Governo Salandra II

50º Governo del Regno d'Italia

Il Governo Salandra II è stato in carica dal 5 novembre 1914[1] al 19 giugno 1916[2] per un totale di 592 giorni, ovvero 1 anno, 7 mesi e 14 giorni.

Governo Salandra II
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioAntonio Salandra
(Liberale)
CoalizioneLiberali
Partito Repubblicano Italiano
LegislaturaXXIV
Giuramento5 novembre 1914
Dimissioni12 giugno 1916
Governo successivo19 giugno 1916

Situazione parlamentare

modifica
Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza UL (265), PRI (8)
273 / 508
Appoggio esterno PDC (29), , PD (11), UEC (20), CC (9), Rep.Ind (9), ANI (5)
83 / 508
Opposizione PS (52), PRI (8), PSR (19), Rep.Ind (9), SI (8), PR (62), Rad.In (11)
152 / 508

Composizione

modifica
Carica Titolare Sottosegretari
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente del Consiglio dei ministri   Antonio Salandra (PLI) Carica non assegnata
Ministri senza portafoglio
Ministro senza portafoglio con

delega alle Terre liberate

  Salvatore Barzilai (PRI)
Ministero Ministri Sottosegretari di Stato
Affari esteri   Sidney Sonnino (PLI)
Interno   Antonio Salandra (PLI)
Agricoltura, Industria e Commercio   Giannetto Cavasola (PLI)
Colonie   Ferdinando Martini (PLI)
Finanze   Edoardo Daneo (PLI)
Tesoro   Paolo Carcano (PLI)
Giustizia e Affari di Culto   Vittorio Emanuele Orlando (PLI)
Guerra   Vittorio Zupelli (Ind.)

(fino al 4 aprile 1916)

  Paolo Morrone (Ind.)
Lavori Pubblici   Augusto Ciuffelli (PLI)
Marina   Leone Viale (Ind.)

(fino al 23 settembre 1915)

  Antonio Salandra (PLI)

(dal 24 settembre 1915 al

29 settembre 1915)

  Camillo Corsi (Ind.)
Poste e Telegrafi   Vincenzo Riccio (PLI)
Pubblica Istruzione   Pasquale Grippo (PLI)

Cronologia

modifica
  1. ^ Il Ministero Salandra-Sonnino ufficialmente annunciato, su archiviolastampa.it, 6 novembre 1914, p. 1.
  2. ^ Il Re riceve il giuramento dei nuovi Ministri, su archiviolastampa.it, La Stampa, 20 giugno 2016, p. 1.
  3. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  4. ^ Istituito con R.D. n. 1065 del 9 luglio 1915
  5. ^ "The Ministerial Crisis in Italy." Economist [London, England] 17 June 1916: 1140. The Economist Historical Archive, 1843-2012.

Altri progetti

modifica