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Qui sono segnalate le discussioni di interesse per tutta la comunità in corso al bar o altrove che proseguono da settimane o mesi:

9 ottobre



Salve a tutti, visto che l'oscuramento dei giorni scorsi ha suscitato polemiche, per me ingiustificate, in merito al numero di utenti aventi avuto voce in capitolo, reputavo utile aprire una discussione dove si potessero valutare le opzioni di protesta da utilizzare nel caso il ddl intercettazioni passi in modo da compromettere il normale funzionamento di Wikipedia in lingua italiana. ( occorrerebbe un chiarimento su cosa comporterebbe esattamente il decreto, ad esempio, se un cittadino italiano scrive sulla versione inglese non sarebbe esattamente la stessa storia? )
Potremmo ad esempio preparare delle pagine ironiche di come potrebbe diventare wiki con l'applicazione delle rettifiche ad minchiam, oppure predisporre in parallelo ad una voce a caso, una intercettazione a caso.
Per concludere vorrei fare una domanda, nel provvedimento, a parte nel comma 29, non identificate altri problemi?
Ad esempio la pubblicazione di una intercettazione in una voce, naturalmente una intercettazione gia pubblica, potrebbe portare problemi agli utenti?
Ed, i link esterni a wiki posti in fondo alle voci, sono soggetti a qualche tipo di responsabilità ? (es: c'è il link di un blog o di un quotidiano online che ospita una intercettazione...) E' la prima discussione che apro, quindi spero di non aver commesso errori, in tal caso me ne scuso preventivamente.
Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Danipoldo1987 (discussioni · contributi) 06:33, 9 ott 2011‎ (CEST).[rispondi]
Non credo che le pagine ironiche siano uno strumento adatto, visto il carattere di questo portale (bella idea, però ;) ). Io avevo proposto un raduno per chiarire come muoverci in caso di approvazione o di possibile proseguimento della protesta, ma a quanto pare questo non interessa. PapaSmurf (msg) 10:45, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Si tratta secondo me di uno strumento che potrebbe fare paura a coloro che hanno l'intenzione di renstringere la libertà d'informazione in Italia e su internet(in Italia). Sò che la faccenda è critica, e che wikipedia vuole restare fuori dallo scontro in corso tra governo e intercettazioni/pubblicazioni online, ma i problemi non sono così facilmente scindibili, considerando politica nel senso stretto e vero del termine, wikipedia non ha alcun bisogno di di essere apolitica, in quanto la politica di wiki è conoscenza libera per tutti. Le difficoltà arrivano dal fatto che essendoci un blocco di potere mediatico molto forte controllato da poche persone, spesso incline a strumentalizzare ogni minimo dettaglio, sembra che i rappresentanti di wikipedia in lingua italiana e molti utenti vogliano pre-giustificarsi in tal senso, visti anche i diversi commenti ritenenti il gesto dell'oscuramento un gesto contrario alla neutralità. Separandoci dall'idea della politica che abbiamo in Italia, lo schieramento di wikipedia al fine di garantire che il progetto non venga snaturato, è più che naturale, ed anzi, secondo me, la linea è stata fin troppo morbida, si è sparato solo sul provvedimento e non su chi lo ha proposto, il quale ne ha le responsabilità. Rispondo anche all'argomentazione sotto, in merito a nascondere gli IP dei contribuenti attivi al progetto, non per volerne a chi la propone, ma mi pare un'idea deleteria, su wiki non conta chi dice le cose, ma cosa dice, ma non per questo bisogna permettere che per scrivere notizie vere si debba restare anonimi e nasconderci dietro ad un dito(sempre che sia tecnicamente fattibile). Queste limitazioni mi ricordano altri periodi storici che ho potuto solo studiare, e vista la situazione mondiale attuale non posso che essere molto preoccupato. Per concludere WiWa Wikipedia --Danipoldo1987 (msg) 21:25, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
PS: il 15 ottobre c'è una manifestazione apartitica(che è la cosa importante), ma non apolitica, da parte degli studenti di tutta Italia, alla quale sarebbe bello se partecipasse anche la comunità Wikipediana, ciò non è vietato, non è che se uno è utente wikipedia, o amministratore wikipedia, deve astenersi dal far sentire la propria voce, dobbiamo limitarci solo a non piegare Wikipedia a strumento personale, se la comunità italiana, sentita la WMF, lo ritiene giusto, credo che non debba avere timore di far sentire la propria voce, per definizione questa enciclopedia(e non solo) ha l'ambizione di restare on per almeno 200 o 300 anni, o per sempre, la storia ci darà ragione, e la scriveremo qui senza nessun obbligo di rettifica ;-) .--Danipoldo1987 (msg) 21:33, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
La mia proposta è, invece, quella di allargare il discorso, (magari rivolgendosi anche a legali esterni e comunque coinvolgendo in modo massiccio i legulei nostri amici) sull'intera tematica della diffamazione Negli USA il primo emendamento della costituzione protegge la libertà di espressione del pensiero e la giurisprudenza è attenta a difendere questo principio in tutte le circostanze. In Italia l'art. 21 della costituzione è stato sempre interpretato in una maniera molto restrittiva. I nostri codici che risalgono a 70 anni fa, danno poi della diffamazione una definizione che è molto lontana da quella che ci aspetteremmo. La facoltà di provare i fatti, la così detta exceptio veritatis è l'eccezione, non la regola. I giornalisti possono invocare il diritto di cronaca , noi, ho paura proprio no. Amio parere dovremmo in tutte le occasioni ribadire che la nostra è solo la versione in lingua italiana di una enciclopedia edita all'estero in centinaia di lingue. Per quel poco che possa servire i server sono all'estero. Il ruolo dei contributori in lingua italiana dall'estero, a cominciare da quella degli amici ticinesi o a quella degli emigrati italiani dovrebbe essere valorizzata ecc. Forse sono solo palliativi, ma prima di arrendersi vale la pena cercare di esaminare i complessi termini del problema.
Spero di non essere considerato <fuori tema> se, in tema di diffamazione, riporto notizie francesi. Le autorità hanno allo studio la depenalizzazione [1] La stampa sottolinea la pericolosità dello strumento perchè un giudizio davanti al giudice civile dà meno garanzie. Vedi caso in Italia i casi che ci riguardano sono proprio davanti al giudice civile. Insomma: dalla padella nella brace --Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 13:09, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
P.S. Senza andar lontano basta confrontare l'art. 173 del codice penale del diritto svizzero con gli articoli 595 e 596 del codice penale italiano--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 19:49, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Il modo migliore per difendersi è rendere anonimo il proprio IP, su questo in wikipedia ci si ha già pensato per i cinesi: en:wp:TOR.--Nickanc ♪♫@ 19:14, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Ho paura che in tal caso il giudice comincerebbe a convocare qualche amministratore a caso (vedi quello che è succeso a Nonciclopedia) Vagli poi a spiegare che l'amministratore nonamministra ma è un utente con due tastini in più) --Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 19:54, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Ma infatti sarebbe prima di tutto l'admin (e, per sicurezza, anche il rollbacker, che edita molte voci...) a usare tali strumenti per non farsi trovare...--Nickanc ♪♫@ 22:07, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Ho provato a risponderti sopra, non mi pare il caso di giocare a nascondino, se uno ritiene di non fare niente di male, non deve usare strumenti per rimanere anonimo o nascondersi, sembrerebbe avere la coda di paglia, la verità e la libertà non devono far avere paura a nessuno, almeno questa è la mia opinione.--Danipoldo1987 (msg) 23:03, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Quoto Danipoldo, nella speranza che in Italia non dovremo mai giungere a nascondere il nostro IP. --Dedda71 (msg) 10:30, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]

@Mizar. Infatti su Nonciclopedia, come in qualsiasi altra circostanza relativa alla responsabilità su internet, le autorità - per qualsiasi problema - contattano l'intestatario del dominio web, non certo un "amministratore" di una piattaforma wiki o un "moderatore" di un forum. Come si può vedere tramite whois (link), ecco chi andrebbero a contattatare le forze dell'ordine:

Registrant ID:CR31094073
Registrant Name:DNS Admin
Registrant Organization:Wikimedia Foundation, Inc.
Registrant Street1:149 New Montgomery Street
Registrant City:San Francisco
Registrant State/Province:California
Registrant Postal Code:94105
Registrant Country:US
Registrant Phone:+1.4158396885
Registrant FAX:+1.4158820495
Registrant Email:dns-admin@wikimedia.org

Secondo me state facendo un casino per nulla. --87.11.234.120 (msg) 02:22, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]

@87.11..... Evidentemente tu sei profeta, ed io non lo sono. Ma, se vediamo i precedenti, almeno in Italia, non sono andati a fare una indagine tramite wois ma le grane le ha dovute subire qualcun altro. Sono d'accordo con te che, difesi da un bravo avvocato, alla fine (in Italia anche anni) verrebbe ristabilito il principio che invochi. Nel frattempo però...... Se tutto fosse così chiaro sarebbe ovvio che il diritto sostanziale applicabile sarebbe quello della California e, per quello che riguarda la diffamazione, vigerebbe il primo emendamento della costituzione U.S.A. Purtroppo questa, che è la mia personale opinione, è una convinzione non molto diffusa e quindi esaminiamo quale è la convinzione prevalente--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 05:32, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]
  • "Sysop" (o admin) non è una carica (nè un termine) che ha alcun valore per la giustizia italiana. Né "utente" ha alcun significato legale. Se io mi connetto oggi dal computer di un mio amico, domani da quello di una mia amica, dopodomani da quello di mio figlio, tra una settimana dall'università, tra due settimane da un internet point in Liguria e poi dal wifi del vicino di casa in Sardegna con il tablet di mio fratello chi vanno a cercare? Tirano a sorte? Ma dai ragazzi. ---- Theirrules yourrules 06:01, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]
    Ma dai un c.... Sono un po' stufo di chi prova gusto a minimizzare, o a fare il superiore ignorando le reali conseguenze, i pregressi, i venti milioni di euro che qualcuno è andato a chiedere a WMI (nella persona di una wikipediana illustre), le cause in corso. Illegittime, impossibili da vincere, d'accordo. Ma non certo scevre da conseguenze pesanti per chi (a torto) viene considerato responsabile del sito. Ma intanto, l'ottusità fa danni, sia quella di chi fa causa ad alcuni di noi invece di andare a cercare WMF in California, sia di chi gioca con questa manfrina, "ma dai ragazzi, non succede niente". Basta, prima ci si informa poi si parla. --Yuma (msg) 07:16, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Il tema qui proposto è come minimizzare i danni nel caso di approvazione del comma 29. Ma Yuma ha ben ricordato che danni, ed anche gravi, ci sono anche con la legislazione precedente il nuovo DDL. Forse varrebbe la pena di esaminare quel pochissimo(o quel tanto) che possiamo fare, appunto, per cercare di minimizzare i danni. Esaminiamo le proposte--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 07:45, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Il caso da me paventato si riferiva (credevo si capisse) all'eventualità in cui, vigente l'obbligo di rettifica, si decidesse di non rettificare sistematicamente le richieste (anche perché mi chiedo: come dovrebbe arrivare la richiesta di rettifica e a chi? Certo non in talk voce tramite un commento o via e-mail ad un utente, suppongo debba arrivare a WMF via raccomandata o PEC). A quel punto ignorando la richiesta di rettifica che succederebbe? Dal testo della legge pare che potrebbe anche finire lì se il richiedente desiste: è vero? Se dovessimo automaticamente ignorare le richieste di rettifica che arrivano a WMF, il richiedente avrebbe successivamente diritto di ricorrere alla giustizia civile: contro chi? Iniziamo a fissare dei punti per trovare delle proposte. ---- Theirrules yourrules 08:25, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Il dato di partenza è che (a parte fantasiosie idee di una wiki-guardia svizzera che presidi le biografie di viventi, non scherzo, è stata proposta) tutti gli utenti cittadini italiani rischiano di essere soggetti alla nuova legge, che li equipara di fatto a redattori di un giornale, con tutti i rischi e le responsabilità del caso (la modifica si applicherebbe infatti alla legge sull'editoria, equiparando qualsiasi sito web agli organi di stampa). L'unica contromisura wiki che mi viene in mente (ma non mi fascerei la testa prima di romperla, c'è ancora la possibilità che la legge venga emendata) è un avviso su tutte le biografie di viventi italiani, inserito tramite template:bio, che avverte che su wikipedia non è necessaria una rettifica, poiché la versione pubblicata è continuamente in progress, che le voci sono modificate da migliaia di utenti ogni giorno e che è sempre possibile modificarle, se vi sono contenuti lesivi, con l'eccezione di contenuti provvisti di fonte: in quel caso la rettifica va indirizzata al giornale o alla pubblicazione dalla quale abbiamo tratto l'informazione. Quando quest'ultimo pubblicherà una rettifica, ne daremo conto.
E da parte nostra, in ogni caso, dovremmo dare una stretta ai contenuti delle bio di viventi, per le quali (se non mi sbaglio) mi risulta siamo una delle poche wiki che ancora non ha una policy (vedi gli interwiki qui), nonostante la risoluzione WMF in proposito. --Yuma (msg) 08:30, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Dal 2009 WMF dice:

«"Il Consiglio direttivo della Wikimedia Foundation esorta tutta la comunità wikimediana a sostenere e rafforzare il nostro impegno a fornire informazioni accurate e di alta qualità:

  1. garantendo che i progetti in tutte le lingue che descrivano persone viventi abbiano linee guida funzionanti, che richiamino l'attenzione in special modo sui principi di neutralità e verificabilità in quelle voci;
  2. rispettando la dignità e la privacy dei soggetti quando si aggiungono o tolgono informazioni, specialmente nelle voci di interesse effimero o marginale;
  3. ricercando nuovi meccanismi tecnici per valutare le modifiche, in particolar modo quando riguardano persone viventi, e per aiutare i lettori a segnalare problemi;
  4. trattando ogni persona che abbia rimostranze sulla propria descrizione sui nostri progetti con pazienza, gentilezza e rispetto, incoraggiando gli altri a fare lo stesso.»
Se cominciamo a occuparci della cosa, magari con un progetto apposito, seguendo questi suggerimenti (policy mirate, strategie di patrolling, massima attenzione alle rimostranze) il rischio già può essere ridotto al minimo. Poi, è chiaro, i testoni sono appesi dappertutto, ma questo succede anche ora. C'è solo da sperare che l'andazzo non peggiori, e prendere più contromisure possibili, a partire dal cercare di eliminare ogni appiglio. --Yuma (msg) 08:45, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Salvi, per ora, forse...

Legge bavaglio, si rimanda, il ddl torna sul binario morto--Hal8999 (msg) 18:28, 11 ott 2011 (CEST)
Insomma stanno dicendo che hanno scherzato? --Retaggio (msg) 18:44, 11 ott 2011 (CEST)

cb La discussione prosegue nella pagina Wikipedia:Bar/Discussioni/DDL intercettazioni rinviato: cosa cambia?.

– Il cambusiere Yuma


Progetto: Armi bianche


Sta nascendo oggi, o meglio, nascerà grazie alla vostra partecipazione, il progetto: Armi bianche. Esso gestirà o aiuterà a gestire le pagine di Wikipedia riguardanti gli eserciti senza le armi da fuoco ma con le armi bianche (le armi d’assedio, le armi d’attacco e quelle da difesa) senza riferimento alcuno a battaglie che non indicano magari un evento importante per ciò che ho elencato tra parentesi (la prima battaglia in cui si vedono, l'ultima...).
 

Per ora la pagina principale è sulla mia sandbox n°5 e quella per le discussioni avente pure elencate tutte le cose da fare o da decidere per il progetto è nella mia
sandbox n°6.


Se trovate cose che non si riescono a capire, errori grammaticali (probabile, c’è qualche problemino con la tastiera) ecc. siete pregati di segnalarli e/o correggerli.


Se non sapete dove iscrivervi, nella sandbox n°5, in una colonna, c’è il mio nome:--Innocenti Erleor (msg), iscrivetevi lì, sotto di me. Ma poi iscrivetevi pure nel Portale:Progetti/In preparazione altrimenti non serve a nulla!


PS: I primi 2 dopo me ad iscriversi al progetto potranno fregiarsi della scheda babelfish presente nei premi della pagina principale del progetto. Ciò non vale quasi niente in più del babelfish che tutti gli iscritti sono tenuti ad avere ma guai a chi bara!

Se non capisci nulla o poco niente di ciò che c’è scritto arrangiati! …

No, scherzo, scrivete direttamente a me: --Innocenti Erleor (msg) 17:12, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]


Spero di non aver dimenticato nulla.
OK - (iscritto) - --Klaudio (parla) 17:39, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
come nel caso dell'high fantasy, mi sembra anche questo troppo specifico. Consiglio di proporlo al progetto guerra, è facile che trovi un feedback sull'utilità e sull'appoggio che potrai avere. In ogni caso piuttosto che proporre progetti su progetti appena iscritto meglio iniziare a contribuire e lanciarsi su quello dopo un po' di vita wikipediana. --Superchilum(scrivimi) 18:37, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
forse hai ragione, ma credo di no. E' vero, il progetto High Fantasy era un po' troppo specifico, ma qui si tratta invece della guerra non solo antica, ma anche medievale, senza contare dei popoli orientali che occupano una buona fetta con i loro samurai ecc. E' vero, non riguarda le battaglie, ma per questo c'è già il progetto guerra ed il progetto storia, mentre per le armi bianche manca una buona fusione fra il progetto guerra (che principalmente sembra trattare solo quella moderna) ed il progetto storia. Questa fusione è in questo progetto, dove non si ignora l'eleganza dell'arco e della spada ed è utile questo progetto, oltre per coloro che volessero trovare uno spunto fra le armi antiche (scrittori ad esempio) frugando fra i portali che il progetto creerà, ma anche e soprattutto per wikipedia, come è ben che sia, poichè è finalizzato a salvaguardare le voci riguardanti tutte le unità militari e tutte le armi (guarda solo gli stub nel progetto) ti pare che sia poco?

--Innocenti Erleor (msg) 18:56, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Anche a me sembra che starebbe meglio come pagina di coordinamento all'interno del già esistente progetto guerra. Inoltre nella bozza proposta ho notato la frase Non appena si deciderà l'occhiello lo bisognerà mettere a tutte le pagine che questo progetto aiuta a gestire (non quelle del Medioevo): vi rammento che gli occhielli nelle voci in NS0 vanno messi per i portali non per i progetti. --Ysogo (msg) 20:01, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
contrario ad un progetto autonomo. prima intanto si chieda un parere di massima all'attivo e ben organizzato progetto guerra, poi si potrà valutare in consenso. nel frattempo, più edit in ns0 non possono che giovare --Conte di Sarre (msg) 20:18, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Ah, yogo, vedi, ho fatto qualche copia incolla, provvedo subito, è ovvio che ci deve essere il medioevo. --Innocenti Erleor (msg) 20:29, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
E poi scusa, dovevo specificare tutti i portali e non tutte le pagine, comunque per quanto riguarda l'essere autonomo del progetto ditemi perchè il progetto tolkien ed il progetto ciclo dell'eredità per esempio godono del privilegio di essere autonomi, o quasi, dal progetto fantasy. Non sarebbe male una sottomissione a quello di guerra ma io non vedo da nessuna parte progetto:fantasy/tolkien o progetto:fantasy/ciclo dell'eredità ma solo nomi normali.--Innocenti Erleor (msg) 20:33, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Probabilmente sono autonomi perchè quando sono stati creati i progetti esistenti erano molti meno e non era ritenuto un problema avere progetti a se stanti. Comunque anche io credo dovrebbe essere un sottoprogetto del progetto guerra.--79.27.240.254 (msg) 21:41, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Va bene, credo che lo farò diventare tale...yahurn, però forse domani (era uno sbadiglio). Tuttavia ciò che non mi piace è vedere un nome così lungo "progetto:guerra/esercito all'arma bianca" dovrei fare almeno tre redirect per fare sì che venga visto qualche volta questo progetto. Non c'è un modo per lasciare "progetto:esercito all'arma bianca" mettendolo nella lista dei progetti fra i progetti guerra e così anche nel censimento progetti? Tanto è quasi ovvio che è un sottoprogetto alla guerra: un titolo con al suo interno "esercito" e "armi" come parole non fa pensare certo a qualcos'altro! PS:quando dico che lo faccio io vuole dire che preferisco farlo o, non si sa mai che la notte non porti consiglio. Partecipate numerosi!!! --Innocenti Erleor (msg) 21:48, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]

(rientro) Lodevole iniziativa ma un progetto vero e proprio è troppo, meglio che sia un sottoprogetto del progetto:Guerra (come Progetto:Guerra/Armi da fuoco, Progetto:Guerra/Guerra elettronica e altri)...già si fa fatica a trovare collaborazione in progetti grossi, figurati per uno che si occupa solo di armi bianche...--Riottoso? 22:14, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Come già detto a Innocenti, sono d'accordo con il renderlo sottoprogetto. Suggerirei il cambio di titolo da "esercito" a "eserciti", come negli altri sottoprogetti (armi da fuoco). A parte questo potrebbe tornare utile come sottoprogetto, ma prima vediamo se siamo un numero sufficente di interessati. --Amendola90 (msg) 22:25, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Per risolvere il problema del nome propongo Progetto:Guerra/Armi bianche, che IMHO è anche più bello.--LikeLifer (msg) 23:27, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Come chi mi precede, adeguare ad altre pagine di coordinamento come Progetto:Guerra/Armi da fuoco. Solo che io lo chiamerei Progetto:Guerra/Arma bianca, perché a quanto ho capito non dovrebbe essere dedicato solo alle armi in sé ma anche alle tecniche di combattimento ed argomenti correlati. Il problema è che qui, come la volta precedente, si sta fraintendendo la funzione dei progetti. Forse per gli scopi di Innocenti sarebbe più adatto un portale. Rupert Sciamenna qual è il problema? 12:01, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Se proprio non si può fare a meno di chiamarlo con il "prefisso" guerra/ (a differenza di ciò che fa il progetto Antica Grecia nei progetti in preparazione che, pur essendo un sottogruppo non ha nulla prima), ci sto, si chiamerà progetto:guerra/armi bianche anche se dovrà astenersi all'avere pure i gradi militari al suo interno. Dovrò fare un buon numero di modifiche ma... avete vinti voi!!! :-) --Innocenti Erleor (msg) 14:48, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Uffa, e io che pensavo che fosse un nuovo sotto-progetto:Coordinamento epigono del progetto:Mediazione, per l'adozione di nuovi e piú efficaci metodi di risoluzione delle controversie. Nemo 20:58, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]


Oggi mi sono imbattuto in questa notizia [2] [3] che riguarda l'ordine di oscuramento di centinaia di siti da parte di un giudice per supposto utilizzo non autorizzato di un marchio industriale. Nella pagina che linko si parla di nome all'interno del dominio, ma negli articoli cartacei che ho letto stamattina si diceva di oscuramento anche per semplice presenza non autorizzata del marchio nel sito stesso, fatto che ovviamente dato l'ampio uso di immagini di marchi registrati che facciamo su Wikipedia, potrebbe rappresentare un precedente giuridico piuttosto pericoloso.

Vorrei sapere se qualcuno ha notizie più chiare e approfondite sulla faccenda che comunque secondo me è da monitorare con attenzione. --Cotton Segnali di fumo 18:21, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Più che per le immagini, un'interpretazione molto stretta potrebbe impedire di chiamare la pagina con la voce sull'azienda con il nome dell'azienda. Il che, francamente, non ha senso... --Cruccone (msg) 19:01, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Giornalettismo la spiega meglio; basta non mettere inserzioni qui al bar ;-) --Fantasma (msg) 19:26, 9 ott 2011 (CEST)[rispondi]
A quanto ho capito io quei siti vendevano abbigliamento esponendo i relativi marchi senza essere stati autorizzati dai produttori e senza alcuna garanzia dell'autenticità del capo venduto... non mi pare che ci rientriamo, no? Rupert Sciamenna qual è il problema? 12:06, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Esatto. Alcuni relati potrebbero trarre in inganno, non si tratta di una sentenza di magistratura giudicante, ma di un decreto di sequestro preventivo da parte di un GIP. Sempre giudice è, ma siamo in una fase ancora di istruttoria. E comunque la materia è la frode commerciale, quindi sono - a quel che si legge - i piumini tarocchi o falsi outlet o outlet non autorizzati alla spendita del nome e del marchio. Insomma una cosa abbastanza di normale amministrazione. Non ci riguarda se vi sbrigate a comprarvi questi ottimi piumini minimamente fallati che sto dando via a 10 euri l'uno al casello Roma Sud dell'A1 ore pasti :-D (ehi, gip, si scherza, eh :-)
Il ricorso al decreto di sequestro preventivo si va diffondendo, di questo magari si potrebbe parlare, perché a determinate condizioni consente di valicare molte tutele altrimenti insormontabili; qui c'è un sorprendente esempio di come possa essere utilizzato anche per il sito web di una testata giornalistica regolarmente registrata in tribunale (e che non era più cartacea, solo online), scavalcando quindi tutte le famose tutele previste per la stampa già in fase istruttoria (il caso citato non sembra, a quanto dice l'Arma, di quelli di cui preoccuparsi). Insomma, cominciamo semmai a studiare questo strumento che si incontra sempre più spesso --Fantasma (msg) 15:13, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Mah, se si trattasse di un semplice sequestro di siti che vendevano merce contraffatta credo non ci sarebbe praticamente stata alcuna notizia, ne la sentenza sarebbe stata definita "abnorme" sui giornali. In realtà a quanto capisco sono stati sequestrati anche siti e domini che non vendevano nulla solo perché il nome si prestava all'operazione e li rendeva sospetti, che è una cosa diversa, forse ancora non rischiosa per noi, certo, ma che non va in una buona direzione a mio avviso.--Cotton Segnali di fumo 21:17, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]

considerando che il domain parking spesso viene fatto proprio per avere a disposizione "qualcosa" se ti segano l'account, non biasimo del tutto la Moncler... sarei curioso di fare un confronto tra i whois dei siti che vendevano piumini tarocchi e quelli dei siti parcheggiati. Balabiot (msg) 22:43, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]
attenzione che un nome e un marchio si registrano proprio perché non siano usati da terzi per commerci che non siano nell'interesse almeno indiretto di chi quel nome e quel marchio ha chiesto di non spendere. E il principio non è nemmeno solo commerciale: c'è un politico cui hanno intitolato di recente un locale notturno sedicente trasgressivo in un paese diverso dal suo, e già qualcuno si è mosso a protestare. Ed anche su internet, non è diverso; in Italia un signore che porta lo stesso cognome di uno stilista aveva registrato un dominio al suo cognome, ma venne la maison dello stilista, gli fece causa e il tribunale stabilì che il signore aveva per cognome un marchio registrato. Quindi il signore, che peraltro vestiva bene, dovette cedere il suo dominio alla maison commerciale, e immagino che per soprammercato si sia dovuto pure tenere quel cognome.
Giusto o sbagliato (e nel caso odierno non sappiamo come stiano le cose, e nemmeno se questo sia il caso) la spendita di nome e marchio di un'azienda è riservata a chi se li registra. Non c'è null'altro che possa riguardarci in argomento se non un certo dominio squattato. Di cui possono parlare meglio altri --Fantasma (msg - 111.004) 23:43, 10 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Si discute sulla possibilità, nei casi opportuni, di inserire una voce non da vetrina tra le voci di qualità, qualora sia rispondente ai requisiti, senza passare per la procedura di valutazione.

=> La discussione prosegue in Discussioni_Wikipedia:Voci_di_qualità#Rapporto_Vetrina-VdQ.

Segnalazione di Henrykus

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