Giulio Di Donato

politico italiano

Giulio Di Donato (Calvizzano, 26 aprile 1947) è un politico italiano.

Giulio Di Donato

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato12 luglio 1983 –
14 aprile 1994
LegislaturaIX, X, XI
Gruppo
parlamentare
Partito Socialista Italiano
CircoscrizioneXXII. Napoli
Incarichi parlamentari
IX
  • Segretario della II commissione Interni (fino al 09/07/1985)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoIV (dal 2022)
In precedenza:
PSI (1975-1994)
RNP (2006-2007)
FI (2007-2008)
PdL (2008-2009)
UDEUR (2009-2013)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
Professioneavvocato, funzionario pubblico

Biografia modifica

 
Di Donato all'insediamento del sindaco di Calvizzano, 1975 (primo a sinistra, da centro).

Gli anni del PSI (1975-1994) modifica

Giulio di Donato nasce a Calvizzano, in provincia di Napoli, il 26 aprile del 1947, nipote del Prefetto regio Gennaro Di Donato, che fu Prefetto di Livorno e Viterbo, Commissario straordinario di Palermo e Taranto, membro del Consiglio di Stato e Commendatore dell’Ordine sovrano di San Maurizio e Lazzaro per volontà del Re.

Dopo l'esperienza nel Consiglio Comunale di Calvizzano, suo paese natale, e a Napoli dove fu nominato dapprima Assessore all'urbanistica ed in seguito Vicesindaco tra il 1975 ed il 1983 nella giunta Valenzi[1], è stato eletto Deputato della Repubblica per tre legislature (IX legislatura, X legislatura e XI legislatuta) dal 1983 fino al 1994 nelle file del Partito Socialista Italiano, ricoprendo anche la carica di vicesegretario del partito di Bettino Craxi dal 1989 fino al 1993. Questi anni sono caratterizzati dall'alleanza tra Bettino Craxi, Giulio Andreotti ed Arnaldo Forlani, patto politico che prese il nome di CAF.

L'esponente della Democrazia Cristiana Paolo Cirino Pomicino (aderente alla corrente Andreottiana nonché Ministro del Bilancio tra il 1989 e il 1992), l'esponente del Partito Liberale Italiano Francesco De Lorenzo (Ministro della Sanità tra il 1989 e il 1993) e l'esponente del Partito Socialista Italiano Giulio Di Donato, vennero definiti da taluni come I viceré e furono descritti da diverse testate giornalistiche come i "veri padroni di Napoli per un ventennio"(la seconda metà degli anni '70, gli anni '80 e la prima metà degli anni '90).[2]

Dopo il referendum del 1987 sull'uso dell'energia nucleare in Italia, si batté attivamente per la chiusura delle centrali nucleari italiane.[3]

Tangentopoli modifica

Il 9 novembre del 1992 annunciò le sue dimissioni dalla segreteria politica del Partito Socialista Italiano dopo aver ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Napoli nell'ambito delle inchieste giudiziarie di Mani Pulite, le quali furono tra i fattori determinanti della fine della cosiddetta Prima Repubblica e dei partiti tradizionali che avevano governato l'Italia per buona parte del secondo novecento, in particolar modo la Democrazia Cristiana ed il Partito Socialista Italiano.[4]

Il ritorno alla politica nel 2006 modifica

Dopo il ritorno sulla scena politica nazionale nel 2006 nell'ambito della formazione politica de La Rosa nel Pugno di Emma Bonino, appartenente alla coalizione di centrosinistra dell'Unione di Romano Prodi, nel maggio del 2007 ha aderito al partito di Forza Italia (confluito l'anno successivo, nel 2008, nel Popolo delle Libertà insieme al partito di Alleanza Nazionale, guidato da Gianfranco Fini), mentre il 12 settembre del 2009 è stato nominato segretario regionale dell'UDEUR, guidato da Clemente Mastella, nella regione Campania[5].

Per circa un triennio, tra il 2011 ed il 2014, è stato anche nominato componente del gruppo dei consiglieri d'amministrazione dell'Associazione Teatro Stabile di Napoli.[6]

Nel 2022 aderisce, con il suo gruppo politico "Riformismoggi" a Italia Viva.[7]

Vicende giudiziarie modifica

Il 19 maggio 1992 Giulio Di Donato fu indagato per irregolarità sulla privatizzazione dell'AMAN (Azienda Municipalizzata Acquedotto Napoli), che fu venduta a prezzo di favore alla Napoletanagas.[8][9][10]

Di Donato viene coinvolto in toto nelle indagini sulla Tangentopoli napoletana. Nel marzo 1993, esplode lo scandalo dei "Rifiuti d'oro": per la privatizzazione del servizio di nettezza urbana del Comune di Napoli, appalto di 350 miliardi di Lire, sono state pagate tangenti a vari esponenti di spicco dei vari partiti nella città partenopea. Per questa vicenda, Giulio Di Donato verrà indagato e arrestato, dopo il via libera da parte della Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio, il 17 aprile 1994.[11][12][13] Detenuto a Poggioreale, verrà scarcerato il 14 luglio dello stesso anno[14]. Rinviato a giudizio, verrà condannato nel maggio 1998 a 3 anni e 4 mesi, pena confermata poi nel 2001[15] in Appello e nel 2004 in Cassazione.[16] Nell'ambito di queste indagini, è stato anche indagato per abuso d'ufficio e calunnia.[17][18]

Sempre nel filone di Tangentopoli, viene indagato per le tangenti per altri appalti del Comune di Napoli, in particolare per gli appalti sui parcheggi sotterranei, per la costruzione della Linea 1 e della LTR (l'attuale Linea 6) e dei Mondiali di Italia 90'.[19][20][21][22] Condannato a 5 anni e 10 mesi in primo grado[23], dopo l'annullamento del processo di Appello[24] fu assolto, così come confermato anche nel 2005 in Cassazione.[25][26][27]

Nel 1993 verrà indagato per aver imposto l'assunzione di quattro persone alla IPM Group, e assolto nel 1996.[28]

Nel 1995 verrà rinviato a giudizio per aver ricevuto tangenti per le autorizzazioni a una catene di cliniche private di Napoli[29], ma i reati finiranno prescritti.[30]

Di Donato verrà indagato anche per le tangenti per la ricostruzione post-terremoto del 1980[31], tuttavia i suoi reati cadranno in prescrizione.[32][33]

Verrà indagato anche per presunte tangenti sui lavori della SS19, venendo assolto nel 2005.[34]

Nel 2013 è stato aggredito nei pressi di Acciaroli per aver attraversato una via privata. L'aggressore è stato processato.[35]

Note modifica

  1. ^ Redazione, Di Donato: «Valenzi sindaco speciale, fu momento molto esaltante», su Stylo24 - Ultime Notizie su Napoli e la Campania, 1º febbraio 2023. URL consultato il 4 agosto 2023.
  2. ^ Marco Travaglio, La scomparsa dei fatti, il Saggiatore, 2010, pag.97
  3. ^ Giulio Di Donato - Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica, su patrimonio.archivio.senato.it. URL consultato l'8 agosto 2023.
  4. ^ DI DONATO SI DIMETTE CRAXI: ' IO INVECE NO' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 6 novembre 1992. URL consultato il 9 agosto 2023.
  5. ^ Giulio Di Donato segretario regionale Udeur - napolionline.org, 12 settembre 2009, su napolionline.org. URL consultato il 19 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2010).
  6. ^ Nomine C.d.A. Teatro Stabile di Napoli - Corriere della Sera
  7. ^ Redazione, Riformismoggi aderisce al terzo polo di Italia Viva, su Stylo24 - Ultime Notizie su Napoli e la Campania, 4 agosto 2022. URL consultato il 5 agosto 2023.
  8. ^ ACQUEDOTTO, SI INDAGA SU DI DONATO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 19 maggio 1992. URL consultato il 9 agosto 2023.
  9. ^ L'AMAN è divenuta ARIN S.p.A. nel 1996 e definitivamente privatizzata nel 2001. A seguito del Referendum del 2011, l'azienda è stata di nuovo municipalizzata divenendo ABC S.p.A.
  10. ^ Napoletanagas era ed è il principale distributore di gas in Campania. Già a partire dagli anni 80', prima delle privatizzazioni, diversi comuni affidarono alla Napoletanagas anche il servizio fognario e idrico.
  11. ^ ' ARRESTATE DI DONATO' LA GIUNTA DA' VIA LIBERA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 10 febbraio 1994. URL consultato il 9 agosto 2023.
  12. ^ DI DONATO, ARRESTO CONFERMATO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 16 aprile 1994. URL consultato il 9 agosto 2023.
  13. ^ DI DONATO, DALLA CAMERA ALLA GALERA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 17 aprile 1994. URL consultato il 9 agosto 2023.
  14. ^ E ORA DE LORENZO PUO' LASCIARE LA CELLA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 14 luglio 1994. URL consultato il 9 agosto 2023.
  15. ^ Tangenti sulla Nu condanne eccellenti - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 6 febbraio 2001. URL consultato il 9 agosto 2023.
  16. ^ Condanna definitiva per Giulio Di Donato - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 24 gennaio 2004. URL consultato il 9 agosto 2023.
  17. ^ E PER DI DONATO ARRIVANO ALTRI GUAI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 21 marzo 1993. URL consultato il 9 agosto 2023.
  18. ^ NUOVA RICHIESTA D'ARRESTO PER IL SOCIALISTA DI DONATO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 13 novembre 1993. URL consultato il 9 agosto 2023.
  19. ^ Tangentopoli 30 anni dopo: mazzette in cambio di voti, anche Napoli finì nel ciclone, su www.ilmattino.it, 22 febbraio 2022. URL consultato il 9 agosto 2023.
  20. ^ PARCHEGGI E MAZZETTE - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 6 marzo 1994. URL consultato il 9 agosto 2023.
  21. ^ NUOVO AVVISO PER CONTE - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 3 giugno 1993. URL consultato il 9 agosto 2023.
  22. ^ TUTTI I BIG NEL PATTO DELLE TANGENTI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 25 marzo 1993. URL consultato il 9 agosto 2023.
  23. ^ Chieste le condanne per 9 politici - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 30 dicembre 2000. URL consultato il 9 agosto 2023.
  24. ^ Le tangenti sul Metrò il processo è da rifare - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 5 dicembre 2002. URL consultato il 9 agosto 2023.
  25. ^ Stampato Doc. IV-ter, n. 9-A, su documenti.camera.it. URL consultato il 9 agosto 2023.
  26. ^ Mazzette per i lavori del metrò: condannato Silvano Masciari,ex assessore del Psi, su Corriere della Sera, 17 maggio 2017. URL consultato il 9 agosto 2023.
  27. ^ Tangenti per i Mondiali '90 Di Donato assolto in appello - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 7 dicembre 2004. URL consultato il 9 agosto 2023.
  28. ^ ' SI, LEI E' ASSOLTO ... ' E GAMBERALE PIANGE - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 19 luglio 1996. URL consultato il 9 agosto 2023.
  29. ^ BREVI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 14 ottobre 1995. URL consultato il 9 agosto 2023.
  30. ^ Prescrizioni: tutti assolti per le tangenti sulle cliniche - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 11 luglio 2000. URL consultato il 9 agosto 2023.
  31. ^ CADONO IN UN GIORNO TUTTI I RE DI NAPOLI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 27 marzo 1993. URL consultato il 9 agosto 2023.
  32. ^ Terremoto, processo beffa - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 11 novembre 2000. URL consultato il 9 agosto 2023.
  33. ^ Napoli, nessun colpevole per le tangenti del dopo terremoto - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 3 maggio 2002. URL consultato il 9 agosto 2023.
  34. ^ brevi - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 6 luglio 2005. URL consultato il 9 agosto 2023.
  35. ^ Davanti al giudice all’aggressore di Giulio Di Donato, su La Città di Salerno, 7 maggio 2013. URL consultato il 9 agosto 2023.

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