Sufers
Sufers (toponimo tedesco; in romancio "Sur"[1]) è un comune svizzero di 125 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Viamala.
Sufers comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Cantone | ![]() |
Regione | Viamala |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 46°34′14″N 9°22′00″E / 46.570556°N 9.366667°E |
Altitudine | 1 430 e 1 890 m s.l.m. |
Superficie | 34,62 km² |
Abitanti | 125 (2015) |
Densità | 3,61 ab./km² |
Comuni confinanti | Andeer, Casti-Wergenstein, Ferrera, Madesimo (IT-SO), Safiental, Splügen |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 7434 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 3695 |
Targa | GR |
Nome abitanti | Sufner |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisicaModifica
Sufers è situato nel Rheinwald, alla foce del torrente Steilerbach, sulla sponda settentrionale del lago di Sufers, formato dall'omonima diga sul Reno Posteriore ("Hinterrhein"); dista 46 km da Coira e 70 km da Bellinzona.
Il territorio comunale si estende trasversalmente rispetto alla vallata del Reno Posteriore - con la gola della Roffla a costituire punto più a valle - e comprende due vallate: a sud si trova la Val Surettata, lunga 7 km, delimitata da ambo i lati da catene montuose che superano i 2500 m.s.m. e dominata dal Pizzo Suretta; a nord-ovest si trova la invece la Steilertal, lunga 4 km, attorno alla quale si trovano il Teurihorn (2973 m), il Grauhörner (detto anche Pizzas d'Anarosa, 3000 m), e, sul confine con Splügen e Safien, la cima dell'Alperschällihorn (3 039 m s.l.m.), punto più elevato del comune.
StoriaModifica
La prima menzione documentata del villaggio, inizialmente chiamato Subere, risale all'anno 831. Dieci anni più tardi il re Lotario I fece dono di una chiesa al paese.[2] In quel periodo, la parte più esterna del Rheinwald e il vicino Schams erano abitati dai reti romanizzati.
Da quando poi, attorno al 1300, i coloni Walser della parte interna della valle (Nufenen e Hinterrhein) si espansero verso Sufers, il tedesco divenne la lingua principale della zona.[2]
Durante la Repubblica delle Tre Leghe, Sufers appartenne alla Lega Grigia in qualità di Nachbarschaft (lett. "vicinato") del tribunale del Rheinwald. I fondamenti economici del villaggio consistevano nell'allevamento, in una modesta agricoltura e, a partire dal XV secolo, nei traffici verso i passi dello Spluga e del San Bernardino.[2] Tra il Seicento e la metà dell'Ottocento si registrò una rilevante attività estrattiva di minerali ferrosi dalla val Suretta, che venivano colati in una fonderia (detta Schmelzi) situata all'uscita della valle.[2]
Nel corso della propria storia, il villaggio di Sufers fu colpito da due devastanti incendi (1638 e 1732) e da un'alluvione (1834).[2]
La seconda guerra mondiale comportò la realizzazione del cosiddetto "Sbarramento Sufers"[2] (Sperrstelle Sufers), una postazione difensiva realizzata dall'esercito svizzero a nord e a est di Sufers.
Con la realizzazione della diga di Sufers (tra il 1959 e il 1962[2]) il fondovalle venne colmato da un lago artificiale.
Nel 2016 gli abitanti di Sufers votarono contro una proposta di fusione con i comuni di Hinterrhein, Nufenen e Splügen, aggregazione che avvenne nel 2019 ma, appunto, senza Sufers.[3]
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
Architetture religioseModifica
Chiesa riformata di SufersModifica
La costruzione dell'edificio che oggi ospita la Chiesa riformata di Sufers avvenne nell'anno 841, a causa di una donazione di Lotario I. In un primo tempo, la chiesa era dedicata al Salvatore. L'attuale chiesa, orientata a est, è una costruzione risalente al periodo iniziale dei Torbidi grigionesi (1618–1625).[2]
Internamente, alle spalle dell'accesso ai due livelli del coro, si trova un fonte battesimale in pietra che, in conformità con la confessione riformata, viene utilizzato anche come tavolo dell'eucarestia.
Architetture civili e militariModifica
Infrastrutture e trasportiModifica
Sufers dista 22 km dalla stazione ferroviaria di Thusis ed è servito dall'uscita autostradale omonima, sulla A13/E43.
NoteModifica
BibliografiaModifica
- AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sufers
Collegamenti esterniModifica
- Kurt Wanner, Sufers, in Dizionario storico della Svizzera, 31 luglio 2012. URL consultato il 5 maggio 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 246277913 · LCCN (EN) nr93045555 · GND (DE) 4247478-4 · BNF (FR) cb12310389k (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nr93045555 |
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