Sapekhburto K'lubi Sioni Bolnisi
| S.K. Sioni Bolnisi Calcio 
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| Segni distintivi | |
Uniformi di gara
     Casa
Trasferta
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| Colori sociali |  Giallo, nero
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| Dati societari | |
| Città | Bolnisi |
| Nazione |  Georgia
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| Confederazione | UEFA |
| Federazione | GFF
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| Campionato | Erovnuli Liga 2 |
| Fondazione | 1936 |
| Presidente | Zviad Kirkitadze
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| Allenatore | Armaz Jeladze
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| Stadio | Stadio Tamaz Stephania (3 000 posti) |
| Sito web | www.fcsionibolnisi.com |
| Palmarès | |
| Titoli nazionali | 1 campionato georgiano |
| Dati aggiornati al 27 febbraio 2020 Si invita a seguire il modello di voce | |
Il Sapekhburto K'lubi Sioni Bolnisi (in georgiano საფეხბურთო კლუბი სიონი ბოლნისი?), meglio nota come Sioni Bolnisi è una società calcistica georgiana con sede nella città di Bolnisi. Milita nella Erovnuli Liga 2, la seconda divisione del campionato georgiano di calcio. Nella sua storia ha vinto un'edizione della Umaglesi Liga nella stagione 2005-2006.
Storia modifica
Il club venne fondato nel 1936[1]. Dopo aver trascorso molti anni nelle serie inferiori del campionato georgiano di calcio, nel 1995 vinse il suo girone di Pirveli Liga e venne promosso in Umaglesi Liga[2]. Nella stagione 1995-1996 esordì nella Umaglesi Liga e concludendo al nono posto il suo primo campionato. Nella stagione 2003-2004 il Sioni Bolnisi e il WIT Georgia arrivarono prime a pari merito al termine della seconda fase del campionato[3]. Lo spareggio venne vinto dal WIT per 2-0, ma la partita fu caratterizzata da violenti scontri tra le opposte tifoserie e in campo l'arbitro venne aggredito dal secondo allenatore del Sioni Bolnisi[3]. Gli episodi di violenza sugli spalti indussero la federazione georgiana e la UEFA ad escludere il Sioni dalla Coppa UEFA per l'edizione 2004-2005, a comminargli una multa pecuniaria, la disputa di dieci partite casalinghe a porte chiuse e ad una serie di squalifiche dei calciatori[3][4]. Nella stagione 2005-2006 il Sioni Bolnisi vinse il campionato per la prima volta distanziando di cinque punti lo stesso WIT Georgia[5]. Grazie a questo successo partecipò alla UEFA Champions League per l'edizione 2006-2007, dalla quale venne eliminata al secondo turno preliminare. Al termine della stagione 2013-2014 concluse al terzo posto, guadagnando l'accesso alla UEFA Europa League per l'edizione 2014-2015, senza riuscire andare oltre il primo turno preliminare. Nel 2016 nella stagione di transizione della Umaglesi Liga perse lo spareggio salvezza e venne retrocesso in Pirveli Liga per la prima volta.
Cronistoria modifica
| Cronistoria del Sapekhburto K'lubi Sioni Bolnisi | ||||
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Allenatori modifica
Calciatori modifica
Palmarès modifica
Competizioni nazionali modifica
- 2020
Altri piazzamenti modifica
- Finalista: 2006
- Terzo posto: 2017
Statistiche modifica
Partecipazione alle competizioni UEFA modifica
| Stagione | Torneo | Turno | Club | Andata | Ritorno | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2003-2004 | Coppa UEFA | Turno preliminare |  Matador Púchov
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0-3 | 0-3 | 0-6 |
| 2006-2007 | UEFA Champions League | Primo turno preliminare |  Baku
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2-0 | 0-1 | 2-1 |
| Secondo turno preliminare |  Levski Sofia
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0-2 | 0-2 | 0-4 | ||
| 2014-2015 | UEFA Europa League | Primo turno preliminare |  Flamurtari Valona
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2-3 | 2-1 | 4-4 (gfc) |
Organico modifica
Rosa 2020 modifica
Aggiornata al 9 gennaio 2020.
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Note modifica
- ^ FootballFacts.
- ^ (EN) Georgia 1994/95, su rsssf.com, 13 aprile 2003. URL consultato il 30 dicembre 2016.
- ^ a b c (EN) Georgia 2003/04, su rsssf.com, 10 luglio 2004. URL consultato il 30 dicembre 2016.
- ^ (EN) UEFA Cup ban for Georgian club Sioni, su soccernet.espn.go.com, 1º giugno 2004. URL consultato il 30 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
- ^ (EN) Georgia 2005/06, su rsssf.com, 31 ottobre 2006. URL consultato il 30 dicembre 2016.
Collegamenti esterni modifica
- (KA, EN) Sito ufficiale, su fcsioni.ge.
- (DE, EN, IT) Sapekhburto K'lubi Sioni Bolnisi, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (RU) Sapekhburto K'lubi Sioni Bolnisi, su FootballFacts, FootballFacts.ru.
- (EN, RU) Sioni Bolnisi, su wildstat.com.
