La lettera scarlatta (film 1995)

film del 1995 diretto da Roland Joffé

La lettera scarlatta (The Scarlet Letter) è un film drammatico del 1995 diretto da Roland Joffé e scritto da Douglas Day Stewart.

La lettera scarlatta
La 'A scarlatta', simbolo ateo logo del film
Titolo originaleThe Scarlet Letter
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1995
Durata135 min
Generedrammatico
RegiaRoland Joffé
SoggettoNathaniel Hawthorne (romanzo)
SceneggiaturaDouglas Day Stewart
ProduttoreRoland Joffé, Andrew G. Vajna
Produttore esecutivoDodi Al-Fayed, Tova Laiter, Mohamed Al-Fayed (non accreditato)
Casa di produzioneHollywood Pictures, Cinergi Pictures, Lightmotive, Allied Stars, Moving Pictures
FotografiaAlex Thomson
MontaggioThom Noble
MusicheJohn Barry
ScenografiaRoy Walker, Rosalind Shingleton
CostumiGabriella Pescucci
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

«Quanto sono simili l'odio e l'amore: l'uno ci lega quanto l'altro e spesso li confondiamo.»

Interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall, è ispirato al famoso romanzo di Nathaniel Hawthorne La lettera scarlatta.

Trama modifica

Nel 1667 Hester Prynne, moglie di un colono partito in una guerra contro i Nativi Americani, arriva nel Massachusetts. Qui conosce il reverendo Arthur Dimmesdale e i due scoprono di amarsi, ma decidono di respingere i loro sentimenti. Quando il marito di Hester, Roger, viene dato per disperso, Hester e Arthur si confessano il loro amore e diventano amanti.

Qualche mese dopo, Hester è rimasta incinta ed il marito Roger, rivelatosi ancora vivo, ritorna a casa; la donna viene processata per adulterio, e si rifiuta di rivelare il nome del padre, venendo dapprima incarcerata e successivamente bollata sui vestiti con l'infamante lettera A di adultera. A seguito di ciò viene derisa dai suoi compaesani ed un ragazzo è incaricato di pedinarla suonando un tamburo.

Deciso a trovare la sua vendetta, Roger viene a conoscenza della relazione tra Hester e Arthur. Un colono tenta di violentare Hester, ma viene respinto e sfregiato, per poi essere ucciso da Roger, appostatosi nelle vicinanze, convinto che fosse in realtà Arthur. Roger si suiciderà il giorno seguente per il rimorso.

Arthur rivela la sua paternità in pubblico, atto che scatena la sua stessa condanna a morte, ma in quel momento i coloni dichiarano guerra agli indiani e, nel caos della battaglia, Arthur ed Hester riescono a mettersi in salvo. Seppellito e onorato il corpo del marito, Hester può finalmente stare con Arthur, con cui può cominciare una nuova vita in Carolina.

Accoglienza modifica

Incassi modifica

Il film, sebbene molto apprezzato dalla critica cinematografica, al botteghino si rivelò un flop, dato che incassò soltanto 10 300 000 dollari nelle prime otto settimane contro i 50 milioni di budget spesi.[1]

Riconoscimenti modifica

Temi trattati modifica

Note modifica

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