Trio Bennato
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Il Trio Bennato è stato un gruppo musicale italiano, nato nel 1958 per iniziativa dei fratelli Edoardo (Bagnoli, 23 luglio 1946), Eugenio (Bagnoli, 16 marzo 1948) e Giorgio Bennato (Bagnoli, 4 ottobre 1949); quest'ultimo, noto anche come Giorgio Zito.
Trio Bennato | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Folk Country |
Periodo di attività musicale | 1958 – 1961 2017 (Reunion) 2017 |
StoriaModifica
Gli iniziModifica
Il talento musicale è uno dei tratti che accomuna i tre fratelli Bennato: insieme, nel 1958, formano il Trio Bennato, in cui Edoardo canta e suona la chitarra, Eugenio suona la fisarmonica e Giorgio le percussioni; i tre iniziano a esibirsi in diversi locali cittadini (il Circolo Canottieri, il dopolavoro dell'Italsider, il Teatro Mediterraneo e molti altri).
L'anno dopo, vengono chiamati come ospiti in un programma per la TV dei ragazzi, Il nostro piccolo mondo, realizzato da Lea Maggiulli Bartorelli (detta Zietta Liù); è la prima apparizione in TV per i tre piccoli grandi musicisti partenopei. A luglio[1], grazie all'armatore Aldo Grimaldi, i tre fratelli eseguono una serie di spettacoli in una crociera verso il Sudamerica e poi anche in Venezuela, apparendo anche nel programma televisivo Lo show de las doces trasmesso da Canal 7. A settembre[1] si è pensato che avrebbero potuto essere chiamati da Cino Tortorella (alias Mago Zurlì), sempre in veste di ospiti, alla 1ª edizione dello Zecchino d'Oro.
Gli anni a venireModifica
Parallelamente, nel corso degli anni, ciascuno dei tre percorre la propria strada della musica:
- Edoardo è uno dei più grandi rocker italiani. Primo cantante italiano a riempire lo stadio milanese di San Siro con più di 60.000 persone e ad esibirsi sul palco del Montreux Festival, ha scritto e interpretato canzoni indimenticabili come Una settimana... un giorno..., Campi Flegrei, Lei non è qui... non è là[2], Un giorno credi[3], Feste di piazza[3], La fata, Il gatto e la volpe, Sono solo canzonette, Un'estate italiana (inno ufficiale dei mondiali di calcio Italia '90) incisa in coppia con Gianna Nannini, Le ragazze fanno grandi sogni, solo per citarne alcuni. È stato inoltre autore per numerosi artisti: dalla Formula 3 a Gino Paoli, Herbert Pagani (con cui, ha firmato Cin cin con gli occhiali, Ahi, le Hawaii e Susan dei marinai[4]), Mina, Bobby Solo, Loredana Berté e molti altri artisti. Nel 2002 ha scritto con Gino Magurno e Ornella Della Libera Lo stelliere, canzone vincitrice della 45ª edizione dello Zecchino d'Oro.
- Eugenio è uno dei fondatori, insieme a Carlo D'Angiò, della Nuova Compagnia di Canto Popolare (1967) e dei Musicanova (1976): nel corso della sua carriera fino a oggi ha pubblicato complessivamente 34 album (24 dei quali, da solista), componendo diverse colonne sonore tra cui quella dello sceneggiato televisivo L'eredità della priora (tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello) e quella del film La stanza dello scirocco; per quest'ultima ha vinto, nel 1999, il Nastro d'argento per la miglior colonna sonora. È inoltre il fondatore del movimento Taranta Power, nato con l'intento di promuovere la taranta attraverso musica, cinema e teatro.
E non è tutto. Ha anche partecipato a due edizioni del Festival di Sanremo: - Giorgio, il minore dei tre fratelli, sviluppa inizialmente la sua carriera musicale come tecnico del suono. Ha inciso diversi dischi per la Lupus e la Polydor. Con i Diesel, gruppo di cui è fondatore, ha partecipato alla realizzazione delle trasmissioni televisive Napoli prima e dopo (su Rai 1) e Viva Napoli (su Canale 5). Insieme ai fratelli fonda, nel 1980, la Edizioni musicali Cinquantacinque[5] e, nel 1985, la Cheyenne Records[5]; di cui diventa direttore artistico, mentre continua a collaborare alle produzioni delle incisioni di Edoardo ed Eugenio. Come quest'ultimo dei due, anche Giorgio ha partecipato al Festival di Sanremo; lo ha fatto alla 30ª edizione, come "Giorgio Zito e i Diesel", con Ma vai, vai! (nel 1980).
2017: la reunionModifica
Il 6 gennaio 2017 esce Domani, un brano cantato per la prima volta dai tre fratelli Bennato Edoardo, Eugenio e Giorgio. Il brano è scritto dall'amico Gino Magurno ed è pubblicato dall'etichetta indipendente Walkman Records.
NoteModifica
- ^ a b Il tutto, sempre nello stesso anno.
- ^ Il cui testo è stato scritto da Bruno Lauzi, che l'aveva già incisa nell'album Amore caro, amore bello (1971).
- ^ a b Con testi scritti da Patrizio Trampetti, conosciuto da Bennato tramite suo fratello Eugenio poiché, in quegli anni, appartengono entrambi alla Nuova Compagnia di Canto Popolare.
- ^ Quest'ultima risulta però depositata, in SIAE, a nome di Sergio Bardotti e Corrado Castellari; questo perché, a causa di un impegno contrattuale del cantante, la canzone doveva avere la firma di una coppia di autori legati alla Ri-Fi (come lo erano Bardotti e Castellari, non Pagani e Bennato).
- ^ a b Come, nel 1969, Mogol e Lucio Battisti fondano a Milano la Edizioni musicali Acqua azzurra e, con Alessandro Colombini, Mariano Rapetti (meglio noto come Calibi), Carlo Donida, Claudio Bonivento e Franco Daldello, la casa discografica Numero Uno; il tutto nello stesso contesto.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Trio Bennato
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Edoardo Bennato / Eugenio Bennato / Giorgio Bennato, su Discogs, Zink Media.