Michał Cwynar
Michał Cwynar (Orzechówka, 15 novembre 1915 – Dumfries, 26 maggio 2008) è stato un militare e aviatore polacco, che fu un pilota da caccia durante il corso della seconda guerra mondiale e asso dell'aviazione con 5 vittorie confermate, una condivisa e una probabile ottenute in 129 missioni di combattimento in 3.000 ore in volo.[2] Insignito della Croce d'argento di Cavaliere dell'Ordine Virtuti militari n.8594[2].
Michał Cwynar | |
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Nascita | Orzechówka, 105 novembre 1915 |
Morte | Dumfries, 26 maggio 2008 |
Dati militari | |
Paese servito | Polonia Regno Unito |
Forza armata | Siły Powietrzne Armée de l'air Royal Air Force |
Grado | Maggiore |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna di Polonia |
Battaglie | Battaglia di Francia Battaglia d'Inghilterra |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Major Michał Cwynar - lotniczy as z Orzechówki[1] | |
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Biografia
modificaNacque il 15 novembre 1915 a Orzechówka, nei Bassi Carpazi, allora parte integrante dell'Impero austro-ungarico, figlio di Jan e Maria che gestivano un'azienda agricola.[1] Frequentata la scuola media statale a Brzozów, nel 1933, dopo aver terminato quattro classi, entrò nella scuola sottufficiali dell'aeronautica militare per i minori a Bydgoszcz diplomandosi meccanico aeronautico.[1][3] Nella primavera del 1935 completò l'addestramento sugli alianti presso il campo di volo a vela militare di Ustianowe.[1] Dopo aver conseguito il brevetto di pilota, nell'estate del 1936 scelse di essere assegnato al 1° Reggimento d'aviazione a Varsavia, dove effettuò voli intensivi di addestramento sui Breguet Bre 19, Potez 25 e Potez 27.[1]
Dal maggio 1937 frequentò il corso superiore di pilotaggio presso l'Accademia aeronautica di Grudziądz, volando sui PWS-26, Avia BH-33 e PZL P.7, eseguendo anche lanci di addestramento con il paracadute.[1] Data la carenza di piloti da caccia fu inviato a frequentare il relativo corso presso il Centro di addestramento degli ufficiali dell'aviazione a Sadków vicino a Radom, e dopo averlo completato fu assegnato alla 114 Eskadra Myśliwska, dove volò sui PZL P.11c.[1][4] Nel febbraio del 1938, insieme all'intera Eskadra, volò lungo il confine polacco-lituano (poco prima del conflitto interstatale tra Varsavia e Kaunas), e dal 6 maggio al 6 dicembre, nella squadra di 7 aerei del capitano pilota Władysław Szczęśniewski, sul PZL P. 11c pattugliò i confini orientali del paese all'altezza delle fortificazioni polacche del Korpus Ochrony Pogranicza (Corpo di protezione della frontiera, KOP) in Polesia vicino a Sarny, difendendole dai rilevamenti degli aerei da ricognizione sovietici.[1][5]
Nell'estate del 1939 fu assegnato al 3° Squadron di aerei sotto il comando del tenente pilota Aleksander Gbszewicz, vice comandante della 114 Eskadra Myśliwska di stanza presso il campo d'aviazione vicino a Osowiec, ma nessun aereo da ricognizione tedesco fu intercettato.[1][6]
Il primo giorno della seconda guerra mondiale abbatté uno Junkers Ju 87 Stuka che stava attaccando l'aeroporto di Okęcie,[7] e nei giorni seguenti partecipò ai combattimento condotti dalla Brygada Pościgowa.[1] Dopo l'Invasione sovietica della Polonia seguì il suo reparto attraverso gli spostamenti: Bełżyce vicino Lublino, Młynów vicino a Łuck, fino al confine con la Romania a Śniatyń.[1] Il 17 settembre 1939 attraversò il confine con la Romania e raggiunta Bucarest ottenne dall'Ambasciata polacca un passaporto come meccanico civile.[1] Riuscì a evitare l'internamento e salpò dal porto di Costanza a bordo della nave greca Patris, raggiungendo Marsiglia, Francia, via Beirut, sulla nave Ville de Strasburg il 29 ottobre 1939.[1] Inviato all'aeroporto di Lione-Bron, ricevette l'addestramento all'uso dei velivoli dell'Armée de l'air e fu assegnato a una unità comandata da Wieńczysław Barański. Volo sui caccia Caudron C.714, Morane-Saulnier MS.406 e Dewoitine D.520 assegnato al Groupe de Chasse III/6.[1][8][9][3][10] Alla caduta della Francia si trovava di pattuglia sul confine franco-italiano e il 19 giugno 1940 volò ad Algeri con un Dewoitine D.520, e da lì, via Casablanca e Gibilterra, raggiunse la Gran Bretagna 17 luglio.[1][11] Si unì all'aeronautica militare polacca e ricevette il numero di matricola RAF P-1903.[1][3] In ottobre completò due settimane di addestramento presso la No.15 Elementary Fliyng Training School (EFTS) a Carlisle, e fu quindi è stato assegnato come pilota alla No. 10 Bombing and Gunnery School a Dumfries.[4] Nel marzo 1941 completò l'addestramento come pilota da caccia presso la No.55 OTU e il 15 aprile entrò in servizio presso il No. 315 Polish Fighter Squadron a Speke.[1]
Il 14 agosto 1941 abbatté un caccia Messerschmitt Bf 109, il 16 settembre un altro. Il 1º giugno 1942 fu promosso podporucznik.[1] Il 3 febbraio 1943 abbatte un Focke-Wulf Fw 190 vicino a Calais. Dal 5 maggio 1943 fu istruttore presso la No. 58 Operation Training Unit a Balado Bridge. Ritornò al suo squadron il 20 novembre 1943 partecipando alla difesa del porto di Liverpool e alla scorta di convogli attraverso il Mare d'Irlanda fino all'Atlantico, quindi a voli offensivi sulla Francia.[1] Dall'aprile 1944, dopo che lo squadron fu riequipaggiato, volò sui North American Mustang Mk.III e dal 7 giugno 1944 prestò servizio come comandante della flight "B". In seguito agli attacchi delle V-1, il No.315 Squadron fu spostato dal 2° TAF all'ADGB (Air Defence of Great Britain), con l'ordine di "spazzare via le bombe volanti dal cielo"[12] . Il 10 luglio 1944, lo squadrone fu trasferito all'aeroporto di Brenzett e lì ottenne il suo abbattimento di una bomba volante (condiviso con un altro pilota) il 19 luglio, mentre pilotava un Mustang Mk.III PK-Z.[12] Il giorno dopo altra vittoria condivisa di una V-1 (Mustang Mk.III, PK-U) e il 22 luglio, segnò un'altra condivisa (su PK-N).[12] Infine, il 24 luglio ottenne la sua "piena" abbattendo da solo una V-1 (su PK-Z).[12] Il 30 luglio 1944 prese parte alla scorta dei Bristol Beaufighter della Royal Canadian Air Force sulla Norvegia.[1][12]
Nell'estate del 1945 fu promosso capitano pilota, e il 3 luglio 1945 gli fu dato il comando del No. 316 Polish Fighter Squadron, mantenendolo fino al 10 settembre dello stesso anno.[13] Alla fine di novembre 1945 fu assegnato alla base aerea della RAF di Turnhouse, mentre il suo ultimo incarico di servizio fu il 3 aprile 1946 alla stazione RAF di Hethel, dove prestò servizio come aiutante del comandante del 3° Stormo da caccia polacco.[4] Smobilitato nel 1948, si stabilì a Dumfries e fondò la sua azienda: "EMSEE Upholsterers & Coach Trimmers".[N 1] Cittadino britannico dal 3 aprile 1950,[14] si spense a Dumfries il 26 maggio 2008.[1]
Onorificenze
modificaOnorificenze estere
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Note
modificaAnnotazioni
modifica- ^ Si trattava di una fabbrica di tappezzerie per automobili.
Fonti
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Brzozowiana.
- ^ a b Polish Ari Force.
- ^ a b c Krzystek, Krzystek 2012, p. 137.
- ^ a b c Gretzyngier, Matusiak, Zieliński 2012, p. 33.
- ^ Łydżba 2014, p. 20.
- ^ Łydżba 2014, p. 25.
- ^ Łydżba 2014, p. 137.
- ^ Śliżewski 2010, p. 285.
- ^ Śliżewski 2010, p. 293-295.
- ^ Belcarz 2012, p. 68.
- ^ Śliżewski 2010, p. 367.
- ^ a b c d e Acestory.
- ^ Król 1990, p. 250.
- ^ (EN) Naturalisation (PDF), in The London Gazette, n. 38944, London, 16 giugno 1950, p. 3103..
Bibliografia
modifica- (PL) Bartłomiej Belcarz, Grupa Myśliwska Montpellier 1940, Sandomierz, Wydawnictwo Stratus, 2012.
- (EN) Robert Gretzyngier, Wojtek Matusiak e Józef Zieliński, Asy lotnictwa polskiego; Polish air force aces, Warszawa, Wydawnictwo Bellona, 1942, ISBN 978-83-11-12394-6.
- (EN) Robert Gretzyngier, Poles in Defence of Britain: A Day-by-Day Chronology of Polish Day and Night Fighter Operations, July 1940 – June 1941, London, Grub Street, 2001, ISBN 1-902304-54-3.
- (PL) Wacław Król, Polskie dywizjony lotnicze w Wielkiej Brytanii 1940-1945, Warszawa, Wydawnictwo Ministerstwa Obrony NarodowejKoszalin, 1990, ISBN 83-11-07695-2.
- (PL) Tadeusz Jerzy Krzystek e Anna Krzystek, Polskie Siły Powietrzne w Wielkiej Brytanii w latach 1940-1947 łącznie z Pomocniczą Lotniczą Służbą Kobiet (PLSK-WAAF), Sandomierz, Stratus, 2012.
- (EN) Mieczyslaw Lisiewicz, Destiny Can Wait: The Polish Air Force in the Second World War, London, Heinemann, 1949.
- (PL) Jerzy Pawlak, Polskie eskadry w latach 1918-1939, Warsawa, Wydawnictwa Komunikacji i Łączności, 1989, ISBN 83-206-0760-4..
- (PL) Łukasz Łydżba, IV/1 Dywizjon Myśliwski, Warszawa, Wydawnictwo, 2013, ISBN 978-83-7731-158-5.
- (PL) Grzegorz Śliżewski, Gorzka słodycz Francji : polscy piloci myśliwscy wiosny 1940, Piekary Śląskie: ZP Wydawnictwo - ZP Grupa città=Warsawa, 2010, ISBN 978-83-61529-42-2.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Michał Cwynar
Collegamenti esterni
modifica- (PL) Major Michał Cwynar - lotniczy as z Orzechówki, su Brzozowiana. URL consultato il 4 aprile 2024.
- (PL) Michał Cwynar, su Polish Air Force. URL consultato il 4 aprile 2024.
- (EN) Wilhelm Ratuszynski e Dariusz Tyminski, Michał Cwynar - in Battle over Norway fiords, su Acestory. URL consultato il 4 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2001).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 102247263 · ISNI (EN) 0000 0000 7190 0488 |
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