Conferimento dei pieni poteri a Philippe Pétain

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Il Conferimento dei pieni poteri a Philippe Pétain è il momento ufficiale della nascita della Repubblica di Vichy.

Philippe Pétain in un dipinto
Voce principale: Governo di Vichy.

Premessa modifica

Il 16 giugno 1940 il presidente della Repubblica Francese Albert Lebrun nominò il maresciallo di Francia Henri Philippe Pétain primo ministro, e il nuovo governo francese il 22 giugno aveva firmato l'armistizio con la Germania nazista. Il successivo 10 luglio il Congresso Nazionale fu convocato a Vichy.

Il voto del Parlamento modifica

Mercoledì 10 luglio 1940 il Parlamento francese, riunito in seduta comune (ovvero alla presenza congiunta dei membri del Senato e della Camera dei deputati), analizzò una proposta di revisione della Legge costituzionale del 1875 che prevedeva il conferimento dei pieni poteri al maresciallo Philippe Pétain, Presidente del Consiglio dei ministri.

Dei 907 parlamentari solo 670 presero parte al voto (426 deputati e 244 senatori) in parte a causa di situazioni collegate alla difficile situazione della Francia dopo l'invasione nazista e la rapida sconfitta francese. 27 parlamentari (26 deputati e un senatore) erano in quelle ore a bordo della nave Massilia diretti verso Casablanca; 17 parlamentari erano morti; i 61 parlamentari comunisti a partire dal 16 gennaio 1940 erano decaduti dal loro mandato a seguito dell'entrata in vigore di un decreto legge voluto da Édouard Daladier che metteva al bando il Partito Comunista Francese. Un certo numero di parlamentari, infine, a causa della guerra era impossibilitato a raggiungere Vichy oppure si rifiutò di farlo.

La seduta del 10 luglio venne presieduta da Jules Jeanneney (che dunque non prese parte alla votazione) e dei 649 suffragi espressi:

  • 80 votarono NO: 57 deputati e 23 senatori;
  • 569 votarono SI: 357 deputati e 212 senatori (l'87,67% dei suffragi espressi ed il 62,73% del numero totale dei membri delle due Camere);
  • 20 si astennero: 12 deputati e 8 senatori

Dei 569 voti a favore 286 vennero espressi da parlamentari di sinistra o di centro-sinistra, 283 da parlamentari di destra, di centro-destra o indipendenti. Degli 80 che votarono contro 73 erano di sinistra o di centro-sinistra e 7 di destra, di centro-destra o indipendenti.

Voto Senatori Deputati Totale Parlamentari
Eletti 315 610 925
Assenti al voto 71 184 255
Presenti al voto 244 426 670
Presenti al voto ed Astenuti 9 12 21
Presenti al voto e Contari a Pétain 23 57 80
Presenti al voto e Favorevoli a Pétain 212 357 569

L'11 luglio un atto costituzionale esautorò anche la Presidenza della Repubblica affidando i suoi poteri al Presidente del Consiglio, ossia allo stesso Pétain.

Il testo modifica

Il testo adottato recitava così:

Testo francese Traduzione in italiano
Article unique.

L'Assemblée nationale donne tout pouvoir au gouvernement de la République, sous l'autorité et la signature du maréchal Pétain, à l'effet de promulguer par un ou plusieurs actes une nouvelle constitution de l'État français. Cette constitution devra garantir les droits du Travail, de la Famille et de la Patrie. Elle sera ratifiée par la Nation et appliquée par les Assemblées qu'elle aura créées. La présente loi constitutionnelle, délibérée et adoptée par l'Assemblée nationale, sera exécutée comme loi de l'État

- Fait à Vichy, le 10 juillet 1940

Par le président de la République,

Albert Lebrun

Le maréchal de France, président du conseil,

Philippe Pétain.

Articolo unico.

L'Assemblea nazionale conferisce i pieni poteri al governo della Repubblica, sotto l'autorità e la firma del maresciallo Pétain, con l'effetto di promulgare tramite uno o più atti una nuova costituzione dello Stato francese. Tale costituzione dovrà garantire i diritti del Lavoro, della Famiglia e della Patria. Essa sarà ratificata dalla Nazione e applicata dalle Assemblee che avrà creato. La presente legge costituzionale, deliberata e adottata dall'Assemblea nazionale, sarà eseguita come legge dello Stato.

- Fatto a Vichy, il 10 luglio 1940

dal Presidente della Repubblica

Albert Lebrun

Il maresciallo di Francia, Presidente del Consiglio,

Philippe Pétain.

Lista degli 80 che votarono NO modifica

Nome Ramo del Parlamento Dipartimento Gruppo Parlamentare
Marcel Astier Senato Ardèche Radical-Socialisti
Jean-Fernand Audeguil Camera Gironde SFIO
Vincent Auriol Camera Haute-Garonne SFIO
Alexandre Bachelet Senato Senna SFIO
Vincent Badie Camera Hérault Radical-Socialisti
Camille Bedin Camera Dordogne SFIO
Émile Bender Senato Rodano Radical-Socialisti
Jean Biondi Camera Oise SFIO
Léon Blum Camera Aude SFIO
Laurent Bonnevay Camera Rodano AD
Paul Boulet Camera Hérault Indipendenti di Sinistra
Georges Bruguier Senato Gard SFIO
Séraphin Buisset Camera Isère SFIO
Gaston Cabannes Camera Gironde SFIO
François Camel Camera Ariège SFIO
Pierre de Chambrun Senato Lozère Indipendenti
Auguste Champetier de Ribes Senato Pirenei Atlantici Indipendenti
Pierre Chaumié Senato Lot-et-Garonne Radical-Socialisti
Arthur Chaussy Camera Seine-et-Marne SFIO
Joseph Collomp Camera Varo SFIO
Octave Crutel Camera Senna Marittima Radical-Socialisti
Achille Daroux Camera Vandea Radical-Socialisti
Maurice Delom-Sorbé Camera Pirenei Atlantici Indipendenti di Sinistra
Joseph Depierre Senato Rodano SFIO
Marx Dormoy Senato Allier SFIO
Alfred Elmiger Camera Rodano Indipendenti di Sinistra
Paul Fleurot Senato Senna Radical-Socialisti
Émile Fouchard Camera Seine-et-Marne Unione Popolare Francese
Édouard Froment Camera Ardèche SFIO
Paul Giaccobi Senato Corsica Radical-Socialisti
Justin Godart Senato Rodano Radical-Socialisti
Félix Gouin Camera Bouches-du-Rhône SFIO
Henri Gout Camera Aude Radical-Socialisti
Louis Gros Senato Vaucluse SFIO
Amédée Guy Camera Haute-Savoie SFIO
Jean Hennessy Camera Alpi Marittime Indipendenti di Sinistra
Lucien Hussel Camera Isère SFIO
André Isoré Camera Pas-de-Calais Radical-Socialisti
Eugène Jardon Camera Allier Unione Popolare Francese
Jean-Alexis Jaubert Camera Corrèze Radical-Socialisti
Claude Jordery Camera Rodano SFIO
François Labrousse Senato Corrèze Radical-Socialisti
Albert Le Bail Camera Finistère Radical-Socialisti
Joseph Lecacheux Camera Manche AD
Victor Le Gorgeu Senato Finistère Radical-Socialisti
Justin Luquot Camera Gironde SFIO
Augustin Malroux Camera Tarn SFIO
Gaston Manent Camera Alti Pirenei Radical-Socialisti
Alfred Margaine Camera Marna Radical-Socialisti
Léon Martin Camera Isère SFIO
Robert Mauger Camera Loir-et-Cher SFIO
Jean Mendiondou Camera Pirenei Atlantici Radical-Socialisti
Jules Moch Camera Hérault SFIO
Maurice Montel Camera Cantal Indipendenti di Sinistra
Léonel de Moustier Camera Doubs Repubblicani Indipendenti
Marius Moutet Camera Drôme SFIO
René Nicod Camera Ain Unione Popolare Francese
Louis Noguères Camera Pirenei Orientali SFIO
Jean Odin Senato Gironde Radical-Socialisti
Joseph Paul-Boncour Senato Loir-et-Cher Unione Socialista Repubblicana
Jean Perrot Camera Finistère Radical-Socialisti
Georges Pézières Senato Pirenei Orientali SFIO
André Philip Camera Rodano SFIO
Marcel Plaisant Senato Cher Radical-Socialisti
François Tanguy-Prigent Camera Finistère SFIO
Paul Ramadier Camera Aveyron Indipendenti
Joseph-Paul Rambaud Senato Ariège Radical-Socialisti
René Renout Senato Varo Radical-Socialisti
Léon Roche Camera Haute-Vienne SFIO
Camille Rolland Senato Rodano Radical-Socialisti
Jean-Louis Rolland Camera Finistère SFIO
Joseph Rous Camera Pirenei Orientali SFIO
Jean-Emmanuel Roy Camera Gironde Radical-Socialisti
Henry Sénès Senato Varo SFIO
Philippe Serre Camera Meurthe-et-Moselle Indipendenti di Sinistra
Paul Simon Camera Finistère Popolar-democratici
Gaston Thiébaut Camera Mosa Radical-Socialisti
Isidore Thivrier Camera Allier SFIO
Pierre Trémintin Camera Finistère Popolar-democratici
Michel Zunino Camera Varo SFIO

Bibliografia modifica

  • Robert Aron e Georgette Elgey, Histoire de Vichy – 1940-1944, Fayard, coll. « Les grandes études contemporaines », Parigi, 1954,
  • Vincent Badie, Vive la République, entretiens avec Jean Sagnes, Privat, Toulouse, 1987.
  • Éric Conan e Henry Rousso, Vichy, un passé qui ne passe pas, Fayard, Parigi, 1994
  • Jean Marielle e Jean Sagnes, Pour la République – Le vote des quatre-vingts à Vichy le 10 juillet 1940, Comité en l'honneur des quatre-vingts parlementaires du 10 juillet 1940.
  • Pierre Miquel, Les Quatre-Vingts, Fayard, Parigi, 1995
  • Jean Odin, Les Quatre-vingts, Taillandier, Parigi, 1946
  • Michel Winock, La Fièvre hexagonale – Les grandes crises politiques de 1871 à 1968, Seuil, Parigi, 1995,

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica