Tarentola annularis

piccolo rettile della famiglia Phyllodactylidae e diffuso in Africa
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Tarentola annularis (Geoffroy De Saint-Hilaire, 1827) è un piccolo sauro appartenente alla famiglia Phyllodactylidae, diffuso principalmente in Africa.[1]

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Tarentola annularis
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Classe Reptilia
Ordine Sauria
Sottordine Squamata
Infraordine Gekkota
Famiglia Phyllodactylidae
Genere Tarentola
Sottogenere Sahelogecko
Specie T. annularis
Nomenclatura binomiale
Tarentola annularis
(Geoffroy De Saint-Hilaire, 1827)
Sinonimi

Gecko annularis
Geoffroy De Saint-Hilaire, 1827
Gecko savignyi
Audouin, 1827
Gecko aegyptiacus
Cuvier, 1829
Platydactylus aegyptiacus
Wagler, 1830
Ascalabotes aegyptiacus
Fitzinger, 1843
Tarentola aegyptiaca
Gray, 1845
Tarentola senegalensis
Boulenger, 1885
Tarentola annularis quadricauda
Tornier, 1905
Tarentola (Sahelogecko) annularis
Joger, 1984[1]

Sottospecie
  • T. annularis annularis
  • T. annularis relicta

Descrizione modifica

Rettile dalla sagoma tozza, con arti robusti e testa relativamente grande. I maschi misurano circa 12 cm e le femmine 10, esclusa la coda. Ciascun arto è dotato di cinque dita.

Il dorso, ricoperto di varie file di tubercoli, è normalmente di colore grigio-marrone o giallo sabbia ed è attraversato trasversalmente da diverse strisce più chiare; si notano, inoltre, quattro o più punti bianchi nella parte superiore della schiena. Il colore è comunque molto variabile e tende ad assumere tonalità differenti a seconda del luogo in cui vive la specie.

Le femmine si differenziano dai maschi per le dimensioni ridotte e la testa più piccola.

Biologia modifica

Comportamento modifica

La specie è generalmente attiva dal tramonto all'alba; talvolta, può andare in cerca di cibo anche di giorno, come è stato osservato.

È in grado di sporavvivere senz'acqua per diverso tempo, pur sentendone spesso la necessità.[2]

Alimentazione modifica

Si nutre di invertebrati, altre lucertole e, talvolta, perfino di piccoli mammiferi.[2]

Riproduzione modifica

Nella stagione dell'accoppiamento, che va da marzo ad agosto, i maschi si servono della comunicazione vocale per tenere lontani i propri rivali ed attrarre le femmine, con dei richiami caratteristici, e queste ultime possono rispondere a loro volta. Si accoppiano da 2 a 8 volte circa in un anno e le femmine depongono massimo 2 uova, che custodiscono con cura sotto la sabbia.

Distribuzione e habitat modifica

La specie è diffusa in Africa e, probabilmente, una parte anche in Asia. Nel continente africano, ne è stata confermata la presenza in Marocco, Sahara Occidentale, Libia, Egitto, Mauritania, Mali, Niger, Ciad, Sudan, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Senegal, Camerun, Repubblica Centrafricana, Sudan del Sud, Uganda e Somalia; sembra essere assente nei territori più meridionali. Il suo areale comprende anche la Penisola del Sinai e, forse, l'Arabia Saudita.[1] È segnalata dal livello del mare fino a 1170 m di altezza.

È stata, inoltre, introdotta in Florida, dove la popolazione è però molto frammentata.

L'habitat è costituito da aree rocciose, alberi, pozzi e abitazioni. Se il luogo presenta un habitat favorevole, vi rimane anche per un lungo periodo, senza il bisogno di doversi spostare altrove.[2]

Tassonomia modifica

Specie geneticamente molto simile a Tarentola ephippiata.

Si conoscono due sottospecie:[2][1]

  • Tarentola annularis annularis
  • Tarentola annularis relicta (Sudan del Sud, Camerun e Uganda)

Conservazione modifica

La specie è probabilmente poco minacciata, essendo presente in numerosi territori, con una densità della popolazione elevata in diverse zone.

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Tarentola annularis (GEOFFROY-ST-HILAIRE, 1827), su The Reptile Database, Zoological Museum Hamburg. URL consultato il 18 settembre 2015.
  2. ^ a b c d (ES) Victor Gabri, Salamanquesa de la cruz Tarentola annularis (Geoffroy Saint-Hilaire, 1827), su Morocco herps.com - Amphibians & Reptiles of Morocco and Western Sahara, 30 ottobre 2012. URL consultato il 18 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia modifica

  • Bons, J. & Geniez, P. 1996. Anfibios y Reptiles de Marruecos (Incluido Sahara Occidental). Atlas Biogeográfico. Asociación Herpetológica Española. Barcelona. 319 pp.
  • Carranza, S., Arnold, E. N., Mateo, J. A. y Geniez, P. 2002. Relationships and evolution of the North African geckos, Geckonia and Tarentola (Reptilia: Geckonidae), base don mitocondrial and nuclear DNA sequences. Molecular Phylogenetics and Evolution 23 (2002) 244-256.
  • Crochet, P.A. & Renoult, J.P. 2008. Tarentola annularis annularis (Geoffroy de Saint-Hilaire, 1827) preying on a mammal. Herpetology Notes, volume 1: 58-59 (published online on 11 December 2008).
  • Geniez, P.; Mateo, J.A.; Geniez, M. y Pether, J. 2004. The amphibians and reptiles of the Western Sahara. Edition Chimaira, Frankfurt, 228 pp.
  • Hoofien, J. H. 1962. An unusual congregation of the gekkonid lizard Tarentola annularis (Geoffroy). Herpetologica 18: 54-56
  • Jirků, M.; Mihalca, A.D.; Necas, P. & Modrý, D. 2010. An addition to the East African herpetofauna. The first record of Tarentola annularis relicta in Uganda. Bonn zoological Bulletin Volume 57 Issue 2 pp. 173–176 Bonn, November 2010.
  • Joger U 1984. Taxonomische Revision der Gattung Tarentola (Reptilia: Gekkonidae). Bonner Zoologische Beiträge 35 (1-3): 129-174
  • LeBreton, M. 1999. A working checklist of the herpetofauna of Cameroon. Netherlands Committee for IUCN.
  • Loveridge, A. 1972. Revision of the african lizards of the family Gekkonidae. Bulletin of the Museum of Comparative Zoology. Harvard College Vol. 98, Xo. 1.
  • Mekonnen, A. 2009. Retile survey and some ecological studies of two sympatric lizard species, Tarentola annularis and Mabuya striata from Awash National Park, Ethiopia. Addis Ababa University.
  • Schleich, H.H., Kästle, W. & Kabisch, K. 1996. Amphibians and Reptiles of North Africa. Biology, Systematics, Field Guide. Koeltz Scientific Books. 630 pp.

Voci correlate modifica

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