Ginestra degli Schiavoni

comune italiano
(Reindirizzamento da Ginestresi)

Ginestra degli Schiavoni è un comune italiano di 396 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania. È il comune più piccolo per popolazione (ma non per estensione territoriale) dell'intera provincia[4].

Ginestra degli Schiavoni
comune
Ginestra degli Schiavoni – Stemma
Ginestra degli Schiavoni – Bandiera
Ginestra degli Schiavoni – Veduta
Ginestra degli Schiavoni – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Benevento
Amministrazione
SindacoEdi Barile (lista civica Insieme per Ginestra) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate41°16′46″N 15°02′32″E
Altitudine540 m s.l.m.
Superficie14,79 km²
Abitanti396[1] (30-6-2023)
Densità26,77 ab./km²
Comuni confinantiCasalbore (AV), Castelfranco in Miscano, Montecalvo Irpino (AV), Montefalcone di Val Fortore, San Giorgio La Molara
Altre informazioni
Cod. postale82020
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT062036
Cod. catastaleE034
TargaBN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 2 034 GG[3]
Nome abitantiginestresi
Patronosant'Antonio
Giorno festivo13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ginestra degli Schiavoni
Ginestra degli Schiavoni
Ginestra degli Schiavoni – Mappa
Ginestra degli Schiavoni – Mappa
Posizione del comune di Ginestra degli Schiavoni nella provincia di Benevento
Sito istituzionale

Geografia fisica

modifica
 
La villa comunale

Il centro abitato di Ginestra degli Schiavoni sorge nella media valle del Miscano, a est del vallone della Cuparella e a ovest del torrente Ginestra (affluente del fiume Miscano), nell'Appennino campano.

L'insediamento originario sannita-irpino, rintracciabile con buona probabilità nella Chiana Sant'Angelo[5], era lambito dall'importante via Minucia che collegava Benevento a Troia attraversando il vicino borgo di Aequum Tuticum. Proprio nel segmento della Minucia che collegava le due località era posta Ginestra. Il percorso della successiva via Traiana (109-117 d.C.), che collegava Benevento a Brindisi, fu portato a valle per volere dell'imperatore, causando una parziale emarginazione del centro[6].

Il termine Ginestra compare per la prima volta in documenti riferibili al 1100, e dunque alla dominazione normanna[7], quando il centro assunse il nome della pianta che maggiormente caratterizzava il suo territorio e si andò lentamente strutturando attorno alla torre e al necessario sistema di difesa.

Si presume che il borgo sia stato popolato da slavi provenienti dalla Dalmazia, anticamente chiamata "Schiavonia", e che da allora prese dunque il nome di Ginestra degli Schiavoni[8]. È plausible che tale popolamento sia avvenuto dopo la metà del XV secolo, poiché in tale periodo Ginestra risultava temporaneamente disabitata.[9]

Il comune passò di proprietà a diverse famiglie nobili. I primi feudatari furono gli angioini, a cui succedettero i Pagano, i De Sabran, gli Sforza. Nel 1495 venne assegnata ai Marziale, alienata ai Carafa, ai Caracciolo (1579) e agli Spina (primi del XVII secolo. Nel 1617 venne assegnata ai Ciaburro, che la ressero con titolo baronale fino al 1938.

Nel quadriennio 1743-46 il territorio di Ginestra fu soggetto alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano nell'ambito della provincia di Principato Ultra[10], cui appartenne fino al 1811 quando fu aggregato al distretto di Bovino nella Capitanata. Dal 1861 il comune appartiene alla provincia di Benevento.

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica

La Chiesa Madre, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, è stata inaugurata nel 1986 e sorge sul luogo dell'antica chiesa di Santa Maria dell'Assunzione, menzionata dalle fonti sin dal 1500. Presenta una pianta di forma circolare, con copertura a ombrello. Conserva il quadro miracoloso di Sant'Antonio, copia dell'originale andato bruciato nel 1924.

La Cappella di Sant'Antonio (originariamente dedicata a San Martino), recentemente restaurata insieme all'invaso antistante, è un altro punto di interesse. Localizzata fuori dalle mura urbane, è possibile ipotizzare che fosse un punto di riferimento dell'antica viabilità: nei pressi infatti passavano i tratturi di Montefalcone e di San Giorgio La Molara che raggiungevano la Puglia per far svernare le greggi. La campana è datata 1690 ed è la più antica testimonianza storica esistente a Ginestra degli Schiavoni.

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[11]

Religione

modifica

Il territorio comunale è incluso nella forania Miscano-Fortore-Cervaro della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.

Cultura

modifica
Museo delle energie rinnovabili

Renewable Energies Museum (R.E.M.) è una mostra permanente che permette di scoprire e conoscere le principali risorse naturali locali (sole, vento, acqua e vegetazione) allo scopo di valorizzarle nel modo più opportuno traendone energia rinnovabile a basso impatto ambientale secondo la moderna ottica innovativa dello sviluppo sostenibile[12].

Geografia antropica

modifica

Urbanistica

modifica

Il nucleo primitivo dell'attuale centro storico, sorto attorno alla torre normanna successivamente inglobata nel palazzo baronale, può dirsi caratterizzato da uno sviluppo "a campana": trova il suo epicentro in Largo Fontanella ed è caratterizzato dagli slarghi irregolari delle strade, dalle costruzioni esterne arroccate, e concluso dall'area occupata, fino al Novecento, dal palazzo baronale. Questo era ubicato alla confluenza di tre strade: via Casalbore-Ginestra, via Santa Barbara e corso Umberto I (alla cui altra estremità è posta la piazza antistante la chiesa madre).

A partire dalla prima metà del XVIII secolo, in seguito al tremendo terremoto del 1688 che rase al suolo l'insediamento, si è avuto il secondo sviluppo del centro che, differentemente dalla prima espansione, si affiancò al corso Umberto I.

Economia

modifica
 
Parchi eolici e campi agricoli sulle colline circostanti il borgo

In aggiunta alle tradizionali attività agricole, zootecniche e forestali, il territorio di Ginestra degli Schiavoni si caratterizza per la presenza di moderni insediamenti nel settore dell'energia rinnovabile a basso impatto ambientale (parchi eolici e centrali fotovoltaiche)[12].

Il territorio comunale, situato lungo la direttrice della medievale via Francigena (erede della più antica via Traiana), è inoltre parte del distretto turistico-religioso Viaticus[13] e dell'Associazione Europea delle Vie Francigene[14].

Amministrazione

modifica

Ginestra degli Schiavoni fa parte della Comunità montana del Fortore.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comuni della provincia di Benevento per popolazione, su Tuttitalia.it. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato l'8 maggio 2018).
  5. ^ La valle del Miscano, pp. 162-163
  6. ^ La valle del Miscano, p. 162
  7. ^ La valle del Miscano, p. 163
  8. ^ Atti della Reale Accademia delle scienze fisiche e matematiche, 1888, p. 75.
  9. ^ Regesto della Cancelleria Aragonese di Napoli (PDF), 1452 (archiviato il 13 febbraio 2022).
  10. ^ Tommaso Vitale, Storia della Regia città di Ariano e sua Diocesi, Roma, Salomoni, 1794, p. 174.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 30-6-2023.
  12. ^ a b R.E.M., su Comune di Ginestra degli Schiavoni. URL consultato il 7 novembre 2019 (archiviato il 7 novembre 2019).
  13. ^ Distretto turistico Viaticus: la regione Campania dà il via libera, su Ntr24 (archiviato il 24 agosto 2019).
  14. ^ Ginestra degli Schiavoni, su Tuttitalia. URL consultato il 15 luglio 2019 (archiviato il 14 luglio 2019).

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica