Chiesa dei Santi Martiri (Torino)
Chiesa dei Santi Martiri | |
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Stato | ![]() |
Regione | Piemonte |
Località | Torino |
Religione | Cattolica |
Titolare | Santi martiri Avventore, Ottavio e Solutore |
Arcidiocesi | Torino |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1577 |
Completamento | 1711 |
Coordinate: 45°04′22.04″N 7°40′46.34″E / 45.07279°N 7.67954°E
La chiesa dei Santi Martiri è una chiesa di Torino. Si trova lungo via Garibaldi, all'angolo con la via Botero.
È dedicata ai più antichi patroni di Torino: i martiri Avventore, Ottavio e Solutore e ne custodisce le loro reliquie fin dal 1584.
StoriaModifica
Fu fatta erigere dai gesuiti in luogo della preesistente (dal X secolo) parrocchiale di Santo Stefano, per custodire le reliquie dei martiri cui è dedicata e farne la chiesa dell'Ordine in Torino.[1] I gesuiti erano stati chiamati a Torino nel 1566 dalla Venerabile compagnia della fede cattolica, oggi Compagnia di san Paolo, per la difesa della fede all'epoca della diffusione della riforma protestante. La posa della prima pietra avvenne il 13 aprile 1577 alla presenza di Emanuele Filiberto, che l'aveva fortemente voluta, e fu costruita su progetto attribuito a Pellegrino Tibaldi (1527 – 1596).[1] È attestata la fine della costruzione (cupola esclusa) da un documento del 1612.[2]
A seguito dei danni subiti durante l'assedio di Torino del 1706, venne costruita la nuova cupola (1708-1711) ad opera di Carlo Giulio Quadrio, ingrandito il coro e ridecorato l'interno.
La chiesa ha subito recentemente un importante restauro conclusosi nel 2000.
PatrimonioModifica
- Il coro fu decorato nel 1629 con gli affreschi di Isidoro Bianchi di Campione d'Italia[3]. L'altare maggiore è stato disegnato più tardi da Filippo Juvarra (1730).[1]
- Verso il 1680 il "fratello" gesuita Andrea Pozzo, pittore ed architetto, ne affrescò la volta ma della sua opera sono rimasti solo due particolari ed il resto fu sostituito dall'opera di Luigi Vacca nel XIX secolo[2] e di Francesco Gonin.[1]
- L'opera più notevole è la pala dell'altare maggiore raffigurante la Madonna con i tre santi martiri, opera di Gregorio Guglielmi, realizzata fra il 1765 ed il 1766.
Personalità illustri sepolte nella chiesaModifica
In questa piccola chiesa, retta dai padri Gesuiti, sono sepolti tre illustri personaggi della storia della città di Torino:
- Joseph de Maistre il filosofo conservatore savoiardo
- Giovanni Francesco Bellezia, coraggioso sindaco della città all'epoca della tremenda peste del 1630
- Giovanni Botero, prete e autore del cinquecentesco trattato Della Ragion di Stato.
NoteModifica
BibliografiaModifica
- Roberto Dinucci, Guida di Torino, Edizioni D'Aponte, Torino
- Marziano Bernardi, Torino - Storia e Arte, Edizioni d'Arte Fratelli Pozzo, Torino, 1975
- Laura Facchin, I Bianchi di Campione a Torino. Novità e considerazioni, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Edizioni Ticino Management, anno 11, numero 52, ottobre 2011, Lugano 2011, 284-293.
Voci correlateModifica
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