Atlas V
Il razzo Atlas V è un veicolo di lancio non riutilizzabile (in inglese Expendable Launch Vehicle) di classe media costruito originariamente da Lockheed Martin ed ora dalla United Launch Alliance (ULA), la joint venture Lockheed Martin-Boeing. È il razzo attivo statunitense più longevo. Nell'agosto 2021, l'ULA ha annunciato che Atlas V sarebbe stato ritirato e tutti i 29 lanci rimanenti sarebbero stati venduti. Al 6 ottobre 2023 rimangono 17 lanci. Aerojet Rocketdyne sviluppa e costruisce i booster principali (AJ-60A) dell'Atlas V. Il razzo, costruito a Decatur, in Alabama, è composto da un primo stadio alimentato a cherosene ed ossigeno liquido, che utilizza un motore russo RD-180, ed uno stadio superiore Centaur a idrogeno e ossigeno liquidi. Alcune configurazioni utilizzano dei razzi impulsori aggiuntivi. Tutti assieme, questi componenti sono riferiti come il razzo vettore Atlas V.
Atlas V | |
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![]() | |
Informazioni | |
Funzione | EELV/Vettore di lancio medio-pesante |
Produttore | United Launch Alliance |
Nazione di origine | ![]() |
Dimensioni | |
Altezza | 58,3 m |
Diametro | 3,81 m |
Massa | 334,500 t |
Stadi | 2 |
Capacità | |
Carico utile verso orbita terrestre bassa | 8210-18850 kg[1] |
Carico utile verso orbita di trasferimento geostazionaria | 4 750 - 8 900 kg[1] |
Cronologia dei lanci | |
Stato | In attività |
Basi di lancio | Cape Canaveral SLC-41 Vandenberg AFB SLC-3E |
Successi | 53 |
Fallimenti parziali | 1 (401)[2] |
Volo inaugurale | 21 agosto 2002 |
Carichi notevoli | Mars Reconnaissance Orbiter New Horizons |
Razzi ausiliari (Not Heavy) - AJ-60A | |
Nº razzi ausiliari | Da 1 a 5 |
Propulsori | 1 razzo a propellente solido |
Spinta | 1270 kN |
Impulso specifico | 275 s |
Tempo di accensione | 94 s |
Propellente | Propellente solido |
1º stadio – Atlas CCB | |
Propulsori | 1 RD-180 |
Spinta | 4 152 kN |
Impulso specifico | 311 s |
Tempo di accensione | 253 s |
Propellente | RP-1/LOX |
2º stadio (Atlas V XX1) – Centaur | |
Propulsori | 1 RL-10A |
Spinta | 99,2 kN |
Impulso specifico | 451 s |
Tempo di accensione | 842 s |
Propellente | LH2/LOX |
2º stadio (Atlas V XX2) – Centaur | |
Propulsori | 2 RL-10A |
Spinta | 147 kN |
Impulso specifico | 449 s |
Tempo di accensione | 421 s |
Propellente | LH2/LOX |
Nei suoi 99 lanci effettuati, dal volo inaugurale nell'agosto 2002 a ottobre 2023, l'Atlas V ha avuto una percentuale di successo quasi perfetta (98,93%).[3] Durante il volo del 15 luglio 2007, un'anomalia nello stadio superiore determinò lo spegnimento anticipato dello stadio Centaur, che rilasciò il carico utile — una coppia di satelliti di sorveglianza oceanici — in un'orbita più bassa di quanto pianificato.[4] Tuttavia il National Reconnaissance Office che commissionò i satelliti, ha comunque catalogato la missione come un successo.[5]
Storia modifica
L'Atlas V è tra gli ultimi membri della famiglia di razzi Atlas, che deriva dal missile Atlas; è un diretto discendente dei precedenti Atlas II e specialmente dell'Atlas III. Molti elementi strutturali della propulsione e dell'avionica sono o identici o diretti derivati da quelli usati nei precedenti lanciatori.
Il più evidente cambiamento esterno è ai serbatoi del primo stadio: questi non usano più una paratia intermedia di 10 ft di diametro in acciaio inossidabile né la tecnica ad '1,5 stadi' in cui due motori venivano espulsi a metà del volo e un terzo continuava a fornire propulsione per tutto il tragitto da terra all'orbita, ma invece si utilizza un primo stadio in acciaio saldato di 12,5 ft diametro molto più simile alla famiglia di lanciatori Titan o al serbatoio esterno dello Space Shuttle.
L'Atlas V è stato sviluppato da Lockheed Martin Commercial Launch Services come parte del programma Evolved Expendable Launch Vehicle della USAF. Il termine expendable launch vehicle (veicolo di lancio non riutilizzabile) è usato per indicare che il razzo è utilizzabile una sola volta. I lanci avvengono dal Space Launch Complex 41 a Cape Canaveral Air Force Station e dal Space Launch Complex 3 East della Vandenberg Air Force Base per i lanci verso orbite polari.
Il primo Atlas V è stato lanciato il 21 agosto 2002; da allora 99 lanci con l'Atlas V sono stati effettuati con successo fino a ottobre 2023 se si eccettua l'anomalia del 2007. La famiglia dell'Atlas V usa un motore singolo, il russo RD-180 il quale alimenta un Common Core Booster (CCB), con fino a cinque razzi impulsori aggiuntivi a propellente solido (forniti da Aerojet Rocketdyne). Il CCB ha un diametro di 3,8 metri, un'altezza di 32,5 m ed usa 284 450 kg di ossigeno liquido e RP-1 come propellente. Il razzo rimane in funzione per circa quattro minuti e imprime una spinta iniziale superiore ai 4 MN. La maggior parte di questa spinta è fornita dal motore russo RD-180, che da solo fornisce ben 4 152 MN.
Lo stadio superiore Centaur usa un serbatoio per il propellente a pressione stabilizzata ed è alimentato con propellenti criogenici. Lo stadio Centaur per l'Atlas V è ridotto ad 1,68 m ed è propulso da due motori Pratt & Whitney RL10A-4-2, ognuno in grado di imprimere una spinta di 99,2 kN. Gli avanzamenti operativi e di affidabilità che sono stati apportati alla variante RL10A-4-2 sono quindi disponibili per questa configurazione. La unità di navigazione inerziale (INU) del Centaur provvede alla guida e navigazione sia per l'Atlas che per il Centaur e controlla la pressione del serbatoio e l'uso del propellente sempre per ambedue. I motori del Centaur sono in grado di essere accesi molteplici volte nello spazio permettendo l'inserimento in orbita terrestre bassa e, dopo un periodo di stazionamento, l'inserimento in una orbita di trasferimento geostazionaria. Una successiva terza accensione dopo un periodo di stazionamento di molte ore permette l'inserimento dei carichi utili in orbita geostazionaria. Il Centaur ha la più alta proporzione di propellente relativa alla massa totale rispetto a tutti gli altri moderni stadi superiori e quindi può inserire dei carichi utili di massa cospicua in orbite ad alta energia.
Molti sistemi sull'Atlas V sono stati migliorati sia prima del primo volo dell'Atlas V che dopo. Un miglioramento alla Fault Tolerant INU (FTINU) è stato completato per migliorare l'affidabilità delle missioni dei veicoli Atlas.
Il più pesante carico utile mai lanciato da un Atlas V in orbita terrestre bassa è della versione N22 ed è stato nel volo di prova della CST-100 Starliner della Boeing, nel maggio 2022 (13.000 kg).[6] I satelliti più pesanti inviati invece in orbita geostazionaria sono i cinque MUOS, satelliti militari per telecomunicazioni, pesanti poco meno di 7 tonnellate.
Anomalia del 2007 modifica
L'unico evento anomalo nella storia del sistema di lancio Atlas V avvenne il 15 giugno 2007, quando il motore dello stadio superiore Centaur di un Atlas V si spense prima del previsto, rilasciando il proprio carico utile, ovvero una coppia di satelliti di sorveglianza L-30 del National Reconnaissance Office, in un'orbita più bassa del programmato[4]. La causa dell'anomalia fu rintracciata in una valvola allentata. Sostituire la valvola condusse ad un ritardo nel successivo lancio di un Atlas V[7].
Sviluppi modifica
L'Atlas V-Heavy, detto anche configurazione HLV, era un progetto per una versione pesante dell'Atlas V, che avrebbe utilizzato tre stadi Common Core Booster (CCB) per sollevare un carico utile di 29.400 kg nell'orbita terrestre bassa. ULA dichiarò che sarebbe stato disponibile 30 mesi dopo l'ordine[8]. Circa il 95% dell'hardware richiesto per l'Atlas HLV è già stato utilizzato nei voli dell'Atlas V, tuttavia il progetto è stato annullato perché giudicato troppo costoso dal governo statunitense per soddisfare la sua lista di lanci.[9]
Nel 2015, ULA ha annunciato che i booster a razzo solido (SRB) AJ-60A prodotti dall'Aerojet Rocketdyne, allora in uso sugli Atlas V, sarebbero stati sostituiti dai nuovi booster GEM 63 prodotti da Northrop Grumman Innovation Systems. La versione migliorata GEM 63XL verranno utilizzati anche sul veicolo di lancio Vulcan Centaur che sostituirà l'Atlas V.[10] Il primo lancio dell'Atlas V con i booster GEM 63 è avvenuto il 13 novembre 2020.[11][12]
Versioni modifica
Ogni lanciatore Atlas ha una designazione a tre cifre che è determinata dalle caratteristiche del razzo. La prima cifra è il diametro in metri della carenatura a cono (sulla testa del lanciatore) ed è di quattro o cinque e "N" per i lanci delle capsule dell'equipaggio (poiché non viene utilizzata la carenatura del carico utile quando viene lanciata una capsula dell'equipaggio). La seconda cifra indica il numero di booster a propellente solido attaccati alla base del lanciatore e può variare da zero a tre con la carenatura da 4 metri e da zero a cinque con la carenatura da 5 metri. La terza cifra indica il numero di motori dello stadio Centaur, che sono uno o due. Centaur a motore singolo (Single-engine Centaur, SEC) sono utilizzati tipicamente per satelliti da posizionare in orbita di trasferimento geostazionaria o che devono raggiungere la velocità di fuga. I Centaur a doppio motore (Dual-engine Centaur, DEC) sono invece usati per satelliti da inserire in orbita terrestre bassa.
Per esempio, la versione 552 dell'Atlas V si riferisce ad un lanciatore con carenatura da cinque metri, con cinque razzi impulsori e con uno stadio Centaur con doppio motore. Una versione 431 indica un lanciatore Atlas V con carenatura di quattro metri con tre razzi impulsori ed un Centaur a motore singolo.
- Lanciatori confrontabili
Angara - Ariane 5 - Chang Zheng 5 - Delta IV - Falcon 9 - Proton
Capacità modifica
Data della lista: 8 agosto 2019[13]
- Stadio superiore
- SEC – Single Engine Centaur (1 motore RL-10)
- DEC – Dual Engine Centaur (2 motori RL-10)
- Stato
Operativo
Ritirato
Non sviluppato
Versione | Carenatura | CCB | SRB | Stadio superiore | Payload in LEO, kg | Payload in GTO, kg | Nr. lanci | Costo |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
401 | 4 m | 1 | – | SEC | 9,797 | 4,750 [14] | 41 | US$109 million [15] |
402 | 4 m | 1 | – | DEC | 12,500 [16] | – | 0 | – |
411 | 4 m | 1 | 1 | SEC | 12,150 [14] | 5,950 | 6 | US$115 million [15] |
412 | 4 m | 1 | 1 | DEC | – | – | 0 | – |
421 | 4 m | 1 | 2 | SEC | 14,067 [14] | 6,890 | 9 | US$123 million [15] |
422 | 4 m | 1 | 2 | DEC | – | – | 0 | – |
431 | 4 m | 1 | 3 | SEC | 15,718 [14] | 7,700 | 3 | US$130 million [15] |
501 | 5,4 m | 1 | – | SEC | 8,123 [14] | 3,775 | 7 | US$120 million [15] |
502 | 5,4 m | 1 | – | DEC | – | – | 0 | – |
511 | 5,4 m | 1 | 1 | SEC | 10,986[14] | 5,250 | 1 | US$130 million [15] |
512 | 5,4 m | 1 | 1 | DEC | – | – | 0 | – |
521 | 5,4 m | 1 | 2 | SEC | 13,490 [14] | 6,475 | 2 | US$135 million [15] |
522 | 5,4 m | 1 | 2 | DEC | – | – | 0 | – |
531 | 5,4 m | 1 | 3 | SEC | 15,575 [14] | 7,475 | 5 | US$140 million [15] |
532 | 5,4 m | 1 | 3 | DEC | – | – | 0 | – |
541 | 5,4 m | 1 | 4 | SEC | 17,443 [14] | 8,290 | 9 | US$145 million [15] |
542 | 5,4 m | 1 | 4 | DEC | – | – | 0 | – |
551 | 5,4 m | 1 | 5 | SEC | 18,814 [14] | 8,900 | 13 | US$153 million [15] |
552 | 5,4 m | 1 | 5 | DEC | 20,520 [16] | – | 0 | – |
Heavy (HLV / 5H1) | 5,4 m | 3 | – | SEC | – | – | 0 | – |
Heavy (HLV DEC / 5H2) | 5,4 m | 3 | – | DEC | 29,400 | – | 0 | – |
N22 (per CST-100 Starliner) [17] | None | 1 | 2 | DEC | ~13,000 [18] (alla ISS) |
– | 2 | – |
Lanci rilevanti modifica
Il primo carico utile lanciato fu il satellite per comunicazioni Hot Bird 6, mandato in orbita di trasferimento geostazionaria (GTO) il 21 agosto 2002 da un Atlas V 401.[19]
Il 12 agosto 2005, il Mars Reconnaissance Orbiter venne lanciato a bordo di un veicolo di lancio Atlas V 401 dallo Space Launch Complex 41 presso la Cape Canaveral Air Force Station (CCAFS). Lo stadio superiore Centaur completò le sue accensioni in un periodo di 56 minuti, posizionando MRO in un'orbita di trasferimento interplanetaria verso Marte.[20]
Il 19 gennaio 2006, la sonda New Horizons fu lanciata da un razzo Atlas V 551.[21] Fu il primo lancio della configurazione Atlas V 551 con cinque razzi a propellente solido e il primo Atlas V con un terzo stadio, che venne aggiunto per arrivare alla velocità di fuga della Terra (11,2 km/s) e inserirsi su una traiettoria verso il sistema solare esterno per raggiungere Plutone. Quando si separò l'ultimo stadio, la sonda aveva raggiunto una velocità record al lancio di 16,2 km/s, che gli consentì di oltrepassare l'orbita lunare in sole 9 ore, e raggiungere Giove in 13 mesi.[22]
L'8 dicembre 2016, la missione di ritorno del campione di un asteroide OSIRIS-REx venne lanciata su un Atlas V 411. Arrivata all'asteroide Bennu nel dicembre 2018 è ripartita verso la Terra per riportare un campione nel settembre 2023.[23]
Le prime quattro missioni dello spazioplano Boeing X-37B sono state lanciate con successo con l'Atlas V. L'X-37B, noto anche come Orbital Test Vehicle (OTV), è un veicolo spaziale robotico riutilizzabile gestito dall'USAF. Il primo atterraggio della base aeronautica di Vandenberg sulla pista di 4.600 m dello Space Shuttle è avvenuto nel dicembre 2010.[24]
Il 20 dicembre 2019, la prima capsula con equipaggio Starliner è stata lanciata nel volo di prova senza equipaggio Boe-OFT. Il veicolo di lancio Atlas V ha funzionato perfettamente, ma un'anomalia della navicella spaziale l'ha lasciata in un'orbita sbagliata. L'orbita era troppo bassa per raggiungere la destinazione del volo, la ISS, e la missione è stata successivamente interrotta.
Ritiro e sostituto modifica
Il conflitto russo-ucraino, iniziato nel 2014, ha portato a un tentativo di sostituire il motore RD-180 fornito dalla Russia e utilizzato sul booster di primo stadio dell'Atlas V. Gli studi che ne seguirono portarono alla decisione dell'ULA di sviluppare il nuovo veicolo di lancio Vulcan Centaur per sostituire gli esistenti Atlas V e Delta IV.[25]
Nel settembre 2014, ULA ha annunciato una partnership con Blue Origin per sviluppare il motore BE-4 LOX a metano per sostituire l'RD-180 dei booster del primo stadio. Poiché il nucleo dell'Atlas V è progettato attorno al carburante RP-1 (cherosene) e non può essere adattato per utilizzare un motore alimentato a metano, è in fase di sviluppo un nuovo primo stadio. Questo booster avrà lo stesso diametro del serbatoio del primo stadio del Delta IV e sarà alimentato da due motori BE-4 aventi una spinta da 2400 kN.[26] Il motore era già al terzo anno di sviluppo da parte di Blue Origin e ULA prevedeva che il nuovo stadio iniziasse a volare dal 2019. Il Vulcan dovrebbe lanciare in orbita i satelliti di Amazon che formeranno la rete del progetto Kuiper, tuttavia il lancio inaugurale fu rinviato prima al 2021 e poi al 2023.[27]
La ULA, dopo l'ultimo acquisto di motori RD-180, nel 2021 ha annunciato che ritirerà l'Atlas V e che rispetterà i lanci già venduti, l'ultimo dei quali è previsto per la metà degli anni 2020.[28]
Lanci dell'Atlas V modifica
# | Data e orario
(UTC) |
Tipo | Numero seriale | Sito di lancio | Carico | Tipo di carico | Orbita | Esito | Note |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 21 agosto 2002, 22:05 | 401 | AV-001 | CCAFS SLC-41 | Hot Bird 6 | Satellite per comunicazioni | GSO | Riuscito | Primo lancio di un Atlas V |
2 | 13 maggio 2003, 22:10 | 401 | AV-002 | CCAFS SLC-41 | Hellas Sat 2 | Satellite per comunicazioni | GSO | Riuscito | Primo satellite greco e di Cipro |
3 | 17 luglio 2003, 23:45 | 521 | AV-003 | CCAFS SLC-41 | Rainbow 1 | Satellite per comunicazioni | GSO | Riuscito | Primo lancio con la carenatura da 5 metri Primo lancio con booster |
4 | 17 dicembre 2004, 12:07 | 521 | AV-005 | CCAFS SLC-41 | AMC 16 | Satellite per comunicazioni | GSO | Riuscito | |
5 | 11 marzo 2005, 21:42 | 431 | AV-004 | CCAFS SLC-41 | Inmarsat 4-F1 | Satellite per comunicazioni | GSO | Riuscito | Primo lancio di un 400 con boosters |
6 | 12 agosto 2005, 11:43 | 401 | AV-007 | CCAFS SLC-41 | Mars Reconnaissance Orbiter | Orbiter attorno a Marte | Aerocentrica | Riuscito | Primo lancio per la NASA |
7 | 19 gennaio 2006, 19:00 | 551 | AV-010 | CCAFS SLC-41 | New Horizons | Sonda per Plutone e fascia di Kuiper | Orbita di fuga | Riuscito | Primo lancio con un terzo stadio Star 48B Secondo lancio per la NASA |
8 | 20 aprile 2006, 20:27 | 411 | AV-008 | CCAFS SLC-41 | Astra 1KR | Satellite per comunicazioni | GSO | Riuscito | |
9 | 8 marzo 2007, 03:10 | 401 | AV-013 | CCAFS SLC-41 | Space Test Program-1 | 6 satelliti di ricerca militari | LEO | Riuscito | Primo Lancio di un Atlas dall'ULA Primo lancio notturno Prima missione dell'Atlas V con 3 accensioni |
10 | 15 giugno 2007, 15:11 | 401 | AV-009 | CCAFS SLC-41 | USA-194 (NRO L-30/NOSS-4-3A & B) | 2 satelliti dell'NRO | LEO | Fallimento parziale (orbita più bassa del previsto; catalogata come successo) | Primo Atlas V per il National Reconnaissance Office |
11 | 11 ottobre 2007, 00:22 | 421 | AV-011 | CCAFS SLC-41 | USA-195 (WGS SV-1) | Satellite militare | GTO | Riuscito | Sostituzione di una valvola |
12 | 10 dicembre 2007, 22:05 | 401 | AV-015 | CCAFS SLC-41 | USA-198 (NRO L-24) | Satellite NRO | Molniya | Riuscito | |
13 | 13 marzo 2008, 10:02 | 411 | AV-006 | VAFB SLC-3E | USA-200 (NRO L-28) | Satellite NRO | Molniya | Riuscito | Primo lancio da Vandenberg |
14 | 14 aprile 2008, 20:12 | 421 | AV-014 | CCAFS SLC-41 | ICO G1 | Satellite per comunicazioni | LEO | Riuscito | Lancio "Lockheed Martin Commercial Launch" Più grande satellite commerciale al mondo prima del lancio del TerreStar-1 nel 2009 da un Ariane 5 Più pesante carico utile lanciato fino a quello del MUOS-1 nel 2012 |
15 | 4 aprile 2009, 00:31 | 421 | AV-016 | CCAFS SLC-41 | USA-204 (WGS SV2) | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
16 | 18 giugno 2009, 21:32 | 401 | AV-020 | CCAFS SLC-41 | LCROSS | Esplorazione lunare | TLI | Riuscito | Primo stadio Centaur ad impattare con la Luna Terzo lancio per la NASA |
17 | 8 settembre 2009, 21:35 | 401 | AV-018 | CCAFS SLC-41 | USA-207 (PAN) | Satellite militare | GTO[29] | Riuscito | |
18 | 18 ottobre 2009, 16:12 | 401 | AV-017 | VAFB SLC-3E | USA-210 (DMSP 5D3-F18) | Satellite meteorologico militare | LEO | Riuscito | |
19 | 23 novembre 2009, 06:55 | 431 | AV-024 | CCAFS SLC-41 | Intelsat 14 | Satellite per comunicazioni | GTO | Riuscito | Lancio LMCLS |
20 | 11 febbraio 2010, 15:23 | 401 | AV-021 | CCAFS SLC-41 | Solar Dynamics Observatory | Telescopio solare | GTO | Riuscito | Quarto lancio per la NASA |
21 | 22 aprile 2010, 23:52 | 501 | AV-012 | CCAFS SLC-41 | USA-212 (X-37B OTV-1) | Test di un veicolo militare | LEO | Riuscito | Un pezzo di carenatura esterna non si distrusse al rientro e si schiantò sulle Hilton Head Island |
22 | 14 agosto 2010, 11:07 | 531 | AV-019 | CCAFS SLC-41 | USA-214 (AEHF-1) | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
23 | 21 settembre 2010, 04:03 | 501 | AV-025 | VAFB SLC-3E | USA-215 (NRO L-41) | Satellite NRO | LEO | Riuscito | |
24 | 5 marzo 2011, 22:46 | 501 | AV-026 | CCAFS SLC-41 | USA-226 (X-37B OTV-2) | Test di un veicolo militare | LEO | Riuscito | |
25 | 15 aprile 2011, 04:24 | 411 | AV-027 | VAFB SLC-3E | USA-229 (NRO L-34) | Satellite NRO | LEO | Riuscito | |
26 | 7 maggio 2011, 18:10 | 401 | AV-022 | CCAFS SLC-41 | USA-230 (SBIRS-GEO-1) | Satellite di allarme missilistico | GTO | Riuscito | |
27 | 5 agosto 2011, 16:25 | 551 | AV-029 | CCAFS SLC-41 | Juno | Orbiter gioviano | Orbita di fuga | Riuscito | Quinto lancio per la NASA |
28 | 26 novembre 2011, 15:02 | 541 | AV-028 | CCAFS SLC-41 | Mars Science Laboratory | Rover marziano | Orbita di fuga | Riuscito | Primo lancio della configurazione 541. Il Centaur in orbita solare Sesto lancio per la NASA |
29 | 24 febbraio 2012, 22:15 | 551 | AV-030 | CCAFS SLC-41 | MUOS-1 | Satellite militare | GTO | Riuscito | 200° lancio di un Centaur
Carico più pesante fino al lancio del MUOS-2 |
30 | 4 maggio 2012, 18:42 | 531 | AV-031 | CCAFS SLC-41 | USA-235 (AEHF-2) | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
31 | 20 giugno 2012, 12:28 | 401 | AV-023 | CCAFS SLC-41 | USA-236 (NROL-38) | Satellite NRO | GSO | Riuscito | 50° lancio EELV |
32 | 30 agosto 2012, 08:05 | 401 | AV-032 | CCAFS SLC-41 | Van Allen Probes (RBSP) | Esplorazione delle fasce di Van Allen | MEO | Riuscito | Settimo lancio per la NASA |
33 | 13 settembre 2012, 21:39 | 401 | AV-033 | VAFB SLC-3E | USA-238 (NROL-36) | Satellite NRO | LEO | Riuscito | |
34 | 11 dicembre 2012, 18:03 | 501 | AV-034 | CCAFS SLC-41 | USA-240 (X-37B OTV-3) | Test di un veicolo orbitale militare | LEO | Riuscito | |
35 | 31 gennaio 2013, 01:48 | 401 | AV-036 | CCAFS SLC-41 | TDRS-11 (TDRS-K) | Ripetitore satellitare | GTO | Riuscito | |
36 | 11 febbraio 2013, 18:02 | 401 | AV-035 | VAFB SLC-3E | Landsat 8 | Satellite per osservazione terrestre | LEO | Riuscito | Primo lancio sulla East Coast per la NASA Ottavo lancio totale per la NASA |
37 | 19 marzo 2013, 21:21 | 401 | AV-037 | CCAFS SLC-41 | USA-241 (SBIRS-GEO 2) | Satellite di allarme missilistico | GTO | Riuscito | |
38 | 15 maggio 2013, 21:38 | 401 | AV-039 | CCAFS SLC-41 | USA-242 (GPS IIF-4) | Satellite per navigazione satellitare | MEO | Riuscito | Primo satellite GPS lanciato da un Atlas V Missione più lunga |
39 | 19 luglio 2013, 13:00 | 551 | AV-040 | CCAFS SLC-41 | MUOS-2 | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
40 | 18 settembre 2013, 08:10 | 531 | AV-041 | CCAFS SLC-41 | USA-246 (AEHF-3) | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
41 | 18 novembre 2013, 18:28 | 401 | AV-038 | CCAFS SLC-41 | MAVEN | Orbiter marziano | Orbita di fuga | Riuscito | Nono lancio per la NASA |
42 | 6 dicembre 2013, 07:14 | 501 | AV-042 | VAFB SLC-3E | USA-247 (NROL-39) | Satellite NRO | LEO | Riuscito | |
43 | 24 gennaio 2014, 02:33 | 401 | AV-043 | CCAFS SLC-41 | TDRS-12 (TDRS-L) | Ripetitore satellitare | GTO | Riuscito | |
44 | 3 aprile 2014, 14:46 | 401 | AV-044 | VAFB SLC-3E | USA-249 (DMSP-5D3 F19) | Satellite meteorologico militare | LEO | Riuscito | 50° lancio di un RD-180 |
45 | 10 aprile 2014, 17:45 | 541 | AV-045 | CCAFS SLC-41 | USA-250 (NROL-67) | Satellite NRO | GEO | Riuscito | |
46 | 22 maggio 2014, 13:09 | 401 | AV-046 | CCAFS SLC-41 | USA-252 (NROL-33) | Satellite NRO | GEO | Riuscito | |
47 | 2 agosto 2014, 03:23 | 401 | AV-048 | CCAFS SLC-41 | USA-256 (GPS IIF-7) | Satellite GPS | MEO | Riuscito | |
48 | 13 agosto 2014, 18:30 | 401 | AV-047 | VAFB SLC-3E | WorldView-3 | Satellite per l'osservazione della Terra | LEO | Riuscito | |
49 | 17 settembre 2014, 00:10 | 401 | AV-049 | CCAFS SLC-41 | USA-257 (CLIO) | Satellite militare | GTO[30] | Riuscito | |
50 | 29 ottobre 2014, 17:21 | 401 | AV-050 | CCAFS SLC-41 | USA-258 (GPS IIF-8) | Satellite GPS | MEO | Riuscito | 50° lancio di un Atlas V |
51 | 13 dicembre 2014, 03:19 | 541 | AV-051 | VAFB SLC-3E | USA-259 (NROL-35) | Satellite NRO | Molniya | Riuscito | Primo uso di un RL10C nello stadio superiore Centaur |
52 | 21 gennaio 2015, 01:04 | 551 | AV-052 | CCAFS SLC-41 | MUOS-3 | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
53 | 13 marzo 2015, 02:44 | 421 | AV-053 | CCAFS SLC-41 | MMS | Satelliti per studi sulla magnetosfera | HTO | Riuscito | Decimo lancio per la NASA |
54 | 20 maggio 2015, 15:05 | 501 | AV-054 | CCAFS SLC-41 | X-37B OTV-4, ULTRASat | Veicolo orbitale militare, CubeSat | LEO | Riuscito | |
55 | 15 luglio 2015, 15:36 | 401 | AV-055 | CCAFS SLC-41 | USA-262 (GPS IIF-10) | Satellite GPS | MEO | Riuscito | |
56 | 2 settembre 2015, 10:18 | 551 | AV-056 | CCAFS SLC-41 | MUOS-4 | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
57 | 2 ottobre 2015, 10:28 | 421 | AV-059 | CCAFS SLC-41 | Mexsat-2 | Satellite per le telecomunicazioni | GTO | Riuscito | |
58 | 8 ottobre 2015, 12:49 | 401 | AV-058 | VAFB SLC-3E | USA-264(NROL-55) | Satellite NRO | LEO | Riuscito | |
59 | 31 ottobre 2015, 16:13 | 401 | AV-060 | CCAFS SLC-41 | USA-265 (GPS IIF-11) | Satellite GPS | MEO | Riuscito | |
60 | 6 dicembre 2015, 21:44 | 401 | AV-061 | CCAFS SLC-41 | Cygnus CRS OA-4 | Rifornimenti per la ISS | LEO | Riuscito | Primo Atlas per il supporto del programma della ISS Undicesimo lancio per la NASA |
61 | 5 febbraio 2016, 13:38 | 401 | AV-057 | CCAFS SLC-41 | USA-266 (GPS IIF-12) | Satellite GPS | MEO | Riuscito | |
62 | 23 marzo 2016, 03:05 | 401 | AV-064 | CCAFS SLC-41 | Cygnus CRS OA-6 | Rifornimenti per la ISS | LEO | Riuscito | Spegnimento anticipato del primo stadio, ma la missione è proseguita normalmente Dodicesimo lancio per la NASA |
63 | 24 giugno 2016, 14:30 | 551 | AV-063 | CCAFS SLC-41 | MUOS-5 | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
64 | 28 luglio 2016, 12:37 | 421 | AV-065 | CCAFS SLC-41 | USA-267 (NROL-61) | Satellite NRO | GTO | Riuscito | |
65 | 8 settembre 2016, 23:05 | 411 | AV-067 | CCAFS SLC-41 | OSIRIS-REx | Studio degli asteroidi | Orbita eliocentrica | Riuscito | Tredicesimo lancio per la NASA |
66 | 11 novembre 2016, 18:30 | 401 | AV-062 | VAFB SLC-3E | WorldView-4 (GeoEye-2) + 7 cubesat NRO | Fotografie terrestri, Cubesat | Orbita eliocentrica | Riuscito | |
67 | 19 novembre 2016, 23:42 | 541 | AV-069 | CCAFS SLC-41 | GOES-R | Meteorologia | GTO | Riuscito | 100° lancio EELV |
68 | 18 dicembre 2016, 19:13 | 431 | AV-071 | CCAFS SLC-41 | EchoStar 19 (Jupiter 2) | Satellite per le telecomunicazioni | GTO | Riuscito | |
69 | 21 gennaio 2017, 00:42 | 401 | AV-066 | CCAFS SLC-41 | USA-273 (SBIRS GEO-3) | Satellite di allarme missilistico | GTO | Riuscito | |
70 | 1 marzo 2017, 17:49 | 401 | AV-068 | VAFB SLC-3E | NROL-79 | Satellite di riconoscimento | LEO | Riuscito | |
71 | 18 aprile 2017, 15:11 | 401 | AV-070 | CCAFS SLC-41 | Cygnus CRS OA-7 | Rifornimento ISS | LEO | Riuscito | Quattordicesimo lancio per la NASA |
72 | 18 agosto 2017 | 401 | AV-074 | CCAFS SLC-41 | TDRS-13 | Satellite per telecomunicazioni | GTO | Riuscito | |
73 | 24 Settembre 2017 | 541 | AV-072 | VAFB SLC-3E | NROL-42 | Satellite di riconoscimento | EEO | Riuscito | |
74 | 15 Ottobre 2017 | 421 | AV-075 | CCAFS SLC-41 | NROL-52 | Satellite di riconoscimento | GTO | Riuscito | |
75 | 20 Gennaio 2018 | 411 | AV-076 | CCAFS SLC-41 | SBIRS GEO 4 | Difesa missilistica | GTO | Riuscito | |
76 | 1 Marzo 2018 | 541 | AV-077 | CCAFS SLC-41 | GOES S | Satellite meteorologico | GTO | Riuscito | |
77 | 14 Aprile 2018 | 551 | AV-079 | CCAFS SLC-41 | AFSPC 11 | Satellite militare | GEO | Riuscito | |
78 | 5 maggio 2018 | 401 | AV-078 | VAFB SLC-3E | InSight | Lander per lo studio del clima di Marte | Orbita eliocentrica | Riuscito | Quindicesimo lancio per la NASA |
79 | 17 Ottobre 2018 | 551 | AV-073 | CCAFS SLC-41 | AEHF 4 | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
80 | 8 Agosto 2019 | 551 | AV-084 | CCAFS SLC-41 | AEHF 5 | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
81 | 20 Dicembre 2019 | N22 | AV-088 | CCAFS SLC-41 | CST-100 OFT | CST-100 Starliner Orbital Flight Test (OFT) | LEO (ISS) | Fallimento parziale, la capsula non è riuscita a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale | Sedicesimo lancio per la NASA |
82 | 10 Febbraio 2020 | 411 | AV-087 | CCAFS SLC-41 | Solar Orbiter | Satellite per lo studio del Sole | Orbita eliocentrica | Riuscito | Diciasettesimo lancio per la NASA |
83 | 26 Marzo 2020 | 551 | AV-086 | CCAFS SLC-41 | AEHF 6 | Satellite militare | GTO | Riuscito | |
84 | 17 maggio 2020 | 501 | AV-081 | CCAFS SLC-41 | X-37B Orbital Test Vehicle | Satellite militare | LEO | Riuscito | |
85 | 30 Luglio 2020 | 541 | AV-088 | CCAFS SLC-41 | Perseverance (Mars 2020) | Rover per lo studio della superficie di Marte | LMO | Riuscito | Diciottesimo lancio per la NASA |
86 | 13 Novembre 2020 | 531 | AV-090 | CCAFS SLC-41 | NROL-101 | Satellite di riconoscimento | Molniya | Riuscito | 1° lancio con i Solid Rocket Boosters GEM-36 di Northrop Grumman, sostituiscono gli AJ-60A1 di Aerojet Rocketdyne. |
87 | 18 maggio 2021 | 421 | AV-091 | CCAFS SLC-41 | SBIRS GEO-5 | Difesa missilistica | GTO | Riuscito | |
88 | 27 settembre 2021 18:12 |
401 | AV-092 | VSFB, SLC-3E | Landsat 9 | Satellite per l'osservazione della Terra | LEO | Riuscito [31] | |
89 | 16 ottobre 2021 09:34 |
401 | AV-096 | CCAFS, SLC-41 | Lucy | Sonda spaziale diretta ai troiani di Giove | Eliocentrica | Riuscito [32] | Diciannovesimo lancio per la NASA |
90 | 7 dicembre 2021 10:19 |
551 | AV-093 | CCAFS, SLC-41 | STP-3 | Dimostrazione tecnologica | GSO | Riuscito [33] | Volo più lungo mai realizzato da un razzo Atlas V. |
91 | 21 gennaio 2022 19:00 |
511 | AV-084 | CCSFS, SLC-41 | USSF-8 (GSSAP 5 & 6) |
Sorveglianza dello spazio | GSO | Riuscito[34] | Primo ed unico volo pianificato in configurazione 511 |
92 | 1 marzo 2022 21:38 |
541 | AV-095 | CCSFS, SLC-41 | GOES-T | Meteorologia | GSO | Riuscito[35] | |
93 | 19 maggio 2022 22:54 |
N22 | AV-082 | CCSFS, SLC-41 | Boe OFT-2 | Volo di prova orbitale senza equipaggio | LEO (ISS) | Riuscito[36] | Ventesimo lancio per la NASA |
94 | 1 luglio 2022 23:15 |
541 | AV-094 | CCSFS, SLC-41 | USSF-12 (WFOV) | Satellite di allarme missilistico | GSO | Riuscito[37] | Ultimo volo in configurazione 541 100° volo di un motore RD-180. |
95 | 4 agosto 2022 10:29 |
421 | AV-097 | CCSFS, SLC-41 | USA-336 (SBIRS GEO-6) | Satellite di allarme missilistico | GSO | Riuscito[38] | Ultimo volo con la configurazione 421 |
96 | 4 ottobre 2022 21:36 | 531 | AV-098 | CCSFS, SLC-41 | SES-20 & SES-21 | Satellite di telecomunicazioni | GSO | Riuscito[39] | Ultimo volo con configurazione 531 |
97 | 10 novembre 2022 09:49 | 401 | AV-099 | VSFB, SLC-3E | JPSS-2 / LOFTID | Satelliti ambientali | SSO | Riuscito[40] | Ultimo volo della configurazione 401 e ultimo lancio Atlas V da VSFB. Volo finale di un Atlas V con carenatura di 4 metri 100° utilizzo del Centaur monomotore. |
98 | 10 settembre 2023 12:47 | 551 | AV-102 | CCSFS, SLC-41 | USA-246 USA-247 USA-248 (NROL-107) |
Satelliti spia del NRO | GSO | Riuscito[41] | Ultimo lancio per l'NRO su un razzo Atlas V |
99 | 6 ottobre 2023 18:06 | 501 | AV-104 | CCSFS, SLC-41 | KuiperSat-1 & KuiperSat-2 | Satelliti per internet sperimentali | LEO | Riuscito[42] | Missione del Progetto Kuiper che trasporta due satelliti dimostrativi. Ultimo volo della configurazione 501 |
Note modifica
- ^ a b ATLAS V, su ulalaunch.com.
- ^ Gunter's Space Page - Atlas V (401), su space.skyrocket.de.
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- ^ Ian Atkinson, ULA conducts NROL-107 launch, last Atlas NRO mission, in NASASpaceFlight, 10 settembre 2023. URL consultato il 10 settembre 2023.
- ^ Wall Mike, Atlas V rocket launches Amazon's 1st 2 internet satellites to orbit (video), in Space.com, 6 ottobre 2023. URL consultato il 6 ottobre 2023.
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Atlas V
Collegamenti esterni modifica
- (EN) ULA data sheets, su ulalaunch.com. URL consultato il 2 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2008).
- (EN) Atlas - Yesterday, Today and Tomorrow, su lockheedmartin.com. URL consultato il 2 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2019).
- (EN) http://www.astronautix.com/lvs/atlasv.htm