Giuseppe Enzo Baglioni nel 1921

Giuseppe Enzo Baglioni (Ferrara, 25 luglio 1884San Nicolò, 12 maggio 1945) è stato un incisore e ingegnere italiano.

Biografia modifica

 
Autoritratto di Giuseppe E. Baglioni (1905-1906).

Laureato in ingegneria civile ed architettura a Bologna [1]. Tra il 1905 e il 1906 si cimenta nel disegno particolari architettonici di antichi palazzi, dilettandosi con ritratti e qualche schizzo a matita. Coltiva varie passioni, tra le quali il violino, per cui più avanti comporrà alcuni pezzi, giudicati dai critici musicali "di moderna e attraente fattura" [2]. Nel 1910 sperimenta nelle campagne di Cona un modello di biplano di sua invenzione, per poi essere collaudato a Bologna[3] . Artisticamente rimane ancorato alle varie tecniche: pastello, china, acquarello, tempera e olio. Dopo la laurea conseguita nel 1911, incominciano primi progetti di villini e cappelle funerarie che si caratterizzano da uno stile innato che solo successivamente fletterà verso un déco più rigoroso; nel 1912 lavora alla nuova sede della Camera dei Deputati a Roma. Dolo la guerra in Libia viene impiegato come ingegnere ferroviario delle linee di comunicazione sulle impervie tra Massima ed Asmara, in Eritrea, passando 13 mesi in Africa. Successivamente si trasferisce a Parigi. Al suo ritorno a Ferrara riprende l'attività artistica con una scelta tecnica che è preludio alla sua futura predilezione per l'impressione a stampa: il monotipo. Da qui incomincia a maturare la conversione al disegno profondo, d'acido e d'inchiostro. Nel 1915 è addetto alla Direzione del Genio Militare di Firenze. Presso l'Accademia di Belli Arti di Firenze frequenta un corso specialistico della tecnica della puntasecca [4]. L'obbiettivo più grande è partecipare come concorrente alla Mostra di Belle Arti di Firenze del 1917 [5]. Intorno al 1918 produsse una serie di dieci acqueforti su Venezia; col tempo se ne aggiunsero altre. La prima tiratura di quest'ultime le donò a Mussolini, il quale "vivamente ringraziò, definendole bellissime" [6] . Soggiornando a lungo in varie città in concomitanza con lavori progettuali nel campo dell'edilizia ed essendo socio della Deputazione Provinciale di Storia Patria, crea produzioni analoghe divise per città: Firenze, Roma, Bologna, Padova, Siena, Pompei, Assisi, Milano e Ferrara, comprendenti decine di opere di varie dimensioni.

Alla mostra d'Arte Ferrarese del 1928 è fra dieci artisti su un centinaio che hanno avuto sala per un'esposizione individuale [7]. Successivamente è responsabile dei progetti architettonici e dell'allestimento interno nelle fiere di Milano, Bari e Bologna. Col tempo tratta sempre meno il tema urbano nei suoi lavori, recandosi spesso nel comacchiese, nella zona della grande bonifica. Partecipe alle iniziative di scavo, sarà tra i promotori di un museo archeologico a Ferrara, presso il Palazzo Ludovico il Moro, inaugurato poi nel 1935. Amareggiato dalle disposizione fasciste ed essendo amico di molti ebrei ferraresi affronta con malessere la notizia dell'emanazione delle prime leggi razziali. Con l'inizio della guerra trascorre sempre più tempo nella vecchia casa di famiglia in Rero, dove trasferisce il suo laboratorio di incisione sino a rimanervi definitivamente, dopo aver abbandonato la casa in via Santo Stefano in città. La morte di numerosi amici lo turbano profondamente, deviando il suo stile. Nelle sue opere appaiono ballerine d'avanspettacolo, attori e tecnici in un set cinematografico, simbolo di un inganno e di una finzione scenica beffarda nei giorni dell'odio e della morte.

Nel 1945 fu prelevato dai partigiani dalla sua abitazione nella campagna ferrarese a 2 km da Tresigallo, per poi essere riconosciuto da suo figlio tra i fucilati. [8]

 
Firma di Enzo Baglioni. (1905-1945)

Critica modifica

Interessato nelle forme dell'art déco, trova nella tecnica dell'acquaforte il suo obiettivo artistico, rappresentando la sua Ferrara, ma anche altre città italiane. Più volte nominato come precursore di un genere artistico nel campo dell'acquaforte [9]. Ottenne apprezzamenti [10] da concittadini illustri contemporanei come Giuseppe Agnelli: [11] " ... questi immagini il Poeta del Bulino accarezza e rinnova con superiore magistero, in una forma affatto personale. Onde ciascuna tavola reca l'impronta di un momento dell'anima sua, se pure l'artista, schivo, e vorrei dir sdegnoso, dei facili effetti ... " [12], Gualtiero Medri: [13] " ... bisogna, però, giungere sino ai nostri giorni per trovare un artista a cui convenga, per incontestabili meriti l'appositivo di maestro nell'arte d'incidere ... Escono dalle sue mani, cui assiste perizia di disegno, conoscenza profonda della tecnica, opere sita instancabile e squisito senso d'arte ... " [14], Filippo de Pisis: " ... attraverso ai lavori che di lui vidi, mi si mostrò un acquafortista di molta perizia tecnica e qua e là anche vigoroso e sintetico ... La impeccabile esattezza del disegno e della prospettiva traspare dai bei toni si da farci pensare alle forti vedute del Piranesi ... Anche per ciò si potrebbe classificare un buon artefice rispettoso alle regole fissate" [15], e Mimì Quilici Buzzacchi [16] La sua maestria e sapienza tecnica, mescolata ad uno stile eclettico, presenta una ripresa dell'espressione artistica dei grandi del passato [17], come descritto anche dal critico d'arte L. Scardino: "fortemente chiaroscurato di Enzo Baglioni, incisore ferrarese che par quasi una reincarnazione di Piranesi".

Opere principali modifica

Parte di alcune centinaia delle sue opere sono esposte presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e Museo d'Arte Moderna di Bologna. Le lastre d'incisione in zinco e rame di numerosi soggetti sono state donate dalla famiglia alla Fondazione Cini [18] di Venezia nel maggio del 1976. [19][20]

Mostre modifica

  • 1905: Mostra Umoristica Nazionale organizzata dal Comitato Universitario, Palazzo dei Diamanti, Ferrara.
  • 1914: Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, Palazzo Correr, Venezia.
  • 1917: Mostra di Belle Arti - Esposizione del Soldato, Palazzo Davanzati, Firenze . Mostra del Bianco e Nero, Palazzo Bentivoglio, Bologna. [21][22]
  • 1918: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" [23] per le Belle Arti, Bologna. [24][25]
  • 1919: Pellicceria Obici, Corso Giovecca, Ferrara [26]. Mostra di Beneficenza, Palazzo dei Diamanti, Ferrara. [27][28]
  • 1920: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" [29] per le Belle Arti, Bologna (seconda volta). Esposizione d'Arte Ferrarese [30] organizzata dalla Società "Benvenuto Tisi" [31], Palazzo dei Diamanti, Ferrara [32]. Palazzo Arcivescovile, Ferrara. Palazzo Tassoni Mirogli, Ferrara. II Mostra Fotografica, Ferrara.
  • 1922: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" [33] per le Belle Arti, Bologna. [34][35]
  • 1924: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" [36] per le Belle Arti, Bologna (seconda volta). [37][38]
  • 1925: Castello Estense, Ferrara.
  • 1926: Esposizione d'Arte Ferrarese [39] organizzata dalla Società "Benvenuto Tisi" [40], Palazzo dei Diamanti, Ferrara [41]. Mostra d'Arte promossa dall'Associazione Combattenti, Bologna. [42]
  • 1927: I Esposizione Nazionale dell'Arte del Paesaggio, Convento di San Domenico, Bologna [43][44]. Mostra Internazionale dell'Incisione, Firenze [45]. Mostra degli Amatori e Cultori d'Arte, Roma [46]. Mostra d'arte della città di Fiume, Fiume, Croazia. [47]
  • 1928: Mostra d'Arte Ferrarese, Palazzo Sant'Anna, Ferrara.
  • 1929: Esposizione della Montagna, Milano.
  • 1931: Esposizione Internazionale d'Arte Sacra, Padova.
  • 1932: Mostra d'Arte Benefica, Castello Estense, Ferrara.
  • 1933: Mostra di Artisti Ferraresi, Atrio del Teatro Comunale, Ferrara. [48]
  • 1934: Mostra di Artisti Ferraresi, Atrio del Teatro Comunale, Ferrara [49]. III Mostra Nazionale dell'Agricoltura, Firenze [50]. Mostra Nazionale del Paesaggio promossa dall'Associazione Nazionale per i paesaggi e i monumenti pittoreschi, Bologna.
  • 1936: IV Mostra Sindacale d'Arte con la collaborazione della Società "Benvenuto Tisi", Borsa di Commercio, Ferrara.
  • 1937: Mostra "Moretti", Palazzo Tassoni Mirogli, Ferrara. [51]
  • 1939: Mostra Sindacale d'Arte, Castello Estense, Ferrara.
  • 2001: Incisori ferraresi del Novecento, Centro Mostre E.F.E.R., Ferrara / Antica Rocca, Cento.
  • 2005: Mostra Enzo Baglioni. Impronte, Palazzo Massari, Ferrara. [52]
 
Medaglia d'argento del 1926.

Premi modifica

Medaglia d'argento: «Miglior acquefortista»

(1917) [5]

Medaglia d'argento: «per il complesso di opere»

(1922) [24]

Medaglia d'argento: «miglior acquaforte paesaggistica»

(1924) [1]

Medaglia d'argento: «Miglior opera a bulino»

(1926) [53][42]

Medaglia d'oro: «Migliore incisione»

(1927) [14]

Medaglia d'oro: «per acquaforte "Ponte del Diavolo" »

(1929) [54]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b Chiara Toschi Cavaliere (a cura di), Enzo Baglioni. Impronte, Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara, Ferrara, 2005.
  2. ^ Concerto vocale istrumentale, in Corriere Padano, 14 gennaio 1927.
  3. ^  I. Balbo (a cura di), Ali italiane nel mondo, in Associazione Arma Aeronautica sez. M.O.V.M., Ferrara, 1997, pp. 51-52.
  4. ^ Arrigo Pozzi, Castelli e Cattedrali in acqueforti Enzo Baglioni, in Il ritorno di Mecenate, Gregoriana editrice in Padova, 1937, pp. 372-375.
  5. ^ a b Concittadino premiato, in Gazzetta Ferrarese, 1917.
  6. ^ Un acquaforte dell'ing. Baglioni offerto al Duce, in Corriere Padano, 19 giugno 1927.
  7. ^ N. Bennati, Un acquafortista: Enzo Baglioni, in Il Giornale del'Arte, 4 novembre 1928.
  8. ^ Caduti Ferrara, su italia-rsi.it.
  9. ^ Mario Calura, Un acquafortista ferrarese Enzo Baglioni, in Corriere Padano, 6 febbraio 1930.
  10. ^ LXIV&LXIV  (JPG) [collegamento interrotto], su artivisive.sns.it.
  11. ^ Giuseppe Angelli, su aib.it.
  12. ^ Giuseppe Angelli, Ferrara : dieci acqueforti originali / di Enzo Baglioni, 1926.
  13. ^ Fondo Gualtiero Medri, su museoinvita.it.
  14. ^ a b Gualtiero Medri, Un maestro dell'acquaforte Enzo Baglioni, in Corriere padano, 18 giugno 1927.
  15. ^ Filippo de Pisis, Un Artista concittadino - Enzo Baglioni, in Corriere Padano, 8 aprile 1927.
  16. ^ Mimì Q. Buzzacchi, Autori, Libri, Editori, in Corriere Padano, 2 novembre 1929.
  17. ^ Incisori ferraresi del novecento, su ibs.it.
  18. ^ Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, su cini.it (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2020).
  19. ^ Donazione di disegni alla Fondazione Cini, in Il Gazzettino, 13 maggio 1976.
  20. ^ Santa Maria della Salute a Venezia, su mambo-bologna.org.
  21. ^ Un artista concittadino, in Gazzetta Ferrarese, 1917.
  22. ^ Filippo de Pisis, Un artista concittadino Enzo Baglioni, in La Provincia, 1º maggio 1919.
  23. ^ Società Francesco Francia, su storiaememoriadibologna.it.
  24. ^ a b Un concittadino che si fa onore, in Gazzetta Ferrarese, 1922.
  25. ^ Enzo Baglioni, in Il Diamante, n. 7-8-9, Ferrara, 30 agosto 15-30 settembre 1928, p. 15.
  26. ^ Filippo de Pisis, Un artista concittadino Enzo Baglioni, in La Provincia, 1º maggio 1919.
  27. ^ Filippo de Pisis, Un artista concittadino Enzo Baglioni, in La provincia, 1º maggio 1919.
  28. ^ Sebastiano Sani, Note d'arte Pittori ferraresi, 1919.
  29. ^ Società Francesco Francia, su storiaememoriadibologna.it.
  30. ^ Società Benvenuto Tisi da Garofalo, 1 Esposizione d'arte ferrarese, in Catalogo illustrato Tip. A. Taddei & figli, Ferrara, 1920.
  31. ^ Società Benvenuto Tisi da Garofalo, su archivesportaleurope.net.
  32. ^ Aldo Pancaldi,  Note d'arte Enzo Baglioni, Ferrara, luglio 1920.
  33. ^ Società Francesco Francia, su storiaememoriadibologna.it.
  34. ^ Un concittadino che si fa onore, in Gazzetta Ferrarese, 1922.
  35. ^ Enzo Baglioni, in Il Diamante, n. 7-8-9, Ferrara, 30 agosto 15-30 settembre 1928, p. 15.
  36. ^ Società Francesco Francia, su storiaememoriadibologna.it.
  37. ^ Un concittadino che si fa onore, in Gazzetta Ferrarese, 1922.
  38. ^ Enzo Baglioni, in Il Diamante, n. 7-8-9, Ferrara, 30 agosto 15-30 settembre 1928, p. 15.
  39. ^ Società Benvenuto Tisi da Garofalo, 1 Esposizione d'arte ferrarese, in Catalogo illustrato, Tip. A. Taddei & figli, Ferrara, 1920.
  40. ^ Società Benvenuto Tisi da Garofalo, su archivesportaleurope.net.
  41. ^ Aldo Pancaldi, Note d'arte Enzo Baglioni, Ferrara, luglio 1920.
  42. ^ a b Il successo di un artista concittadino alla Mostra d'Arte di Bologna, in Corriere Padano, 29 giugno 1926.
  43. ^ Gualtiero Medri, Un maestro dell'acquaforte Enzo Baglioni, in Corriere Padano, 15 giugno 1927.
  44. ^ Can da la Scala, In giro per la Mostra del Paesaggio, in Il resto del Carlino, 15 giugno 1927.
  45. ^ Enzo Baglioni, in Il Diamante, n. 7-8-9, Ferrara, 30 agosto 15-30 settembre 1928, p. 15.
  46. ^ Enzo Baglioni, in Il Diamante, n. 7-8-9, Ferrara, 30 agosto 15-30 settembre 1928, pp. 15.
  47. ^ Enzo Baglioni, in Il Diamante, n. 7-8-9, Ferrara, 30 agosto 15-30 settembre 1928, p. 15.
  48. ^ Elio Sodi, La mostra degli artisti ferraresi nell'atrio del Teatro Comunale, in Corriere del Lunedì, 1º gennaio 1934.
  49. ^ Elio Sodi, La mostra degli artisti ferraresi nell'atrio del Teatro Comunale, in Corriere del Lunedì, 1º gennaio 1934.
  50. ^ Il successo del padiglione ferrarese alla mostra del Agricoltura di Firenze, in Corriere del Lunedì, 21 maggio 1934..
  51. ^ Mostra d'arte al gruppo Rionale "Moretti", in Corriere Padano, 18 dicembre 1937.
  52. ^ Enzo Baglioni. Impronte, su opac.sbn.it.
  53. ^ G. Avanzi, Pareri di un cronista. Note critiche sulla Mostra Regionale d'Arte, Ferrara, 1926, pp. 52-53.
  54. ^ Baglioni Enzo, in La cattedrale di Ferrara, Verona, Officine grafiche Mondadori, 1937, p. 89.
  55. ^ Santa Maria della Salute a Venezia, su mambo-bologna.org.

Bibliografia modifica

  • 1919: Filippo de Pisis, Un artista concittadino — Enzo Baglioni, in «La Provincia». S. Sani, Note d'Arte — Pittori ferraresi.
  • 1920: Catalogo della I Esposizione d'Arte Ferrarese — Promossa dalla Società "Benvenuto Tisi", Ferrara 1920, pp. 48, 51
  • 1922: G. Gatti Casazza, Ferrara's Dominant Architectural Feature, in «The Spur», vol. XXIX, n.1, gennaio 1922.
  • 1922. G. Agnelli, Ferrara in America, in «Gazzetta Ferrarese», 24 gennaio 1922.
  • 1926: G. Agnelli, Ferrara:dieci acqueforti originali di Enzo Baglioni, Ferrara 1926 .
  • 1926. C. Ratta, Acquafortisti italiani, 9 voll., Bologna, Scuola d'Arte Tipografica Comunale di Bologna, 1926, IV, ad vocem.
  • 1927 G. Medri, Un maestro dell'acquaforte, Enzo Baglioni, in «Corriere Padano»,
  • 1928: R., Enzo Baglioni, in «II Diamante», A. I, nn. 7-9, 30 agosto / 15 -30 settembre 1928, p. 15.
  • 1929: Enzo Baglioni, in «La revue moderme illustrée des arts et de la vie», A. 29, n. 17, 15 settembre 1929, pp. 4 – 5.
  • 1929: Mimì Quilici Buzzacchi, Autori, libri, editori, in "Corriere Padano" 1929.
  • 1931: G. Carducci, Alla città di Ferrara nel XXV aprile del MDCCCXCV, in Rime e ritmi, II, Milano 1931 versi 33, 37.
  • 1945: A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni (1800 - 1900), 2 voll., Milano 1945, ad vocem, I, p. 32.
  • 1953: E. Temussi, Umiltà e umanità di Mentessi — Il pittore che non riusciva a fare il prezzo delle Sue opere, in «Gazzetta Padana», 25 ottobre 1953.
  • 1955: L. Servolini, Dizionario italiano degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1955, ad vocem.
  • 1966: O.A., La Ferrara di E. Baglioni, cartella per il XV Convegno Nazionale degli Ordini degli Ingegneri, 1966.
  • 1976: A. Cavicchi, Baglioni (1884 - 1945), in «II Resto del Carlino», 2 dicembre 1976.
  • 1977: A. Storelli, schede A52, A53, AG79, in II Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna, Bologna 1977, pp. 43, 114.
  • 1978: G. Longhi, Quadri in cornice. Ferruccio Luppis, in «La Pianura», n. 3, 1978, p. 100.
  • 1979: L. Scardino, Alla riscoperta degli artisti ferraresi — Enzo Baglioni (1884-1945), in «La Pianura», n. 2, 1979, pp. 66 – 67.
  • 1982: A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, scultori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, 6 voll., Milano 1982, ad vocem, I, p. 36.
  • 1997: Associazione Arma Aeronautica sez. M.O.V.M. I. Balbo Ferrara (a cura di), Ali italiane nel mondo, Ferrara 1997, pp. 51 – 52.
  • 1997: L. Scardino (a cura di), Filippo de Pisis pubblicista: Le collaborazioni ai giornali ferraresi (1915 — 1927), Ferrara 1997 PP. 87 – 88.
  • 2001: L.Scardino (a cura di), Incisori ferraresi del Novecento, La Cattedrale di Ferrara 2001, pp. 12, 17 - 19.
  • 2001: P. Bellini, Alcune note per una mostra sull'incisione a Ferrara nel XX secolo, in L. Scardino (a cura di), Incisori ferraresi del Novecento, Ferrara 2001, p. 4.
  • 2005: C. Toschi Cavaliere, Enzo Baglioni. Impronte, catalogo della mostra, Palazzo Massari, Padiglione d'Arte Contemporanea, Ferrara.
Illustrazioni di Enzo Baglioni in libri, riviste e giornali
  • 1921: «Il Maglio — Rassegna di tutte le arti», A. l, nn. 5 - 6 ottobre novembre 1921.
  • 1929: «La rivista illustrata del popolo d'Italia», A.VII, n. 4, aprile 1929, p. 51. "Ospitalità italiana — Rivista turistica e Alberghiera»,nn. I-III, 1929, pp. 15,19,63. Per l'educazione del consumatore, Municipio di Ferrara, s.d. [1929?], in copertina.
  • 1933: "Il Corriere della Sera" 14 agosto 1933.
  • 1937: La Cattedrale di Ferrara - 1135/1935, Verona 1937, pp. 88, 208.
  • 1940: F. Balbo, Canti lirici, Ferrara 1940, p. 139. «Momento ferrarese», n. unico, dicembre 1976 — gennaio 1977, p. 1.
  • 1951: «Mondo agricolo», 26 agosto 1951.
  • 1976: G.A. Facchini, Il blezz ad Frara, Cento (FE) 1976, p. di copertina, pp. 49, 55, 67, 83, 215.

Collegamenti esterni modifica