Rita la zanzara

film del 1966 diretto da Lina Wertmüller (come G. Brown)

Rita la zanzara è un musicarello del 1966 diretto da Lina Wertmüller (firmatasi però con lo pseudonimo di G. Brown).

Rita la zanzara
Titolo e protagonista del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1966
Durata110 min
Generecomico, musicale, sentimentale
RegiaLina Wertmüller (come G. Brown)
SoggettoSergio Bonotti
SceneggiaturaLina Wertmüller
ProduttoreSergio Bonotti, Gilberto Carbone
Casa di produzioneMondial TeFi
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaDario Di Palma
MontaggioFranco Fraticelli
MusicheBruno Canfora con la Partecipazione del Gruppo Musicale "The Planets"
ScenografiaFabrizio Frisardi
Interpreti e personaggi

La colonna sonora originale fu lanciata in vinile con tutte le canzoni dal film.

Il titolo richiama esplicitamente quello de La zanzara, storico giornale studentesco del liceo Parini di Milano, la cui redazione rimase coinvolta in una vicenda giudiziaria, che scandalizzò e divise la società italiana dell'epoca, proprio pochi mesi prima dell'uscita del film; in pratica, il periodico si vide denunciati e processati con l'accusa di stampa oscena e corruzione di minorenne tre suoi giovani giornalisti per via d'una loro inchiesta sulla vita sessuale dello studentato dell'istituto, dal quale però uscirono alla fine assolti.

Il film avrà un seguito nel 1967, Non stuzzicate la zanzara, anch'esso diretto da Lina Wertmüller (questa volta accreditata col suo vero nome).

Trama modifica

Rita è una studentessa liceale piuttosto ribelle; ama non corrisposta il suo professore di musica Paolo Randi. Insospettita dalla frequente sonnolenza del suo amato insegnante, scopre che l'uomo ha una doppia vita: di giorno compìto professore di musica classica, di notte scatenato esecutore di musica yéyé. Dopo varie traversie, Rita riesce a sostituirsi a Lida, cantante partner nella vita notturna del professore, ed a portare al successo la canzone composta da Paolo che si scopre innamorato della sua alunna. La scena finale del film è stata girata all'interno di Edenlandia, il parco dei divertimenti di Napoli.

Accoglienza modifica

Critica modifica

 
Rita Pavone con Carmelo Pagano al Festival delle Rose del 1966

" […] Fievole storiella rosa a uso e consumo delle esibizioni canore della torinese R. Pavone (1945) che non manca di brio" anche perché "Corredato da un'ottima squadra di caratteristi" [2].

Pubblico modifica

Il film ebbe un grande successo, con circa 980 milioni di Lire d'incasso.

Altri titoli con cui è stato distribuito modifica

Distribuzione in altre nazioni modifica

  • Aquarius TV per la TV greca

Note modifica

  1. ^ a b Le collettine e i collettoni erano dei giovani ballerini che accompagnavano Rita Pavone nelle sue esibizioni. Da essi sono emersi elementi che si sono poi affermati come Stefania Rotolo, Loredana Bertè, Silvia Dionisio e Giuliana Valci.
  2. ^ Recensione e trama su "mymovies" di Laura, Luisa e Morando Morandini

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema