Cartier

produttore di gioielli
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Cartier International SNC, o semplicemente Cartier, è un noto produttore francese di gioielli e orologi, una ramificazione del gruppo svizzero Richemont SA.
La Maison è nota per i numerosi pezzi in catalogo, tra i quali anche il famoso "Bestiary", una spilla a forma di pantera creata nel 1940 per Wallis Simpson e, inoltre, per il suo primo orologio da polso, creato nel 1904 per l'aviatore Santos-Dumont, ovvero il "Santos".

Cartier
Logo
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Negozio Cartier a Manhattan
StatoBandiera della Francia Francia
Fondazione1847 a Parigi
Fondata daLouis-François Cartier
Sede principaleParigi
GruppoGruppo Richemont
Persone chiaveCyrille Vigneron, AD
SettoreGioielleria
Fatturato$ 6.1 miliardi[1] (2016)
Sito webwww.cartier.com/it-it/

Cartier è considerato uno dei produttori di gioielli più prestigiosi al mondo. Nel 2019 Forbes ha classificato Cartier come il 5° marchio più prezioso al mondo. Cartier ha una lunga storia di vendite ai reali. Il re Edoardo VII di Gran Bretagna si riferiva a Cartier come "il gioielliere dei re". Per la sua incoronazione nel 1902, Edoardo VII ordinò 27 diademi ed emise un mandato reale a Cartier nel 1904. Presto seguirono mandati simili dai tribunali di Spagna, Portogallo, Russia e Casa d'Orleans.

Storia modifica

 
Lo smeraldo Mackay nella collana di diamanti disegnata da Cartier nel 1931.

Cartier è stata fondata a Parigi nel 1847 da Louis Cartier. Diventa particolarmente famosa nel 1856, quando la principessa Matilde, nipote di Napoleone I e cugina dell'imperatore Napoleone III compie i suoi primi acquisti da Cartier. Nel 1859 l'imperatrice Eugenia diventa cliente della boutique e inizia quella tradizione di re, regine e imperatori che caratterizzerà tutta la storia della Maison.[2]

Nel 1874, il figlio Alfred Cartier prende le redini dell'azienda, ed i suoi figli Louis, Pierre e Jacques, diventeranno a loro volta responsabili dopo di lui.

Nel 1899 apre la boutique al numero 3 di rue de la Paix, ancora oggi esistente. Sarà Louis, il responsabile della sede parigina, a introdurre alcune celebrate innovazioni del design, come i "mystery clocks",[3] (un tipo di orologi con quadrante trasparente ma meccanismo nascosto),[4] ma anche orologi da polso di alta gioielleria.

Nel 1902 Cartier apre una boutique al 4 di New Burlington Street a Londra. L'apertura coincide con l'incoronazione del re Edoardo VII, che nel 1904 definisce Cartier "il gioielliere dei re e il re dei gioiellieri"[5] e nomina la maison suo fornitore ufficiale,[6][7] come faranno altre corti europee tra cui Italia, Grecia, Portogallo e Spagna.[8] Nel 1904 Louis Cartier realizza uno dei primi esemplari di orologi da polso per l'aviatore Alberto Santos-Dumont. Questo celebre orologio darà il via alla collezione chiamata, appunto, Santos, risalente al 1911. A questo modello ne seguono altri, sempre con cassa di forma, come il Tonneau[9] e il Tortue[10], quest'ultimo declinato anche con complicazione cronografica monopulsante nel 1928.

 
Cartier Santos, acciaio/oro del 1988

Pierre Cartier fonda nel 1909 a New York la filiale più famosa e nel 1917 trasloca nel famosissimo palazzo sulla 5ª strada. La piazza antistante è stata poi chiamata "Place Cartier" in onore della maison. Proprio nel 1917 viene lanciato da Louis Cartier il primo orologio Tank[11], così chiamato per le forme che si rifanno ai carri armati che, per la prima volta, facevano la loro apparizione nel primo conflitto mondiale. Uno dei carri armati che ispirò Cartier fu il Renault FT. Questi orologi furono talmente apprezzati che i loro eredi vengono commerciali tutt'oggi. Nel 1921 viene presentato il Tank Cintrée, nel 1922 il Tank Chinoise e il Tank Normale, nel 1923 il Tank Cintrée (con movimento LeCoultre), nel 1929 il Tank Obus (l'unico quadrato), a metà anni Settanta nasce il Tank Must[12], a fine anni Ottanta il Tank Americaine, nel 1996 il Tank Française. Altro orologio peculiare di casa Cartier, risalente ai primi anni Venti del Novecento, è il Cloche, contraddistinto per avere il movimento ruotato di 90 gradi ed avere la forma di una piccola pendola orizzontale da tavolo[13].

Nel 1932 il pascià marocchino Thami El Glaoui chiese espressamente alla Maison francese la realizzazione di un orologio esclusivo. Molti anni dopo la realizzazione di questo pezzo unico l'orologio verrà proposto stabilmente a catalogo anche grazie alla matita di Gérald Genta, e ben presto si affermò presso il pubblico come Cartier Pasha (circa metà anni Ottanta).

Dopo la morte di Jacques e Luis, avvenuta quasi simultaneamente, il fratello Pierre Cartier prese la direzione di Cartier Parigi fino alla sua morte nel 1965. Dopo alcuni passaggi generazionali, nel 1972 (anno di presentazione del Pebble, così chiamato perché la sua forma ricorda quella di un sasso piatto) l'azienda trovò i suoi acquirenti, ovvero un gruppo di investitori guidati da Joseph Kanoui; il presidente della compagnia diventò Robert Hocq, il creatore dei gioielli Les Must de Cartier (che dal 1977 divenne anche un orologio: il Tank Must, con uno stile più vicino a un pubblico giovane). Il grande successo degli orologi di Cartier stimola la creatività dei designer che arrivano, nel 1967, a realizzare il primo Cartier Crash[14], la cui cassa è deformata come se avesse subito un impatto violento. Nel 1978 l'estetica del celebre Santos viene rivista, ammorbidita, la corona privata della classica pietra cabochon e l'estetica rivista con un bracciale in acciaio. Anche questa versione, tutt'oggi in commercio a seguito di vari restyling, ha ottenuto un enorme successo commerciale.

Nei primi anni Ottanta la linea Santos viene integrata con il Santos Octagon, un orologio che, pur mantenendo i consueti stilemi Cartier, si avvicina alle linee degli orologi sportivi di Gérald Genta quali l'Audemars Piguet Royal Oak e il Patek Philippe Nautilus, due tra i primi orologi eleganti in acciaio. Verso la fine di questo decennio la linea del Santos viene nuovamente rivista e ammorbidita: nasce così il Santos Galbée.

Nel 1983, in collaborazione con la Parigi-Dakhar, Cartier realizza un modello di orologio chiamato Cheich, il cui quadrante replica un copricapo berbero (che era anche il logo della famosa corsa motoristica). Ne sono stati realizzati solamente quattro esemplari[15].

Nel 1984 viene creata la "Fondation Cartier pour l'Art contemporain", ancora oggi sede di mostre ed esibizioni innovative ed interessanti. A fianco del Pasha solotempo sono state proposte numerose complicazioni come il crongrafo, le fasi lunari e il calendario perpetuo.

Perrin ha fondato un comitato internazionale nel 1991, Comité International de la Haute Horlogerie, per organizzare il suo primo salone, tenutosi il 15 aprile 1991. Questo è diventato un punto di incontro annuale a Ginevra per i professionisti del settore. L'anno successivo, la seconda mostra de "L'Art de Cartier" si è tenuta al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo. Nel 1993, il "Vendôme Luxury Group" è stato formato come società ombrello per unire Cartier, Dunhill, Montblanc, Piaget, Baume & Mercier, Karl Lagerfeld, Chloé, Sulka, Hachette e Seeger. Negli anni Novanta è stato presentato il Tank Basculante[16], con un meccanismo di rotazione della cassa differente rispetto al Reverso di Jaeger-LeCoultre. In questi anni viene rinnovato anche il ricercato Tortue Monopoussoir, il primo cronografo monopulsante dell'azienda.

Nel 1994, la Fondazione Cartier si trasferì sulla Rive Gauche e aprì la sede in un edificio progettato per essa da Jean Nouvel. L'anno successivo si tenne in Asia un'importante mostra della collezione di antiquariato Cartier. Nel 1996, la Fondazione Lausanne Hermitage in Svizzera ha esposto "Splendours of the Jewellery", presentando centocinquant'anni di prodotti di Cartier.

Negli anni 2000 le forme degli orologi Cartier vengono reinterpretate con il modello Roadster (del 2002, una rivisitazione del sorta di via di mezzo estetica tra il Santos e i Tank) e con il Ballon Bleu[17] (2006, tuttora a catalogo), quest'ultimo con cassa rotonda. Nel 2004, per celebrare i 100 anni del primo Santos, viene presentato il Santos 100, subito riconoscibile per le dimensioni maggiorate e destinate a un pubblico prettamente maschile[18]. Cartier è ora parte del gruppo Richemont.

Nel 2012, Cartier era di proprietà, tramite Richemont, della famiglia sudafricana Rupert e di Elle Pagels, una nipote di 24 anni di Pierre Cartier. È del 2016 l'orologio Cartier Drive, con cassa a cuscino dalle dimensioni prettamente maschili, affermandosi come uno dei pochissimi Cartier solo per uomo (se non l'unico)[19]. Attualmente l'unico Cartier a catalogo dotato di cassa a cuscino è il Coussin, realizzato solo in materiale pregiato e pietre preziose. Nel 2018 viene proposta la nuova generazione del Santos, lanciato anche nelle varianti cronografo e scheletrata. Nel 2019 è stato presentato il nuovo Santos Dumont in versione quarzo e automatico[20]. Il 2021 è stato l'anno del centesimo anniversario del Tank Cintrée, per il quale è stata realizzata una versione anniversario[21], con movimento di derivazione Jaeger-LeCoultre 849.

Dal punto di vista orologiero, Cartier non realizza solo orologi con movimento di fornitura, bensì anche segnatempo assai complicati e dal design eccentrico e innovativo: un esempio è stato visto nel 2022 con la presentazione del Masse Mystérieuse[22], dotato dell'intero movimento automatico rotante come la massa oscillante. Un altro esempio di "mystery watch" è dato dal Clé[23], in cui le lancette sembrano sospese nel vuoto. Gli altri movimenti progressivamente sono passati da una fornitura ETA (anche se alcuni 2892 vengono ancora montati su Ballon Bleu e su alcuni Santos) a calibri realizzati da altre Maison del gruppo Richemont: un esempio è dato dal movimento 430 MC[24] che è la versione personalizzata di Cartier del Piaget 430P.

Nel 2022 viene proposto, ripescando dalla tradizione della casa, il Pebble[25], in edizione limitata, per festeggiarne i 50 anni dall'uscita.

Mecenatismo modifica

Cartier nelle sue varie sedi svolge attività di mecenatismo con premi per l'acquisto di opere d'arte.

Orologeria modifica

 
Cartier Tank Française

Cartier oltre che per le sue creazioni di gioielleria è nota in tutto il mondo per i suoi orologi segna tempo apprezzati per il design e la tecnologia. Le linee si diversificano in modelli che oltre a essere realizzati in acciaio vengono impreziositi con materiali nobili come l'oro, il platino e diamanti. Alcuni modelli più conosciuti della Maison:

  • Baignoire
  • Ballon Bleu
  • Calibre
  • Coussin
  • Drive
  • Panthère
  • Roadster
  • Ronde
  • Santos
  • Tank Française
  • Tank Americaine
  • Tank Cintrée
  • Tank Louis Cartier
  • Tank Must
  • Tonneau
  • Vendome

A partire dal 2017 è stata lanciata la collezione Cartier Privé[26], in cui si propongono ogni anno modelli storici rivisitati ed in edizione limitata. Dal 2017 ad oggi sono stati lanciati il Crash[27], il Tank Cintrée, il Tonneau, il Tank Asymétrique, il Cloche[28], il Tank Chinoise[29] e il Tank Normale.

Negozi modifica

 
Una vetrina del negozio Cartier a Helsinki, Finlandia

Cartier ha negozi in tutto il mondo situati a Parigi, New York, Beverly Hills (California), Firenze, Boston, San Francisco, Tokyo, Milano, Roma, Pechino, Shanghai, Venezia, Lugano, Lucerna, Zurigo, Dubai, Londra, Porto Cervo (SS).

Note modifica

  1. ^ Cartier on the Forbes World's Most Valuable Brands List, su forbes.com.
  2. ^ Suzy Menkes, A ball for the 'king of jewellers', in The New York Times, 10 gennaio 2006. URL consultato il 14 marzo 2012.
  3. ^ Cartier - The mystery clocks, su cartier.com. URL consultato il 9 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2008).
  4. ^ Roger Russell's Mystery Clock History Page, su roger-russell.com. URL consultato il 9 marzo 2008.
  5. ^ (FR) Véronique Prat, Les joyaux de Cartier exposés dans la Cité interdite [Cartier jewels set in the Forbidden City], su lefigaro.fr, 28 agosto 2009. URL consultato il 14 marzo 2012.
  6. ^ Rock star, in Time, 14 settembre 2004. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2012).
  7. ^ Cartier through time - 1904, su cartier.com. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2012).
  8. ^ Cartier - warrant, certificates, hallmarks, su cartier.com. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2012).
  9. ^ Novità di Cartier: omaggio al passato con l’orologio Cartier Tonneau - Il magazine di Chrono24, su www.chrono24.it. URL consultato il 17 luglio 2023.
  10. ^ La straordinaria storia di Cartier: da gioielleria a casa orologiera ed emblema del lusso - Il magazine di Chrono24, su www.chrono24.it. URL consultato il 17 luglio 2023.
  11. ^ Storia dell’orologeria: i modelli iconici di Cartier, su chrono24.it.
  12. ^ (EN) Nick Kenyon, HANDS-ON: The Cartier Tank Must presents a statement piece with a blast of colour, su Time and Tide Watches, 7 aprile 2021. URL consultato il 17 luglio 2023.
  13. ^ (EN) Jack Forster April 07, 2021, Introducing: The Cartier Privé Collection Cloche De Cartier, With New In-House Movements, su Hodinkee. URL consultato il 17 luglio 2023.
  14. ^ Il Crash De Cartier, Un Vero Mistero | Italian Watch Spotter, su italianwatchspotter.com, 3 marzo 2021. URL consultato il 17 luglio 2023.
  15. ^ Il Leggendario Cartier Cheich In Asta Da Sotheby's A Parigi - IWS, su italianwatchspotter.com, 19 luglio 2022. URL consultato il 17 luglio 2023.
  16. ^ (EN) Arthur Touchot February 23, 2016, Five Reasons The Cartier Tank Basculante Isn’t 'The Other' Reverso, su Hodinkee. URL consultato il 27 luglio 2023.
  17. ^ (EN) Ariel Adams, Cartier Ballon Bleu Extra-Flat Watch Hands-On, su aBlogtoWatch, 24 marzo 2011. URL consultato il 27 luglio 2023.
  18. ^ Cartier Santos, la guida completa con modelli e prezzi, su Horbiter è il magazine italiano sugli orologi di lusso. Novità, recensioni, informazioni dal mondo degli orologi. Scoprilo subito., 10 giugno 2023. URL consultato il 27 luglio 2023.
  19. ^ Storia dell’orologeria: i modelli iconici di Cartier - Il magazine di Chrono24, su www.chrono24.it. URL consultato il 17 luglio 2023.
  20. ^ (EN) Rebecca Doulton, Review - the 2020 Cartier Santos-Dumont XL Hand-Wind (Specs & Price), su Monochrome Watches, 1º maggio 2020. URL consultato il 27 luglio 2023.
  21. ^ Up Close: Cartier Tank Cintrée 100th Anniversary, su SJX Watches. URL consultato il 2 aprile 2024.
  22. ^ Il Cartier Masse Mystérieuse: Quando La Magia Non Ha Trucco | Italian Watch Spotter, su italianwatchspotter.com, 3 maggio 2022. URL consultato il 17 luglio 2023.
  23. ^ (EN) Cartier caliber 9981 MC » WatchBase, su WatchBase.com. URL consultato il 27 luglio 2023.
  24. ^ (EN) Cartier caliber 430 MC » WatchBase, su WatchBase.com. URL consultato il 27 luglio 2023.
  25. ^ Il Nuovo Cartier Pebble: Il Ritorno Inaspettato Per I Suoi 50 Anni | Italian Watch Spotter, su italianwatchspotter.com, 17 ottobre 2022. URL consultato il 27 luglio 2023.
  26. ^ (ES) Cartier Privé, la sorprendente propuesta Pre-SIHH 2019 de Cartier, su Horas y Minutos, 23 novembre 2018. URL consultato il 27 luglio 2023.
  27. ^ Di Carlotta Marelli, Cartier Crash: storia dell’orologio nato (forse) da un incidente e diventato leggenda, su ELLE Decor, 10 maggio 2023. URL consultato l'11 giugno 2023.
  28. ^ First Impressions: Cartier Privé Cloche de Cartier, su SJX Watches. URL consultato il 27 luglio 2023.
  29. ^ (EN) Bilal Khan, Hands-On: Cartier Privé Tank Chinoise Watch Collection Breathes New Life Into A Classic, su aBlogtoWatch, 13 aprile 2022. URL consultato l'11 giugno 2023.

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