Ospedale Maggiore di Bologna

organizzazione sanitaria italiana con sede a Bologna

L'Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi fa parte dell'Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna ed è il secondo ospedale del comprensorio per dimensione (circa 900 posti letto), dopo il policlinico Sant'Orsola-Malpighi, che però è a carattere universitario.

Ospedale Carlo Alberto Pizzardi
L'Ospedale Maggiore visto dal Largo Nigrisoli
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBologna
IndirizzoLargo Nigrisoli, 2
Fondazione1955
Posti letto927
Dir. generalePaolo Bordon
Dir. sanitarioLorenzo Roti
Dir. amministrativoGiovanni Ferro
Sito webwww.ausl.bologna.it/ufficio-stampa/archivio-fotografico/strutture/ospedali/maggiore
Mappa di localizzazione
Map

Storia e organizzazione modifica

Si trova nella periferia ovest di Bologna sulla via Emilia, a 1,5 km da porta San Felice. La sua tradizione risale alla confraternita laica dei Battuti (1260) e al loro "Ospedale della Vita", più volte dislocato e sparso nella città antica. Questa nuova struttura è stata inaugurata nel 1955.

È composto da tre edifici principali di 15 piani più altre strutture minori tutte collegate tra loro, tra cui per ampiezza si citano la Maternità e le Malattie infettive. La terza torre (Edificio D) dispone di un eliporto sul tetto per le emergenze più gravi, e a regime aggiungerà altri 227 posti letto e 18 sale operatorie alla dotazione ospedaliera.

Al suo interno sono ospitati numerosi reparti e una quarantina di Unità Operative, tra cui il "Trauma center" del 118, noto a livello nazionale per la maggiore casistica di pazienti gravi ricoverati al suo interno. Altre unità di gran pregio sono la "Stroke unit" e la Cardiologia.

Presso l'Ospedale trova sede anche l'Istituto Stomatologico "A. Beretta".

L'Ospedale Maggiore ospita il laboratorio analisi più grande d'Italia, uno dei maggiori d'Europa, dove si eseguono oltre 18 milioni di esami l'anno, il LUM (Laboratorio Unico Metropolitano).[1]

Avvenimenti rilevanti modifica

Ayrton Senna da Silva, pilota automobilistico brasiliano, tre volte Campione del mondo di Formula 1, morì all'Ospedale Maggiore il 1º maggio 1994, dove venne trasportato in seguito a un incidente nel corso del Gran Premio di Formula 1 di San Marino 1994[2]. Il giorno prima, sempre a causa di un incidente sulla pista di Imola, era morto anche il pilota Roland Ratzenberger, trasportato anch'egli al Maggiore e deceduto poco dopo l'arrivo al pronto soccorso. Il 5 giugno 2021 venne ricoverato d’urgenza il cantante Michele Merlo, dove morì per via di una leucemia fulminante[3].

Reparti modifica

I principali reparti e servizi sono:

Trasporti modifica

La struttura è raggiunta da numerose linee della rete di autobus e filobus urbani gestiti da Tper.

Da aprile 2023 è in costruzione la linea 1 della nuova rete tramviaria di Bologna, la cui entrata in funzione è prevista per il 2026. La linea collegherà Borgo Panigale al Pilastro passando per l'Ospedale Maggiore, per il centro storico e per la stazione di Bologna Centrale.[4][5]

L'Ospedale Maggiore nella cultura di massa modifica

Numerose scene di una puntata della quinta stagione della serie televisiva L'ispettore Coliandro, intitolata Black Mamba, sono state girate nei locali dell'Ospedale Maggiore, e precisamente all'interno dell'Edificio L, sede del punto prelievi, e in un fittizio reparto di Oncologia. Nella settima stagione una scena è stata realizzata nella sala prelievi della Casa del donatore dell'Avis.

Note modifica

  1. ^ Dati del Laboratorio analisi centralizzato, su salute.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 02-11-2012 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  2. ^ F1, la morte di Senna. Il medico del 118: “Vi racconto le sue ultime ore di vita”, su La Gazzetta dello Sport, 1º maggio 2021. URL consultato l'11 novembre 2023 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2023).
  3. ^ il Resto del Carlino, Michele Merlo ricoverato a Bologna dopo una leucemia fulminante: è grave, su il Resto del Carlino, 1622886010002. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  4. ^ La rete tranviaria, una grande opportunità per la città, su comune.bologna.it. URL consultato il 7 marzo 2019.
  5. ^ Percorso di informazione e coinvolgimento a supporto della realizzazione della linea tranviaria, su partecipa.comune.bologna.it. URL consultato il 7 marzo 2019.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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