Aposeris foetida

specie di pianta della famiglia Asteraceae
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La lucertolina fetente (nome scientifico Aposeris foetida (L.) Less., 1832) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. È anche l'unica specie del genere Aposeris Necker, 1790 (genere monotipo).[1][2][3]

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Lucertolina fetente
Aposeris foetida
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cichorieae
Sottotribù Hyoseridinae
Genere Aposeris
Necker, 1790
Specie A. foetida
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cichorieae
Genere Aposeris
Specie A. foetida
Nomenclatura binomiale
Aposeris foetida
(L.) Less., 1832
Nomi comuni

Lattuga fetida
(DE) Hainsalat, Stinksalat
(FR) Aposéris fétide
(EN) Stinking aposeris

Etimologia modifica

Il nome del genere (Aposeris) deriva da due parole greche "”apo”" ( = diverso) e "”seris”" (= cicoria) e indica che si tratta di una pianta diversa dalla cicoria. L'epiteto specifico (foetida) deriva dal latino ed è stato dato per l'odore sgradevole della pianta.
Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato proposto inizialmente da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum" del 1753, perfezionato successivamente dal botanico tedesco Christian Friedrich Lessing (Syców, 1809 – Krasnojarsk, 1862) nella pubblicazione "”Synopsis Generum Compositarum Earumque Dispositionis Novae Tentamen Monographiis Multarum Capensium Interjectis – 128 (Berlino)”" del 1832.[4] Il nome del genere è stato proposto dal botanico Noel Martin Joseph de Necker (1730–1793) nella pubblicazione "”Elementa Botanica Genera Genuina, Species Naturales Omnium Vegetabilium Detectorum Eorumque Characteres Diagnosticos ec PeculiaresExhibentia”" del 1790.[5]

Descrizione modifica

 
Il portamento
 
Le foglie
 
Infiorescenza
 
I fiori

Habitus. La forma biologica della specie è emicriptofita rosulata (H ros), ossia sono piante erbacee, perenni con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve con le foglie disposte a formare una rosetta basale. Tutta la pianta è glabra, provvista di lattice e con uno sgradevole odore.[6][7][8][9][10][11][12][13]

Fusto. La parte aerea del fusto è eretta e afilla. La radice è fittonante. L'altezza di queste piante varia da 1 a 2 dm (massimo 35 cm).

Foglie. Tutte le foglie formano una rosetta basale; sono a disposizione alterna ed hanno una lamina del tipo pennatopartito a contorno oblanceolato. I segmenti sono 5 – 11 per lato e hanno una forma irregolarmente rombica. Il picciolo è alato. Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 4 cm; lunghezza 6 – 14 cm.

Infiorescenza. Le infiorescenze sono composte da singoli capolini isolati all'apice di scapi afilli e non ingrossati. Ogni rosetta basale produce diversi capolini; questi sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. L'involucro è conico con 5 – 8 brattee lesiniformi (le forme variano da lineari-ovate a lineari con apice ottuso) disposte in una o due serie (in alcuni casi possono essere protette da altre 3 – 5 squame esterne a forma triangolare e lunghe 2 mm). Il ricettacolo è “nudo”, ossia privo di pagliette a protezione della base dei fiori.[14] Diametro del capolino: 2,5 – 3 cm. Dimensioni delle squame: larghezza 1 mm; lunghezza 9 mm.

Fiori. I fiori sono tutti del tipo ligulato[15] (il tipo tubuloso, i fiori del disco, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono tetra-ciclici (sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono tutti ermafroditi e zigomorfi.[14]

*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[16]
  • Calice: i sepali del Calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla è ligulata con 5 dentelli terminali; è lunga 13 – 16 mm ed è colorata di giallo-dorato (a volte sono presenti delle venature purpuree).
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[17] Le antere alla base sono acute. Il polline è tricolporato.[18]
  • Gineceo: gli stigmi dello stilo sono due divergenti; l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Gli stigmi sono filiformi e pelosi sul lato inferiore con la superficie stigmatica posizionata internamente (vicino alla base).[19]
  • Fioritura: da luglio ad agosto.

Frutti. I frutti sono degli acheni prismatici e obovoidi sormontati da un becco e privi di pappo. Il colore è bruno-giallastro. Lunghezza dell'achenio: 4 – 5 mm

Biologia modifica

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat modifica

 
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[20] – Distribuzione alpina[21])

Fitosociologia modifica

Areale alpino modifica

Dal punto di vista fitosociologico Aposeris foetida appartiene alla seguente comunità vegetale:[21]

Formazione: delle comunità forestali
Classe: Carpino-Fagetea
Ordine: Fagetalia sylvaticae

Areale italiano modifica

Per l'areale completo italiano Aposeris foetida appartiene alla seguente comunità vegetale:[22]

Macrotipologia: vegetazione forestale e preforestale.
Classe: Vaccinio myrtilli-Piceetea abietis Br.-Bl., 1939
Ordine: Piceetalia excelsae Pawłowski, 1928
Alleanza: Piceion excelsae Pawłowski, 1928
Suballeanza: Calamagrostio variae-Abietenion (Horvat) Exner & Willner, 2007

Descrizione. La suballeanza Calamagrostio variae-Abietenion è relativa alle foreste su suoli in prevalenza carbonatici. Le aree interessate sono quelle montane, submontane e subalpine delle Alpi e Prealpi. Le specie arboree maggiormente presenti in queste aree sono: Abies alba e/o Picea excelsa. Il sottobosco di queste comunità è molto ricco di specie arbustive (tra cui Lonicera alpigena e Sorbus aucuparia) ed erbacee (ad es. Calamagrostis varia e Anemone trifolia).[23]

Specie presenti nell'associazione: Picea excelsa, Abies alba, Vaccinium myrtillus, Oxalis acetosella, Lonicera nigra, Lonicera alpigena, Veronica urticifolia, Calamagrostis varia, Valeriana tripteris, Hepatica nobilis, Asplenium viride e Cardamine enneaphyllos.

Tassonomia modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[24], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[25] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[26]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][10][11]

Il basionimo per questa specie è: Hyoseris foetida L., 1753.

Filogenesi modifica

 
Cladogramma della sottotribù Hyoseridinae

Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Hyoseridinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Hyoseridinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "basale" vicina alla sottotribù Lactucinae.[11]

I caratteri più distintivi per questa sottotribù (e quindi per i suoi generi) sono:[10]

  • le foglie delle rosette basali sono profondamente dentate;
  • la forma dell'achenio varia da ellissoide-fusiforme a oblunga-obovoide;
  • il pappo può essere dimorfico (formato da setole e peli cotonosi);
  • il pappo è formato da setole sottili e flessibili.

Il genere Aposeris insieme ai generi Sonchus, Launaea, Reichardia e Hyoseris formano un gruppo fortemente monofiletico (e formano la sottotribù Hyoseridinae). In questo gruppo Aposeris risulta “basale” e quindi “fratello” del resto degli altri generi. Il cladogramma a lato dimostra graficamente i vari rapporti filogenetici tra i generi della sottotribù e tra le sottotribù “vicine”.[11]

Le specie del genere Aposeris sono simili a quelle del genere Cichorium, ma il portamento è rosulato (le foglie si presentano in rosette basali) e i capolini sono unici con le brattee dell'involucro disposte su una o due serie; la corolla è gialla; gli acheni sono sormontati da un becco e sono privi di pappo.[13]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[10][13]

  • il ciclo biologico è perenne;
  • le foglie si presentano in rosette basali e sono profondamente dentate;
  • i capolini sono isolati su scapi afilli;
  • il colore della corolla è giallo-dorato;
  • l'achenio è senza pappo.

Il numero cromosomico di A. foetida è: 2n = 16 (diploide).[10][13]

In precedenti trattazioni il genere di questa voce era descritto all'interno della sottotribù Hypochaeridinae Less. 1832.[10]

Sinonimi modifica

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[2]

  • Bohadschia lucida F.W.Schmidt
  • Cichorium aposeris E.H.L.Krause
  • Cynthia montana Standl.
  • Hyoseris calyculata Poir.
  • Hyoseris foetida L.
  • Hyoseris setulosa Guss. ex DC.
  • Lapsana foetida (L.) F.W.Schmidt
  • Lapsana taraxacoides Forssk.
  • Lapsana taraxaconoides J.F.Gmel.

Altre notizie modifica

La Lattuga fetida in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:

  • (DE) Hainlattich, Stinkender Hainsalat
  • (FR) Aposéris fétide

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  3. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11 ottobre 2012.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11 ottobre 2012.
  6. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 224.
  7. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  8. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  9. ^ Judd 2007, pag.517.
  10. ^ a b c d e f Kadereit & Jeffrey 2007, pag.196.
  11. ^ a b c d Funk & Susanna 2009, pag. 350.
  12. ^ Cichorieae Portal, su cichorieae.e-taxonomy.net. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  13. ^ a b c d Pignatti 2018, vol.3 pag.1040.
  14. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 222.
  15. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 12.
  16. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  17. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  18. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  19. ^ Judd 2007, pag. 523.
  20. ^ Conti et al. 2005, pag. 54.
  21. ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 624.
  22. ^ Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 5 gennaio 2022.
  23. ^ Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 74.1.1.3 SUBALL. CALAMAGROSTIO VARIAE-ABIETENION (HORVAT 1962) EXNER & WILLNER 2007. URL consultato il 23 aprile 2019.
  24. ^ Judd 2007, pag. 520.
  25. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  26. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.

Bibliografia modifica

  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
  • F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
  • Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
  • D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina., Bologna, Zanichelli, 2004.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.

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