Bernhard Kohl

ciclista su strada austriaco

Bernhard Kohl (Vienna, 4 gennaio 1982) è un ex ciclista su strada austriaco, ritiratosi nel 2009 dopo la squalifica per doping.

Bernhard Kohl
Bernhard Kohl (2007)
Nazionalità Bandiera dell'Austria Austria
Altezza 172 cm
Peso 61 kg
Ciclismo
Specialità Strada
Termine carriera 2009
Carriera
Giovanili
Rabobank
Squadre di club
2005-2006T-Mobile
2007-2008Gerolsteiner
Statistiche aggiornate al 20 luglio 2008

Carriera modifica

Da dilettante ottenne buoni risultati: campione nazionale Under-23 nel 2002, nello stesso anno vinse anche la Rund um den Henninger-Turm. Due anni più tardi conquistò, sempre nella categoria Under-23, il Tour des Pyrénées.

Kohl debuttò come professionista nel 2005 nella squadra tedesca T-Mobile. Seppur giovane, si distinse con i migliori scalatori al Critérium du Dauphiné Libéré 2006, in cui terminò terzo nella classifica generale. Nello stesso anno diventò campione d'Austria. Scelto come leader della squadra per la Vuelta a España 2006[1], fu costretto a ritirarsi a causa di una caduta[2] quando occupava l'ottava posizione nella classifica generale, ad un minuto e trentasette secondi dal leader Janez Brajkovič[3].

Nel 2007 passò alla Gerolsteiner. Fu con i colori di questa squadra che terminò terzo al Tour de France 2008, dietro Carlos Sastre e Cadel Evans, aggiudicandosi anche la maglia a pois di miglior scalatore. Venne in seguito declassato quando, il 13 ottobre 2008, L'Équipe annunciò che, dopo i controlli sui campioni nei laboratori di Châtenay-Malabry, era stata riscontrata la sua positività al CERA, l'EPO di terza generazione a cui già era stato trovato positivo Riccardo Riccò.[4][5]. Venne quindi sospeso per due anni dalla commissione antidoping austriaca NADA[6][7]. La Silence-Lotto, con cui aveva firmato un accordo triennale[8][9], annullò il contratto.

Il 25 maggio 2009 annunciò il ritiro dall'attività sportiva[10]. Poco dopo, ammise alla stampa di essersi dopato in continuazione, sin dall'età di 19 anni[11].

Palmarès modifica

Campionati austriaci, Gara in linea Under-23
Rund um den Henninger-Turm Under-23
Tour des Pyrénées
Campionati austriaci, Gara in linea

Altri successi modifica

Gmund Radkriterium
Wels Innenstadt Kriterium
Gmund Radkriterium

Piazzamenti modifica

Grandi Giri modifica

2007: 31º
2008: declassato per doping
2005: 111º
2006: ritirato

Competizioni mondiali modifica

Verona 1999 - In linea Juniores: 44º
Plouay 2001 - In linea Juniores: 11º
Lisbona 2001 - In linea Under 23: 56º
Zolder 2002 - In linea Under 23: 39º
Hamilton 2003 - In linea Under 23: 49º
Verona 2004 - In linea Elite: ritirato
Salisburgo 2006 - In linea Elite: ritirato
Stoccarda 2007 - In linea Elite: ritirato

Note modifica

  1. ^ (EN) Kohl leads T-Mobile in Vuelta, in cyclingnews.com, 23 agosto 2006. URL consultato il 1º aprile 2010.
  2. ^ (EN) Kohl recovering from crash, in www.cyclingnews.com, 5 settembre 2006. URL consultato il 1º aprile 2010.
  3. ^ (EN) Take two: this time it is Vino, in cyclingnews.com, 2 settembre 2006. URL consultato il 1º aprile 2010.
  4. ^ (EN) Kohl tests non-negative for CERA, in www.cyclingnews.com, 13 ottobre 2008. URL consultato il 26 marzo 2009.
  5. ^ (FR) Dopage - Kohl a triché lui aussi, in www.lequipe.fr, 13 ottobre 2008. URL consultato il 1º aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2012).
  6. ^ (FR) Bernhard Kohl suspendu deux ans, in www.lequipe.fr, 24 novembre 2008. URL consultato il 1º aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2012).
  7. ^ (EN) Kohl receives two-year ban, in www.cyclingnews.com, 23 novembre 2008. URL consultato il 26 marzo 2009.
  8. ^ (FR) Kohl file chez Silence-Lotto, in www.eurosport.fr, 8 settembre 2008. URL consultato il 1º aprile 2010.
  9. ^ (FR) Bernhard Kohl et Sebastian Lang chez Silence-Lotto, in dhnet.be, 8 settembre 2008. URL consultato il 1º aprile 2010.
  10. ^ (FR) Kohl annonce sa retraite, in www.lequipe.fr, 25 maggio 2009. URL consultato il 1º aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  11. ^ (FR) Cyclisme: confessions d'un dopé, in www.lemonde.fr, 9 giugno 2009. URL consultato il 1º aprile 2010.

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