Fossalta di Piave

comune italiano

Fossalta di Piave (Fosalta, pronuncia [foˈsalta] in veneto) è un comune italiano di 4 137 abitanti[2] della città metropolitana di Venezia in Veneto.

Fossalta di Piave
comune
Fossalta di Piave – Veduta
Fossalta di Piave – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Città metropolitana Venezia
Amministrazione
SindacoManrico Finotto (lista civica di centro-sinistra Fossalta viva per il bene comune) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°38′51″N 12°30′44.28″E / 45.6475°N 12.5123°E45.6475; 12.5123 (Fossalta di Piave)
Altitudinem s.l.m.
Superficie9,64 km²
Abitanti4 137[2] (31-3-2023)
Densità429,15 ab./km²
Frazioninessuna

Località: Campolongo, Capodargine, Contee, Gonfo, Lampol, Ronche[1]

Comuni confinantiMeolo, Monastier di Treviso (TV), Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Zenson di Piave (TV)
Altre informazioni
Cod. postale30020
Prefisso0421
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT027015
Cod. catastaleD740
TargaVE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 348 GG[4]
Nome abitantifossaltini
Patronosanti Ermagora e Fortunato
Giorno festivo12 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fossalta di Piave
Fossalta di Piave
Fossalta di Piave – Mappa
Fossalta di Piave – Mappa
Posizione del comune di Fossalta di Piave nella città metropolitana di Venezia
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Storia modifica

 
Facciata della chiesa di Fossalta

L'età antica modifica

Nell'età romana il territorio fossaltino costituiva l'estremità orientale dell'agro della ricca Altino ed il suo guado era utilizzato da una strada che collegava quella città con Oderzo e l'alto Friuli. La tradizione vuole che, agli albori del Cristianesimo, per quella via sia giunto sant'Ermagora che qui avrebbe esposto la buona novella e battezzato un centinaio di catecumeni.

Il medioevo modifica

Forse Fossalta (Fovea Alta) era già villaggio nel 1032 quando divenne possesso dei patriarchi d'Aquileia, per l'investitura data dall'imperatore Corrado secondo al patriarca Poppone, e più probabilmente lo era allorché nel 1177 fu ceduta in feudo al potente casato dei da Romano. Devastata nel 1192 dai trevigiani, guidati da Federico di San Pancrazio con l'estinzione dei da Romano (1260) restò soggetta al comune di Treviso, nonostante la rimostranze dei patriarchi aquileiesi che, però, nel 1292 rinunciarono ai loro diritti sul paese. Fossalta divenne una frazione di Noventa di Piave, posta dirimpetto oltre il fiume, centro dalla cui pieve dipendeva religiosamente sino dal 1151. La "fittanza" ad Anafio di Morgan stipulata nel 1283 dal comune di Treviso rileva che a quella data tra Fossalta e Noventa si era istituito un traghetto sul Piave; passo che, stando ad un documento del 1315, veniva utilizzato per una strada (Calnova) sovrappostasi all'antica via romana ed assai frequentata, essendo la via più breve tra Venezia, Motta di Livenza e l'Alto Friuli.

La Repubblica di Venezia modifica

Nel XV secolo il paese fu incluso nella podesteria di Oderzo per l'assoggettamento alla Repubblica di Venezia della Marca Trevigiana. La Serenissima beneficiò il paese poiché nel 1493, per incentivare i commerci con l'Opitergino, fece scavare un canale (Fossetta) dal Margine della Laguna Veneta (Portegrandi) all'attuale piazza Matteotti, dove si allargava a formare un porticciolo, che divenne subito il nuovo centro del paese, venendo attorniato da abitazioni e negozi. Oltre all'intenso traffico commerciale, svolto da panciuti burci lentamente trainati con grossi canapi da animali (e uomini) posti sugli argini, la Fossetta valorizzò il traghetto posto sul Piave tra Fossalta e Noventa, poiché nel porticciolo fossaltino fece capo una specie di diligenza fluviale (la "barcaccia") che faceva la spola tra il paese e Venezia; di conseguenza il traghetto divenne un punto obbligato per quanti proseguivano il viaggio verso il mottense. Infine il canale divenne una delle maggiori arterie di approvvigionamento alimentare di Venezia, trasformatasi in una delle vie preferite nel giornaliero trasporto in città del latte e del pane, quest'ultimo a seguito dell'allontanamento dei fornai da Venezia decretato per timori di incendi. Essenziale fu per Fossalta l'opera voluta da Venezia al fine della salvaguardia della laguna dagli interramenti causati dal Piave: la costruzione lungo il versante destro del fiume, da Sant'Andrea di Barbarana a Torre di Caligo dell'Argine di San Marco, più alto dell'opposto. L'opera, realizzata dal 1534 al 1543, indirizzò la maggioranza delle inondazioni sulla sinistra del Piave, non preservando del tutto il comune dalle alluvioni (delle quali la più recente del 1966). Sino al XVIII secolo, infine, i più nobili casati veneziani acquistarono vaste proprietà in Fossalta, incentivando l'agricoltura ed abbellendo il paese con fastose ville destinate alla villeggiatura.

Da Napoleone all'Unità d'Italia modifica

Con il napoleonico Regno d'Italia (1806-1815) si ebbe la costituzione del comune ed il passaggio di Fossalta dall'area trevigiana a quella veneziana per l'inclusione nel distretto di San Donà di Piave, compreso nel Dipartimento dell'Adriatico, l'odierna provincia di Venezia. Subentrato il dominio asburgico, con il Regno Lombardo Veneto (1815-1866) Fossalta Di Piave ottenne anche l'autonomia religiosa (cattolica), con il distacco dalla pieve noventana e la sua erezione a parrocchia (1854).

Dal 1866 a oggi modifica

 
Fossalta di Piave dalla cartografia IGM del 1892 (sono evidenziati gli attuali confini del territorio comunale)

Nel 1867 il comune di Fossalta assunse la denominazione di "Fossalta di Piave"[5].

Gli ultimi scorci del secolo videro una forte espansione del centro urbano, il sorgere delle prime scuole e la costruzione di una nuova chiesa. Nell'autunno del 1917, per la rotta di Caporetto, le truppe italiane furono costrette a ripiegare ed a attestarsi sul lato destro del Piave, cosicché Fossalta venne a trovarsi a ridosso della linea di fuoco nemica, ed i suoi abitanti furono costretti ad evacuarla. In queste giornate combatterono i giovanissimi richiamati alle armi a 18 anni, i "ragazzi del '99" che per anni sono ritornati a Fossalta per ricordare i luoghi di quelle battaglie. Seguì la ricostruzione, e il paese si sviluppò ulteriormente, attraversando la seconda guerra mondiale, fino ai giorni nostri.

Simboli modifica

 
Stemma

Lo stemma comunale, concesso assieme al gonfalone con decreto del presidente della Repubblica del 15 luglio 1950[6][7], si blasona:

«scudo sannitico d'azzurro, al grappolo di uva nera, pampinato di due pezzi; al capo di rosso, caricato di una stella (6) d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e d'azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Architetture civili modifica

 
Villa Tolotti-Silvestri.
  • Stele di Hemingway e Monumento alla Pace[8][9]
  • Villa Bortolotti, Belloni, Marini, detta "Canthus" (XIX sec.)[10]
  • Villa Manfredi De Blasiis Franceschini (XVIII sec.)[11]
  • Villa Rossetto (XIX sec.)
  • Villa Tolotti - Silvestri (XVIII sec.)[12]

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[13]

Cultura modifica

Cittadinanza onoraria ai Ragazzi del '99 modifica

 
Diploma di Cittadino Onorario del Comune di Fossalta di Piave per i Ragazzi del '99

Nel 1981 i "Ragazzi del '99" tennero a Fossalta di Piave un raduno nazionale, tornando nei luoghi di battaglia 65 anni dopo ed inaugurarono un "cippo" sull'Argine Regio, dove più violenti furono i combattimenti. Sempre sull'Argine Regio eressero un "Monumento Battistero", quale segno perenne di pace, di riconciliazione e di fratellanza.

Per l'occasione il Comune di Fossalta di Piave, con deliberazione consiliare n° 68 del 20 settembre 1981, nominò tutti i "Ragazzi del '99" suoi cittadini onorari, ad ogni effetto di legge, con la seguente motivazione: grato e riconoscente ai "ragazzi" del '99 che nel 1917 e nel 1918 sbarrarono al nemico le vie della Patria.

Il 19 giugno 1983 fu inaugurato il "Monumento Battistero" (progetto dell'arch. Marco Furiassi di Firenze) e promossa l'annuale "Giornata della Pace" realizzata dal Comune di Fossalta di Piave.

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Al comune non appartiene nessuna frazione oltre al capoluogo, ma sono comunque degne di nota alcune località.

A partire da sud, lungo la SP 48 che collega la SS 14 al centro, il primo agglomerato è Capodargine, in parte compreso nei comuni di Meolo e Musile di Piave. Il toponimo è un chiaro riferimento alla posizione all'inizio del canale Fossetta, che dirige le acque dello scolo Correggio verso il Sile a Portegrandi. Vi si trova la stazione di Fossalta che, in realtà, sorge in comune di Musile. Procedendo lungo la stessa strada si incontra Contee.

A est del centro di Fossalta, lungo il Piave, si trova il Gonfo, località che si estende anche al di là del fiume nei comuni di Noventa e San Donà; il toponimo ha origini latine e allude alla presenza di un'ansa[14].

Si imbocca l'Argine San Marco, che si dirige a nord verso Zenson; alla destra della strada, ancora presso le rive del Piave si trova Lampol, mentre alla sinistra, lungo la laterale via della Favorita, sorgono le Ronche. Prima di entrare in comune di Zenson, lungo l'arteria si trova Campolongo.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
... ... ... ... ...
1985 1986 Gustavo Rui Democrazia Cristiana Sindaco
1986 1990 Gerardo Gorghetto Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1993 Gerardo Gorghetto Democrazia Cristiana Sindaco
1993 1993 Gustavo Rui Democrazia Cristiana Sindaco
1993 1995 Carlo Fantinello Democrazia Cristiana Sindaco
1995 1999 Carlo Fantinello Partito Popolare Italiano Sindaco
1999 2004 Carlo Fantinello Lista civica - Centro-sinistra Sindaco
2004 2009 Bruno Perissinotto Lista civica Sindaco
2009 2019 Massimo Sensini La Piave (Centro-destra) Sindaco
2019 in carica Manrico Finotto Fossalta viva per il bene comune (centro-sinistra) Sindaco

Sport modifica

Calcio modifica

La squadra di calcio del paese è l'A.C.D. Fossalta Piave, fondato nel 1926, che milita nel girone H di Prima Categoria, dopo essere stato promosso nella stagione 2015-2016. In passato ha partecipato per tre stagioni (1949-1950, 1950-1951 e 1951-1952) alla Promozione, in quegli anni il corrispettivo dell'attuale Serie D.

Ciclismo modifica

A Fossalta di Piave si svolge il "Trofeo Bottecchia", già "Medaglia d'Oro Bottecchia", storica competizione riservata ai dilettanti e intitolata a Ottavio Bottecchia. Vinta nei primi anni del terzo millennio anche da Oscar Gatto e Andrea Pasqualon, negli anni dal 2010 al 2020 la prova è stata aperta alle sole categorie giovanili (fino agli Juniores). Dal 2021 (85ª edizione) si svolge come prova regionale per Elite/Under-23, inserita nel calendario della Federciclismo, grazie all'organizzazione dell'ASD Bici & Bike di San Donà di Piave.[15]

Pallavolo modifica

A Fossalta di Piave è presente anche una squadra di pallavolo femminile, la Data Services Fossalta, che milita nel girone A della Serie D.

Note modifica

  1. ^ Comune di Fossalta di Piave, Statuto (PDF).
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Regio Decreto n° 3827 del 21 luglio 1867, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 229 del 22 agosto 1867
  6. ^ Registrato alla Corte dei Conti il 23 gennaio 1951 (Reg. n. 44 Presidenza - Fg. n. 241).
  7. ^ Fossalta di Piave, decreto 1950-07-15 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 243, fascicolo 3527.6. URL consultato il 13 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  8. ^ Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Venezia
  9. ^ La Guerra di Hemingway, su laguerradihemingway.eu.
  10. ^ Villa Bortolotti, Belloni, Marini, detta "Canthus", su Istituto Regionale Ville Venete. URL consultato il 30 novembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
  11. ^ Villa Manfredi De Blasiis Franceschini, su Istituto Regionale Ville Venete. URL consultato il 30 novembre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
  12. ^ Villa Tolotti - Silvestri, su Istituto Regionale Ville Venete. URL consultato il 30 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
  13. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  14. ^ Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990, p. 184.
  15. ^ 86° TROFEO BOTTECCHIA, su federciclismo.it. URL consultato il 15 gennaio 2023.

Bibliografia modifica

  • Dino Cagnazzi, I lidi dei Dogi, San Donà di Piave (VE) 1983.
  • Laura Pavan, Terre della Venezia orientale. Guida turistica e culturale, Portogruaro (VE) 2007.
  • Umberto M. Modulo, Parrocchia di Fossalta di Piave, Lodi 1979.
  • Alba Bozzo, Fossalta dal 130 a.C. alla battaglia del Piave, Fossalta di Piave (VE) 1977.

Voci correlate modifica

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