Disambiguazione – "Maratona bianca" rimanda qui. Se stai cercando l'omonimo film, vedi Maratona bianca (1935).
Disambiguazione – Se stai cercando la competizione di skyrunning, vedi Mezzalama Skyrace.

Il Trofeo Mezzalama, dal nome del pioniere dello scialpinismo Ottorino Mezzalama, è una gara internazionale di sci alpinismo con attrezzatura classica che si svolge sul massiccio del Monte Rosa, nota anche come Maratona bianca, dal nome dell'omonimo film del 1935 di Mario Craveri.

Trofeo Mezzalama
Sport
Tipoa squadre
PaeseBandiera dell'Italia Italia
ContinenteEuropa
LuogoValle d'Aosta
OrganizzatoreFondazione Trofeo Mezzalama
Cadenzabiennale
Aperturaaprile
Sito Internetwww.trofeomezzalama.org
Storia
Fondazione1933[1]
Numero edizioni22
DetentoreCentro Sportivo Esercito
Il versante meridionale, italiano, del massiccio del Monte Rosa: la competizione si svolge dall'estremità sinistra (Polluce e Castore), alla parte centrale (ghiacciaio del Lys) della foto.

Venne fondata nel 1933 dallo Ski Club Torino, dal Club Alpino Italiano di Torino e dal Club Alpino Accademico per ricordare Ottorino morto tragicamente nel 1931.

A causa dei lunghi periodi bellici, dei ricorrenti capricci meteorologici e degli alti oneri organizzativi, è stata condotta sei volte negli anni trenta, quattro volte negli anni settanta sul tracciato Colle del Teodulo-Alpe Gabiet, e otto volte dal 1997 con cadenza biennale sul tracciato, più lungo, da Breuil-Cervinia a Gressoney-La-Trinité.

Il primo trofeo fu un bronzo che ritraeva Ottorino in tenuta da sci nell'atto di impostare un cristiania (posizione per curvare). Venne vinto nel 1935, nel 1936 e per la terza volta e definitivamente nel 1937 dalla Scuola Militare Alpina.

Il film di Mario Craveri è un documentario eroico e romanzato della gara del '35, dove Giusto Gervasutti e i suoi compagni inseguono la forte squadra tedesca.

Il secondo trofeo, a tutt'oggi disperso, fu opera dello scultore Stefano Borelli, e raffigurava uno sciatore atletico e severo in maglione dolce vita, ritto sul podio del "2° trofeo Mezzalama"; nello sfondo un bassorilievo con tre scialpinisti tesi nell'approcciare una salita. Fu vinto nel 1938 dal Dopolavoro Azienda Elettrica Municipale di Milano, composta dai valtellinesi Aristinde e Severino Compagnon e Silvio Confortola. In seguito alla guerra se ne sono perse le tracce o, comunque, nel 1971, quando la competizione riprese, non fu restituito.

Il terzo trofeo non fu altro che la copia del primo in formato più ridotto, vinto nel 2009 dal Centro Sportivo Esercito, dopo le vittorie del 1971 e del 1973.

Nel 2010 la competizione è stata inserita nel circuito internazionale Grande Course, insieme a Pierra Menta, Adamello Ski Raid, Patrouille des Glaciers e Tour du Rutor[2]. Nel 2007[3] e 2009[4] il Trofeo si è svolto anche sotto l'egida della FISI.

Nel 2011 si è reso necessario inventare un nuovo trofeo. La fondazione valdostana che dal 1997 organizza la gara (Fondazione Trofeo Mezzalama) ha quindi bandito un concorso tra gli artisti valdostani. Dei lavori di questi, esposti in anteprima alla fiera di Sant'Orso[5] e a Gressoney durante il periodo pasquale, è stato scelto quello di Giuseppe Binel di Donnas.[6]

Il percorso

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Breuil Cervinia

La partenza è in linea, aperto a squadre composte da tre atleti in cordata.[1].

La partenza avviene a Breuil-Cervinia, in Valtournenche (2.000 m), verso il Colle del Breithorn (3.826 m), il Passo di Verra (3.848 m) e il Castore (4.226 m); attraverso il Ghiacciaio del Felik (3.719 m) si passa in Val d'Ayas, per poi giungere in Val di Gressoney attraverso il Passo del Naso del Lyskamm (4.150 m); giunti al rifugio città di Mantova (3.498 m), inizia l'ultima discesa verso il traguardo, a Gressoney-La-Trinité (1.637 m), che si raggiunge dopo 45 chilometri e un dislivello in salita di 2.862 metri e un dislivello in discesa di 3.145 metri.[7]

Nell'edizione 2015 è stato sperimentato un percorso differente e la gara è stata fatta partire da Gressoney la Trinitè con arrivo a Cervinia. Questo ha comportato un aumento del dislivello complessivo di circa 350 metri e la variazione dei cancelli orari.

Albo d'oro

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Nella seguente tabella i vincitori dalla prima edizione del 1933.[8][9][10][11]

# Data Uomini Donne
Team Atleti Team Atleti
1 28 maggio 1933   Luigi Carrel
  Antonio Gaspard
  Piero Maquignaz
2 19 maggio 1934   Alberto Chenoz
  Francesco Chenoz
  Bartolomeo Carrel
3 26 maggio 1935[12]   Enrico Silvestri
  Carlo Ronc
  Attilio Chenoz
4 13 giugno 1936[12] Truppe Alpine, I Squadra   Francesco Vida
  Carlo Ronc
  Luigi Perenni
5 19 giugno 1937[12]   Giuseppe Fabre
  Luigi Perenni
  Anselmo Viviani
6 11 giugno 1938[13]   Aristide Compagnoni
  Severino Confortola
  Silvio Confortola
7 11 settembre 1971[14] Centro Sportivo Esercito   Gianfranco Stella
  Aldo Stella
  Roberto Stella
8 1º giugno 1973[14] Centro Sportivo Esercito   Gianfranco Stella
  Aldo Stella
  Palmiro Serafini
9 10 maggio 1975   Renzo Meynet
  Osvaldo Ronc
  Mirko Stangalino
10 29 aprile 1978   Rudolf Kapeller
  Karl Sinzinger
  Josef Hones
11 3 maggio 1997 Skyrunners   Fabio Meraldi
  Enrico Pedrini
  Omar Oprandi
Altitude Tre   Bice Bones
  Brunella Parolini
  Fabiana Battel
12 24 aprile 1999 Centro Sportivo Forestale   Fulvio Mazzocchi
  Leonardo Follis
  Luciano Fontana
Skyrunners   Gloriana Pellissier
  Danielle Hacquard
  Véronique Lathuraz
13 28 aprile 2001 Polisp. di Albosaggia   Graziano Boscacci
  Ivan Murada
  Heinz Blatter
Skyrunners F   Gloriana Pellissier
  Arianna Follis
  Alexia Zuberer
14 3 maggio 2003 Gardes-Frontiere SUI 1   Damien Farquet
  Rico Elmer
  Rolf Zurbrügg
Italia - Svizzera   Cristina Favre-Moretti
  Arianna Follis
  Chiara Raso
15 21 aprile 2005 Team Savoie Haute Savoie   Stéphane Brosse
  Patrick Blanc
  Guido Giacomelli
Corrado Gex6   Gloriana Pellissier
  Christiane Nex
  Natascia Leonardi
16 29 aprile 2007 Team Valtellina   Guido Giacomelli
  Jean Pellissier
  Florent Troillet
FISI F   Francesca Martinelli
  Roberta Pedranzini
  Gloriana Pellissier
17 2 maggio 2009 Centro Sportivo Esercito   Manfred Reichegger
  Matteo Eydallin
  Denis Trento
Team Ski Trab   Francesca Martinelli
  Roberta Pedranzini
  Laëtitia Roux
18 1º maggio 2011 Kílian-Didier-William   Kílian Jornet i Burgada
  William Bon Mardion
  Didier Blanc
Team Ski Trab   Francesca Martinelli
  Roberta Pedranzini
  Gloriana Pellissier
19 4 maggio 2013 Centro Sportivo Esercito 1   Manfred Reichegger
  Damiano Lenzi
  Matteo Eydallin
Team La Sportiva Women   Laura Besseghini
  Raffaella Rossi
  Elena Nicolini
20 2 maggio 2015 Italia 1[15]   Matteo Eydallin
  Michele Boscacci
  Damiano Lenzi
Emelie/Axelle/Jennifer F[16]   Emelie Forsberg
  Axelle Mollaret
  Jennifer Fiechter
21 27 aprile 2017 Italia 1[17]   Matteo Eydallin
  Michele Boscacci
  Damiano Lenzi
Forsberg Fiechter Roux F[18]   Emelie Forsberg
  Laetitia Roux
  Jennifer Fiechter
22 28 aprile 2019 Centro Sportivo Esercito 1   Matteo Eydallin
  Michele Boscacci
  Robert Antonioli
C.S. Esercito-France   Alba De Silvestro
  Axelle Mollaret
  Lorna Bonnel
  1. ^ a b Storia, su trofeomezzalama.org. URL consultato il 6 maggio 2013.
  2. ^ Trofeo Mezzalama, su grandecourse.com. URL consultato il 6 maggio 2013.
  3. ^ XVI Trofeo Mezzalama (PDF), su trofeomezzalama.org, p. 6. URL consultato il 7 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).
  4. ^ XVII Trofeo Mezzalama (PDF), su trofeomezzalama.org, p. 6. URL consultato il 7 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2012).
  5. ^ XVIII Trofeo Mezzalama - 30 aprile 2011 [collegamento interrotto], su trofeomezzalama.org, 22 gennaio 2011. URL consultato il 6 maggio 2013.
  6. ^ Sara Sottocornola, Al Trofeo Mezzalama nuovo tratto sul Naso del Lyskamm, su montagna.tv, 29 marzo 2011. URL consultato il 6 maggio 2013.
  7. ^ Mappa percorso, su trofeomezzalama.org. URL consultato il 6 maggio 2013.
  8. ^ Classifica generale Trofeo Mezzalama, su trofeomezzalama.org. URL consultato il 6 maggio 2013.
  9. ^ Trofeo Mezzalama "moderno" - Albo d'oro (DOC), su newspower.it, 29 aprile 2007. URL consultato il 6 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  10. ^ Le tappe della leggendaria "maratona bianca" (PDF), su planetmountain.com. URL consultato il 6 maggio 2013.
  11. ^ Gobetti, Dematteis, pp. 2-6.
  12. ^ a b c Il Centro Sportivo Esercito nella storia olimpica, su sportmilitarealpino.it. URL consultato il 6 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  13. ^ Compagnoni Aristide, Severino e Ottavio, su fondoitalia.it. URL consultato il 6 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2010).
  14. ^ a b Stella Gianfranco, su fondoitalia.it. URL consultato il 6 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  15. ^ Trofeo Mezzalama 2015 Classifica Maschile, su grandecourse.infoedro.net. URL consultato l'11 gennaio 2016.
  16. ^ Trofeo Mezzalama 2015 Classifica Femminile, su grandecourse.infoedro.net. URL consultato l'11 gennaio 2016.
  17. ^ Trofeo Mezzalama 2017 Classifica Maschile, su grandecourse.infoedro.net. URL consultato il 10 settembre 2017.
  18. ^ Trofeo Mezzalama 2017 Classifica Femminile, su grandecourse.infoedro.net. URL consultato il 10 settembre 2017.

Bibliografia

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  • Paolo Gobetti, Piero Dematteis, Trofeo Mezzalama, in Rivista della Montagna, n. 6, ottobre 1971, pp. 2-17.
  • AA.VV., Il Trofeo Mezzalama, la travolgente gara d'alta montagna, in Ettore Santi e Gian Origlia (a cura di), La storia dello Ski Club Torino e le origini dello sci in Italia, Torino, Tipo-lito A. Camedda, 1971, pp. 142-146.
  • AA.VV., Trofeo Mezzalama, in La montagna. Grande enciclopedia illustrata, vol. 6, Istituto Geografico De Agostini, 1976, pp. 108-111.
  • Patrizia Guichardaz, Umberto Pelazza, Antonio Vizzi, Trofeo Mezzalama. Mito e realtà 1933 - 1995, Edizioni Fondazione Mezzalama, 1995.
  • Davide Camisasca, Il Trofeo Mezzalama 1975-2005, Lerch Editore, 2006.
  • Fondazione Trofeo Mezzalama, Trofeo Mezzalama Regolamento ITA 2013 (PDF), 2013. URL consultato il 6 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2013).
  • Fondazione Trofeo Mezzalama, Trofeo Mezzalama Regolamento ITA 2015 (PDF), 2015. URL consultato il 16 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2016).

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