Buchnereae Benth., 1835 è una tribù di piante parassite, spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orobanchaceae.[1][2][3]

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Buchnereae
Buchnera americana
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaOrobanchaceae
TribùBuchnereae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineScrophulariales
FamigliaScrophulariaceae
TribùBuchnereae
Benth., 1835
Sottotribù

Etimologia

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Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Buchnera L., 1753 il cui nome è stato dato in ricordo del botanico Wilhelm Buchner of Nuremberg.[4] Il nome scientifico è stato definito dal botanico inglese George Bentham (22 settembre 1800 – 10 settembre 1884) nella pubblicazione "Edwards's Botanical Register; or, Flower Garden and Shrubbery. London" (Edwards's Bot. Reg. 21: ad t. 1770. 1 Jun 1835) del 1835.[5][6][7]

Descrizione

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Il portamento
Striga asiatica
 
Infiorescenza
Buchnera juncea
 
I fiori
Sopubia delphinifolia
  • Il portamento delle specie di questa tribù è erbaceo (annuale o perenne), arbustivo o suffruticoso. In genere sono piante con caratteristiche da semiparassite (cioè parassite parziali con clorofilla) a parassite complete. I fusti possono essere prostrati, ascendenti o eretti, spesso rigidi, con sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici, oppure a sezione rotonda (fusti cilindrici), oppure alati. In alcune specie l'apparato radicale si presenta notevolmente addensato per radici avventizie derivate da scaglie sotterranee. Possono essere presenti glicosidi fenolici e composto iridoidi e "orobanchina" (sostanza che provoca l'annerimento delle foglie al secco). La pubescenza è varia, in genere per peli semplici.[1][3][8][9]
  • Le foglie possono essere sia basali (formano delle rosette) che cauline. Lungo il caule sono disposte in modo opposto o verticillato. Possono essere sessili e brevemente picciolate. La lamina ha delle forme da filiformi a lineari-lanceolate oppure ovoidi o orbicolari. Sono presenti lamine pennatosette (bipennatosette). Le stipole sono assenti. Nel secco le foglie anneriscono.
  • Le infiorescenze sono indefinite o del tipo a racemo con portamento ascellare e formate da pochi fiori; possono essere presenti alcune (tipicamente 2) bratteole del peduncolo fiorale. I fiori sono sessili o subsessili.
  • I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (i verticilli del perianzio hanno 5 elementi).
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[8]
x K (5), [C (2 + 3), A 2 + 2], G (2), supero, capsula.
  • Il calice è gamosepalo a forma da tubolare a campanulata (in alcune specie è spatolato) con la superficie percorsa da 10 venature o coste. Termina con 4 - 5 denti.
  • La corolla è gamopetala con un tubo da cilindrico a campanulato da debolmente a fortemente arcuato e termina con 4 - 5 lobi subuguali embricati. Oppure è bilabiata (Striga) anche fortemente con il labbro superiore più corto e quello inferiore trilobato. La superficie della corolla può essere ricoperta da peli ghiandolari. I colori della corolla sono blu, violetto, porpora, rosso, scarlatto, giallo, arancio o bianco. In alcune specie la corolla può essere subruotata.
  • Il frutto è una capsula setticida oppure loculicida oppure (raramente) una bacca. I semi sono numerosi, minuti e con forme angolose anche compresse (dorsoventralmente). Spesso sono ricoperti da una struttura reticolare.

Riproduzione

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  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) o il vento (impollinazione anemogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

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Le specie di questa sottotribù sono distribuite soprattutto in Africa con habitat per lo più tropicali. Alcune specie sono presenti anche in Asia, America e Australia.

Tassonomia

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La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Orobanchaceae), caratterizzata soprattutto da specie semiparassite, parassite o oloparassite, comprende circa 60 generi con oltre 1700 specie[8][11] (altre fonti indicano 99 generi con 2060 specie[3]) con una distribuzione cosmopolita. La tribù Buchnereae è una delle 10 tribù nella quale è divisa la famiglia.[1]

Il numero cromosomico delle specie di questa tribù è: 2n = 24, 28, 38 e oltre.[3]

Filogenesi

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I generi di questa tribù tradizionalmente erano stati posti nella famiglia Scrophulariaceae s.l.; in seguito ad analisi cladistiche basate sulle caratteristiche del DNA è stata rivista la posizione tassonomica del gruppo e inserita nella famiglia Orobanchaceae. L'attuale circoscrizione della tribù probabilmente è provvisoria. Studi recenti[12] hanno suddiviso la famiglia in 6 cladi. Il gruppo di questa voce appartiene al "clade VI" ("core" della famiglia), non definito completamente (mancano all'analisi diverse specie di altri generi e gli stessi Autori della ricerca suggeriscono un ulteriore campionamento di taxa supplementari appartenenti al clade per migliorarne la circoscrizione). Questo clade rappresenta un gruppo morfologicamente eterogeneo di linee tropicali e subtropicali sia del Nuovo Mondo che del Vecchio Mondo relative all'Africa e all'Asia sud-orientale comprendente altre tribù (Orobancheae Lam- & DC., Escobedieea Benth. e Geradieae Benth.) alcune delle quali nidificate all'interno della tribù Buchnereae.[2][13]

Recentemente è stato descritto un nuovo genere monotipo Bardotia ankaranensis del nord del Madagascar[14] Da analisi filogenetiche risulta vicino ai generi Radamaea (tribù Buttonieae), Rhamphicarpa (sottotribù Buchneriinae), e Sieversandreas (sottotribù Sopubiinae). Se, come indicato dalla ricerca, questi generi insieme formano un clade, allora sarà necessario rivedere la circoscrizione della tribù Buchnereae.

Composizione della tribù

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La tribù comprende 2 sottotribù, 18 generi e oltre 250 specie (fino a 350[3]):[1][2]

Sottotribù Distribuzione Generi Specie
Buchneriinae
Endl., 1839
Africa, Asia, America e Australia 8 Circa 165
Sopubiinae
Hogg, 1858
Africa 10 70 - 90

Alcune specie

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Sottotribù Buchneriinae

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Sottotribù Sopubiinae

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  1. ^ a b c d Kadereit 2004, pag. 413.
  2. ^ a b c Olmstead 2012.
  3. ^ a b c d e Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 3 settembre 2016.
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 795.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 12 settembre 2016.
  6. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium – B, su plantsystematics.org. URL consultato il 12 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  7. ^ Crescent Bloom Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 12 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2005).
  8. ^ a b c Judd 2007, pag. 496.
  9. ^ Pignatti 1982, Vol. 2- pag. 606.
  10. ^ Musmarra 1996.
  11. ^ Strasburger 2007, pag. 850.
  12. ^ Bennet 2006, pag. 1043.
  13. ^ McNeal 2013.
  14. ^ Fischer 2012.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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