Governo Giolitti I

29º Governo del Regno d'Italia

Il Governo Giolitti I è stato in carica dal 15 maggio 1892[2] al 15 dicembre 1893[3] per un totale di 579 giorni, ovvero 1 anno e 7 mesi. Il governo si dimise in seguito allo scandalo della Banca Romana.

Governo Giolitti I
StatoBandiera dell'Italia Italia
Presidente del ConsiglioGiovanni Giolitti
(Sinistra storica)
CoalizioneSinistra storica[1]
LegislaturaXVII
Giuramento15 maggio 1892
Dimissioni24 novembre 1893
Governo successivoCrispi III
15 dicembre 1893
Di Rudinì I Crispi III

Il governo ottenne la fiducia il 15 maggio 1892 con 169 voti a favore, 160 contrari e 38 astenuti. L'esigua maggioranza, visto che una parte della Sinistra non appoggiava il governo, causò elezioni anticipate che permisero un allargamento della maggioranza con nuovi deputati della Sinistra.

Compagine di governo modifica

Appartenenza politica modifica

Partito Presidente Ministri Sottosegretari Totale
Sinistra storica 1 11 11 23

Composizione modifica

Carica Titolare Sottosegretario
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente
del Consiglio dei ministri
  Giovanni Giolitti
(Sinistra storica)
Carica non assegnata[4]
Ministero Ministri Sottosegretario
Affari Esteri   Benedetto Brin (Indipendente)[5] Luigi Ferrari
Agricoltura, Industria e Commercio   Pietro Lacava (Sinistra storica)
(dal 10 maggio 1889)
Antonino Di San Giuliano
Lavori Pubblici   Francesco Genala (Sinistra storica)
(fino al 12 novembre 1893)
Giacomo Sani
Giovanni Giolitti (Sinistra storica)
Ad interim (dal 12 novembre 1893)
Interno   Giovanni Giolitti
(Sinistra storica)
Pietro Rosano
Pubblica Istruzione   Ferdinando Martini (Sinistra storica) Scipione Ronchetti
Guerra   Luigi Pelloux (Indipendente)[5] Francesco Carenzi
Marina   Simone Pacoret de Saint-Bon (Indipendente)[6]
(fino al 27 novembre 1892)
Benedetto Brin (Indipendente)[5]
Ad interim (dal 27 novembre 1892)
Finanze   Vittorio Ellena (Sinistra storica)
(fino al 7 luglio 1892)
Giuseppe Lanzara
Bernardino Grimaldi (Sinistra storica)
Ad interim (dal 7 luglio 1892 al 24 maggio 1893)
  Lazzaro Gagliardo (Sinistra storica)
(dal 24 maggio 1893)
Grazia e Giustizia e Culti   Teodorico Bonacci (Sinistra storica)
(fino al 24 maggio 1893)
Pietro Nocito
  Lorenzo Eula (Indipendente)[5]
(dal 24 maggio all’8 luglio 1893)
  Francesco Santamaria-Nicolini (Indipendente)[5]
(dall’8 luglio 1893)
Poste e Telegrafi   Camillo Finocchiaro Aprile
(Sinistra storica)
Ulisse Papa
Tesoro   Bernardino Grimaldi
(Sinistra storica)
Achille Fagiuoli

Note modifica

  1. ^ Non tutto il partito supportò il Governo, tanto che la mozione di fiducia fu approvata da poco più dei parlamentari della Sinistra
  2. ^ L'annunzio ufficiale del Ministero Giolitti, su archiviolastampa.it, 16 maggio 1892, p. 1.
  3. ^ IL NUOVO MINISTERO - I ministri presteranno alle ore 15 giuramento nelle mani del Re. (Per telegramma da Roma). 15, ore 15,20, su archiviolastampa.it, 16 dicembre 1893, p. 1.
  4. ^ Poiché all'epoca del Regno d'Italia la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.
  5. ^ a b c d e Affiliato alla Sinistra storica.
  6. ^ Tecnicamente facente parte della Destra storica, si spostò tra gli indipendenti ed all’appoggio della Sinistra storica (per quanto non ne fece parte) ai fini della formazione dell’esecutivo.

Bibliografia modifica

  • Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971

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