Gießen

città della Germania

Gießen /gi:sən/ ascolta è una città di 94 146 abitanti[1] dell'Assia, in Germania. È capoluogo del distretto governativo (Regierungsbezirk) omonimo, e del circondario (Landkreis) omonimo (targa GI).

Gießen
Città con status speciale
Gießen – Stemma
Gießen – Veduta
Gießen – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
Land Assia
DistrettoGießen
CircondarioGießen
Amministrazione
SindacoFrank-Tilo Becher (SPD)
Territorio
Coordinate50°35′N 8°40′E / 50.583333°N 8.666667°E50.583333; 8.666667 (Gießen)
Altitudine159 m s.l.m.
Superficie72,55 km²
Abitanti94 146[1] (31-12-2022)
Densità1 297,67 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale35390–35398
Prefisso(+49) 0641, 06403
Fuso orarioUTC+1
Codice Destatis06 5 31 005
TargaGI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Germania
Gießen
Gießen
Sito istituzionale

Gießen si fregia del titolo di "Città con status speciale" (Sonderstatusstadt), ed è inoltre sede di un'importante università, di un'università tecnica (Technische Hochschule) e di un istituto superiore di teologia (Freie Theologische Hochschule Gießen). Si trova a circa 50 km a nord di Francoforte sul Meno sul fiume Lahn, che divide la città in due parti.

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

 
Panoramica cittadina con il corso del fiume Lahn a sinistra

Giessen sorge lungo il corso del fiume Lahn, nel punto dove cambia il suo corso da sud a ovest, in uno dei rari allargamenti della valle ad esso relativa. Provenendo da nord, il Lahn scorre da Marburgo attraverso la valle del Lahn verso la città. Le pendici del Gladenbacher Bergland occupano il settore nord-ovest del territorio cittadino. Di fronte a questo si trova il Gleiberger Land con i castelli di Gleiberg e Vetzberg ed il Dünsberg, che con i suoi 498 metri è la vetta più alta dell'area di Giessen. A ovest, la valle del Lahn si apre fino a Lahnau - Atzbach. In quest'area sono presenti diversi depositi di ghiaia dove sono stati istituiti anche dei parchi turistici e di divertimento.

Le città più grandi vicino a Gießen sono i due centri regionali di Wetzlar (a 12 km) e Marburg (a 30 km), entrambi posti lungo il corso del fiume Lahn, così come Siegen in Vestfalia (75 km), Fulda (80 km), Butzbach (18 km) e Francoforte sul Meno (65 km).

Clima modifica

La città di Giessen ha il clima umido e temperato tipico della Germania. Il mese più freddo è gennaio con temperature minime attorno a -1 °C, mentre luglio è il più caldo con 18,2 °C. All'inizio della primavera il clima è generalmente secco. Il mese con meno precipitazioni è marzo con 31 mm di precipitazioni. Rispetto ad altre zone dell'Assia, Giessen è la più secca a marzo (Francoforte/Meno: 51 mm, Fulda: 48 mm, Kassel: 51 mm, Marburg/Lahn: 56 mm, Darmstadt: 49 mm). Il mese più piovoso è giugno con 66 mm di pioggia, comunque in fascia più bassa rispetto ad altri luoghi dell'Assia (Francoforte/Meno: 70 mm, Fulda: 73 mm, Kassel: 79 mm, Marburg/Lahn: 66 mm, Darmstadt: 74 mm). Anche le precipitazioni annuali sono relativamente basse.

GIESSEN Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 4,46,810,415,419,424,126,125,320,614,48,46,15,815,125,214,515,1
T. min. media (°C) −1−0,61,13,37,211,713,012,68,85,92,51,2−0,13,912,45,75,5
Precipitazioni (mm) 34,331,432,222,634,835,737,047,928,520,538,038,7104,489,6120,687,0401,6
Umidità relativa media (%) 8480756968696871778285858370,769,381,376,1
Eliofania assoluta (ore al giorno) 1,32,84,36,96,97,67,77,25,53,01,30,91,76,07,53,34,6

Geografia politica modifica

Suddivisione amministrativa modifica

La città di Gießen si divide in 6 zone, corrispondenti all'area urbana e a 5 frazioni (Stadtteil):

Storia modifica

 
L'antica piazza del mercato di Giessen in un'incisione del 1840

Le prime tracce di una comunità nella zona risalgono al 775, e corrispondono all'odierno sobborgo di Wieseck. Nel 1152 il conte Wilhelm von Gleiberg vi costruì un castello con fossato. La prima menzione documentale della cittadina, ad ogni modo, risale al 1197. Nel 1248 Gießen viene per la prima volta attestata col titolo di città. Nel 1264 il conte Ulrico I von Asperg della casata dei conti palatini di Tubinga, vendette Gießen al Langraviato d'Assia, che fece edificare l'attuale "castello vecchio" attorno al 1300. La nuova città venne fondata intorno al 1325. Dal 1370 a Gießen è attestata la presenza di un sindaco e di un consiglio cittadino. Il vecchio municipio sulla piazza del mercato, distrutto nel 1944, era stato costruito intorno al 1450 come simbolo del potere civico, e la chiesa parrocchiale nel 1484. Nel 1442 Gießen ricevette il diritto di tenere un mercato settimanale. Intorno al 1535, per volontà del langravio Filippo il Magnanimo, la città venne fortificata.

Nel 1567 la città entrò a far parte del langraviato di Assia-Marburgo e successivamente nel principato di Assia-Darmstadt nel 1604. La famosa Università risale al 1605, fondata come Università luterana da Ludovico V di Assia-Darmstadt ed approvata poi dall'imperatore Rodolfo II nel 1607. Due anni più tardi venne inaugurato uno splendido giardino botanico, uno dei più antichi della Germania a trovarsi ancora oggi attivo e nella posizione originaria. Nel 1634/35 una grave epidemia di peste decimò la popolazione della città e gli abitanti vennero nuovamente colpiti nel XVIII secolo da guerre e devastazioni.

 
Giessen in una raffigurazione d'inizio Ottocento

Nel 1803 Giessen divenne la capitale della nuova provincia dell'Alta Assia nel Granducato d'Assia. Negli anni seguenti furono demolite le fortificazioni cittadine e al loro posto furono disposti degli spazi verdi nei bastioni. Dal 1824 al 1852 Justus Liebig insegnò all'Università di Gießen, la quale venne a lui dedicata nel secondo dopoguerra. Il 14 gennaio 1838 venne fondata la "Scuola di Disegno Tecnico", antesignana dell'odierna TH Mittelhessen (THM).

Nell'anno rivoluzionario del 1848 vi furono dei disordini anche a Gießen nei quali finì ucciso uno studente dell'università. August Becker iniziò proprio a Giessen la pubblicazione del quotidiano democratico radicale "Jüngster Tag". Nel 1849 la città venne collegata alla rete ferroviaria tedesca con l'apertura della ferrovia Main-Weser (poi Francoforte-Kassel). Nel 1862 seguì la linea ferroviaria per Colonia e nel 1864 il collegamento con la valle del Lahn, Wetzlar e Coblenza. Dal 1860 circa, soprattutto durante il mandato del sindaco August Bramm (1875–1889), la città si espanse per la prima volta oltre gli storici bastioni.

Nel 1855 venne inaugurato il primo corpo dei vigili del fuoco locali e dodici anni dopo, a Gießen venne inaugurata una base militare per il 116º reggimento di fanteria. Nel 1870 venne aperta la ferrovia per Fulda, e nel 1872 quella per Gelnhausen. Dal 1879 al 1888, Wilhelm Conrad Roentgen insegnò all'Università di Giessen. Nel 1893 venne consacrata la chiesa più grande della città, l'evangelica Johanneskirche, a sud dell'abitato. Nel 1907 venne inaugurato il teatro comunale, su iniziativa degli stessi cittadini. Dal 1894 a Gießen era già stato inaugurato un primo sistema di trasporto pubblico locale, inizialmente tramite omnibus e dal 1909 con un tram elettrico.

Nel 1903 venne inaugurato il nuovo cimitero cittadino in forma comunale ed aconfessionale e l'anno successivo venne predisposto un nuovo sistema fognario.

Dopo la prima guerra mondiale e le disposizioni del Trattato di Versailles del 1919, Gießen divenne un luogo di notevole importanza militare perché si trovava appena fuori dall'area smilitarizzata. Per questo motivo negli anni '30 e '40, circa 467 ettari di terreno urbano furono ceduti all'esercito e all'aviazione a poco prezzo con l'intento di costruirvi degli avamposti e delle caserme per l'artiglieria (caserma Bleidorn, poi caserma Pendleton) e un'area di esercitazione. Nel 1936 venne inoltre costruito un primo ospedale militare che, rimasto intatto durante il secondo conflitto mondiale, venne riutilizzato anche successivamente sino al 1997.

 
Lapide commemorativa sul sito dell'antica sinagoga ebraica di Giessen

Dal 1º novembre 1938, la città di Giessen incorporò i comuni vicini di Wieseck, Kleinlinden e Schiffenberg, portando così la propria popolazione a 42.000 individui secondo il censimento del 1939. In quello stesso anno, un pogrom andò a colpire la locale comunità ebraica, la cui sinagoga presente a Giessen venne rasa al suolo dai nazisti.

Durante la seconda guerra mondiale, la città di Gießen ospitò un sottocampo del campo di concentramento di Buchenwald e subì importanti danneggiamenti per via dei bombardamenti dell'aviazione statunitense tra il 6 ed il 7 dicembre 1944, perdendo il 75% del proprio patrimonio artistico e architettonico, incluso il 90% dei monumenti storici del centro cittadino. Nell'attacco morirono 390 persone ed altre 30.000 rimasero senza casa. Un nuovo attacco si verificò l'11 dicembre di quello stesso anno ad opera di una compagnia di Boeing B-17 che sganciò 731 tonnellate di bombe ad alto potenziale esplosivo e 1116 tonnellate di bombe incendiarie sulla città. Il 28 marzo 1945, l'arrivo delle truppe statunitensi pose fine alla guerra per Giessen.[2] Di questo tragico periodo, rimane in città la presenza di otto rifugi antiaerei di tipo Winkel, il che fa di Giessen una delle città della Germania col maggior numero di questi manufatti. Dopo la fine delle ostilità, la città ospitò un campo di smistamento prigionieri diretto dalle forze armate statunitensi dell'United Nations Relief and Rehabilitation Administration, che giunse ad ospitare quasi 4000 persone recuperate dai campi di concentramento e di lavoro coatto nella zona, in attesa di essere liberate o rimpatriate.[3] Il campo continuò a rimanere operativo anche molti anni dopo la fine della guerra come campo di assistenza per ex prigionieri e solo nel 2007 sono stati chiusi gli ultimi depositi dell'esercito americano nell'area.[4][5]

 
Contrasti a Giessen: a sinistra un edificio costruito negli anni '50, a destra un edificio di stile guglielmino di fine Ottocento

Dopo la guerra, nella città di Giessen venne avviato un lungo processo di ricostruzione dell'abitato basato sulla moderna pianificazione urbanistica: l'area del centro storico venne riunita in grandi unità, ampliate piazze e strade per far fronte alle nuove esigenze del traffico automobilistico e nel 1953 venne inaugurata la prima linea di filobus cittadini. Critiche pervennero per alcune speculazioni sulla ricostruzione, così come per a demolizione delle rovine dell'antico municipio che poteva a detta di alcuni essere ricostruito nelle forme originarie partendo da ciò che era rimasto. Al suo posto venne eretto un nuovo complesso nel 1961, demolito poi nel 2006. Oltre i bastioni cittadini venne costruito anche un grande anello stradale, il cosiddetto Gießener Ring.

Dal 1977 al 1979 Gießen fece parte della città di Lahn, con la città di Wetzlar e altri 13 comuni, tentativo di rinnovamento dell'amministrazione locale che però ebbe breve durata.

Cultura modifica

 
Il Rettorato dell'Università di Gießen

La città è sede di un'importante Università: fondata nel 1607 e con più di 26 000 studenti, l'Università Justus Liebig rende Gießen una città eminentemente universitaria. Presso l'Università di Gießen hanno insegnato scienziati come Röntgen e Langhans. L'Università porta il nome di Justus von Liebig, famoso chimico agrario. Il policlinico universitario UKGM, fuso dal 2005 con quello di Marburgo e privatizzato nel 2006,[6] conta oltre 1190 letti nella sede di Gießen, e altri 1185 nella sede di Marburgo.

Altri istituti di formazione superiore sono la Technische Hochschule Mittelhessen (università di scienze applicate), la Freie Theologische Hochschule Gießen (istituto superiore di teologia) e altri istituti minori. Nella biblioteca cittadina si trova l'unico frammento conosciuto della Constitutio antoniniana.

La città è sede del collettivo di artisti 3Steps.

Economia modifica

Industria modifica

 
La Giessener Pilsner, una delle birre più note dell'area, prodotta a Giessen

Nella realtà industriale di Giessen, sono da annoverare diverse aziende. L'industria di maggior peso è indubbiamente la Gail che opera nel settore della ceramica e dell'argilla e produce prodotti per il tunnel del fiume Elba, per stadi, sale olimpiche, piscine e navette spaziali, realizzando anche parte delle strutture per le Olimpiadi estive del 2008 a Pechino.

In città è presente la piccola fabbrica di chitarre acustiche Lakewood che opera dal 1986[7] ed il birrificio Gießener Brauerei.[8] Inoltre a 15 km da Gießen, precisamente nella cittadina di Lich, si trova il birrificio Licher, che produce una delle birre più vendute in tutta l'Assia.[9][10]

Cultura modifica

Università modifica

Trattandosi di una piccola città universitaria, i tre istituti universitari di Gießen (la Justus-Liebig-Universität; la THM e la Freie Theologische Hochschule) assorbono gran parte della forza lavoro di Gießen, impiegando complessivamente oltre 6 000 persone.

Turismo modifica

Fra i siti d'interesse si annoverano l'Orto Botanico (il primo della Germania, fondato nel 1609 e con 7500 tipi di piante),[11] il Museo Liebig, il Mathematikum (museo di scienze matematiche), il teatro comunale e gli edifici storici dell'Università Justus Liebig.

Media modifica

Gießen è una delle poche città tedesche con meno di 100.000 abitanti a disporre di ben due giornali quotidiani. Sia il Giessener Anzeiger, uno dei più antichi quotidiani in Germania ancora pubblicati (nacque nel 1750 col nome di Giessener Wochenblatt), sia il Giessener Allgemeine Zeitung (pubblicato dal 1946 al 1966 come Giessener Freie Presse) forniscono notizie alla popolazione. Giessen ospita anche il Giessener Zeitung, che fornisce gratuitamente a tutte le circa 38.000 famiglie della città informazioni da giornalisti per hobby due volte a settimana, così come il giornale pubblicitario Mittelhessische e la rivista della domenica mattina, che vengono pubblicati gratuitamente il mercoledì e la domenica.

La Hessischer Rundfunk mantiene il suo studio per la regione dell'Assia centrale nella città di Giessen e anche l'emittente privata dell'Assia Hitradio FFH e RTL Hessen hanno studi in città. C'è anche una stazione televisiva cittadina, l'Offener Kanal Gießen, che ha sede nell'Unterer Hardthof vicino all'ospedale evangelico.

Infrastrutture e trasporti modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti

Amministrazione modifica

Gemellaggi modifica

Gießen intrattiene "rapporti di cooperazione" (Kooperationspartnerschaft) con:

Gießen intrattiene rapporti di patronato (Patenschaft) con:

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Dehio-Handbuch der Deutschen Kunstdenkmäler: Hessen. Deutscher Kunstverlag, Berlin 1999, ISBN 3-422-00380-0.
  • Erwin Knauß: Zwischen Kirche und Pforte. 1200 Jahre Wieseck. Gießen-Wieseck 1975. (Hrsg.: Stadt Gießen)
  • Karlheinz Lang: Universitätsstadt Gießen. Vieweg, Braunschweig/Wiesbaden 1993, ISBN 3-528-06246-0. (= Denkmaltopographie Bundesrepublik Deutschland, Kulturdenkmäler in Hessen.)
  • Thomas Michael Martin u. a. (Hrsg.): Festschrift für Erwin Knauß zu seinem 70. Geburtstag. In: Mitteilungen des oberhessischen Geschichtsvereins Gießen, Neue Folge (ISSN 0342-1198 (WC · ACNP)), Band 77 (1992).
  • Otto Stumpf: Einwohnerlisten des Amtes Gießen vom 15. bis zum 17. Jahrhundert (1470–1669). Gießen 1983.
  • Thomas Weyrauch: Städtische Amts- und Gewerbeordnungen der frühen Neuzeit im mittleren Hessen. In: Mitteilungen des Oberhessischen Geschichtsvereins Gießen, Neue Folge, Band 72 (1987).
  • Thomas Weyrauch: Gießener Rechtsquellen für Ämter und Gewerbe 1528–1737. In: Veröffentlichungen des Oberhessischen Geschichtsvereins Gießen e. V. ISSN 0342-1198 (WC · ACNP), Gießen 1989.
  • Thea Altaras: Stätten der Juden in Gießen von den Anfängen bis heute. (= Die Blauen Bücher.) Königstein im Taunus 1998, ISBN 3-7845-7793-8.
  • Friedrich Kraft: Geschichte von Gießen und der Umgebung von der ältesten Zeit bis zum Jahre 1265. Darmstadt 1876.
  • Wolfgang Meyer: Stadt und Festung Gießen in der Franzosenzeit 1796/1797. Gießen 1918.
  • Andreas Eikenroth/ Katrina Friese: Latscho Gießen: 100 Gründe, diese Stadt zu lieben.[1] Edition Limosa, Clenze 2020, ISBN 978-3-86037-671-3.
  • Elvio Carnaghi e Andrea Balzarotti, L'inferno nascosto, ed. Zeisciu, Magenta 2022, ISBN 9788887405644

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN163480438 · SBN BVEL001238 · LCCN (ENn80083437 · GND (DE4020989-1 · J9U (ENHE987007261759405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80083437
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  1. ^ (DE) Gießener Anzeiger Verlags GmbH & Co KG, 100 Gründe, die für Gießen sprechen - Gießener Anzeiger, su giessener-anzeiger.de, 22 dicembre 2020. URL consultato il 3 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2021).