Edoardo Daneo
Edoardo Daneo (Torino, 13 ottobre 1851 – Torino, 17 luglio 1922) è stato un politico e avvocato italiano.
Edoardo Daneo | |
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Ministro della pubblica istruzione | |
Durata mandato | 11 dicembre 1909 – 31 marzo 1910 |
Presidente | Sidney Sonnino |
Predecessore | Luigi Rava |
Successore | Luigi Credaro |
Durata mandato | 21 marzo 1914 – 31 ottobre 1914 |
Presidente | Antonio Salandra |
Predecessore | Luigi Credaro |
Successore | Pasquale Grippo |
Ministro delle finanze | |
Durata mandato | 31 ottobre 1914 – 18 giugno 1916 |
Presidente | Antonio Salandra |
Predecessore | Luigi Rava |
Successore | Filippo Meda |
Consigliere comunale di Torino | |
Durata mandato | 1884 – 1914 |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XVII, XVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII e XXIV |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Sinistra Costituzionale (1890-1893) Destra (1894-1913) Gruppo Nazionale Liberale (1913-1919) Partito Monarchico Liberale (1919) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Torino |
Professione | Avvocato |
Biografia
modificaLaureato in giurisprudenza all'Università di Torino nel 1872, dopo aver svolto il ruolo di consigliere comunale a Torino dal 1884 al 1914, fu deputato per molte legislature, sottosegretario al Ministero della giustizia, Ministro della pubblica istruzione nel Governo Sonnino II, nel Governo Salandra I e Ministro delle finanze nel Governo Salandra II[1] Come ministro della pubblica istruzione nel secondo governo Sonnino presentò un disegno di legge sull'istruzione elementare, che non poté essere discusso alla Camera per la caduta del governo, ma che fu poi ripreso dal suo successore Luigi Credaro e che diventò legge il 4 giugno 1911 (nota come legge Daneo-Credaro), con la quale fu compiuto il primo passo della statalizzazione della scuola, che venne sottratta alla gestione dei Comuni per essere affidata ad un Consiglio scolastico provinciale, e che venne resa obbligatoria anche per i militari e i detenuti analfabeti. Massone, nel 1889 fu eletto Maestro venerabile della Loggia "Pietro Micca-Ausonia" di Torino[2], "ma nel 1906 in occasione delle elezioni si fece appoggiare dai cattolici e per tale motivo fu espulso dalla massoneria pur rimanendo il suo operare in ambito laico."[3][4].
Note
modifica- ^ Ricerca personaggio
- ^ V. Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, pp. 91-92.
- ^ La Massoneria nella Grande Guerra, a cura di Aldo A. Mola, Bastogi, Roma, 2016, p. 255 n. 20.
- ^ "Il G.'. M.'. d'Italia, applicando l'art. 126 delle Costituzioni, ha escluso dalla Massoneria i "fratelli": Avv. Adolfo Bona. Avv. Giacinto Cibrario, senatore. Avv. Edoardo Daneo, deputato. Achille Durio. Ing. Cesare Frescot. Angelo Rossi, senatore, Avv. Tommaso Villa, deputato, perché alleandosi coi clericali per le imminenti elezioni amministrative in Torino, vennero meno ai principi fondamentali ed all'indirizzo dell'Ordine, che neanche ai fratelli inattivi è lecito violare", Processi Verbali della Giunta del Consiglio dell'Ordine, 214ª Adunanza, Giovedì 25 gennaio 1906, citato in Ferdinando Cordova, Massoneria e Politica in Italia, 1892-1908, Carte Scoperte, Milano, 2011, p. 229.
Bibliografia
modifica- Ferdinando Cordova, Massoneria e Politica in Italia, 1892-1908, Carte Scoperte, Milano, 2011.
- Aldo Alessandro Mola, Storia della Massoneria in Italia dal 1717 al 2018, Bompiani-Giunti, Firenze-Milano, 2018 (ISBN 9788845282461)
- Davide Tabor , Il cerchio della politica. Notabili, attivisti e deputati a Torino tra '800 e '900, Torino, Silvio Zamorani editore, 2013 (ISBN 9788871582016)
- Antonio Gramsci, Sua Eccellenza Daneo in vacanza, «Avanti!», ediz. piemontese, 1 gennaio 1916, XX, n. 1, ora in Scritti giovanili, Einaudi, Torino, 1952, pp. 364-366.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Dàneo, Edoardo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Daneo, Edoardo, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Laura Pisano, DANEO, Edoardo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 32, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1986.
- Edoardo Daneo, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
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