Confederazione Tedesca del Nord

confederazione di Stati tedeschi, esistita tra il 1867 e il 1871
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La Confederazione Tedesca del Nord o Confederazione Germanica del Nord (ted.: Norddeutscher Bund)[1] fu dapprima un'alleanza e confederazione di Stati indipendenti (1866) e poi un vero e proprio Stato federale (dal luglio 1867). Fu fondata dopo la guerra austro-prussiana e comprendeva gli stati tedeschi a nord del fiume Meno per un totale di 22 membri e circa 30.000.000 di persone. Essa fu il primo Stato moderno della nazione tedesca e la base per il successivo Impero.

Confederazione Tedesca del Nord
Confederazione Tedesca del Nord - Localizzazione
Confederazione Tedesca del Nord - Localizzazione
La Confederazione nel 1870
Dati amministrativi
Nome ufficialeNorddeutscher Bund
Lingue ufficialitedesco
CapitaleBerlino
Politica
Forma di governoMonarchia federale costituzionale
Presidente della confederazioneGuglielmo I di Prussia
Cancelliere federaleOtto von Bismarck
Organi deliberativiReichstag
Nascita16 aprile 1867 con Guglielmo I di Prussia
CausaGuerra austro-prussiana
Fine18 gennaio 1871 con Guglielmo I di Prussia
CausaOtto von Bismarck unisce la Confederazione e la fa diventare un Reich
Territorio e popolazione
Popolazione30.000.000 nel 1867
Religione e società
Religione di StatoProtestantesimo
La Confederazione Tedesca del Nord (in rosso)
Evoluzione storica
Preceduto daGermania (bandiera) Confederazione germanica
Succeduto daGermania (bandiera) Impero tedesco
Ora parte diGermania (bandiera) Germania
Belgio (bandiera) Belgio
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca
Danimarca (bandiera) Danimarca
Lituania (bandiera) Lituania
Polonia (bandiera) Polonia
Russia (bandiera) Russia

Dopo diverse proposte da ambo le parti per riformare la Confederazione germanica (fondata nel 1815), la principale potenza della Germania settentrionale, la Prussia, lasciò la Confederazione germanica assieme a una serie di alleati ed iniziò uno scontro latente, dal momento che gli Stati della Confederazione tedesca erano patrocinati dall'Austria, mentre i dissidenti erano guidati dalla Prussia.

Dopo la breve Guerra austro-prussiana del luglio del 1866, la Prussia fondò coi suoi alleati la Confederazione Tedesca del Nord. In un primo tempo essa fu solo un'alleanza militare tra stati indipendenti (August-Bündnis), ma poco dopo pervenne l'intenzione di formare una vera e propria federazione di Stati basata su una costituzione comune, progetto che venne realizzato nel 1867.

La Confederazione Tedesca del Nord è oggi reputata fondamentale per l'unificazione economica e giuridica della Germania, dal momento che molti dei suoi cardini vennero poi recuperati dall'Impero tedesco.

Le origini sino al 1867

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Nel 1815, dopo la sconfitta finale di Napoleone, i principi tedeschi e le libere città imperiali avevano dato vita a una Confederazione germanica, come successore del Sacro Romano Impero che era stato sciolto nel 1806. La sovranità rimase comunque individuale ai diversi Stati tedeschi i quali, a differenza del periodo imperiale, erano ora Stati sovrani di pieno diritto. Vi furono diversi tentativi di creare uno Stato moderno, soprattutto durante i Moti del 1848 che però non fecero altro che far emergere la rivalità tra l'Austria, tradizionale potenza in Germania, e la potenza emergente della Prussia. La Guerra austro-prussiana del 1866 dimostrò la superiorità militare della Prussia, guidata dal suo ingegnoso ed energico primo ministro Otto von Bismarck.

Dopo la guerra la Prussia annetté gran parte dei territori dei suoi avversari a nord del fiume Meno, come ad esempio il Regno di Hannover, siglando con gli altri Stati della Germania settentrionale il 18 agosto il Trattato della Confederazione Tedesca del Nord. L'alleanza aveva a quel tempo 15 membri, con l'80% degli abitanti viventi in Prussia (un'exclave di notevole importanza per la Confederazione Tedesca del Nord fu il territorio prussiano della Provincia di Hohenzollern, nel sud). L'Assia-Darmstadt divenne parte della Confederazione solo per la sua parte settentrionale. Venne anche progettata, ma mai creata, una Confederazione Tedesca del Sud, come menzionato nella Pace di Praga del 1866.

Il 15 dicembre 1866, Bismarck presentò la proposta per creare una più stretta unione politica tra i vari Stati della Confederazione. Il 7 febbraio 1867 la comune proposta di governo era ormai redatta con le modifiche proposte dagli Stati che sostanzialmente non alterarono il progetto guidato dalla Prussia. L'idea non era quella di imporre a tutti una nuova costituzione, ma di stipularla assieme ai rappresentanti del popolo. Questo portò alla creazione di un konstituierender, un parlamento della Germania del Nord, dal 12 febbraio successivo. Questo Norddeutscher Reichstag accettò la costituzione federale con piccolissimi cambiamenti il 16 aprile 1867 ed essa divenne legge dal 1º luglio di quell'anno. Di conseguenza, venne eletto un nuovo Reichstag, l'unico per tutta l'esistenza della Confederazione Tedesca del Nord. Bismarck divenne il primo e unico Bundeskanzler (Cancelliere Confederale) della Germania del Nord, come capo dell'esecutivo.

Quattro anni di legislazione

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Mappa della Confederazione Tedesca del Nord con il Regno di Prussia suddiviso nelle relative province (in blu)

La costituzione aprì le porte della Confederazione anche agli Stati della Germania meridionale. Nella situazione del 1866-1867, ad ogni modo, la Francia non aveva accettato la crescita della potenza della Prussia proprio a contatto coi propri confini di stato. Bismarck, poco dopo la guerra con l'Austria e la conclusione dei negoziati per la costituzione, si preparò al conflitto con la Francia che appariva ormai imminente.[2]

Durante i circa quattro anni di esistenza della Confederazione Tedesca del Nord i suoi atti legislativi furono perlopiù orientati all'unificazione della Germania. Il Reichstag si occupava di leggi su:

  • libero movimento dei cittadini tra i territori della Confederazione (1867)
  • comune sistema postale (1867/1868)
  • passaporti comuni (1867)
  • comuni leggi militari basate sul modello prussiano (1867)
  • eguali diritti per le differenti denominazioni (1869)

La Confederazione Tedesca del Nord divenne membro dello Zollverein, l'unione doganale tedesca stabilita nel 1834. Dopo i negoziati del 1867, il 1º gennaio 1868 venne confermata l'organizzazione di nuove istituzioni: un consiglio per i governi e un parlamento comune. Bismarck era speranzoso nel fatto che lo Zollverein potesse diventare un veicolo per l'unificazione tedesca. Ma nel 1868 lo Zollverein elesse perlopiù partiti anti-prussiani.

Successivamente, a metà degli anni sessanta dell'Ottocento, una crisi diplomatica circa il trono spagnolo portò alla Guerra franco-prussiana.[3] Durante la guerra, il 18 gennaio 1871 la Confederazione Tedesca del Nord e gli stati meridionali di Baviera, Württemberg e Baden (insieme alle regioni meridionali dell'Assia-Darmstadt che non facevano parte della confederazione), formarono un nuovo Stato. Esso venne inizialmente definito col nome di Deutscher Bund, come la vecchia Confederazione germanica, ma il nome venne presto cambiato in Deutsches Reich (Impero tedesco). La costituzione ufficiale dell'impero di Germania, il 16 aprile 1871, ricalcò le istituzioni della Confederazione Tedesca del Nord, adottandone persino la bandiera nazionale. Il 3 marzo 1871 venne dunque eletto un nuovo Reichstag.

Ordinamento politico

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Prima sessione del Reichstag (provvisorio), il 24 febbraio 1867

Dal 1867 lo Stato si dotò di una costituzione ad opera del cancelliere Otto von Bismarck, unico cancelliere in tutta la storia dello Stato. La federazione era costituita da 22 stati, 19 monarchie e 3 città libere e anseatiche. Ogni stato manteneva le sue leggi e le sue istituzioni, purché non andassero in contraddizione con la costituzione. La presidenza della confederazione (Bundespräsidium) spettava al Re di Prussia in quanto era anche il capo dello Stato più grande e importante. Spettava solo a lui nominare il capo del governo chiamato cancelliere federale (Bundeskanzler) per non confonderlo coi vari primi ministri (Ministerpräsident[4]) dei singoli Stati[5].

La federazione disponeva di due camere, in cui risiedeva il potere legislativo: la camera bassa, eletta a suffragio universale maschile, era la Dieta del Reich (Reichstag); la seconda era il Consiglio Federale (Bundesrat), composto dai rappresentanti a cui ogni Stato aveva diritto a seconda della grandezza del suo territorio.[6]

L'organo legislativo non poteva sfiduciare il cancelliere[7], in cambio egli, a differenza degli altri capi di governo di Stati parlamentari, non poteva legiferare.

Le istituzioni della Confederazione verranno poi sostanzialmente riprese dall'Impero tedesco.

Francobolli

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Francobollo della Confederazione Tedesca del Nord da 7 kreuzer del 1868

Una delle funzioni principali della Confederazione per garantire il libero commercio all'interno delle aree degli Stati membri e sviluppare lentamente un senso di unificazione, fu il mantenimento di un comune sistema postale e l'emissione di francobolli comuni.[8]

Stati membri

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Stato Capitale
Regni (Königreiche)
  Prussia (Preußen) Berlino
  Sassonia (Sachsen) Dresda
Granducati (Großherzogtümer)
  Assia (Hessen)
(solo l'Assia Superiore, la provincia a nord del fiume Meno)
Gießen
  Meclemburgo-Schwerin Schwerin
  Meclemburgo-Strelitz Neustrelitz
  Oldenburg Oldenburg
  Sassonia-Weimar-Eisenach (Sachsen-Weimar-Eisenach) Weimar
Ducati (Herzogtümer)
  Anhalt Dessau
  Brunswick (Braunschweig) Braunschweig
  Sassonia-Altenburg (Sachsen-Altenburg) Altenburg
  Sassonia-Coburgo-Gotha (Sachsen-Coburg und Gotha) Coburgo
  Sassonia-Meiningen (Sachsen-Meiningen) Meiningen
Principati (Fürstentümer)
  Lippe Detmold
  Reuss-Gera Gera
  Reuss-Greiz Greiz
  Schaumburg-Lippe Bückeburg
  Schwarzburg-Rudolstadt Rudolstadt
  Schwarzburg-Sondershausen Sondershausen
  Waldeck-Pyrmont Arolsen
Libere città anseatiche (Freie Hansestädte)
  Brema
  Amburgo
  Lubecca
  1. ^ Bund in tedesco significa tanto confederazione quanto federazione; dal 1867 il Norddeutscher Bund fu un vero e proprio Stato federale, a differenza della precedente Confederazione tedesca.
  2. ^ Manfred Görtemaker: Deutschland im 19. Jahrhundert. Entwicklungslinien. Opladen 1983, p. 241.
  3. ^ Manfred Görtemaker: Deutschland im 19. Jahrhundert. Entwicklungslinien. Opladen 1983, p. 244.
  4. ^ Letteralmente "Ministro-presidente"
  5. ^ Confusione dovuta anche dal fatto che il cancelliere era anche primo ministro di Prussia.
  6. ^ Da notare come non fosse direttamente proporzionale, tant'è che su 43 seggi la Prussia disponeva di soli 17 delegati nonostante quasi tutto il territorio federale le appartenesse: il sistema era, come oggi, "a favore" degli Stati più piccoli. Tra l'altro nessuno stato poteva disporre di più di 2/5 dei seggi.
  7. ^ Sebbene il cancelliere in ogni caso fosse responsabile dinanzi alla Dieta. Inoltre i ministri del governo potevano essere rimossi dalla Dieta.
  8. ^ Per maggiori informazioni vedi francobolli e storia postale della Confederazione Tedesca del Nord

Bibliografia

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  • Craig, Gordon A. Germany, 1866–1945 (1978) online Archiviato il 12 agosto 2011 in Internet Archive.
  • Holborn, Hajo. A History of Modern Germany: 1840–1945 (1969) pp. 173–232
  • Nipperdey, Thomas. Germany from Napoleon to Bismarck (1996), very dense coverage of every aspect of German society, economy and government
  • Pflanze, Otto. Bismarck and the Development of Germany, Vol. 1: The Period of Unification, 1815–1871 (1971)
  • Taylor, A.J.P. Bismarck: The Man and the Statesman (1967) online

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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