Martiri della guerra civile spagnola

martiri cattolici spagnoli (1931-1939)

I martiri della guerra civile spagnola sono i sacerdoti, religiosi e i laici cattolici spagnoli che furono uccisi durante la guerra civile spagnola (1936-1939) e nei quali la Chiesa ha ritenuto di individuare gli elementi caratteristici del martirio cristiano. Alcuni sono stati canonizzati (11), molti beatificati, la maggior parte nel 2001 (233), nel 2007 (498) e nel 2013 (522).

Santi e Beati Martiri della Guerra civile spagnola
Morte1934, 1936-1939
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1987; 1989; 1990; 1992, 1993; 1995; 1997; 1998; 1999 e 2001 da papa Giovanni Paolo II;
2005, 2007, 2010 e 2011 da papa Benedetto XVI;
2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023 da papa Francesco
Canonizzazione1999 e 2003 da papa Giovanni Paolo II

Al 18 novembre 2023 si contavano 2115 beati e 11 santi.

Il contesto storico modifica

Il 14 aprile 1931 iniziò la seconda repubblica spagnola, con la proclamazione della Repubblica e l'esilio del re Alfonso XIII. In tale circostanza la Chiesa cattolica, con papa Pio XI, aveva invitato i cattolici alla collaborazione con il nuovo governo, nell'interesse della Spagna.

Tuttavia, appena un mese dopo la proclamazione della Repubblica, iniziò una forte ondata di anticlericalismo, con i primi atti di violenza nei confronti di religiosi e laici, anche a causa del malcontento verso l'appoggio che la Chiesa spagnola avrebbe dato ai ceti dominanti, in particolar modo ai latifondisti e, in seguito, al generale Franco. La violenza colpì però indiscriminatamente anche molte persone estranee alle vicende politiche.

Le violenze si concentrarono nelle settimane successive al colpo di stato del 1936, in un momento di vuoto politico e senza che la Repubblica potesse intervenire nell'ordine pubblico a causa dell'impegno profuso nel contenere il golpe nazionalista. Le cifre accettate dagli storici assommano un totale di 13 vescovi e circa 4 100 sacerdoti, 2 300 appartenenti ad altri ordini e 283 suore, nella stragrande maggioranza uccisi nell'estate del 1936[1][2].

I 12 vescovi uccisi furono:

Le canonizzazioni modifica

Canonizzazioni di papa Giovanni Paolo II modifica

Le beatificazioni modifica

Beatificazioni di papa Giovanni Paolo II modifica

1987

  • Roma, Basilica di San Pietro, 29 marzo:
    • María del Pilar di San Francesco, monaca carmelitana scalza;
    • Teresa di Gesù Bambino, monaca carmelitana scalza;
    • Mariangela di San Giuseppe, monaca carmelitana scalza.

1989

1990

1992

1993

1995

1997

1998

1999

2001[3]

Beatificazioni di papa Benedetto XVI modifica

2005

2007

  • Roma, Piazza San Pietro, 28 ottobre, cerimonia presieduta dal cardinale José Saraiva Martins:
    • Luca di San Giuseppe Tristany Pujol, Leonardo José, Apollonia Lizarraga del Santissimo Sacramento e 61 compagni carmelitani scalzi, lasalliani, carmelitane missionarie e della carità e del clero diocesano di Barcellona;
    • Antero Mateo García e 11 compagni della famiglia domenicana (terziari secolari, monache, suore dell'Immacolata e dell'Annunciata) di Barcellona;
    • Simò Reynés Solivellas e 6 compagni, missionari dei Sacri Cuori, francescane figlie della misericordia e fedeli laici della diocesi di Barcellona;
    • Ángel María Prat Hostench e 16 compagni, carmelitani calzati (frati e monache) della diocesi di Barcellona;
    • Laurentino Alonso Fuente, Virgilio Lacunza Unzu e 44 compagni dei fratelli maristi della diocesi di Barcellona;
    • Bernardo Fábrega Juliá, fratello marista della diocesi di Burgos;
    • Ovidio Bertrán Anunciabay Letona e 5 compagni lasalliani e del clero diocesano di Cartegna;
    • Narciso de Esténaga y Echevarría, vescovo, e 10 compagni, lasalliani, sacerdoti secolari e fedeli laici della diocesi di Ciudad Real;
    • Cruz Laplana y Laguna, vescovo, e Fernando Español Berdié, sacerdote secolare della diocesi di Cuenca;
    • María del Carmen, María Rosa e Magdalena Fradera Ferragutcasas, Missionarie del Cuore di Maria di Gerona;
    • Mariano di San Giuseppe Altolaguirre e 9 compagni trinitari delle diocesi di Jaén e Cuenca;
    • Manuela Arriola del Cuore di Gesù e 22 compagne adoratrici ancelle della diocesi di Madrid;
    • Avelino Rodríguez Alonso, 97 compagni agostiniani e 6 compagni membri del clero secolare delle diocesi di Madrid, Cuenca, Oviedo;
    • Enrique Saiz Aparicio e 62 compagni salesiani, sacerdoti secolari e fedeli delle diocesi di Madrid e Siviglia;
    • Buenaventura García Paredes, Miguel Léibar Garay e 40 compagni domenicani e marianisti;
    • Félix Echevarría Gorostiaga e 6 compagni, frati minori di Cordova;
    • Celestino José Alonso Villar e 9 compagni domenicani di Navelgas e Corias;
    • Eufrasio del Bambino Gesù Barredo Fernández, carmelitano scalzo di Oviedo;
    • Enrique Izquierdo Palacios e 13 compagni domenicani della Cantabria;
    • Víctor Chumillas Fernández e 21 compagni, frati minori di Toledo;
    • Liberio González Nombela e 12 compagni clero diocesano di Toledo e Albacete;
    • Teodosio Rafael López e 3 compagni lasalliani di Consuegra;
    • Eusebio del Bambino Gesù Fernández Arenillas e 15 compagni, carmelitani scalzi di Toledo.

2010

  • Basilica di Santa Maria in Mataró a Barcellona, 23 gennaio, cerimonia presieduta dall'arcivescovo Angelo Amato:
    • Josep Samsó i Elias, sacerdote della diocesi di Barcellona

2011

Beatificazioni di papa Francesco modifica

2013

Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei decreti riguardanti il martirio di 522 vittime della guerra civile spagnola. Il rito di beatificazione, presieduto dal cardinale Angelo Amato, è stato celebrato il 13 ottobre 2013, a Tarragona. Il numero dei martiri comprende:

2014

  • Vitoria, Cattedrale di Maria Immacolata, 1º novembre:
    • Pedro de Asúa Mendía, sacerdote

2015

2016

  • Burgos, Cattedrale di Santa Maria, 23 aprile:
    • Valentín Palencia Marquina, sacerdote, e 4 compagni laici
  • Oviedo, Cattedrale del Santo Salvatore, 8 ottobre:
    • Genaro Fueyo Castañón, sacerdote, e 3 compagni laici
  • Madrid, Cattedrale di Santa Maria dell'Almudena, 29 ottobre:
    • José Antón Gómez e 3 compagni

2017

  • Aguadulce, Palazzo delle Esposizioni e dei Congressi, 25 marzo:
    • José Álvarez-Benavides e 114 compagni
  • Gerona, Cattedrale di Santa Maria, 6 maggio:
    • Antonio Árribas Hortigüela e 6 compagni
  • Barcellona, Basilica della Sagrada Família, 21 ottobre:
    • Mateo Casals, Teófilo Casajús, Fernando Saperas e 106 compagni
  • Madrid, Palacio de Vistalegre, 11 novembre:
    • Vicenç Queralt Lloret e 20 compagni
    • José María Fernández Sánchez e 38 compagni

2018

  • Barcellona, Basilica della Sagrada Família, 10 novembre:
    • Teodoro Illera del Olmo e 15 compagni

2019

  • Oviedo, Cattedrale del Santo Salvatore, 9 marzo:
    • Ángel Cuartas Cristóbal e 8 compagni, seminaristi
  • Tarragona, Cattedrale di Santa Maria, 23 marzo:
    • Mariano Mullerat i Soldevila, laico e padre di famiglia
  • Madrid, Cattedrale di Santa Maria dell'Almudena, 22 giugno:
    • María del Carmen Lacaba Andía e 13 compagne, religiose

2020

  • Barcellona, Basilica della Sagrada Família, 7 novembre:
    • Joan Roig i Diggle, fedele laico

2021

  • Astorga, Cattedrale di Santa Maria, 29 maggio:
    • María Colón Gullón Yturriaga, laica
    • Octavia Iglesias Blanco, laica
    • Olga Pérez-Monteserín Núñez, laica
  • Cordova, Cattedrale dell'Immacolata Concezione, 16 ottobre:
    • Juan Elías Medina e 126 compagni
  • Tortosa, Cattedrale di Santa Maria, 30 ottobre:
    • Francisco Castor Sojo López e 3 compagni
  • Manresa, Basilica di Santa Maria de la Seu, 6 novembre:
    • Benet de Santa Coloma de Gramenet e 2 compagni

2022

  • Granada, Cattedrale dell'Incarnazione, 26 febbraio 2022:
    • Cayetano Giménez Martín e 15 compagni
  • Siviglia, Cattedrale di Santa Maria, 18 giugno 2022:
    • Ángel Marina Álvarez, Juan Aguilar Donis, Fructuoso Pérez Márquez, Isabela Sánchez Romero e 23 compagni
  • Madrid, 22 ottobre 2022:
    • Vicente Nicasio Renuncio Toribio e 11 compagni, della Congregazione del Santissimo Redentore

2023

  • Siviglia, Cattedrale di Santa Maria, 18 novembre 2023:
    • Manuel González-Serna Rodríguez e 19 compagni, sacerdoti diocesani, seminaristi, laici e laiche

Note modifica

  1. ^ Antony Beevor, La guerra civile spagnola, Milano, Rizzoli, 2006, pp. 102, ISBN 978-88-17-01644-5.
  2. ^ Gabriele Ranzato, L'eclissi della democrazia. La guerra civile spagnola e le sue origini 1931-1939, Torino, Bollati Boringhieri, 2004, pp. 414, ISBN 88-339-1525-5.
  3. ^ L'11 marzo 2001 papa Giovanni Paolo II ha beatificato Josè Aparicio Sanz e i 232 compagni martiri di Valencia, appartenenti a 37 diverse diocesi della Spagna. Tra di loro figurano sia religiosi che laici, impegnati in diverse attività apostoliche, uomini e donne di tutte le età e appartenenti a diverse professioni e ceti sociali. A tutti loro è stato riconosciuto il martirio in odium fidei, cioè l'uccisione per il solo fatto di professare la fede. Tutti morirono perdonando i propri carnefici e mantenendo fede al loro credo.

Bibliografia modifica

  • Vicente Càrcel Ortì, Buio sull'altare. 1931-1939: la persecuzione della Chiesa in Spagna, Città Nuova, 1999
  • Antonio Montero Moreno, Historia de la persecuciòn religiosa en Espana, 1936-1939, Madrid, BAC, 1960, ristampa 1999
  • Martires espanoles del siglo XX, Madrid, BAC, 1995

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