Utente:Emanuele Moser/Sandbox2

Giardino d'Europa De Gasperi
Giardino d'Europa Alcide De Gasperi
Tipo di areaOrto botanico
StatoIT
RegioniTrentino Alto Adige
ProvinceTN
ComuniPieve Tesino
GestoreFondazione Alcide De Gasperi
PresidenteGiuseppe Tognon
Sito istituzionale


Il giardino d'Europa è situato nel piccolo borgo di Pieve Tesino, paese natale di Alcide De Gasperi. Il giardino è simbolo dell'Unione Europea ed è uno dei quattro giardini realizzati in omaggio agli statisti fondatori[1], all'interno della rete delle case museo dei "costruttori d'Europa".[2]

Storia modifica

Nasce nel 2011 per iniziativa del Presidente della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Giuseppe Tognon. Realizzato dal Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale della Provincia Autonoma di Trento[3] è stato progettato dal Centro dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi della Tuscia rappresentata dall'architetto paesaggista e componente del gruppo di lavoro autore del progetto architettonico del Giardino, Sofia Varoli Piazza.[3] Il giardino d’Europa è dedicato ad Alcide De Gasperi è l'ultimo dei giardini realizzati allo scopo di ricordare uno dei padre fondatore d'Europa, insieme con la Adenauer-Haus in memoria di Konrad Adenauer e alle case-giardino francesi di Maison Monnet e Maison Schuman. È l’unico giardino alpino, trovandosi ad un’altitudine di 850 s.l.m.[1][3] La sua struttura intende richiamare i valori simbolici che furono alla base dell'azione dei Padri fondatori dell'Europa: progettualità e collaborazione, capacità di integrare e unire le diversità, efficacia della consociazione/cooperazione così tra le specie vegetali come tra gli uomini. Infatti poiché "I siti naturali, per quanto belli e suggestivi, non sono ancora giardini; lo diventano solo quando sono modellati dalle nostre azioni e intessuti con i nostri sogni"[4][5] il Giardino d'Europa organizza ogni anno attività educative e iniziative di promozione dell'idea di Europa unita destinate a scuole e giovani[6][7]

Struttura modifica

La forma del giardino richiama la struttura dell'anfiteatro romano che ricorda il Parlamento europeo e il teatro classico [8], luoghi che tuttora educano i cittadini del mondo. Tutto ciò ha un valore simbolico che richiama il passato, il presente e il futuro dove viene data importanza alla stretta relazione tra esseri umani e la natura che li circonda. L'ispirazione è nata soffermandosi su vari ambienti: alpini, dei borghi italiani e dei parchi aperti. Questa figura vuole rappresentare l'unione e il sostegno fra le diverse etnie delle nazioni vicine. Il giardino è stato costituito nel corso di un lungo percorso che ne ha modificato i tratti per adattarsi allo specifico ambiente. Il materiale utilizzato per la costruzione delle aiuole è l’acciaio cor-ten che è esteticamente adatto al contesto nel quale è inserito. All'interno del giardino sono presenti: ortaggi, piante officinali e fiori. Questa combinazione rappresenta gli antichi stili di vita popolari e l'origine della storia famigliare di De Gasperi. Le piante interagiscono fra loro e con ciò che le circonda, formando un unisono che idealmente rappresenta le diverse nazioni europee.

Settori modifica

Il giardino è distinto in più settori

Il giardino è suddiviso in 3 settori:

  1. Il primo settore è costituito da 4 aiuole centrali contenenti le principali piante rappresentative del giardino: le peonie. Queste ultime sono accompagnate da altre specie che fanno risaltare la loro particolare bellezza e semplicità.
  2. Il secondo settore è costituito da 4 aiuole laterali poste a destra e sinistra del primo settore, al cui interno sono presenti piccoli arbusti e piante perenni. I colori maggiormente presenti sono: rosa, lilla, bianco.
  3. Il terzo settore comprende 2 aiuole opposte agli altri 2 settori e rappresenta il cuore dell’intera composizione con fiori dai colori prevalentemente gialli e blu ( Ajuga reptans, Campanula latifolia, Trollius europaeus), raffiguranti la bandiera europea.

L'Arboreto del Tesino modifica

 
Mappa dell'arboreto del Tesino

Il giardino d'Europa è solo una piccola parte del parco gestito dall'Università degli Studi della Tuscia[9] il quale unisce diverse tipologie di aggregazioni vegetali che spaziano dall'Italia meridionale all'America, fino ad arrivare all'Asia.[10] Il giardino si estende su un ampio tratto polifita delimitato da siepi di varia specie che si confondono con il paesaggio naturale in alcuni spazi, mentre in altri si alterna ad una serie di essenze non indigene, vistose per portamento o fioritura (sequoia gigante, albero dei fazzoletti). Grazie a diverse aree il parco offre una visone paesaggistica di molte popolazioni e culture, concetto che riprende quello del giardino d'Europa.[11]

Roccolo modifica

 
Rappresentazione del roccolo utilizzato per la cattura degli uccelli

Proseguendo il percorso, dopo il giardino d'Europa è presente un roccolo, struttura utilizzata tuttora per la cattura e l'inanellamento di varie specie migratorie[12]

Meleto modifica

Subito dopo il Roccolo si trova un meleto costituito dalle vecchie varietà un tempo utilizzate per l'approvvigionamento di un'economia locale e cittadina. Questo frutteto ha valore sia colturale che genetico in quanto è costituito da vecchie varietà che stanno per scomparire. [13]

Percorso di flora americana, europea e dell'Asia modifica

Il percorso è posto dopo il meleto e unisce armoniosamente specie di continenti diversi. Lungo il percorso si può stare all'ombra di piante come:

 
La particolarità della Davidia
 
Il Pino mugo è una classica pianta alpina d'alta quota
 
L'acero canadese è conosciuto per lo sciroppo che da lui si produce
  1. Picea pungens
  2. Abies concolor
  3. Sequoiadendron gigantem
  4. Acer nunbus
  5. Liquidambar_styraciflua
  6. Cornus florida
  7. Cornus alba
  8. Acer palmatum
  9. Acer saccarinum
  10. Acer pensylvanicum
  11. Acer circinatum
  12. Acer cissifolium
  13. Liriodendron tulipifera
  14. Ginkgo biloba
  15. Corylus colurna
  16. Cornus mas
  17. Cornus kausa
  18. Davidia involucrata
  19. Lagerstroemia
  20. Stewartia pseudocamellia
  21. Cornus sanguinea
  22. Corylus avellana
  23. Pinus mugo
  24. Rhododendron ferrugineum
  25. Platanus orientalis
  26. Viburnum opulus
  27. Fraxinus ornus
  28. Pinus sylvestris
  29. Pinus nigra
  30. Sorbus chamaemespilus
  31. Sorbus aria
  32. Populus tremula

Palude-torbiera modifica

La torbiera, posizionata lungo il percorso dell'arboreto tra il roccolo e il giardino Zen, è attraversata da una passerella in legno percorribile soltanto a piedi. La palude presenta diverse specie di piante adattate a vivere in ambienti umidi quali Ontano bianco e la Frangula. Questa area ha un punto di osservazione panoramico da cui è possibile osservare a nord la catena porfirica del Lagorai, a ovest il gruppo delle Cime di Rava, a sud la Cima Lasta e il Monte Mezza.

Giardino Zen modifica

 
giardino zen Pieve Tesino

Il giardino Zen è costituito da un labirinto su modello cretese (unicursale); tra le popolazioni orientali aveva un significato molto profondo, in quanto era un mezzo per la ricerca di se stessi e dei propri chakra, vortici di energia che compongono il campo energetico del corpo. Il labirinto viene considerato un percorso per la meditazione, la conoscenza e la guarigione. Questo presenta una lunga via priva di ostacoli e obblighi di scelta, che porta al centro di esso, luogo principale per la ricerca di risposte.

Bosco modifica

 

Il bosco è localizzato alla fine della palude e possiamo dire che conclude, insieme allo stagno, il percorso all'interno dell'arboreto. Da un punto di vista tecnico ha un alto valore ambientale in quanto possiede un'ampia varietà di piante arbustive:

  1. Larix decidua
  2. Alnus incana
  3. Salix caprea
  4. Fagus sylvatica
  5. Populus tremula
  6. Picea abies
  7. Pinus sylvestris
  8. Acer pseudoplatanus
  9. Fraxinus excelsior
  10. Betula pendula

Stagno modifica

Lo stagno è localizzato in prossimità del Giardino Zen, ha un'area circolare e sulle sue estremità è presente una stradina con qualche panchina. Sono presenti rospi che nel tardo autunno vanno in letargo mentre agli inizi della primavera avviene il loro accoppiamento. Nell'acquitrino si possono individuare tre zone diversificate per la flora che ospitano: la zona centrale dove l'acqua è più profonda e spesso priva di piante; la sponda dove è ancora presente l'acqua e dove si trovano piante idrofite come la Naphar lateum, la Nymphaea alba o i Myriophyllum sp. e l'ultima zona lungo le sponde con le piante elofite che tengono l'apparato radicale in acqua ma emergono con le foglie e i fiori; queste sono la Iris pseudacorus, la Typha latifolia, la Alisma plantago-aquatica e la Carex elata.

Piante rappresentative modifica

Le Peonie modifica

 
Fioritura di una peonia del Giardino d'Europa

Fiore alloctono originario dell'Indocina e Birmania, le peonie arbustive ed erbacee occupano una posizione importante nel giardino, nella zona centrale dell'emiciclo. [14] La peonia è considerata una specie rappresentativa del Tesino, segnalata fin da tempi storici da Hausmann [15] sulla base di campioni raccolti da Francesco Ambrosi e conservati nell'erbario di Firenze. [16] Inoltre il monte Lefre, vicino a Pieve Tesino, costituisce l'unico sito della Valsugana dove sono stati individuati esemplari di Peonia officinalis subsp. officinalis. [17] Inoltre, questa specie di pianta ornamentale fiorisce nel mese di maggio, mese nel quale si celebra la festa dell'Europa. Riguardo le Peonie arbustive, cominciando la visita dal basso verso l'alto, è possibile osservare la Peonia delavayi, proseguendo poi, a salire si può trovare; ai lati la Peonia suffruticosa, mentre verso il centro si trova inizialmente la Peonia ostii e successivamente la Peonia rockii. Per quanto riguarda le Peonie erbacee, rappresentate dalla Peonia lactiflora, esse hanno radici a forma di tubero, fioriscono verso giugno con colori rosei e disseccano completamente in autunno. [18]

Specie del giardino d'Europa modifica

 
  1. Aconitum napellus (AC)
  2. Achillea clypeolata (ACH)
  3. Ajuga reptans (AJ)
  4. Anemone sylvestris (AN)
  5. Anemone hybrida (AN)
  6. Aquilegia alpina (AQ)
  7. Aster frikartii (AS)
  8. Aster snow flurry (AS)
  9. Aster pyraeneus (AS)
  10. Aster dumosus (AS)
  11. Astilbe arendsii (ASB)
  12. Astrantia major (AST)
  13. Campanula latifolia (CM)
  14. Campanula persicifolia (CM)
  15. Campanula sarastro (CM)
  16. Coreopsis verticillata (CR)
  17. Digitalis purpurea (DG)
  18. Delphinium (DL)
  19. Felce (FL)
  20. Gaura lindheimeri (GA)
  21. Geranium cantabringiende (GR)
  22. Geranium Jhonson's Blue (GR)
  23. Geranium sanguineum (GR)
  24. Geranium rozanne (GR)
  25. Geranium macrorrhizum (GR)
  26. Helleborus orientalis (HL)
  27. Lonicera pileata (LN)
  28. Melo da fiore (ML)
  29. Monarda hybrida (MN)
  30. Phlox paniculata (PH)
  31. Peonia arbustiva (PNA)
  32. Peonia erbacea (PN)
  33. Prunella grandiflora (PR)
  34. Potentilla fruticosa (PT)
  35. Rudbeckia fulgida (RD)
  36. Rosa rugosa (RS)
  37. Salvia nemorosa (SL)
  38. Spiraea billardii (SP)
  39. Spiraea bumalda (SP)
  40. Spiraea vanhouttei (SP)
  41. Spiraea thunbergii (SP)
  42. Trollius europaeus (TR)

Note modifica

  1. ^ a b I giardini dei padri fondatori d'Europa, su degasperitn.it. URL consultato l'11 aprile 2017.
  2. ^ ​Costruttori d'Europa: la casa museo di Alcide De Gasperi (PDF), in Europa, n. 12, Provincia autonoma di Trento, dicembre 2006, pp. 4-5. URL consultato il 12 aprile 2017.
  3. ^ a b c In memoria di Alcide De Gasperi, su giornalesentire.it. URL consultato l'11 aprile 2017.
  4. ^ Charles W Moore (et al.), Poetica dei giardini, Padova, Muzzio, 1991, ISBN 8870215717.
  5. ^ Cultura trentino, su cultura.trentino.it.
  6. ^ Festa d'Europa, su degasperitn.it. URL consultato il 12 aprile 2017.
  7. ^ Festa d'Europa nel segno della solidarietà, in Vita trentina, 6 maggio 2016. URL consultato il 12 aprile 2017.
  8. ^ Teatro ellenico, su studiarapido.it. URL consultato l'11 aprile 2017.
  9. ^ Arboreto del Tesino, su centrostudialpino.unitus.it. URL consultato l'11 aprile 2017.
  10. ^ Arboreto del Tesino-Giardino d'Europa, su visitvalsugana.it. URL consultato l'11 aprile 2017.
  11. ^ Convenzione europea del paesaggio, Art. 1 punto a (PDF), su convenzioneeuropeapaesaggio.beniculturali.it. URL consultato il 20 ottobre 2000.
  12. ^ Inanellamento Roccolo, su cembranidoc.it. URL consultato l'11 aprile 2017.
  13. ^ Mele insostenibili, pagina 5 (PDF), su ruralpini.it. URL consultato l'11 aprile 2017.
  14. ^ (pieghevole), Museo Casa De Gasperi, Pieve Tesino (TN), Fondazione trentina Alcide De Gasperi, 2010?.
  15. ^ Franz Freiherr von Hausmann, Flora von Tirol: ein Verzeichniss der in Tirol und Vorarlberg wild wachsenden und häsfiger gebauten Gefässpflanzen ..., Innsbruck, Wagner (libr.), 1851-1854. URL consultato il 12 aprile 2017.
  16. ^ Erbario di Firenze, su sweetgum.nybg.org.
  17. ^ (EN) N.G. Passalacqua e L. Bernardo, The genus Paeonia L. in Italy: taxonomic survey and revision, in Webbia, vol. 59, n. 2, 2004, pp. 215-268. URL consultato il 12 aprile 2017.
  18. ^ Le Peonie del giardino, su degasperitn.it. URL consultato l'11 aprile 2017.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica