Capriasca

comune svizzero

Capriasca è un comune svizzero di 6764 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Lugano.

Capriasca
comune
Capriasca
Capriasca – Stemma
Capriasca – Veduta
Capriasca – Veduta
Tesserete, capoluogo comunale
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLugano
Amministrazione
CapoluogoTesserete
SindacoAndrea Pellegrinelli (PPD)
Lingue ufficialiitaliano
Data di istituzione2001
Territorio
Coordinate
del capoluogo
46°04′N 8°58′E / 46.066667°N 8.966667°E46.066667; 8.966667 (Capriasca)
Altitudine529 m s.l.m.
Superficie36,38 km²
Abitanti6 764 (2023)
Densità185,93 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiCanobbio, Comano, Lugano, Isone, Mezzovico-Vira, Monteceneri, Origlio, Ponte Capriasca
Altre informazioni
Cod. postale6950, 6953, 6954, 6955, 6956, 6957, 6958, 6960, 6947
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5226
TargaTI
Nome abitanticapriaschesi
PatronoSanto Stefano, San Barnaba, Sant Antonio di Padova, Sant Antonio abate, San Filippo, San Clemente, Madonna del Casletto, San Giacomo, Sant Andrea, San Matteo, San Pietro e San Paolo, Santa Liberata, Madonna del Carmelo, San Sebastiano, ...
CircoloCapriasca
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Tesserete
Tesserete
Capriasca – Mappa
Capriasca – Mappa
[www.capriasca.ch Sito istituzionale]

Geografia fisica modifica

Origini del nome modifica

Capriasca ha assunto la sua denominazione dall'omonima pieve di rito ambrosiano[1].

Storia modifica

Il comune è stato istituito il 18 ottobre 2001[2][3] con la fusione dei comuni soppressi di Cagiallo, Lopagno, Roveredo, Sala Capriasca, Tesserete (che a sua volta nel 1976 aveva inglobato il comune soppresso di Campestro) e Vaglio; la sede comunale è nella frazione di Tesserete.

Il 18 ottobre 2001, in seguito alla creazione del comune di Capriasca, la comunanza Sala Capriasca-Vaglio-Lugaggia è stata denominata comunanza Capriasca-Lugaggia[senza fonte]. Il 20 aprile 2008[4] sono stati aggregati a Capriasca i comuni soppressi di Bidogno, Corticiasca e Lugaggia.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[3]:

Abitanti censiti[5]

Cultura modifica

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Infrastrutture e trasporti modifica

Dal 1909 al 1967 il comune è stato servito dalla ferrovia Lugano-Tesserete. Sul territorio vi furono tre stazioni: Sureggio, Lugaggia e Tesserete.

Amministrazione modifica

Il 18 ottobre 2001, in seguito alla creazione del comune di Capriasca, la comunanza Bidogno-Sala Capriasca-Corticiasca è stata denominata Bidogno-Capriasca-Corticiasca; la comunanza Sala Capriasca-Vaglio-Lugaggia è stata denominata Capriasca-Lugaggia. Il 1º gennaio 2004 alle comunanze ticinesi è stato assegnato un nuovo numero UST[senza fonte].

Note modifica

  1. ^ Antonio Gili, Capriasca (regione), in Dizionario storico della Svizzera, 28 ottobre 2010. URL consultato il 15 ottobre 2017.
  2. ^ Foglio federale 3 gennaio 2002, su fedlex.admin.ch.
  3. ^ a b Chiara Orelli, Capriasca, in Dizionario storico della Svizzera, 11 gennaio 2017. URL consultato il 15 ottobre 2017.
  4. ^ Foglio federale 22 aprile 2008, su fedlex.admin.ch.
  5. ^ Ufficio cantonale di statistica Bellinzona, Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia modifica

  • Elvezio Pasquali, Carlo Battaglini, Arti Grafiche Gaggini-Bizzozero S.A., Lugano 1973.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, pp. 288–294.
  • Giuseppe Chiesi, Fernando Zappa, Terre della Carvina. Storia e tradizioni dell'Alto Vedeggio, Armando Dadò, Locarno 1991.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Silvano Colombo, Appunti su Pietro Antonio Magatti e sulla mostra delle sue opere al castello di Masnago, in "Tracce", 42, n. s. 2001.
  • Simonetta Coppa, A. Bernardini, (a cura di), Pietro Antonio Magatti 1691-1767, catalogo della mostra di Varese, Cinisello Balsamo 2001.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003.
  • AA. VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, pp. 374–381.
  • Riccardo Quadri, Giovanni Pozzi, (a cura di), Santa Maria del Bigorio. Una storia secolare di spiritualità e di accoglienza, Le opere d'arte, Fontana Edizioni, Lugano-Pregassona 2008, pp. 143–160.
  • Pier Giorgio Gerosa, La casa P.A.M. di Mario Chiattone a Condra (Guide ai monumenti svizzeri SSAS), Società della storia dell'arte in Svizzera SSAS, Berna 2008.
  • Edoardo Villata, Magatti ticinese, vecchio e nuovo, in "Arte&Storia", anno 8, numero 43, Edizioni Ticino Management, Lugano 2009.
  • Edoardo Villata, La tela dell'Assunta al Bigorio. Precisazioni e meditazioni sulle opere del convento ticinese, in Arte&Storia, anno 8, numero 47, Edizioni Ticino Management, Lugano 2010.
  • Yvonne Kocherhans, Die Enteckung der Tessiner Maiensässe als Ferienlandschaft in frühen 20. Jahrhundert, in «Arte e Architettura in Svizzera», anno 62, numero 2, SSAS, Berna 2011.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN235647992 · GND (DE7675090-5
  Portale Ticino: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Ticino