Unione Democratica e Cristiana Slovacca - Partito Democratico

partito politico slovacco

L'Unione Democratica e Cristiana Slovacca - Partito Democratico (in slovacco: Slovenská Demokratická a Kresťanská Únia - Demokratická Strana - SDKÚ-DS) è un partito politico slovacco di orientamento conservatore e cristiano democratico affermatosi nel 2006 dalla confluenza di due distinti soggetti politici:

Unione Democratica e Cristiana Slovacca - Partito Democratico
Slovenská demokratická a kresťanská únia - Demokratická strana
Leadervacante
StatoBandiera della Slovacchia Slovacchia
Fondazione2006
IdeologiaCristianesimo democratico, conservatorismo
CollocazioneCentro-destra
Partito europeoPartito Popolare Europeo
Affiliazione internazionaleIDC
Iscritti2 900 (2015)

Storia modifica

L'Unione Cristiana e Democratica Slovacca modifica

La SDKÚ fu fondata nel 2000 dall'allora Primo ministro Mikuláš Dzurinda, esponente del Movimento Cristiano-Democratico (KDH). In occasione delle elezioni parlamentari del 1998, il KDH aveva preso parte alla Coalizione Democratica Slovacca (Slovenská demokratická koalícia - SDK); Dzurinda, portavoce dell'alleanza, era divenuto capo del governo con il sostegno del Partito della Coalizione Ungherese (MKP).

Nel 2000 Dzurinda uscì dal KDH e fondò la SDKÚ; nella nuova formazione confluì l'Unione Democratica (Demokratická únia - DÚ), anch'essa appartenente a SDK. Alle elezioni parlamentari del 2002, SDKÚ ottenne il 15,1% dei voti e 28 seggi: Dzurinda fu confermato primo ministro con il sostegno, oltre che della SKDU, anche del KDH, MKP ed i liberali di ANO. Il governo si impegnò nel progetto europeo, tanto da ottenere, nel 2005, l'ingresso nell'UE e nel 2003 sottoscrisse l'ingresso nella Nato. Non mancarono, però, i problemi con gli alleati: nel 2005, infatti, i liberali uscirono dal governo, anche a causa di uno scandalo finanziario che coinvolse il loro leader. Nel 2006, inoltre, uscirono dal governo anche i rappresentanti del KDH.

Il Partito Democratico modifica

Dopo lo scioglimento della Coalizione Democratica Slovacca, alla quale aveva preso parte in occasione delle parlamentari del 1998, il Partito Democratico (DS) avviò un percorso di collaborazione con la SDKU. Fu così che alle elezioni del 2002 i democratici sostennero le liste della SKDU e, in cambio, entrarono a far parte del nuovo governo: Ludovít Kaník, presidente del DS, divenne infatti ministro delle politiche sociali. Peraltro, Kaník fu costretto a lasciare l'incarico di partito dopo uno scandalo che lo aveva coinvolto; un successivo congresso straordinario, tenutosi nel 2005, sancì la fusione definitiva tra il DS e la SDKU.

SDKÚ-DS modifica

Alle elezioni parlamentari del 2006 il SKDU-DS, nonostante i vari scandali che avevano coinvolto alcuni esponenti del governo incrementò i propri consensi giungendo al 18,4% dei voti ed eleggendo 31 seggi. Il partito, però, passò all'opposizione. La coalizione moderata che aveva sostenuto i governi Dzurinda (SDKU-DS, MKP, KDH) ottenne, infatti, appena 65 seggi su 150. I liberali di ANO, del resto, coinvolti nello scandolo finanziario del proprio leader, scesero all'1,4% dei voti, perdendo il 6% dei suffragi, determinando così la sconfitta dell'intera coalizione. Il nuovo governo fu composto dai socialdemocratici moderati dello Smer, sostenuti dai nazionalisti di SNS e LS-HZDS, dando, così, vita ad un'anomala alleanza sinistra-destra.

Alle elezioni parlamentari del 2010 il partito ebbe una lieve flessione, ottenendo il 15,42% dei consensi e 28 seggi. Smer, nonostante l'ottimo risultato che gli ha fruttato 62 seggi, non riuscì a formare un governo, e il presidente della Repubblica incaricò Iveta Radičová, leader dell'Unione Cristiana e Democratica Slovacca - Partito Democratico di formare un nuovo governo, sulla base di una coalizione di quattro partiti, che comprende anche il partito liberale Libertà e Solidarietà (SaS), il Movimento Cristiano-Democratico (KDH) e il partito etnico ungherese Most-Híd.

Risultati elettorali modifica

Elezione Voti % Seggi Posizione
Parlamentari 2006 422.815 18,36
31 / 150
Opposizione
Parlamentari 2010 390.042 15,42
28 / 150
Maggioranza
Parlamentari 2012 155.744 6,10
11 / 150
Opposizione
Parlamentari 2016 6.938 0,27
0 / 150
Extraparlamentare
Parlamentari 2020 Non partecipante Maggioranza[1]
Parlamentari 2023 771 0,03
0 / 150
Extraparlamentare

Europee:

Elezione Voti % Seggi
Europee 2009 140.426 16,98
2 / 13
Europee 2014 43.467 7,75
2 / 13
Europee 2019 Non partecipante
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Note modifica

  1. ^ Nel Governo Odor il ministro della Giustizia era tesserato con il Partito