Luigi Bressan

arcivescovo cattolico italiano (1940-)

Luigi Bressan (Calavino, 9 febbraio 1940) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 1999 al 2016 arcivescovo metropolita di Trento.

Luigi Bressan
arcivescovo della Chiesa cattolica
Mons. Bressan durante il pontificale di San Vigilio del 26 giugno 2007.
Servire
 
TitoloTrento
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato9 febbraio 1940 (84 anni) a Sarche di Calavino
Ordinato presbitero28 giugno 1964 dall'arcivescovo Alessandro Maria Gottardi
Nominato arcivescovo3 aprile 1989 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato arcivescovo18 giugno 1989 dal cardinale Agostino Casaroli
 

Biografia modifica

Nasce a Sarche, frazione di Calavino (oggi di Madruzzo), in provincia ed arcidiocesi di Trento, il 9 febbraio 1940. È il quarto di undici figli. Viene battezzato l'11 febbraio.

Formazione e ministero sacerdotale modifica

Il 28 giugno 1964 è ordinato presbitero dall'arcivescovo Alessandro Maria Gottardi. Dopo l'ordinazione è vicario parrocchiale di Besenello e Riva del Garda.

Nel 1971 si laurea in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana e consegue il diploma alla Pontificia accademia ecclesiastica a Roma.

Diventa segretario di nunziatura a Seul, dal 1971 al 1974, e di Abidjan, dal 1974 al 1976. Torna a Roma e lavora nella Segreteria di Stato della Santa Sede, nel dicembre 1978 è inviato a Ginevra presso le Nazioni Unite. Nel 1982 è reggente della nunziatura apostolica in Brasile, dopo la morte del nunzio. Nel 1983 diventa inviato speciale della Santa Sede presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo.

Ministero episcopale modifica

 
Mons. Bressan durante il pellegrinaggio al santuario della Comparsa, nel maggio 2013.

Il 3 aprile 1989 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo titolare di Severiana e pro-nunzio apostolico in Pakistan; succede ad Emanuele Gerada, precedentemente nominato nunzio apostolico in Irlanda. Il 18 giugno successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di San Vigilio a Trento, dal cardinale Agostino Casaroli, co-consacranti gli arcivescovi José Tomás Sánchez (poi cardinale) e Giovanni Maria Sartori.

Il 26 luglio 1993 è nominato nunzio apostolico a Singapore e in Thailandia e delegato apostolico in Malesia, Laos e Birmania; succede ad Alberto Tricarico, nominato officiale della Segreteria di Stato.

Il 16 luglio 1994 è nominato primo nunzio apostolico in Cambogia, dopo il ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Cambogia e Santa Sede.

Il 25 marzo 1999 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita di Trento; succede a Giovanni Maria Sartori, deceduto il 26 settembre 1998. Il 30 maggio seguente prende possesso dell'arcidiocesi.

Nel 2005 diventa presidente della Commissione episcopale per l'evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese della Conferenza Episcopale Italiana e presidente di Missio. Il 29 maggio 2012 è nominato vicepresidente della Conferenza episcopale triveneta[1]. Il 12 novembre 2014 è nominato presidente della Caritas Italiana; succede al vescovo Giuseppe Merisi.

Il 9 dicembre 2015 inaugura il polo culturale diocesano Vigilianum, che ospita al suo interno la nuova biblioteca diocesana, l'archivio diocesano tridentino, l'ufficio cultura e università, il centro per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso e l'ufficio educazione e scuola[2].

Nel febbraio 2015, al compimento dei 75 anni, presenta al papa le proprie dimissioni dall'incarico di arcivescovo, come richiesto dal codice di diritto canonico[3]. Il 10 febbraio 2016 papa Francesco ne accoglie le dimissioni; gli succede Lauro Tisi, dal 2007 vicario generale dell'arcidiocesi tridentina. Rimane amministratore apostolico fino all'ingresso del successore, avvenuto il 3 aprile successivo.

Nel settembre 2016 il Consiglio episcopale permanente della Conferenza Episcopale Italiana lo nomina assistente ecclesiastico nazionale dell'UNITALSI e rappresentante della CEI presso la FOCSIV[4].

Posizioni teologiche, morali, sociali e su temi politici modifica

Il codice da Vinci modifica

Nel 2005, durante la messa della domenica di Pasqua critica duramente il romanzo di Dan Brown Il codice da Vinci[5].

Omosessualità e metodi contraccettivi modifica

Nel dicembre 2010, a Taio, in provincia di Trento, durante un incontro con i giovani, ribadisce il no della Chiesa cattolica al preservativo e, parlando di omosessualità, afferma che gay si nasce ma che, a suo avviso, gay si può anche diventare. A sostegno di questa tesi, cita il caso di un uomo che ha provato un profumo da donna e quindi, al termine di un percorso durato dodici mesi, è divenuto omosessuale[6][7].

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Opere modifica

  • (EN) Luigi Bressan, Michael Smithies, Thai-Vatican relations in the twentieth century, Bangkok, Nunziatura apostolica in Thailandia, 2006.[8]

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ Mons. Francesco Moraglia presidente Cet. Solidarietà ai terremotati, su bluradioveneto.it. URL consultato il 15 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2014).
  2. ^ Vigilianum, nasce il Polo culturale della Chiesa di Trento, su vitatrentina.it, Vita Trentina, 7 dicembre 2015. URL consultato l'11 maggio 2020.
  3. ^ Buon compleanno vescovo Bressan, su vitatrentina.it, Vita Trentina, 9 febbraio 2015. URL consultato il 15 marzo 2015.
  4. ^ Mons. Bressan nuovo assistente Unitalsi, su ansa.it, ANSA. URL consultato il 30 settembre 2016.
  5. ^ Codice da Vinci, l'anatema del vescovo Bressan, su ricerca.gelocal.it, Trentino, 29 marzo 2005. URL consultato il 15 marzo 2015.
  6. ^ Bressan: «Gay si diventa. No al preservativo», su ladige.it, L'Adige, 19 dicembre 2010. URL consultato il 15 marzo 2015.
  7. ^ Daniele Stefanini, L'arcivescovo di Trento: "gay si diventa", su uaar.it, UAAR, 23 dicembre 2010. URL consultato il 15 marzo 2015.
  8. ^ Le relazioni Thailandia-Vaticano nel XX secolo: una storia di cordialità e amicizia, su fides.org, Agenzia Fides (archiviato il 27 settembre 2007).

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN90162607 · ISNI (EN0000 0001 1577 5157 · SBN CFIV092716 · BAV 495/141696 · LCCN (ENnr91028306 · GND (DE133910733 · BNF (FRcb128124896 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr91028306