Stia
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Stia ex comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Comune | ![]() | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°48′14″N 11°42′34″E / 43.803889°N 11.709444°E | ||
Altitudine | 441 m s.l.m. | ||
Superficie | 63 km² | ||
Abitanti | 2 413[1] (2001) | ||
Densità | 38,3 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 52017 | ||
Prefisso | 0575 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 051036 | ||
Cod. catastale | I952 | ||
Targa | AR | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Nome abitanti | stiani | ||
Patrono | santa Maria Assunta | ||
Giorno festivo | 15 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione dell'ex comune di Stia all'interno della provincia di Arezzo. | |||
Sito istituzionale | |||
Stia è una parte del comune sparso di Pratovecchio Stia. Nel 2011 il suo territorio comunale contava 2 990 abitanti. Dal 1º gennaio 2014 il comune di Stia è stato oggetto di una fusione amministrativa con il comune di Pratovecchio, con la conseguente nascita del comune di Pratovecchio Stia.
Geografia fisicaModifica
TerritorioModifica
Il nucleo principale del centro abitato sorge alla confluenza del torrente Staggia con il fiume Arno.
ClimaModifica
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona E, 2264 GR/G
- Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002
StoriaModifica
Nel passato ha svolto un ruolo importante nell'economia locale la produzione del panno casentino, per la fabbricazione del quale venne costruito e più volte ampliato un importante lanificio.
Dal 1976 si tiene a Stia la Biennale europea dell'arte fabbrile[3], alla quale si è successivamente aggiunto anche il Campionato del mondo di forgiatura.
OnorificenzeModifica
Medaglia d'argento al valor civile | |
«La popolazione della cittadina toscana, animata da fiera ostilità nei confronti del regime fascista, partecipava con eroica determinazione alla Resistenza. Oggetto di violenti bombardamenti e feroci rappresaglie da parte delle truppe tedesche, la frazione di Vallucciole fu teatro di una delle più atroci stragi nazi-fasciste, nella quale furono trucidati centootto civili, tra cui molte donne e bambini. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 13 aprile 1944 - Frazione di Vallucciole - Stia (AR)» — 27 ottobre 2011 |
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
- Pieve di Santa Maria Assunta
- Oratorio della Madonna del Ponte
- Santuario di Santa Maria delle Grazie
- Chiesa di Santa Cristina, a Papiano
- Chiesa di San Lorenzo, a Porciano
- Chiesa di Sant'Andrea Corsini, a Gaviserri
- Chiesa dei Santi Primo e Feliciano a Vallucciole, con il sacrario delle vittime dell'eccidio di Vallucciole all'interno della chiesa[5]
- Oratorio di Santo Stefano a Tuleto
- Maestà di Montalto
- Palagio Fiorentino
- Castello di Porciano
- Castello di Urbech
- Ponte sul torrente Gravina
- Ponte sul torrente Genia presso località Le Molina
- Cimitero monumentale (Via Roma)
- Fontana (Piazza Tanucci)
- Ospedale dei Santi Jacopo e Filippo (Pescaia)
- Oratorio della Madonna della Pace
- Lanificio di Stia (sede del Museo dell'arte della lana)
- Ponte Canale sullo Staggia nelle vicinanze dell'abitato di Papiano
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Qui sono riportati gli abitanti del comune di Stia, che comprendeva anche le località di: Molin di Bucchio, Pratariccia, Moriccia, Palazzo, Papiano, Papiano Alto, Gaviserri, Porciano, Santa Maria alle Grazie, Serelli, Moiano, Vallucciole e Monte di Gianni
Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniereModifica
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 325 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 243 8,23%
Macedonia del Nord 30 1,02%
CulturaModifica
MuseiModifica
- Museo d'arte contemporanea (Palagio Fiorentino)
- Museo del bosco e della montagna (Museo dello sci)
- Porciano - Museo del Castello di Porciano
- Museo ornitologico "Carlo Beni"
- Museo dell'arte della lana - lanificio di Stia
CinemaModifica
- Il ciclone (1996), girato a Stia, Laterina e Poppi.
Infrastrutture e trasportiModifica
FerrovieModifica
Stia è raggiungibile in treno attraverso la Ferrovia Casentinese, della quale rappresenta il capolinea terminale.
AmministrazioneModifica
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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8 agosto 1985 | 24 giugno 1990 | Angiolo Goretti | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [7] |
24 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Paolo Caleri | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [7] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Roberto Frulloni | sinistra | Sindaco | [7] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Roberto Frulloni | centro-sinistra | Sindaco | [7] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Luca Santini | centro-sinistra | Sindaco | [7] |
8 giugno 2009 | 1º gennaio 2014 | Luca Santini | lista civica | Sindaco | [7] |
GemellaggiModifica
Stia è gemellato con:
NoteModifica
- ^ [1]
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ BIENNALE D'ARTE FABBRILE, STIA., su ilbelcasentino.it. URL consultato il 23 luglio 2017.
- ^ Sito del Quirinale – Assegnazione onorificenza a Stia, su quirinale.it. URL consultato il 27 ottobre 2011.
- ^ La strage di Vallucciole e Stia
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stia
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su comune.stia.ar.it.
- Stia, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129448096 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr89006516 |
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