Mario Arpino

generale italiano

Mario Arpino (Tarvisio, 20 luglio 1937) è un generale italiano dell'Aeronautica Militare.

Mario Arpino
NascitaTarvisio, 20 luglio 1937
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Aeronautica Militare
Anni di servizio1956 - 2001
GradoGenerale
GuerreGuerra del Golfo
CampagneOperazione Desert Storm
Liberazione del Kuwait
Campagna aerea della guerra del Golfo
Comandante diCapo di stato maggiore della difesa
Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare
1ª Regione Aerea
71º Gruppo Volo
551ª squadriglia
3º Reparto "Piani, Operazioni, Addestramento e Sicurezza del Volo"
DecorazioniCavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana
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Biografia modifica

Mario Arpino è nato a Tarvisio il 20 luglio 1937, ha frequentato il corso "Rostro"[1] dell'Accademia Aeronautica (1956-1959) e nel 1960 ha conseguito il brevetto di pilota militare presso la scuola aviogetti di Amendola.

Impiegato per sette anni presso il 51º Stormo (Istrana) come pilota caccia-intercettore del 21º e del 22º gruppo, diviene comandante della 551ª squadriglia, nel 1967 viene assegnato al 53º Stormo di Cameri. Nominato tenente colonnello nel 1973, assume il comando del 71º Gruppo di Volo e del reparto radiomisure. Nel 1974 viene trasferito allo Stato Maggiore Aeronautica, dove ricopre diversi incarichi di caposezione, per poi venire promosso al grado di colonnello. Nel 1977 viene assegnato alla 46ª Aerobrigata di Pisa, dove svolge gli incarichi di comandante del reparto Volo, di vicecomandante e quindi di comandante f.f. dell'Aerobrigata.

Riassegnato allo Stato Maggiore, viene promosso nel 1982 generale di brigata aerea ed è nominato, prima di assumerne stabilmente il comando, vicecapo del 3º Reparto "Piani, Operazioni, Addestramento e Sicurezza del Volo".

Nel 1987, col grado di generale di divisione aerea, assume l'incarico di comandante dell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli, venendo successivamente assegnato alla 2ª regione aerea col grado di vicecomandante.

Dall'ottobre del 1990 al marzo 1991, durante la guerra del Golfo è a capo dell'unità di coordinamento aereo di Riyadh, in Arabia Saudita.

Nel 1991, promosso generale di squadra aerea, assume l'incarico di sottocapo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, che ricopre per oltre un triennio. Dal luglio 1994 al giugno 1995 svolge l'incarico di comandante della 1ª Regione Aerea. Dal 4 giugno 1995 al 5 febbraio 1999 è capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, quindi è nominato capo di Stato Maggiore della Difesa, incarico ricoperto fino al 31 marzo 2001.

Collocato in ausiliaria, assumeva l'anno successivo la presidenza della società Vitrociset, mantenuta sino al 2012.[2]

Fa parte del comitato direttivo dell'Istituto affari internazionali e della Fondazione Italia USA.

È cittadino onorario del comune di Campoformido.

Onorificenze modifica

Onorificenze italiane modifica

«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri»
— 2 giugno 1992[4]
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri»
— 27 dicembre 1984[5]
«Capo di Stato Maggiore della Difesa, si impegnava con instancabile tenacia ed eccezionale determinazione riuscendo a conseguire risultati di grandissimo rilievo in un contesto caratterizzato dal sempre maggior impegno delle Forze Armate in missioni di pace internazionali. La straordinaria capacità, l'esemplare professionalità e l'altissimo impegno profuso sono stati determinanti per il conseguimento degli altissimi scopi delle missioni. Il suo operato riceveva il plauso e l'ammirazione della comunità internazionale e contribuiva a mantenere alto il prestigio delle Forze Armate italiane e del Paese. Roma, febbraio 1999 – marzo 2001[6]»
— 30 marzo 2001[3]
«Inviato a Riyadh in occasione della crisi connessa all’invasione Irachena del Kuwait quale capo dell’Unità Nazionale di coordinamento aereo inserita nel locale Centro Operativo Multinazionale, dirigeva con azione instancabile, rara ed accorta professionalità ed iniziativa, le operazioni del reparto aereo dell’Aeronautica Militare Italiana nella penisola Arabica. Cooperava altresì fattivamente alla definizione delle linee di impiego di tutte le Forze aeree presenti nella coalizione. Pur non rientrando nei suoi doveri, svolgeva in zona di operazioni oltre 60 ore di volo dando a tutto il personale della propria Forza Armata colà dislocato un esempio di coraggio, generosità e di concreta solidarietà. Destinato ad operare in un contesto assai difficile e delicato, contribuiva efficacemente a mantenere alte le tradizioni ed il prestigio dell’Aeronautica Militare e del Paese. Riyadh, ottobre 1990 – marzo 1991[6]»
— 13 settembre 1991[3]
Medaglia militare aeronautica per lunga navigazione aerea (20 anni)
Croce commemorativa per missioni nel Golfo Persico

Onorificenze straniere modifica

Croce Spagnola al Merito Aeronautico
Medaglia di Terzo Grado conferita dal Sovrano dell'Arabia Saudita
Medaglia Commemorativa Saudita per la Liberazione del Kuwait

Note modifica

  1. ^ I nomi dei corsi dell'Accademia aeronautica sono nominati progressivamente in ordine alfabetico da "Aquila" a "Zodiaco", per poi riprendere con l'aggiunta di un suffisso numerale; il "Rostro", primo con questo nome, è il successore nella lettera erre del corso "Rex" abolito con l'avvento della Repubblica.
  2. ^ Il 7 luglio 2012 gli subentrerà il dott. Giorgio Zappa.(fonte Vitrociset)
  3. ^ a b c Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  4. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  6. ^ a b Sito web dell'Ordine militare d'Italia: OMI concesse 1983-2010.[collegamento interrotto] URL consultato il 13-11-2011.

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Collegamenti esterni modifica

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