Bromus japonicus

specie di pianta

Il forasacco patente (nome scientifico Bromus japonicus Thunb., 1784 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).[1]

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Forasacco patente
Bromus japonicus
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Bromeae
Genere Bromus
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Bromeae
Genere Bromus
Specie B. japonicus
Nomenclatura binomiale
Bromus japonicus
Thunb., 1784

Etimologia modifica

Il nome generico (bromus) deriva dalla lingua greca ed è un nome antico per l'avena.[2] L'epiteto specifico (japonicus) significa "di o appartenente al Giappone, giapponese".[3]

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico ed entomologo svedese Carl Peter Thunberg (1743-1828) nella pubblicazione "Flora Japonica sistens plantas insularum japonicarum" [Fl. Jap. (Thunberg) 52, t. 11 (1784][4] del 1784.[1]

Descrizione modifica

 
Il portamento
 
Le foglie
 
Infiorescenza
 
I fiori
 
Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 2 - 7 dm (massimo 90 cm). La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.[5][6][7][8][9][10][11][12]

Radici modifica

Le radici sono per lo più fascicolate; a volte sono secondarie da rizoma.

Fusto modifica

I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda e sottile. Il portamento in genere è eretto e ascendente ma gracile.

Foglie modifica

Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.

  • Guaina: la guaina è abbracciante il fusto e priva di auricole (o raramente auricolate); la superficie è densamente tomentosa.
  • Ligula: la ligula è membranosa e a volte cigliata. Lunghezza della ligula: 3 mm.
  • Lamina: la lamina ha delle forme generalmente lineari e piatte. Entrambe le superfici sono pubescenti. Dimensioni della lamina: larghezza 3 mm; lunghezza 12 – 30 cm.

Infiorescenza modifica

Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono ramificate (oppure no) e sono formate da alcune spighette (da 1 a 4 per ramo) ed hanno la forma di una pannocchia piramidale ampia (il portamento può essere annuente). I rami inferiori sono verticillati a 3 - 4, lunghi 20 – 25 mm e più o meno orizzontali (patenti). La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Lunghezza della pannocchia: 10 – 20 cm.

Spighetta modifica

Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, lungamente pedicellate, con forme lanceolate-oblunghe e compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 6 a 12 fiori strettamente sovrapposti. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori o sopra le glume. Alla fruttificazione le spighette sono patenti o pendule. Il colore delle spighette è verde-giallastro. Lunghezza delle spighette: 20 – 25 mm.

  • Glume: le glume, con forme ovate sono poco differenti (6 – 7 mm). Quelle inferiori hanno 3 - 5 vene; quelle superiori 7 - 9 vene.
  • Palea: la palea è un profillo più corto del lemma e con alcune venature; può essere cigliata.
  • Lemma: il lemma, con forme ovato-lanceolate, è cartilagineo-erbaceo ed ha una resta apicale (a volte ritorta). I nervi (9) sono appena visibili. Il bordo del lemma nella metà superiore è piegato in modo arrotondato ed ha una zona ialina larga 0,5 mm. Lunghezza del lemma: 9 – 10 mm. Lunghezza della resta: 10 – 12 mm.

Fiori modifica

I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti modifica

I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti colorati di marrone scuro, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. Lunghezza del cariosside: 7 – 8 mm.

Riproduzione modifica

Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria). In particolare i frutti di queste erbe possono sopravvivere al passaggio attraverso le budella dei mammiferi e possono essere trovati a germogliare nello sterco.[13]

Distribuzione e habitat modifica

 
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15])

Fitosociologia modifica

Dal punto di vista fitosociologico alpino Bromus japonicus appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]

  • Formazione: delle comunità terofiche pioniere nitrofile
    • Classe: Stellarietea mediae

Tassonomia modifica

La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Bromus è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae con oltre 150 specie distribuite in tutto il mondo.[5][6]

Filogenesi modifica

La tribù Bromeae (e quindi il suo unico genere Bromus) è descritta all'interno della supertribù Triticodae T.D. Macfarl. & L. Watson, 1982. La supertribù Triticodae comprende tre tribù: Littledaleeae, Triticeae e Bromeae. All'interno della supertribù, la tribù Bromeae forma un "gruppo fratello" con la tribù Triticeae.[17]

I Bromus della flora spontanea italiana sono suddivisi in tre gruppi distinti: Festucaria G. et G., Anisantha Koch e Bromus s.s. La specie di questa voce appartiene al gruppo Bromus s.s.[18] Il ciclo biologico delle piante di questo gruppo è annuo con un aspetto molto diverso dalle specie del genere Festuca. A maturità le spighette si restringono all'apice ed hanno delle reste caratteristiche (allargate). Le nervature delle due glume (con forme ovate lunghe 3,5 – 9 mm) sono diverse: quella inferiore ha 3 nervature; quella superiore è 7 - 9 nervature. La resta dei lemmi (con forme ovato-lanceolate) è dorsale.[7]

Il numero cromosomico delle specie B. japonicus è: 2n = 14.[11]

Variabilità modifica

Questa specie è variabile. I caratteri più soggetti a variabilità sono le reste che alla fruttificazione possono essere ritorte e piegate più o meno ad angolo retto. Di seguito sono descritte alcune varietà e sottospecie (non sempre riconosciute valide da tutte le checklist).

Varietà chiapporianus modifica

  • Nome scientifico: Bromus japonicus var. chiapporianus (De Not.) Pènzes[19]

Sottospecie subsquarrosus modifica

Sottospecie anatolicus modifica

Sinonimi modifica

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[19]

  • Bromus abolinii Drobow
  • Bromus annuus Jacq. ex Stapf
  • Bromus arvensis var. japonicus (Thunb.) Fiori
  • Bromus arvensis var. patulus (Mert. & W.D.J. Koch) Mutel
  • Bromus barobalianus G.Singh
  • Bromus chapprianus Stapf
  • Bromus chiapporianus De Not. ex Nyman
  • Bromus cyrii Trin.
  • Bromus erectus var. aequifolius Nees
  • Bromus gedrosianus Pénzes
  • Bromus hirtus Licht.
  • Bromus japonicus f. bosnensis Pénzes
  • Bromus japonicus var. breviramosus Roshev.
  • Bromus japonicus var. chiapporianus Hack.
  • Bromus japonicus var. glabriglumis Tzvelev
  • Bromus japonicus var. grandis (Velen.) Pénzes
  • Bromus japonicus var. grossus (Celak.) Asch. & Graebn.
  • Bromus japonicus var. incanus Hack.
  • Bromus japonicus var. laxus Podp.
  • Bromus japonicus f. luxurians (Döll) Soó
  • Bromus japonicus var. multiflorus Kozuharov, Stoeva & Kuzmanov
  • Bromus japonicus var. pendulus Schur ex Asch. & Graebn.
  • Bromus japonicus subsp. phrygius (Boiss.) Pénzes
  • Bromus japonicus var. phrygius (Boiss.) Asch. & Graebn.
  • Bromus japonicus var. porrectus Hack.
  • Bromus japonicus var. rapaicsii Pénzes
  • Bromus japonicus subsp. sooi Pénzes
  • Bromus japonicus var. sooi (Pénzes) Soó
  • Bromus japonicus subsp. subsquarrosus (Borbás) Pénzes
  • Bromus japonicus f. tenuis (Prodán) Todor
  • Bromus japonicus var. tenuis Prodán
  • Bromus japonicus var. tenuis Prod.
  • Bromus japonicus var. transsylvanicus (Auersw.) Hayek
  • Bromus japonicus var. umbrosus Hack.
  • Bromus japonicus f. variegatus (Schur) Soó
  • Bromus japonicus var. variegatus (Schur) Todor
  • Bromus japonicus var. velutinus (W.D.J.Koch) Asch. & Graebn.
  • Bromus japonicus f. zomboriensis Prodán
  • Bromus japonicus var. zomboriensis (Prodán) Pénzes
  • Bromus kochii C.C.Gmel. [Illegitimate]
  • Bromus patulus Mert. & W.D.J.Koch
  • Bromus patulus var. grandis Velen.
  • Bromus patulus var. grossus Celak.
  • Bromus patulus var. luxurians Döll
  • Bromus patulus var. micostachya Stapf
  • Bromus patulus var. microstachyus Stapf
  • Bromus patulus var. polymorphus Griseb.
  • Bromus patulus var. subsquarrosus Borbás
  • Bromus patulus var. transsylvanicus Auersw.
  • Bromus patulus var. variegatus Schur
  • Bromus patulus var. velutinus W.D.J.Koch
  • Bromus patulus var. vllosus K.Koch
  • Bromus pendulus Schur
  • Bromus phrygius Boiss.
  • Bromus pseudojaponicus H.Scholz
  • Bromus regnii H.Scholz
  • Bromus squarrosus var. cyrii (Trin.) Griseb.
  • Bromus squarrosus var. patulus (Mert. & W.D.J.Koch) Regel
  • Bromus subsquarrosus Borbás
  • Bromus ugamicus Drobow
  • Bromus unilateralis Schur
  • Bromus vestitus var. minor Nees
  • Bromus vestitus var. purpurascens Nees
  • Bromus villiferus Steud.
  • Forasaccus patulus (Mert. & W.D.J.Koch) Bubani
  • Serrafalcus chiapporianus De Not. ex Parl.
  • Serrafalcus japonicus (Thunb.) Wilmott
  • Serrafalcus patulus (Mert. & W.D.J.Koch) Parl.

Sinonimi della subsp. anatolicus

  • Bromus anatolicus Boiss. & Heldr.

Sinonimi della subsp. subsquarrosus

  • Bromus patulus var. subsquarrosus Borbás
  • Bromus japonicus var. porrectus Hack.

Note modifica

  1. ^ a b The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  2. ^ Etymo Grasses 2007, pag. 55.
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  4. ^ BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  5. ^ a b Kellogg 2015, pag. 223.
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  7. ^ a b c Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 528.
  8. ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 348.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  10. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. ^ a b c d eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  12. ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  13. ^ Kellogg 2015, pag. 73.
  14. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 64.
  15. ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 924.
  16. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  17. ^ Soreng et al. 2017, pag. 286.
  18. ^ Verloove 2012, pag. 31.
  19. ^ a b The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-401252. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  20. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  21. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 7 dicembre 2019.

Bibliografia modifica

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