Governo Salandra I

49º Governo del Regno d'Italia

Il Governo Salandra I fu in carica dal 21 marzo[1] al 5 novembre 1914[2] per un totale di 229 giorni, ovvero 7 mesi e 15 giorni.

Governo Salandra I
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioAntonio Salandra
(Liberale)
CoalizioneLiberali
LegislaturaXXIV
Giuramento21 marzo 1914
Dimissioni31 ottobre 1914
Governo successivo5 novembre 1914

Situazione parlamentare

modifica
Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[3] Maggioranza UL (270)
270 / 508
Appoggio esterno PDC (29), PR (62), PD (11), UEC (20), CC (9), Rad.In (11)
142 / 508
Opposizione PS (52), PRI (8), PSR (19), Rep.Ind (9), SI (8)
96 / 508

Composizione

modifica
Carica Titolare Sottosegretari
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente del Consiglio dei ministri   Antonio Salandra (PLI) Carica non assegnata
Ministero Ministri Sottosegretari di Stato
Affari esteri   Antonino di San Giuliano Paternò Castello (PLI)

(fino al 16 ottobre 1914)

  Antonio Salandra (PLI)

(dal 17 ottobre 1914)

Interno   Antonio Salandra (PLI)
Agricoltura, Industria e Commercio   Giannetto Cavasola (PLI)
Colonie   Ferdinando Martini (PLI)
Finanze   Luigi Rava (PLI)
Tesoro   Giulio Rubini (PLI)
Giustizia e Affari di Culto   Luigi Dari (PLI)
Guerra   Domenico Grandi (Ind.)

(fino al 10 ottobre 1914)

  Vittorio Zupelli (Ind.)

(dall'11 ottobre 1914)

Lavori Pubblici   Augusto Ciuffelli (PLI)
Marina   Enrico Millo (Ind.)

(fino al 12 agosto 1914)

  Leone Viale (Ind.)

(dal 13 agosto 1914)

Poste e Telegrafi   Vincenzo Riccio (PLI)
Pubblica Istruzione   Edoardo Daneo (PLI)

Cronologia

modifica
  1. ^ Il giuramento dei ministri in Quirinale, su archiviolastampa.it, 22 marzo 1914, p. 1.
  2. ^ Il Ministero Salandra-Sonnino ufficialmente annunciato, su archiviolastampa.it, 6 novembre 1914, p. 1.
  3. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.

Altri progetti

modifica