Castelfranco in Miscano
Castelfranco in Miscano è un comune italiano di 786 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.
Castelfranco in Miscano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Benevento |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Giallonardo (lista civica Insieme per Castelfranco) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 41°18′N 15°05′E |
Altitudine | 760 m s.l.m. |
Superficie | 43,4 km² |
Abitanti | 786[1] (30-6-2023) |
Densità | 18,11 ab./km² |
Comuni confinanti | Ariano Irpino (AV), Faeto (FG), Ginestra degli Schiavoni, Greci (AV), Montecalvo Irpino (AV), Montefalcone di Val Fortore, Roseto Valfortore (FG) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 82022 |
Prefisso | 0824 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 062016 |
Cod. catastale | C106 |
Targa | BN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 453 GG[3] |
Nome abitanti | castelfranchesi |
Patrono | san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 24 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Castelfranco in Miscano nella provincia di Benevento | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaIl centro abitato, esteso nell'Appennino campano a sud-est del colle San Bartolomeo, è il comune più orientale della provincia.
La sua escursione altimetrica è pari a 541 m s.l.m. con una quota minima di 409 m. e una massima di 950 m. La superficie agricola utilizzata è pari a 4361,18 ettari (ha)[4].
Origini del nome
modificaIl nome deriverebbe dal possesso del castello da parte di un franco o francese, in epoca angioina[5], allorquando il borgo era noto come Castellum Francolum o Castellum de Franco. Secondo un'altra ipotesi franco costituirebbe invece un aggettivo e significherebbe "libero da tassazione".[6]
L'aggiunta "in Miscano" si riferisce all'omonimo torrente, affluente di destra del fiume Ufita.
Storia
modificaFin dall'epoca normanna Castelfranco fu legata più volte alla contea di Ariano; nel Catalogus baronum il feudatario locale era un tale Rafrire. La baronia di Castelfranco è attestata anche in epoca angioina, allorquando il borgo dovette contribuire al restauro della fortezza di Crepacuore, situata lungo la via Francigena; i feudatari dell'epoca furono i De Lecto e i Buisson. In epoca aragonese Castelfranco rivestì una notevole rilevanza strategica, tanto che lo stesso re Ferdinando vi giunse allo scopo di passare in rassegna le proprie truppe; in tale periodo il dominio passò nuovamente ai conti di Ariano, tra i quali spiccano Francesco Sforza e Innico de Guevara. Fra gli ultimi feudatari si citano i Caracciolo, i Di Sangro e i Mirelli.[6]
Da un punto di vista amministrativo il comune nel quadriennio 1743-46 fu soggetto alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano nell'ambito della provincia di Principato Ultra[7], cui appartenne fino al 1811; in seguito fece parte del distretto di Bovino nella Capitanata per passare infine, nel 1861, alla neonata provincia di Benevento.
Simboli
modificaLo stemma comunale è stato riconosciuto con DCG del 10 gennaio 1930.[8]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Ruderi delle mura e del castello medievale, avanzano i due pilastri dell'antica porta, detta della Terra.
- Chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie, poi sede della casa comunale, del XIII secolo.
- Chiesa di San Giovanni Battista, protettore del borgo.
- Cappella rurale di San Lorenzo: la chiesa originaria era dei primi dell'Ottocento; dotata di un orto, nei primi tempi veniva custodita da un gruppo di monaci, poi da un eremita, quindi cadde in rovina. Crollata nel 1926, fu successivamente ricostruita.[10]
- Casale Tre Fontane: complesso architettonico rinascimentale lungo la medievale via Francigena, sul confine con Greci.
- Casale Campanaro: già feudo abbaziale della contea e diocesi di Ariano, situato nell'alta valle del Miscano lungo un antico tratturello diretto alle Tre Fontane.
- Aequum Tuticum: tipico esempio di vicus romano, all'incrocio tra le antiche vie Aemilia, Minucia (poi Traiana) ed Herculia. Fin dal Settecento il cartografo francese Jean-Baptiste Bourguignon d'Anville intuì che Aequum Tuticum doveva trovarsi presso Castelfranco; successivamente il sito fu localizzato appena qualche chilometro più a sud, sull'altipiano di Sant'Eleuterio nell'odierno territorio comunale di Ariano Irpino.[11]
Aree naturali
modifica- Lungo la dorsale del Monte Tufaro (918 m s.l.m.), sullo spartiacque appenninico a cavallo tra il bacino del Fortore e la valle del Miscano, si estende il grande bosco di Castelfranco, sottoposto a tutela quale sito di interesse comunitario[12]. Lungo il margine settentrionale del bosco, al confine con Roseto Valfortore, vi è una sorgente di acqua sulfurea.[13]
- Le bolle della Malvizza, il più vasto complesso di vulcanetti di fango dell'Appennino meridionale, emergono da un ampio pianoro lungo la principale strada di accesso al paese.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[14]
Religione
modificaIl territorio comunale è incluso nella forania Miscano-Fortore-Cervaro della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.
Economia
modificaAgricoltura
modificaLe numerose aziende agro-zootecniche sono alla base dell'economia cittadina. Notevoli sono soprattutto le colture cerealicole e l'allevamento bovino. Non mancano alcuni prodotti tipici, legati alla tradizione locale, come il caciocavallo di Castelfranco[15].
Turismo
modificaIl territorio comunale è attraversato dal tratturello Volturara-Castelfranco (un'antica via della transumanza) e lambito dal tratturello Camporeale-Foggia. Quest'ultima direttrice, che ricalca il percorso dell'antica via Traiana[16], ebbe notevole risalto durante tutto il medioevo in quanto parte integrante della via Francigena[17]; ciò ha permesso al comune di entrare a far parte del distretto turistico-religioso Viaticus[18] e dell'Associazione Europea delle Vie Francigene[19].
Infrastrutture e trasporti
modificaStrade
modificaUna strada interprovinciale allaccia Castelfranco in Miscano con la strada statale 90 bis, agevolando così i collegamenti con Benevento, Ariano Irpino e Foggia.
Altre strade provinciali collegano il borgo con i comuni limitrofi di Ginestra, Montefalcone, Roseto e Faeto, questi due ultimi situati nella confinante Puglia.
Ferrovie
modificaLa stazione di Castelfranco in Miscano, posta lungo la ferrovia Napoli-Foggia, è inattiva fin dal 1990.
Amministrazione
modificaAltre informazioni amministrative
modificaFa parte della Comunità montana del Fortore.
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre, maggio 2007
- ^ Storia, su Comune di Castelfranco in Miscano. URL consultato il 25 maggio 2020 (archiviato il 19 dicembre 2018).
- ^ a b T. Vitale, pp. 317-320.
- ^ T. Vitale, p. 174.
- ^ Castelfranco in Miscano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25 settembre 2023.
- ^ Luigi Rangoni Machiavelli, Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932, in Rivista del Collegio Araldico, anno XXXI, 1933, p. 315.
- ^ La cappella di San Lorenzo, su Comune di Castelfranco in Miscano. URL consultato il 7 maggio 2018 (archiviato l'8 maggio 2018).
- ^ Poëmata (Orazio), Carvill, 1830, p. 363.
- ^ MISURE DI CONSERVAZIONE DEI SIC PER LA DESIGNAZIONE DELLE ZSC DELLA RETE NATURA 2000 DELLA REGIONE CAMPANIA, su Regione Campania Campania, pp. 75-77. URL consultato il 14 agosto 2019 (archiviato il 27 settembre 2017).
- ^ Istituto Geografico Militare, Carta d'Italia, M 891, 1ª ed., 1954-1955, foglio "Castelfranco in Miscano" 174 IV NE.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 30-6-2023.
- ^ Caciocavallo di Castelfranco in Miscano, su Comune di Castelfranco in Miscano. URL consultato il 30 novembre 2017 (archiviato il 1º dicembre 2017).
- ^ La Valle del Miscano, p. 241.
- ^ La Strada Sacra, su Repubblica. URL consultato il 6 gennaio 2018 (archiviato il 13 settembre 2017).
- ^ Distretto turistico Viaticus: la regione Campania dà il via libera, su Ntr24. URL consultato il 6 gennaio 2018 (archiviato il 24 agosto 2019).
- ^ Castelfranco in Miscano, su Tuttitalia. URL consultato il 15 luglio 2019 (archiviato il 14 luglio 2019).
Bibliografia
modifica- Antonio Iamalio, La regina del Sannio, Ardia editore, Napoli, 1918
- Alfonso Meomartini, I comuni della provincia di Benevento, Benevento 1970
- Archeoclub d'Italia (sede di Casalbore), Progetto itinerari turistici Campania interna - La Valle del Miscano, a cura di Renato Scinto, Regione Campania (Centro di Servizi Culturali - Ariano Irpino), vol. 1, Avellino, 1995, pp. 177-187.
- Tommaso Vitale, Storia della regia città di Ariano e sua diocesi, Roma, Stamperia Salomoni, 1794.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castelfranco in Miscano
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.castelfrancoinmiscano.bn.it.