Whitesnake (album)
Whitesnake è il settimo album in studio dell'omonimo gruppo musicale britannico Whitesnake, pubblicato nell'aprile del 1987. L'album ha raggiunto la seconda posizione della Billboard 200 negli Stati Uniti e il quinto posto della Official Albums Chart nel Regno Unito,[12][13] rimanendo in classifica per oltre un anno.
Whitesnake 1987 Serpens Albus album in studio | |
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Artista | Whitesnake |
Pubblicazione | 7 aprile 1987 |
Durata | 42:19 53:02 |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 11 |
Genere | Hair metal[1] Hard rock[1] Heavy metal[1] Pop metal[1] Arena rock[1] |
Etichetta | Geffen/Warner Bros. (Stati Uniti) CBS/Sony (Giappone) EMI (Europa) |
Produttore | Mike Stone & Keith Olsen |
Registrazione | settembre 1985 / aprile 1986 – Little Mountain Sound Studios, Vancouver (Canada), Compass Point Studios, Nassau (Bahamas) e Cherokee Studios, Los Angeles (California) |
Formati | CD, LP, MC |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Germania[2] (vendite: 250 000+) Svezia[3] (vendite: 50 000+) Svizzera[4] (vendite: 25 000+) |
Dischi di platino | Canada (5)[5] (vendite: 500 000+) Nuova Zelanda[6] (vendite: 15 000+) Regno Unito[7] (vendite: 300 000+) Stati Uniti (8)[8] (vendite: 8 000 000+) |
Whitesnake - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AllMusic[1] | |
Robert Christgau[9] | D+ |
Record Collector[10] | |
Rolling Stone[11] | favorevole |
Si tratta del maggior successo discografico del gruppo, grazie alle più di 8 milioni di copie vendute nei soli Stati Uniti, che gli permisero di diventare otto volte disco di platino.[8] Questo successo spinse l'album precedente, Slide It In, dall'oro al doppio platino.[8]
L'album è stato pubblicato in Europa con il nome di 1987 e in Giappone sotto il titolo Serpens Albus, con lista tracce differente per quanto concerne la versione europea. Nel 2007, in occasione del ventennale dall'uscita dell'album, è stata lanciata un'edizione speciale comprendente il disco originale rimasterizzato più un DVD bonus con video musicali e performance dal vivo.
Il disco
modificaProduzione
modificaDurante il tour di supporto all'album precedente, Slide It In, iniziarono a emergere alcune discrepanze tra il cantante David Coverdale e il batterista Cozy Powell. Nel 1985, dopo l'esibizione degli Whitesnake alla prima edizione del festival Rock in Rio in Brasile (ultimo spettacolo del tour di Slide It In), Powell lasciò la band.[14] Già prima della partenza del batterista, Coverdale stava in realtà pensando di sciogliere l'intero gruppo, ma i dirigenti della Geffen Records (per cui gli Whitesnake aveva recentemente firmato un contratto per la sola distribuzione negli Stati Uniti, mentre il resto del mondo rimaneva di competenza della EMI) chiesero al cantante di continuare a lavorare con il chitarrista John Sykes, in quanto vedevano del potenziale nella coppia.[14]
Nella primavera del 1985, Coverdale e Sykes si recarono nel piccolo comune di Le Royal, nel sud della Francia, per iniziare a scrivere materiale per un nuovo album (secondo quanto riportato da Coverdale, anche il bassista Neil Murray contribuì con alcuni arrangiamenti).[14] Due canzoni nate da queste sessioni saranno tra i più grandi successi degli Whitesnake: Still of the Night (ripresa da una vecchia demo registrata da Coverdale con il chitarrista Ritchie Blackmore dei Deep Purple) e Is This Love (originariamente scritta per Tina Turner).
Coverdale, Sykes e Murray si trasferirono poi a Los Angeles, dove cominciarono a cercare un nuovo batterista. La leggenda vuole che il gruppo visionò ben 60 batteristi prima di scegliere Aynsley Dunbar.[14] Con la nuova formazione al completo, gli Whitesnake si recarono dunque a Vancouver, in Canada, per definire i piani sul nuovo album. Uno dei primi problemi che la band dovette affrontare fu lo specifico sound di chitarra che John Sykes desiderava avere, trovato poi grazie all'aiuto di un amico di Coverdale, il tecnico del suono Bob Rock.[14]
Il problema successivo che la band dovette affrontare fu la sinusite che colpì Coverdale. Questo fece ritardare il processo di produzione dell'album, soprattutto quando il cantante dovette subire un intervento chirurgico e un relativo programma di riabilitazione lungo sei mesi. Sykes si spazientì e suggerì di registrare con un nuovo cantante e proseguire senza Coverdale, ciò portò successivamente al deterioramento del rapporto di Coverdale sia con John Sykes che con il produttore Mike Stone.[14] Dopo essersi rimesso, Coverdale cominciò a lavorare sulle sue tracce vocali con l'aiuto di Ron Nevison, prima di sostituire quest'ultimo con Keith Olsen, che contribuì inoltre a mixare l'album.[14] Vennero chiamati i turnisti Don Airey e Bill Cuomo per registrare alcune parti di tastiera, così come il musicista olandese Adrian Vandenberg per eseguire l'assolo di chitarra della versione ri-registrata di Here I Go Again. Coverdale cominciò anche a valutare la possibilità che Vandenberg potesse presto unirsi agli Whitesnake in pianta stabile.[14]
Pubblicazione
modificaPoco prima della pubblicazione dell'album, prevista per l'inizio del 1987, Coverdale prese la decisione di licenziare tutti gli altri membri della band, per via di alcune differenze personali emerse.[14] Quando l'album venne finalmente pubblicato (con il titolo Whitesnake negli Stati Uniti) nell'aprile del 1987, raggiunse il secondo posto della Billboard 200, generando due singoli di successo: Here I Go Again '87 (che raggiunse il primo posto della Billboard Hot 100) e Is This Love (che arrivò invece al secondo posto). Sia Here I Go Again che Crying in the Rain sono nuove versioni di brani precedentemente registrati con una formazione diversa per l'album Saints & Sinners nel 1982.
In Europa l'album uscì con il titolo 1987, con una lista tracce diversa e due canzoni aggiuntive, Looking for Love e You're Gonna Break My Heart Again; in Giappone l'album venne intitolato Serpens Albus (in riferimento al testo illustrato sulla copertina dell'album che, in latino, significa "Whitesnake"). Le due canzoni aggiuntive dell'edizione europea saranno pubblicate in America nel Whitesnake's Greatest Hits del 1994. In Australia, l'album venne pubblicato come 1987 ma con la stessa lista traccia dell'edizione americana sulla versione in vinile e la stessa lista dell'edizione europea nella versione CD.[14]
Per la nuova formazione della band, Coverdale arruolò in pianta stabile il chitarrista Adrian Vandenberg, il secondo chitarrista Vivian Campbell (ex Dio) e la sezione ritmica del neo defunto progetto M.A.R.S., ovvero il bassista Rudy Sarzo (ex Quiet Riot e Ozzy Osbourne) e il batterista Tommy Aldridge (ex Black Oak Arkansas, Pat Travers, Gary Moore e Ozzy Osbourne).[14] Questa formazione portò l'album in tour ed apparì nei video musicali di Still of the Night (che è risultato il più richiesto su MTV nella sua prima settimana di messa in onda), Is This Love, Here I Go Again '87 e Give Me All Your Love.[14]
Tracce
modificaTesti e musiche di David Coverdale e John Sykes, eccetto dove indicato.
Versione statunitense e giapponese
modifica- Crying in the Rain '87 – 5:37 (Coverdale)
- Bad Boys – 4:06
- Still of the Night – 6:36
- Here I Go Again '87 – 4:34 (Coverdale, Bernie Marsden)
- Give Me All Your Love – 3:31
- Is This Love – 4:43
- Children of the Night – 4:24
- Straight for the Heart – 3:39
- Don't Turn Away – 5:09
Versione europea
modifica- Still of the Night – 6:36
- Bad Boys – 4:06
- Give Me All Your Love – 3:31
- Looking for Love – 6:32
- Crying in the Rain '87 – 5:37 (Coverdale)
- Is This Love – 4:43
- Straight for the Heart – 3:39
- Don't Turn Away – 5:09
- Children of the Night – 4:24
- Here I Go Again '87 – 4:34 (Coverdale, Bernie Marsden)
- You're Gonna Break My Heart Again – 4:11
20th Anniversary Edition
modifica- Still of the Night – 6:36
- Give Me All Your Love – 3:31
- Bad Boys – 4:06
- Is This Love – 4:43
- Here I Go Again '87 – 4:34 (Coverdale, Marsden)
- Straight for the Heart – 3:39
- Looking for Love – 6:32
- Children of the Night – 4:24
- You're Gonna Break My Heart Again – 4:11
- Crying in the Rain '87 – 5:37 (Coverdale)
- Don't Turn Away – 5:09
- Give Me All Your Love – 4:27 – Versione dal vivo estratta da Live... In the Shadow of the Blues
- Is This Love – 4:58 – Versione dal vivo estratta da Live... In the Shadow of the Blues
- Here I Go Again – 5:53 (Coverdale, Marsden) – Versione dal vivo estratta da Live... In the Shadow of the Blues
- Still of the Night – 8:38 – Versione dal vivo estratta da Live... In the Shadow of the Blues
- DVD bonus
- Still of the Night – Video musicale
- Here I Go Again '87 – Video musicale
- Is This Love – Video musicale
- Give Me All Your Love – Video musicale
- Give Me All Your Love – Versione dal vivo estratta da Live... In the Still of the Night
- Is This Love Love – Versione dal vivo estratta da Live... In the Still of the Night
- Here I Go Again – Versione dal vivo estratta da Live... In the Still of the Night
- Still of the Night – Versione dal vivo estratta da Live... In the Still of the Night
Formazione
modifica- David Coverdale – voce
- John Sykes – chitarre, cori
- Neil Murray – basso
- Aynsley Dunbar – batteria
- Don Airey – tastiere
Altri musicisti
modifica- Bill Cuomo – tastiere
- Dann Huff – chitarra in Here I Go Again (Radio Mix)
- Denny Carmassi – batteria in Here I Go Again (Radio Mix)[15]
- Vivian Campbell – assolo di chitarra in Give Me All Your Love ('88 Mix)
- Adrian Vandenberg – assolo di chitarra in Here I Go Again
Produzione
modifica- Mike Stone e Keith Olsen – produzione
- Keith Olsen – missaggio
- Greg Fulginiti – mastering
- John Kalodner – A&R
- Hugh Syme – copertina
Formazione per il tour '87–'88
modifica(Mark IX)
- David Coverdale – voce
- Adrian Vandenberg – chitarra solista
- Vivian Campbell – chitarra ritmica
- Rudy Sarzo – basso
- Tommy Aldridge – batteria
- Don Airey – tastiere
Classifiche
modificaClassifica (1987) | Posizione massima |
---|---|
Australia[16] | 23 |
Austria[17] | 25 |
Canada[18] | 5 |
Finlandia[19] | 3 |
Germania[17] | 13 |
Giappone[20] | 19 |
Norvegia[17] | 10 |
Nuova Zelanda[17] | 2 |
Paesi Bassi[17] | 27 |
Regno Unito[13] | 8 |
Spagna[21] | 27 |
Stati Uniti[12] | 2 |
Svezia[17] | 8 |
Svizzera[17] | 10 |
Note
modifica- ^ a b c d e f (EN) Steve Huey, Whitesnake, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 dicembre 2014.
- ^ (DE) Whitesnake – 1987 – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 21 gennaio 2023.
- ^ (SV) Gold & Platinum 1987–1998 (PDF), su IFPI Sweden, p. 2. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
- ^ (DE) The Official Swiss Charts and Music Community, su swisscharts.com, Hung Medien. URL consultato il 24 giugno 2013.
- ^ (EN) Gold Platinum Database - Whitesnake, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 7 agosto 2014.
- ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
- ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. Digitare "Whitesnake" in "Keywords", dunque premere "Search".
- ^ a b c (EN) Whitesnake – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 14 ottobre 2014.
- ^ (EN) Robert Christgau review, su Robertchristgau.com. URL consultato l'8 dicembre 2014.
- ^ (EN) Tim Jones, Whitesnake - 1987: 20th Anniversary Collector’s Edition, n. 340, Record Collector, settembre 2007. URL consultato il 12 maggio 2015.
- ^ (EN) J.D. Considine, Album Reviews: Whitesnake - Whitesnake, su rollingstone.com, Rolling Stone, 18 giugno 1987. URL consultato il 12 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2007).
- ^ a b (EN) Allmusic (Whitesnake charts and awards), su allmusic.com, All Media Network.
- ^ a b (EN) Chart Stats – Whitesnake – 1987, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 24 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2013).
- ^ a b c d e f g h i j k l Come riportato nella 20th Anniversary Edition dell'album
- ^ (EN) Whitesnake, su thehighwaystar.com, The Highway Star. URL consultato il 24 giugno 2014.
- ^ David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
- ^ a b c d e f g (NL) Whitesnake - 1987, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 13 giugno 2015.
- ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 47, No. 10, December 12 1987, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 24 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
- ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
- ^ (JA) 『オリコンチャート・ブックLP編(昭和45年‐平成1年)』(オリジナルコンフィデンス, 1990, p. 273, ISBN 4-87131-025-6.
- ^ Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Steve Huey, Whitesnake, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Whitesnake, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Whitesnake, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.