è Mount Hillaby che raggiunge un'altezza di solamente 350 m sul livello del mare. È situata a 13° N 59° O, ovvero a circa 434,5 km a nord-est del Venezuela.
Non sono presenti bacini lacustri rilevanti e alcuni corsi d'acqua scorrono dalle zone più elevate dell'isola verso il mare ma, vista la modesta distanza dal mare, sono lunghi solo pochi chilometri e hanno regime torrentizio.
ClimaModifica
Il clima è tropicale, caratterizzato dall'alternanza di una stagione asciutta (da dicembre a maggio) e una piovosa (da giugno a novembre); le precipitazioni sono più copiose nell'interno. Le temperature variano da una media di 22 °C nei mesi più freschi a una di 30 °C nei mesi più caldi.
SocietàModifica
EtnieModifica
L'80-90% degli abitanti di Barbados (colloquialmente detti bajan) è di origine africana: si tratta soprattutto di discendenti degli schiavi impiegati nelle piantagioni di zucchero. Il resto della popolazione comprende europei e asiatici, fra i quali vi sono i cosiddetti redlegs (lett. gambe rosse).
LinguaModifica
Le lingue ufficiali sono l'inglese ed il bajan, ovvero la lingua creola dell'isola.
ReligioneModifica
La religione più diffusa è quella protestante anglicana. Sono presenti minoranze di cattolici, musulmani e non religiosi.[8]
EconomiaModifica
Barbados è il cinquantunesimo paese più ricco del mondo in termini di PIL (Prodotto interno lordo) pro capite, infatti ha una ben sviluppata economia mista, e un livello moderatamente elevato di tenore di vita.
Storicamente, l'economia di Barbados era stata dipendente dalla coltivazione della canna da zucchero e dalle attività connesse, ma dal 1970 e alla fine del 1980 si è diversificata in settori come quello manifatturiero e del turismo. Dagli anni 1990 il governo di Barbados è stato visto come business-friendly ed economicamente sano. L'isola ha visto un boom dell'edilizia, con lo sviluppo e la riqualificazione di alberghi, complessi di uffici e case. Le amministrazioni recenti hanno proseguito gli sforzi per ridurre la disoccupazione, incoraggiare gli investimenti esteri, e privatizzare le imprese ancora proprietà dello Stato. La disoccupazione è stata ridotta da circa il 14 per cento a meno del 10 per cento.
I tradizionali partner commerciali di Barbados sono il Canada, la Comunità dei Caraibi (in particolare Trinidad e Tobago), il Regno Unito e gli Stati Uniti. Barbados mantiene la terza posizione per la più grande borsa nella regione dei Caraibi. Attualmente, i funzionari in borsa stanno studiando la possibilità di aumentare lo scambio locale.
Barbados è considerato un paradiso fiscale. Il sistema fiscale italiano, col Decreto Ministeriale 04/05/1999, l'ha inserita tra gli Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, nella cosiddetta Lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico commerciali che s'intrattengono tra le aziende italiane e i soggetti ubicati in tale territorio.[9]
MediaModifica
CBC TV 8 è un'emittente televisiva nazionale gestita dal governo.
MusicaModifica
In questo Stato sono nati la cantante Rihanna e il DJ Grandmaster Flash.
Ordinamento dello statoModifica
Suddivisioni amministrativeModifica
Il territorio di Barbados è diviso in 11 parrocchie. Questa denominazione scelta deriva dalla presenza storica della religione anglicana sull'isola. Le dimensioni e i confini delle parrocchie erano determinate sulla base dei confini delle piantagioni di cotone, canna da zucchero e tabacco presenti durante il periodo coloniale sull'isola.
PoliticaModifica
Politica internaModifica
Barbados è una monarchia parlamentare dal 1966 quando il pease divenne indipendente dal Regno Unito. Il capo di stato è la regina Elisabetta II (con il titolo di "regina di Barbados") ed è rappresentata sull'isola da un governatore generale. Nel caso di Barbados, Elisabetta II è regina di Barbados e dei suoi altri reami e territori, capo del Commonwealth per grazia di Dio.
Il potere legislativo è esercitato da un parlamento bicamerale composto dalla Camera dell'Assemblea (30 membri eletti ogni cinque anni) e dal Senato (21 membri nominati dal governatore generale). I cittadini hanno diritto di voto dai 18 anni. Le elezioni politiche degli ultimi decenni sono dominate da due grandi partiti: il Barbados Labour Party (BLP) e il Democratic Labour Party (DLP).
Il potere esecutivo spetta al primo ministro e al suo governo. Il primo ministro è solitamente il leader del partito risultato vincitore alle elezioni della House of Assembly, la camera bassa del parlamento.
La magistratura è indipendente dall'esecutivo e dal Parlamento. Il sistema delle corti locali di Barbados si articola nel seguente modo:
- Corte dei Magistrati: penale, civile, domestica, violenza domestica, e materia minorile. Può anche assumere questioni inerenti casi relativi alla medicina legale, licenze sui liquori e matrimoni civili. Inoltre, la Corte dei Magistrati si occupa di contratti e legislazioni sulla responsabilità civile, con richieste che non superino i $10 000.00.[10]
- Corte Suprema: è costituita dall'Alta Corte e dalla Corte d'Appello.[10]
- Alta Corte: competente per civile, penale e le divisioni del diritto di famiglia.
Politica esteraModifica
Barbados è membro delle Nazioni Unite, del Commonwealth delle nazioni, dell'OPAC, dell'Organizzazione mondiale del commercio, del Fondo Monetario Internazionale, dell'Organizzazione degli Stati americani e della CARICOM (la Comunità Caraibica).
CucinaModifica
Diversi sono i piatti di cucina locale: conch salad e soup, zuppa e insalate di molluschi; callaloo soup, una zuppa preparata con le foglie del dansheen; cou-cou, budino di farina di mais e baccelli di gombo; pepperpot, stufato di carne con manioca; jugjug, carne e piselli; non bisogna dimenticare i crostacei, aragoste, conch - un mollusco dei Caraibi - ed il famoso flying fish, il pesce volante, piatto tipico dell'isola.
FestivitàModifica
Le principali festività delle Barbados sono:
Data | Nome | Note |
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21 gennaio | Festa di Errol Barrow | Celebra l'indipendenza ottenuta sotto la guida di Errol Barrow, padre della nazione. |
1 agosto | Giornata dell'emancipazione | Celebra l'abolizione della schiavitù |
30 novembre | Giorno dell'Indipendenza | Festa nazionale, anniversario dell'indipendenza dal Regno Unito nel 1966 |
3 dicembre | Maratona delle Barbados | Evento sportivo |
25 dicembre | Natale | Festa del Natale |
NoteModifica
- ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
- ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
- ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
- ^ (EN) The Abbreviated History of Barbados, Barbados.org. URL consultato il 1º ottobre 2012.
- ^ (EN) Barbados - History, Britannica.com. URL consultato il 1º ottobre 2012.
- ^ (EN) The Commonwealth of Nations: Barbados - History, TheCommonwealth.org. URL consultato il 1º ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
- ^ Luigi Ippolito, Barbados dice addio alla regina Elisabetta: «Diventeremo una Repubblica», su Corriere della Sera, 16 settembre 2020. URL consultato il 27 dicembre 2020.
- ^ Barbados - Treccani, su treccani.it.
- ^ Redazione Tecnologia, Smart working nei Caraibi? La proposta delle Barbados: «Un anno di visto se venite qui», su Corriere della Sera, 7 dicembre 2020. URL consultato il 13 luglio 2020.
- ^ a b (EN) Law Courts of Barbados - About Us, lawcourts.gov.bb. URL consultato il 1º ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2009).
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Barbados
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barbados
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Barbados
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su gov.bb.
- Barbados, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Barbados, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere riguardanti Barbados, su Open Library, Internet Archive.
- Scheda di Barbados dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
Controllo di autorità | VIAF (EN) 146498747 · ISNI (EN) 0000 0001 0670 1869 · LCCN (EN) n79066542 · GND (DE) 4004487-7 · BNF (FR) cb118623576 (data) · BNE (ES) XX455758 (data) · NDL (EN, JA) 00560533 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79066542 |
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